02 – Il Convegno di Natale quale rinnovata Pentecoste

L’incontro con il male


 

Per comprendere la natura di queste difficoltà, dobbiamo sapere che la predizione di Rudolf Steiner riguardo alla culminazione del movimento antroposofico alla svolta del secolo fu espressa in un determinato contesto. Essa costituisce al contempo l’apice delle sue comunicazioni scientifico-spirituali sul karma della Società Antroposofica, ed è una sorta di punto centrale dell’intero ciclo di ottantadue conferenze contenenti considerazioni karmiche.

 

Questo ciclo, nel quale vengono fatte profonde rivelazioni dall’ambito del karma, ebbe di fatto inizio già con le conferenze serali del Convegno di Natale, e quindi non si può separare dal contenuto spirituale del convegno stesso. Rudolf Steiner stesso ebbe a dire in seguito: ► «In effetti tutto ciò che è stato possibile dare alla Società Antroposofica a partire dal Convegno di Natale, il modo in cui io stesso, da quel momento, posso operare in senso occulto (non si tratta di cose nuove, nell’occultismo non si possono comunicare oggi le scoperte fatte ieri, sono cose vecchie …), tutto questo ha avuto come conseguenza che i demoni, i quali prima impedivano di esprimere le cose, devono tacere» (o.o. 240, 12.8.1924).

 

Che cosa ha messo a tacere i demoni arimanici che durante i tre settenni precedenti non avevano permesso a Rudolf Steiner di parlare del karma? Fu l’azione dello Spirito che per la prima volta si manifestò completamente nel Convegno di Natale e che da allora compenetra il movimento antroposofico.

 

Nelle sue conferenze del 1924 Rudolf Steiner chiamò generalmente questo Spirito «LA CORRENTE ESOTERICA» (0.0. 260a, 16.4.1924 e altre). Ma quando c’erano motivi particolari, egli parlava direttamente dello Spirito del Convegno di Natale, indicando l’essenza esoterica di questo convegno, che rappresenta il rinnovamento del mistero di Pentecoste, fondato sullo Spirito del tempo micheliano.

 

Nel Convegno di Natale stesso Rudolf Steiner testimoniò l’apparizione di questo Spirito e indicò anche il compito più importante che esso portava ai soci della Società Antroposofica di nuova fondazione: ► «Voi … porterete nel mondo lo Spirito che qui opera nella splendente luce del pensiero intorno alla pietra d’amore dodecaedrica, là dove esso deve splendere e riscaldare, per il progresso delle anime umane e del mondo» (0.0. 260, 25.12.1923).

 

In seguito, dopo il Convegno di Natale, quando Rudolf Steiner guardò indietro e nel contempo indicò alla Società Antroposofica la via sulla quale cercare di procedere, toccò di nuovo questo compito centrale, esortando tutti gli antroposofi a fare tutto ciò che fosse nelle loro possibilità ► «affinché lo Spirito al quale si è cercato di appellarsi [nel Convegno di Natale] fosse sempre presente, attraverso la buona volontà, la dedizione, la profonda comprensione dei soci per l’Antroposofia e la vita antroposofica» (O.O. 260 a, 6.2.1924).

 

Considerando poi il mistero della provenienza di questo Spirito, Rudolf Steiner rivelò la connessione tra il Convegno di Natale e l’incendio del primo Goetheanum, il quale, in seguito a tale tragedia, divenne da una «realtà terrestre» una «realtà dell’ampio mondo eterico», una «realtà in cui vive lo Spirito» (0.0. 260, 25.12.1923).

 

Con ciò Rudolf Steiner svelò il mistero della provenienza di questo Spirito, il quale ► «opera nella splendente luce del pensiero intorno alla pietra d’amore dodecaedrica» (0.0. 260,25.12.1923) dallo stesso mondo eterico nel quale oggi si compie il mistero del ritorno.

 

Nella stessa conferenza Rudolf Steiner rivelò anche la relazione dell’essere Antroposofia con questa stessa sfera eterica. Infatti, dopo l’incendio ► «la realtà del Goetheanum appartiene all’ampio mondo eterico, nel quale vive la saggezza del mondo ricolma di Spirito».

 

Questa vivente «saggezza del mondo» che Rudolf Steiner ha portato sulla Terra, è l’Antroposofia. Ma lo Spirito, che in origine era unito ad essa nel mondo eterico e si manifestò per la prima volta nel Convegno di Natale, compenetra da quel momento anche tutte le sue rivelazioni terrestri come nuova «corrente esoterica».

 

Ne consegue che le considerazioni karmiche dell’anno 1924, che culminarono nella rivelazione dei misteri del karma della Società Antroposofica,86 sono un diretto risultato dell’impulso esoterico del Convegno di Natale. Questo significa che l’avverarsi della previsione in essi contenuta nei riguardi della svolta del secolo dipende direttamente da come i membri di questa società assolvono i compiti spirituali e sociali posti a loro dal Convegno di Natale.

 

Così la «condizione determinante per l’avverarsi della culminazione del movimento antroposofico» va intesa come necessità di «aver cura nel giusto modo e con dedizione dell’antroposofia», e soprattutto dell’impulso spirituale del Convegno di Natale. Lo sviluppo del movimento antroposofico, come voluto dal mondo spirituale, il quale rispose al sacrificio di Rudolf Steiner con una corrente di rivelazioni ancora più intensa (comprese le conferenze sul karma), sarebbe stato impossibile senza tale corrente.

 


 

Note:

86 – Nelle conferenze dedicate a questo tema emerge il dato significativo che Rudolf Steiner in questo contesto, parla sempre non tanto del karma del movimento antroposofico, bensì del karma della Società Antroposofica.