L’entità di Jahvè e il suo significato nel divenire del mondo e dell’umanità / L’ottava sfera

L’aurora della rivelazione


 

La corrente dell’evoluzione cosmica si svolge in sette fasi, o ‘manvatara’ .

Queste fasi sono descritte ne La scienza occulta di Rudolf Steiner, e sono da lui chiamate

fasi di Saturno, Sole, Luna, Terra, Giove, Venere, Vulcano.

Esse possono essere designate anche come ‘sfere’, le quali non appaiono però contemporaneamente,

bensì in successione temporale.

L’evoluzione, quando segue il proprio corso normale, attraversa dunque sette ‘sfere’ o gradi di esistenza.

 

Nel divenire cosmico vi è però sempre la possibilità di una deviazione dal percorso normale dell’evoluzione normale. Ciò avviene in seguito all’attività delle tre Gerarchie del male, le quali si oppongono alle Gerarchie del bene. Quanto più questa opposizione ha successo, tanto più si va a formare nel cosmo un’altra ‘sfera’ – o grado di esistenza -, che non appartiene alle sette sfere dell’evoluzione normale. Essa costituisce una sfera a sé stante, estranea alla corrente dell’evoluzione normale. In occultismo è perciò chiamata l’‘ottava sfera’.1

 

In alcune cerchie occultistiche vigono, intorno all’‘ottava sfera’, due idee solo in parte vere,

le quali possono avere conseguenze pericolose, proprio per il fatto che contengono una parte di verità.

 

• Una consiste nell’identificare l’ottava sfera con la Luna. Si dice: l’ottava sfera è la Luna. La conseguenza di questa mezza verità è la tendenza, ampiamente diffusa in quelle cerchie, che esprime nella denigrazione [Verleumdung] di Jahvè, il che, a sua volta, conduce ad una negazione dell’Antico Testamento, senza il quale, per altro, il Nuovo non può essere compreso nella sua profondità. L’idea che la Luna sia l’ottava sfera, produce in ampie cerchie un sentimento di antipatia nei confronti dell’Antico Testamento, mediante il quale viene inferto un colpo mortale alla comprensione dei Vangeli.

Dobbiamo infatti renderci conto, che ogni pensiero suscita, nel corso del tempo, sentimenti, i quali determinano a loro volta le vie della volontà, guidandola nella direzione giusta o in quella sbagliata. In questo caso, abbiamo a che fare con un piano concertato in grande stile, per distogliere la volontà di molti dal cristianesimo.

 

• L’altra idea parzialmente vera intorno all’ottava sfera pone quest’ultima all’interno della Terra.

L’interno della Terra, i suoi strati sotterranei, formerebbero l’ottava sfera.

Il risultato di questa visione è un disconoscimento dell’importanza della Luna, unito al ripudio [Verleugnung] della missione di Jahvè, da cui sorge un atteggiamento di indifferenza nei riguardi dell’Antico Testamento. Ciò rende ancora una volta impossibile una comprensione più profonda dei Vangeli.

 

• L’identificazione della Luna con l’ottava sfera conduce alla denigrazione di Jahvè;

• l’identificazione dell’interno della Terra con l’ottava sfera conduce al rinnegamento di Jahvè stesso.

Le due idee hanno però un effetto comune:

quello di impedire la conoscenza relativa al significato cosmico del cristianesimo.

 

Come abbiamo detto, queste due visioni sono mezze verità. Contengono quel tanto di verità che è necessario per carpire il sentimento del vero nelle anime degli uomini, ma anche quel tanto di errore, per condurre tale sentimento in una direzione sbagliata.

 

La verità in proposito è infatti che

l’ottava sfera, situata tra la Terra e la Luna, dipende dalla Luna,

ma è altresì connessa con l’interno della Terra.

L’interno della Terra è la parte di quest’ultima caduta sotto l’influenza dell’ottava sfera.

