La Posa della Pietra di Fondazione nel 1923 quale evento misteriosofico

Del rapporto con Rudolf Steiner


 

L’essenza del cristianesimo

Nelle sue rappresentazioni dei fondamenti esoterici del cristianesimo, Rudolf Steiner rileva sempre di nuovo che la sua essenza non consiste nella rivelazione di una nuova saggezza, bensì in un’azione unica creatrice, che cambiò tutti i rapporti nel mondo terrestre e nel mondo spirituale. È il Mistero del Golgota:

▸ «Il nascere di una nuova parte costitutiva della natura umana: di un corpo incorruttibile» (O.O. 131, 11.10.1911).

 

Alla svolta dei tempi l’apostolo Paolo portò ad espressione in modo più radicale questa verità fondamentale del cristianesimo nelle parole conosciute: «Ma se Cristo non è risorto, è vana la nostra predicazione, vana la vostra fede» (1 Co 15,14).

 

Con ciò, nel contempo è stato indicato che cosa distingue il cristianesimo da tutte le altre religioni mondiali,

che sono senza eccezioni religioni della saggezza:

Il cristianesimo è sin dall’inizio un fatto della storia mondiale,

alla cui base sta un’azione unica d’importanza universale.

Questa azione rappresenta anche la sorgente

di tutte le nuove forze creatrici nell’universo.

 

Per cui Rudolf Steiner può dire che il cristianesimo inizia come una religione, secondo la sua essenza tuttavia, è più grande di qualsiasi religione. Supera ampiamente il principio religioso come tale, infatti ▸ «il cristianesimo è più grande del principio religioso stesso» (O.O. 102, 24.3.1908).

 

Di conseguenza, ogni vero iniziato cristiano, se vuole riallacciarsi alla sorgente delle forze del Mistero del Golgota, non comunicherà soltanto nuove conoscenze della sua essenza, ma da esso deve diventare soprattutto creativo egli stesso. E poiché il Mistero del Golgota, quale suprema azione creatrice, avvenne parimenti in entrambi i mondi, nel mondo sensibile e in quello soprasensibile, un tale iniziato, diviene anche attivo in entrambi i mondi da questa sorgente.

 

La Posa della Pietra di Fondazione: Un’azione in libertà e per amore

Quanto detto rende comprensibile perché l’Antroposofìa sin dall’inizio non è rimasta soltanto una teoria, bensì in misura crescente, nei più diversi ambiti della vita ha prodotto frutti pratici, soprattutto nella scienza, nell’arte, nella configurazione sociale e nella religione. Questi frutti pratici dell’Antroposofia oggi si trovano apertamente davanti al mondo, condussero e continuano a condurre a numerose iniziative di rinnovamento entro la civiltà del presente.

 

Molto più misteriose tuttavia, perché esteriormente non ci si accorge di esse immediatamente, rimangono le azioni creatrici di un iniziato cristiano, che questo compie nel mondo spirituale dalla sorgente del Mistero del Golgota. Per cui oggi noi possiamo soltanto presagire quanto vasta fu in realtà una tale attività puramente spirituale di Rudolf Steiner. E anche se le sue azioni visibili sulla Terra, soprattutto alla fine della sua vita, assunsero una dimensione che superò quasi ciò che umanamente è possibile, rimane comunque la domanda, di quanto vaste e significative possano essere le sue azioni spirituali che egli compì al di là della soglia del mondo spirituale, non solo per il mondo degli uomini, ma anche per il mondo delle Gerarchie.

 

In un punto della sua attività soprasensibile, una tale azione spirituale può già essere da noi percepita con la nostra coscienza ordinaria e possiamo persino partecipare ad essa in liberà volontà. Questa azione creatrice costituisce il nucleo esoterico del Convegno di Natale 1923/1924 e nell’annuncio del programma per il mattino del 25 dicembre 1923 viene definita «Posa della Pietra di Fondazione della Società Antroposofica Universale mediante Rudolf Steiner».

