01 – Il mistero della morte e il mistero del male

L’incontro con il male


 

«Ecco cosa devono imparare a conoscere gli uomini del quinto periodo di civiltà postatlantico:

la lotta assolutamente cosciente contro il male che si presenta nell’evoluzione dell’umanità».

Rudolf Steiner, 18 novembre 1917 (O.O.178)

 

Chi osserva oggettivamente la civiltà del presente, per come si è sviluppata sino all’inizio del secolo XXI,

riconoscerà senza fatica i motivi per cui essa cade rapidamente preda di due tipi di forze,

che si vanno intensificando sempre più nel mondo che ci circonda:

le forze della MORTE     e le forze del MALE.

• Il primo tipo di forze ha afferrato quasi tutti gli ambiti della vita umana.

 

In tutta la sua storia terrena l’umanità non è mai stata così vicino al pericolo della totale distruzione fisica.

• Un’immane catastrofe atomica, un inquinamento ambientale irreversibile, nuove malattie prodotte dall’introdursi della scienza materialistica in ambiti che appartengono ai fondamenti veri e propri dell’esistenza umana terrestre (manipolazione genetica, clonazione, ecc.) per non parlare degli aborti praticati in serie e dell’eutanasia che sta per essere generalmente riconosciuta dalla legge (la ‘dolce’ morte), tutto ciò dimostra che le forze della morte guidano quasi tutti gli ambiti della civiltà attuale, spingendola progressivamente verso il baratro.

 

Un altro baratro si apre poi nell’interiorità dell’uomo.

Esso è provocato dal secondo tipo di forze,

che si presentano dal secolo scorso con una potenza mai verificatasi fino ad ora.

Queste sono le forze del male.

 

Mai prima d’ora si era assistito al prorompere di una tale quantità di forze infernali dalle anime umane. Le due guerre mondiali, i campi di sterminio dei bolscevichi e dei nazisti, il genocidio di interi popoli e molti altri eventi testimoniano l’azione delle forze del male, il quale, attaccando l’anima umana, nel XX secolo ha raggiunto un grado di qualità del tutto nuovo.

 

Per comprendere i veri motivi di questa inconsueta intensificazione

• delle forze della MORTE all’ESTERNO,   • e delle forze del MALE all’INTERNO dell’anima,

può esserci di aiuto la conoscenza che scaturisce dalle sorgenti del cristianesimo esoterico,

la cui principale rappresentante nel nostro tempo è l’antroposofia,

o scienza dello spirito, fondata all’inizio del XX secolo da Rudolf Steiner.

 

Nei misteri del Cristo vivente, di cui parla la scienza dello spirito,

possiamo trovare la risposta ai due problemi posti all’umanità,

che provocano un’enorme paura: il problema della morte e quello del male.

 

• La risposta alla prima questione ci viene dalla vera comprensione del mistero del Golgota,

come l’azione divina che un tempo, per la prima volta nell’evoluzione terrestre,

portò la possibilità di superare la morte.

 

A partire dal XIV secolo, all’interno dei circoli del cristianesimo esoterico,

tutti i veri rosicruciani cercavano di sviluppare nell’anima umana

le forze di resurrezione che superano la morte: era la ricerca della cosiddetta «pietra filosofale».

 

• La risposta alla seconda domanda è data dalla ripetizione del mistero del Golgota nei mondi soprasensibili,

di cui l’antroposofia riferisce grazie all’indagine spirituale (O.O. 152, 2.5.1913).

• La conseguenza più importante di questo evento nel mondo spirituale

è la nuova apparizione del Cristo per l’umanità, evento che ha avuto inizio durante il XX secolo.

• Questa volta però il Cristo non apparirà nel mondo fisico, ma in quello soprasensibile adiacente alla Terra.

 

La nuova rivelazione del Cristo dalla vasta sfera vitale (eterica) della Terra

è, secondo la scienza dello spirito, l’evento spirituale centrale del nostro tempo.

