Introduzione

Le 12 notti sante e le Gerarchie Spirituali – Parte I (1)


 

I brevi scritti pubblicati nella presente raccolta con il titolo «Le dodici Notti Sante e le Gerarchie Spirituali», richiedono alcune note preliminari. Il contenuto essenziale del primo scritto scaturisce dalla pratica, che risale a molti anni addietro, di festeggiare le Notti Sante e, in relazione a ciò, dall’approfondimento della loro essenza esoterica.

 

Innanzitutto il loro numero, dodici – (del significato della tredicesima notte si parlerà nel luogo appropriato) – indica il loro legame con l’intero corso dell’anno e, attraverso esso, con l’intero Macrocosmo che circonda la nostra Terra. Si può dire: quelle forze cosmiche che l’una dopo l’altra conducono il corso dell’anno attraverso i suoi dodici mesi, una volta all’anno, nel periodo fra il 25 dicembre ed il 6 gennaio, agiscono in modo tale che i 12 giorni e le 13 notti che intercorrono fra queste due date, diventano per il loro contenuto spirituale come una immagine concentrata delle forze spirituali che formano dal Macrocosmo l’intero corso dell’anno.

 

▸ «Le dodici sante forze dell’universo … che vengono simbolicamente rappresentate nei dodici segni dello Zodiaco», «le dodici forze universali del cosmo» – così le definisce Rudolf Steiner richiamando poi l’attenzione sul fatto che, precisamente per immergersi in esse, «sono poste le dodici Notti Sante fra la festa del Cristo (Natale) e la festa che si dovrebbe festeggiare il 6 gennaio» (Conf. del 21.12.1911).

 

Già la stessa collocazione esteriore di queste giornate nel corso dell’anno, nel mezzo dell’inverno, nel periodo in cui maggiormente lo spirito della Terra veglia all’interno del suo corpo planetario, testimonia il loro significato particolare per tutta la vita dell’anno. Poiché durante l’inverno, e particolarmente durante le due settimane che seguono il solstizio invernale, più intensamente la Terra si ricorda di aver vissuto durante l’estate nelle lontananze cosmiche, nel mondo dei pianeti e, soprattutto, nel mondo delle stelle fisse. E nel corso dell’estate l’Anima e lo Spirito della Terra dimorano nelle lontananze dell’Universo e, in senso spirituale, nel grembo stesso delle Gerarchie Superiori, allora d’inverno, e specialmente durante le dodici Notti Sante, attraverso i suoi pensieri-ricordi, la Terra dà la possibilità alle forze delle Gerarchie stesse di presenziare e di agire nella sua sfera in modo soprasensibile.

 

E’ come se grandi porte cosmiche si aprissero (in questa epoca dell’anno) nel Cielo; e mentre il Sole Spirituale inizia a risplendere nella tenebra della notte invernale, davanti all’uomo, ogni anno si apre la possibilità, unica nel suo genere, di gettare uno sguardo nel cosmo delle Gerarchie, nell’attività universale delle Gerarchie superiori che guidano la nostra Terra (conf. 27.6.1924). Perciò chi, nel nostro tempo, compenetrato dalla conoscenza spirituale, aspira ad una esperienza vissuta delle Notti Sante, potrà una volta percepire come, proprio in questo periodo, grazie alle forze delle Gerarchie che agiscono nei pensieri della Terra, sia possibile, in modo più diretto che in altri periodi dell’anno, avvicinarsi alla loro sfera cosmica.

Il contenuto del primo scritto qui pubblicato è nato da un tale tentativo di avvicinarsi meditativamente alla sfera delle Supreme Gerarchie durante le Notti Sante.

 

In seguito, tuttavia, si chiarì che il rapporto spirituale, trovato su questa via, fra le dodici Notti Sante, come rivelazione terrestre delle forze di tutta la sfera zodiacale, e l’attività cosmica delle Entità delle Gerarchie Superiori, ha ancora un’ulteriore conseguenza. Giacché, accanto al significato che questo rapporto ha per una più profonda comprensione delle stesse Notti Sante, attraverso la presa di coscienza della effettiva presenza in esse delle forze delle Gerarchie superiori, ve ne è un altro che si è rivelato una chiave ancor più ed esclusivamente importante, in grado di svelare molti segreti spirituali.

 

Perciò nei cinque scritti che seguono, sarà necessario mostrare con esempi concreti come, con l’aiuto di questa chiave, ci si possa effettivamente avvicinare alla comprensione di alcuni dei passi più difficili della Cristologia antroposofica ed anche facilitare la soluzione di problemi essenziali, connessi alla posa della Pietra di fondazione del primo Goetheanum ed alla sua successiva costruzione.

 

E ancora un’intenzione ha guidato l’autore nello scrivere il presente lavoro: aiutare il lettore a trovare il modo di comprendere l’intero significato spirituale dell’Epifania come festa della nascita soprasensibile del Cristo a differenza del Natale, che è la festa della nascita terrestre dell’uomo Gesù di Nazareth. All’effettiva comprensione del mistero dell’Epifania è legata in modo significativo la possibilità di un superamento graduale del materialismo che ha afferrato oggi tutta l’umanità: si prende ancora in considerazione la nascita terrena del Cristo, ma non si desidera sapere nulla circa la nascita soprasensibile del Cristo durante il battesimo nel Giordano.

 

La scienza dello spirito antroposoficamente orientata è chiamata ad assolvere ai giorni nostri questo compito.

E Rudolf Steiner lo sottolinea con le seguenti parole:

▸ «Dobbiamo tornare nuovamente a questa comprensione soprasensibile del Cristo. Nonostante la sincera venerazione che vogliamo conservare per la festa dell’anniversario di Gesù, per quella che è diventata la festa del Natale, dobbiamo nuovamente imparare a dirigere la nostra attenzione interiore sull’altra nascita, che si compie qui come una nascita sovraterrena, attraverso il battesimo di Giovanni nel Giordano» (O.O. 209, 25.12.1921).

 

In questa nuova edizione si aggiungono agli scritti precedenti altri tre scritti sotto forma di parte II, che costituiscono lo sviluppo e l’ulteriore approfondimento di alcuni problemi scientifico spirituali, approfondimento possibile peraltro solo sulla base del contenuto della prima parte.

 

Per il carattere della sua esposizione la presente raccolta è pensata per un lettore che già possieda una determinata preparazione antroposofica, e ciò vuol dire che conosca bene i libri fondamentali e soprattutto le conferenze sulla Cristologia di Rudolf Steiner. La conoscenza di esse in questo caso è una premessa indispensabile per realmente comprendere ed apprezzare il contenuto della presente opera.

 

Arlesheim, 1987                                                                                                                              Sergej 0. Prokofieff