 

Il discorso che egli tenne in quella occasione ci è rimasto conservato nello stenogramma. Nel prendere inizialmente conoscenza del suo contenuto, in un primo momento si potrebbe pensare che si trattasse di una lezione esoterica, che Rudolf Steiner diede ai soci della Società Antroposofica fondata a nuovo, quale suo fondamento esoterico. Osservando più attentamente questo breve testo tuttavia, ci si accorgerà prestissimo che contiene molto di più. Infatti, una lezione esoterica consiste primariamente nella mediazione di saggezza spirituale, data tuttavia dall’iniziato in una forma che conduce in modo del tutto particolare alla trasformazione interiore dell’uomo che la accoglie.

 

Anche nella Posa della Pietra di Fondazione Rudolf Steiner inizia con una tale mediazione di saggezza, mettendo in rilievo soprattutto uno dei suoi più grandi risultati d’indagine scientifico-spirituale, che aprì veramente una nuova epoca della conoscenza dell’entità umana corrispondente allo Spirito. Consiste nella rivelazione dell’archetipo dell’uomo spirituale-animico-corporeo e mostra come queste forze e questi processi spirituali-animici nel mondo terrestre si manifestano nei tre sistemi del suo corpo fisico.

 

Su questo fondamento di conoscenza, ora tuttavia Rudolf Steiner compie un ulteriore passo decisivo. E così, da un determinato momento del suo discorso, in semplici parole terrene comincia a descrivere, che cosa egli stesso nel contempo compie, quale azione spirituale, nel mondo spirituale adiacente alla Terra. È la creazione della Pietra di Fondazione soprasensibile, che egli nomina anche «dodecaedrica Pietra di Fondazione dell’Amore».

 

La sua creazione è la più libera e la più individuale azione creatrice

dalla forza dell’Io di Rudolf Steiner, che secondo la sua natura

dimostra il suo diretto rapporto con il Mistero del Golgota, quale iniziato guida del nostro tempo.

• Infatti, con questa libera azione creatrice

Rudolf Steiner manifestò il suo più intenso rapporto con il Mistero del Golgota.

 

• Così come il Cristo, quale unico Dio apparso sulla Terra nella figura umana,

compì il suo atto sacrificale sul Golgota in piena libertà, perché dal più alto amore,

• così anche ogni uomo che vuole seguirlo, prima o poi

deve divenire attivo nel mondo da queste due forze, dalla libertà e dall’amore.

• Infatti, la meta della Terra consiste nel creare la nuova umanità, quale decima Gerarchia,

che un giorno diverrà creatrice nel cosmo in libertà e per amore.

 

• Per porre il fondamento per questo futuro e nel contempo creare un esempio,

il Cristo compì la sua centrale azione sulla Terra da queste due forze.

▸ «Un Dio che ha compiuto l’azione in libera volontà – vale a dire per amore -,

affinché la Terra e l’umanità possano giungere alla loro meta» (O.O. 131, 14.10.1911).

 

Seguendo questo esempio, oggi l’iniziato cristiano, che in sé ha condotto il proprio Io alla piena libertà e maturità,

può compiere un’azione simile.

Espresso diversamente,

• ciò che il Cristo compì macrocosmicamente alla svolta dei tempi,

dall’inizio dell’epoca dell’anima cosciente può essere attuato anche dall’uomo sul piano microcosmico.

• E la creazione della Pietra di Fondazione durante il Convegno di Natale può essere considerata un tale passo.

 

Soltanto su questo sfondo può essere compresa l’azione creatrice di Rudolf Steiner,

quale prima creazione dell’uomo dalle forze della decima Gerarchia.

Perciò il frutto di questa libera azione è – la Pietra di Fondazione dell’Amore.

 

Da questo diretto riallacciarsi al Mistero del Golgota,

alla creazione della Pietra di Fondazione seguì un’ulteriore azione.

• Già nello stesso momento in cui la sua creazione fu conclusa,

Rudolf Steiner consegnò questa sua più alta creazione

ai soci della Società Antroposofica fondata a nuovo.

 

Con l’aiuto della scienza dello spirito possiamo immaginarci questo processo in modo tale, che la Pietra di Fondazione spirituale, già nel processo della sua nascita custodiva in sé la possibilità di essere moltiplicata secondo le leggi dell’economia spirituale, cosicché ad ogni socio fu reso possibile inserire nel terreno del suo cuore in libera volontà un’immagine spirituale di essa.

