Da un quaderno di appunti del 1888

O.O. 271 – Arte e conoscenza dell’arte – 15.09.1909


 

Osservazione preliminare alla seconda edizione tedesca della stesura scritta della conferenza di Vienna del 1888.

 

La conferenza che ora appare in una seconda edizione, venne tenuta più di vent’anni fa a Vienna per l’Associazione Goethiana. In occasione della ristampa di questo mio vecchio scritto desidero far presente qualcosa. È avvenuto che furono trovate modificazioni nelle mie idee nel corso della mia attività di scrittore.

 

Non si ha forse il diritto, quando oggi si ripresenta dopo più di vent’anni un vecchio scritto di modificare anche qualche frase? Se anche, specialmente nella mia attività per la scienza dello spirito antroposofica, si sono volute trovare modifiche nelle mie idee, si può controbattere che, rileggendo questa conferenza, le idee in essa sviluppate mi appaiono una sana base per l’antroposofia. Mi sembra persino che proprio il modo di pensare antroposofico sia adatto alla comprensione di quelle idee.

 

Con un orientamento diverso le cose più importanti dette sono in realtà poco accolte nella coscienza, ma quel che vent’anni fa era dietro il mio mondo di idee è stato da me elaborato da allora nelle più diverse direzioni; questa è la realtà, non una modificazione della concezione del mondo.

 

Un paio di annotazioni, aggiunte alla fine per una precisazione, sarebbero potute altrettanto bene esser state scritte vent’anni fa. Ci si potrebbe ancora chiedere se quel che era stato detto nella conferenza ha ancora un valore per l’estetica, perché nei due ultimi decenni parecchio è stato scritto in questo campo. A me sembra che quanto era stato detto allora vale ora ancora di più rispetto a vent’anni fa.

 

In merito all’evoluzione dell’estetica si può usare questa frase grottesca: i pensieri di questa conferenza sono diventati ancora più veri rispetto al loro primo apparire, anche se non sono stati modificati.

 

Basilea, 15 settembre 1909