Esso è direttamente collegato alla possibilità per l’uomo

di superare il male con la forza del bene, nel senso di un corretto principio manicheo.

 

• Queste due correnti occulte centrali del cristianesimo esoterico, la corrente rosicruciana e la corrente manichea,

hanno trovato nel nostro tempo una sintesi nella scienza dello spirito,

che è la loro forma moderna, adeguata all’attuale epoca dell’anima cosciente.

 

A tale proposito Rudolf Steiner il 25 ottobre 1918 (O.O. 185) in una conferenza parlò del mistero del rapporto e della cooperazione tra le forze della morte e le forze del male nell’evoluzione terrestre durante i tre periodi postatlantici: quello greco-latino, l’attuale (‘europeo’) e il futuro periodo slavo.

 

Secondo la sua indagine scientifico spirituale,

le forze della MORTE raggiunsero il loro apice nell’INTERIORITÀ dell’anima umana

nel quarto periodo di civiltà, quello greco-latino.

• Per questo proprio in quel periodo si compì il mistero del Golgota,

tramite cui alle forze della morte furono contrapposte le forze della resurrezione.

Nell’epoca successiva, quella in cui noi stessi viviamo,

le forze della morte assumono un’altra direzione nell’evoluzione terrestre:

una direzione DALL’INTERNO VERSO L’ESTERNO.

 

• Esse hanno raggiunto nella nostra civiltà il loro punto massimo, mentre nell’interiorità dell’anima dell’uomo si presenta con crescente intensità una nuova tentazione, la tentazione delle forze del male.

• Infine, fra circa 1500 anni, al nostro periodo «europeo» seguirà il periodo di civiltà «slavo». Sarà un periodo in cui si presenteranno in tutta l’umanità nuove facoltà chiaroveggenti, un periodo in cui, grazie al collegamento con il mondo spirituale, gli uomini, con l’aiuto delle forze provenienti dal mistero del Golgota, potranno progressivamente superare le forze della morte che si sono impossessate della civiltà del presente.

Nel contempo le forze del male, che nel nostro quinto periodo di civiltà postatlantico agiscono soprattutto nelle profondità dell’anima dell’uomo, troveranno anche la via verso l’esterno (come le forze della morte nell’epoca precedente).

 

In futuro si dovrà lottare su un piano magico contro questo male ‘oggettivo’, contrapponendo alla sua forza di magia nera la potenza della magia bianca, la cui sorgente in quel periodo sarà il legame cosciente e chiaroveggente degli uomini con il Cristo eterico (questo processo raggiungerà poi il suo culmine nel settimo periodo, quello «americano»).

Le basi di questo diretto legame con il Cristo vanno tuttavia gettate già nella nostra epoca.

Infatti, ciò che apparirà completamente solo in futuro si sta già preparando oggi, e va soprattutto compreso correttamente dagli uomini del presente.

Per questo è stata data la scienza dello spirito, che contiene una profonda comprensione dei misteri del Cristo eterico e, in tale connessione, una vera conoscenza delle forze del male.

 

• Del legame esistente tra il mistero della morte e il mistero del male nel nostro quinto periodo di civiltà postatlantico, o più precisamente a partire dal XX secolo, Rudolf Steiner disse:

• «Ora che il Cristo apparirà nuovamente nell’eterico, ora che dovrà essere sperimentato nuovamente una sorta di mistero del Golgota, ora il male assumerà un significato simile a quello che avevano nascita e morte nel quarto periodo postatlantico … infatti sarà il male che, in un modo particolare, paradossale, condurrà l’umanità del quinto periodo postatlantico al rinnovamento del mistero del Golgota.

• Attraverso l’esperienza del male il Cristo potrà di nuovo apparire, come era apparso attraverso la morte nel quarto periodo postatlantico» (O.O. 185, 25.10.1918).