La Luna è però il baluardo cosmico, grazie a cui l’ottava sfera è tenuta sotto controllo.

 

• Alcuni strati all’interno della Terra costituiscono il dominio dell’ottava sfera all’interno del pianeta terrestre;

la Luna, invece, attrae a sé l’ottava sfera, tenendola così distante dalla Terra.

 

• Per comprendere questo processo,

occorre discernere, fino a un certo grado, le proprietà della sostanza dell’ottava sfera.

 

La materia fisica che conosciamo è sostanza spirituale solidificata.

Quando l’astrale diventa eterico, e l’eterico si irrigidisce, sorge la sostanza fisica.

Essa è spirito divenuto immobile.

 

La materia fisica non è composta di elementi, bensì essa si decompone in elementi.

Per il fatto che la sostanza eterica vivente si irrigidisce e decade, si formano i ‘componenti’ della materia fisica.

La chimica ha dunque a che fare solo con i prodotti di decadimento:

la genesi organica della materia è al di fuori del suo ambito di esperienza.

 

Tra la sostanza organica e l’inorganica vi è però anche la possibilità di un terzo tipo di sostanza.

Tra la vita (sostanza organica) e la morte (sostanza inorganica)

vi è infatti anche la possibilità dello spettro [Gespenst].

 

• La sostanza dello spettro non è né viva né morta.

Può essere al massimo paragonata alla sostanza elettromagnetica.

Uno spettro non vive e non è neppure morto: esso è costituito piuttosto di elettricità

dotata di sensazioni e di coscienza.

 

La caratteristica principale di questa sostanza è – al contrario di quella eterica –

un’azione risucchiante che promana da essa.

• Come tutto ciò che è eterico tende sempre a irradiare,

• così la sostanza dell’ottava sfera tende a risucchiare.

 

Questa tendenza a risucchiare è l’espressione esteriore del principio arimanico.

Arimane infatti è quell’entità nel cosmo che mira a risucchiare in sé tutti gli esseri.

Perciò la sostanza dell’ottava sfera, che costituisce la roccaforte di Arimane nel cosmo,

presenta la medesima caratteristica.

 

Da questa caratteristica dell’ottava sfera si comprende anche in che modo essa può essere confinata in un determinato luogo nel cosmo. A tal fine si dovette creare un corpo da portare a contatto con questa sfera, dotato però di una forza di resistenza tale da neutralizzare l’effetto risucchiante di essa, in modo da non esserne inghiottito. Doveva cioè comparire un corpo che l’ottava sfera cercasse di assorbire in sé, ma che fosse permeato di una forza capace di resisterle. Questo corpo nel cosmo è la Luna, e la forza che dalla Luna oppone resistenza all’ottava sfera è la potenza spirituale di Jahvè-Elohim.

 

Dalla Luna, Jahvè-Elohim domina l’ottava sfera.

In conseguenza di ciò l’ottava sfera sarà tenuta, fino a una certa epoca, distante dalla Terra.

Non vi è alcun legame diretto tra l’uomo e l’ottava sfera:

esso può formarsi solo per via indiretta, tramite il sesto strato dell’interno della Terra.

Perciò per l’umanità l’‘inferno’ è sempre in basso, giacché mai un essere umano è penetrato nell’ottava sfera.

Di questa situazione l’umanità è debitrice al sacrificio di Jahvè, che la tiene al riparo dall’ottava sfera.

 

 


 

Note:

1 – Si noti che la nozione di ‘ottava sfera’, qual è qui intesa, è propria dell’occultismo moderno, e precisamente quello teosofico. Nella cosmologia medioevale l’ottava sfera era il cielo delle stelle fisse sopra Saturno. Sulla nozione teosofica di ‘ottava sfera’ si possono vedere le conferenze di R. Steiner del 17 e 18 ottobre 1915, pubblicate nel volume Il movimento occulto nel secolo XIX e il mondo della cultura (O.O. n. 254).