 

Con questa «moltiplicazione» della sostanza della Pietra di Fondazione,

Rudolf Steiner si riallacciò direttamente all’evento,

che alla svolta dei tempi precedette il Mistero del Golgota:

La distribuzione del pane e del vino ai discepoli del Cristo durante l’Ultima Cena.

 

Soltanto che l’azione di Rudolf Steiner – poiché si verificò dopo il Mistero del Golgota – avvenne in una forma del tutto diversa, e cioè in modo da corrispondere pienamente al periodo odierno e all’attuale stato evolutivo dell’umanità.

 

Venne fondata una nuova Ultima Cena puramente spirituale,

alla quale può partecipare ogni uomo soltanto in piena libertà.

In un altro scritto ho già illustrato in modo dettagliato come la partecipazione a questa Ultima Cena puramente spirituale può condurre ad una vera comunione spirituale.72

 

La fondazione di una nuova comunità di uomini

Nel processo descritto è di decisiva importanza,

che la Pietra di Fondazione dopo il suo inserimento spirituale nel cuore dell’uomo,

può continuare ad esistere e prosperare soltanto se viene compresa e realizzata

come fondamento di una nuova comunità di uomini.

 

Durante la Posa della Pietra di Fondazione Rudolf Steiner lo mette in rilievo con le seguenti parole: ▸ «[Così] vogliamo in questo istante formare nelle nostre anime la dodecaedrica Pietra di Fondazione che immergiamo nel terreno delle nostre anime, affinché essa sia qui, quale segno potente nelle vigorose profondità del nostro essere animico, e affinché noi, nel futuro operare della Società Antroposofica, possiamo poggiare su questa solida Pietra di Fondazione» (O.O. 260, 25.12.1923).

 

Di conseguenza per la prima volta nell’epoca dell’anima cosciente venne fondata sulla Terra una fondamentalmente nuova comunità, la cui natura si trova nella realizzazione sociale della parola: «Il mio regno non è di questo mondo» (Gv 18,36).

 

Rudolf Steiner commenta questa parola del Cristo nel seguente modo:

▸ «Il regno del Cristo-Gesù non è di questo mondo, ma deve agire in questo mondo, e le anime degli uomini devono diventare gli strumenti del regno, che non è di questo mondo» (O.O. 175, 6.2.1917).

 

La realizzazione di questa meta significherà poi la costituzione sulla Terra di una comunità di uomini, che da un lato è integrata del tutto nella vita pubblica, vale a dire pienamente integrata nell’attuale civiltà della Terra con tutti i suoi bisogni e i suoi quesiti, ma nel contempo ha le sue radici spirituali e il suo fondamento esoterico in qualcosa che non proviene da questo mondo, bensì direttamente dal regno del Cristo, che Egli vuole costruire in mezzo a questo mondo. E nel nostro caso questo fondamento è la Pietra di Fondazione sopra- sensibile.

 

In questo senso Rudolf Steiner costituì la Società Antroposofica Universale e le diede un compito del tutto nuovo e unico:

▸ «Dobbiamo avere ben chiaro che proprio alla nostra Società spetterà il compito

di collegare la massima vita pubblica pensabile con puro, vero esoterismo» (O.O. 260, 26.12.1923).

 

Nel senso del compito postoci, al carattere pubblico della Società Antroposofica appartiene la sua piena integrazione nella civiltà odierna (fino all’iscrizione nei registri della Camera di Commercio), e all’esoterismo coltivato in essa appartiene fra l’altro anche il poggiare insieme sulla Pietra di Fondazione soprasensibile, che fu creata dalle forze derivanti da! regno del Cristo.

 

«E la luce splende nelle tenebre»

Nel cuore dell’uomo la Pietra di Fondazione diventa la sorgente di una nuova forza interiore,

che si manifesta in due qualità: in luce spirituale e calore spirituale.

Durante la Posa della Pietra di Fondazione

queste vennero compenetrate e di conseguenza rafforzate da Rudolf Steiner

con la luce macrocosmica e il calore macrocosmico,

che alla svolta dei tempi erano entrati nell’evoluzione dell’umanità mediante il Cristo,

affinché gli uomini da allora possano portarle nel mondo esteriore,

e ciò significa anche nelle tenebre dell’odierna civiltà, quale nuova luce.