 

Ne consegue che la particolarità del nostro periodo consiste proprio nel fatto che, per la prima volta,

in esso si incrociano le correnti delle due forze della morte e del male;

mentre nel quarto periodo, quello precedente, predominarono le forze della morte,

e nel prossimo, sesto periodo, predomineranno le forze del male,

oggi queste due forze hanno cominciato ad agire contemporaneamente.

 

È anche per questo che alla domanda postagli in una conversazione privata su quale fosse in questa incarnazione il suo compito principale, Rudolf Steiner rispose con due parole: «Reincarnazione e karma».1

Infatti il rinnovamento di queste antiche discipline, a partire dalle sorgenti del cristianesimo esoterico nell’epoca dell’anima cosciente, è direttamente collegato alla compenetrazione nei misteri della morte e del male. È del resto impossibile accostarsi a questi due misteri centrali dell’evoluzione terrestre, senza al contempo afferrare l’essenza delle leggi della reincarnazione e del karma.

 

• Infatti, solo mediante la conoscenza del mistero della morte

l’uomo oggi può raggiungere il pieno sviluppo dell’anima cosciente

per condurla poi, tramite la conoscenza dei misteri del male, veramente a una nuova spiritualità.

 

• «Il compito di portare all’uomo le forze della MORTE» disse Rudolf Steiner

«coincide proprio con il compito di dotare l’uomo della piena facoltà dell’anima cosciente»,

• mentre le forze del MALE «[sono] presenti per dare all’uomo la possibilità

di penetrare nella vita spirituale con l’anima cosciente» (0.0.185.26.10.1918).

 

Questa «piena facoltà dell’anima cosciente» consiste soprattutto nel fatto

che le forze dell’io individuale si risvegliano veramente in essa,

e ciò può avvenire soltanto se l’io si riconosce cittadino di quel mondo soprasensibile,

attraverso cui egli passa ogni volta tra morte e nuova nascita.

 

In un altro punto Rudolf Steiner caratterizzò questo processo

quale trasformazione dell’anima cosciente in «anima immaginativa», nel cammino del discepolo dello spirito

(O.O. 145, 29.3.1913).

 

• Accogliere nell’anima cosciente «nuova vita spirituale» (vale a dire, spiritualizzarla in direzione del sé spirituale)

è tuttavia del tutto impossibile senza penetrare coscientemente nelle modalità delle leggi del karma,

dato che al karma è collegata la più alta spiritualità accessibile all’uomo terrestre.

Infatti alla sua conformazione partecipano in base alla scienza dello spirito

tutte e nove le gerarchie divino-spirituali, dagli Angeli ai Serafini (0.0. 239, 8.6.1924).

 

• Così, solo sulla base di una nuova comprensione scientifico-spirituale dell’idea della reincarnazione

è possibile penetrare veramente nel mistero della morte,

vale a dire nel mistero di come l’uomo, mentre passa da incarnazione a incarnazione,

possa sempre più accogliere in sé le forze di resurrezione,

le quali, grazie al mistero del Golgota, fluiscono nell’evoluzione terrestre

per vincere un giorno, alla fine dei tempi terrestri, la morte, mediante la forza del Cristo vivente.

 

• Analogamente, ma questa volta penetrando nell’essenza delle leggi del karma, attraverso una nuova comprensione cristiana, della quale ci parla l’antroposofia, possiamo afferrare il mistero del male e la sua trasformazione nel bene, il che è reso possibile grazie al fatto che il Cristo, contemporaneamente alla sua apparizione eterica, diventa a poco a poco signore del karma nell’evoluzione terrestre (0.0. 131, 14.10.1911). Da questo deriva anche la relazione tra la sua seconda venuta e il mistero del male, di cui si è detto sopra.

 


 

Note:

1 – Rudolf Steiner nel dialogo con W. J. Stein all’Aia. In: W.J. Stein/Rudolf Steiner, Dokumentation eines wegweisenden Zusammenwirkens. Edito da Thomas Meyer, Dornach 1985, pag. 293 e segg.