Durante la Posa della Pietra di Fondazione stessa,

Rudolf Steiner descrive questo processo nelle seguenti parole:

▸ «E noi possiamo rafforzare quel calore dell’anima e quella luce dell’anima che ci occorrono, nel miglior modo, se li vivifichiamo con il calore e con la luce che alla svolta dei tempi irradiò nella tenebra del mondo quale luce del Cristo».

 

▸ Affinché «quella primigenia Notte Santa, che ha avuto luogo or sono due millenni … ci aiuti, quando vogliamo portare fuori nel mondo quello che ci risplende incontro mediante la luce di pensiero della dodecaedrica Pietra di Fondazione dell’Amore».

Con ciò Rudolf Steiner si riallaccia al terzo motivo della svolta dei tempi, descritto nel Prologo del Vangelo di Giovanni: «E la luce splende nelle tenebre, e le tenebre non l’hanno compresa» (1,5).

 

Così è fino ad oggi la situazione della Società Antroposofica in mezzo alla civiltà del presente, la quale alla vigilia della prossima incarnazione di Arimane viene riempita sempre più di tenebra e quindi riesce sempre meno a comprendere la luce dell’Antroposofia e men che meno ad accoglierla.

E ugualmente, nonostante tutte le opposizioni e difficoltà, dei compiti centrali della Società Antroposofica fa parte il portare con coraggio questa «luce di pensiero» della conoscenza spirituale nelle tenebre dell’odierna civiltà.

 

Ma questo riuscirà nel modo giusto soltanto se i soci della Società Antroposofica non dimenticheranno le radici esoteriche di essa, bensì poggeranno in modo solido, irremovibile sulla Pietra di Fondazione spirituale affidata loro, che appartiene al regno del Cristo, e fonderanno su di essa tutto il loro lavoro nel mondo.

 

Il Mistero del Convegno di Natale

Riassumendo possiamo dire che Rudolf Steiner in questi tre gradi si riallaccia ai tre menzionati eventi alla svolta dei tempi. Poiché tuttavia tale riallacciarsi ha luogo nel mondo spirituale, dove il tempo scorre nella direzione opposta, Rudolf Steiner assume questa successione opposta anche nel proprio agire.

 

• Prima egli si riallaccia al Mistero del Golgota,

• poi dalla sorgente delle sue forze all’Ultima Cena

• e infine all’apparizione della luce del Cristo nelle tenebre della nostra Terra,

che nel nostro tempo si manifesta in forma del suo ritorno eterico.

 

A questo triplice passo:

• Dalla Parola, che quale Parola universale attraversa il Mistero del Golgota,

• alla vita, che nell’Ultima Cena viene offerta agli uomini,

• alla luce, che illumina ogni tenebra del presente,

durante il Convegno di Natale corrispondono i tre gradi della Posa della Pietra di Fondazione:

• La creazione della Pietra di Fondazione,

• la consegna delle sue immagini ai soci della Società Antroposofica

• ed il conseguente compito di portare la sua luce di pensiero

nelle tenebre della civiltà del presente.

 

Quanto qui rappresentato è un ulteriore tentativo di avvicinarci al principale Mistero del Convegno di Natale, che sta in ciò che Rudolf Steiner definì con le parole «inizio di svolta universale dei tempi».

Infatti, così come egli durante il Convegno di Natale si riallacciò direttamente alla primigenia Notte Santa e con ciò nel senso esoterico al Mistero del Golgota, così noi oggi, in piena libertà possiamo riallacciarci al suo atto d’amore per continuare ad operare nella corrente dei Nuovi Misteri, che hanno la loro origine alla svolta dei tempi e mediante il Convegno di Natale poterono entrare nella coscienza degli uomini moderni.

 

 


 

Note:

71 – In merito alle precedenti pubblicazioni di questo contributo, come pure degli altri contributi vedi i Chiarimenti a pag. 121.

72 – Vedi S. O. Prokofieff, Possano udirlo gli uomini. Il Mistero del Convegno di Natale, cap. 9 «La Meditazione della Pietra di Fondazione. Karma e Resurrezione», vol. III, Widar Edizioni, Venezia-Marghera 2005.