02 – L’agire di Lucifero e Arimane nell’essere spaziale dell’uomo

L’incontro con il male


 

Nel ciclo di conferenze Il mondo come risultato di processi di equilibrio (0.0. 158) Rudolf Steiner descrive certamente nel modo più concreto l’agire di Lucifero e Arimane. Là viene rappresentato come le forze di Lucifero e Arimane agiscono nell’organismo umano, considerando questo dalla sua esistenza spaziale.

L’orientamento spaziale di tutti gli oggetti nel mondo terrestre, anche dell’uomo, si compie in tre direzioni: sinistra-destra, davanti-dietro e alto-basso. Ma in tutte queste direzioni agiscono sia le potenze luciferiche che quelle arimaniche, e nel loro contrastare partecipano alla formazione dell’essere terreno (spaziale) dell’uomo.

 

Così,

nella direzione nominata per prima Lucifero agisce da sinistra e Arimane da destra;

nella seconda Lucifero si avvicina all’uomo da davanti e Arimane da dietro,

e per quanto riguarda la terza direzione, Lucifero agisce dall’alto e Arimane dal basso.

 

Tra la prima direzione del loro agire e le altre due esiste tuttavia una fondamentale differenza. Quando Lucifero e Arimane compenetrano l’organismo umano da sinistra e da destra, si toccano realmente l’uno con l’altro e insieme occupano tutto lo spazio all’interno dell’organismo umano eccetto il vero e proprio spazio in cui si incontrano, che si estende lungo l’asse simmetrica verticale del corpo fisico umano.

 

In questa direzione spaziale all’uomo appartiene soltanto uno spazio stretto.

Del tutto diverse stanno le cose con le altre due direzioni spaziali del corpo umano.

Qui Lucifero e Arimane, secondo la volontà delle gerarchie divino-spirituali che guidano l’evoluzione della Terra,

non possono avvicinarsi l’uno all’altro direttamente, ma devono agire a distanza.

 

• Lucifero che si avvicina all’uomo da davanti,

può avanzare soltanto sino alla cassa toracica

• e Arimane – da dietro – soltanto sino alla spina dorsale.

• Altrettanto, compenetrando Lucifero l’uomo dall’alto,

può agire entro di lui soltanto sino alla «vertebra superiore del collo»,

vale a dire sino al punto in cui la «testa è attaccata alla vertebra del collo»,

• e Arimane, quando si avvicina all’uomo dal basso,

è in grado di estendere la sua influenza soltanto sino al diaframma.

 

In questi due casi Lucifero e Arimane non riescono per così dire a mettersi direttamente di fronte l’uno all’altro, ma agiscono soltanto trasmettendo i loro impulsi in uno spazio non appartenente a loro e nel quale non sono in grado di penetrare. In questi due casi essi si sforzano naturalmente in continuazione per conquistare gli spazi intermedi e per stabilire in loro la stessa condizione, già raggiunta nella prima direzione da sinistra e da destra. Qui si tratta soprattutto della lotta per il cuore dell’uomo, il centro del suo essere, poiché questo spazio intermedio comprende appunto proprio la sfera centrale, la sfera del cuore.

Il motivo per cui le potenze superiori sino ad ora non permettono a Lucifero e Arimane di raggiungere in queste direzioni ciò che sono già riusciti a raggiungere nella direzione destra-sinistra, consiste in quanto segue:

Le tre citate direzioni spaziali nell’uomo sono collegate in un modo particolare con l’agire del pensare, sentire e volere, dei quali unicamente il pensare fu dato pienamente a disposizione dell’uomo, e questo significa anche che esso è diventato in piena misura un pensare terreno o umano, mentre il sentire e il volere non gli appartengono completamente, ma si trovano ancora in parte nel potere degli esseri gerarchici superiori.

 

Perciò

• l’uomo può sviluppare la piena coscienza di veglia soltanto nel pensare,

• mentre nel sentire la sua coscienza si attutisce a coscienza di sogno

• e nel volere diventa assomigliante alla condizione del sonno senza sogni,

vale a dire si perde del tutto.

 

In riguardo alle tre direzioni sinistra-destra, davanti-dietro e alto-basso, certamente Rudolf Steiner parla dell’agire non degli impulsi terreni, ma degli impulsi cosmici del pensare, sentire e volere nell’essere dell’uomo, poiché sono di essi che si servono Lucifero e Arimane per raggiungere le loro mete.

► «In base a queste indicazioni, potete scoprire in quale misura Lucifero e Arimane agiscono in ogni parte dell’essere umano spaziale per mezzo dei pensieri cosmici, dei sentimenti o degli impulsi volitivi» (O.O. 158, 21.11.1914).

 

Tuttavia a differenza del sentire e volere cosmico nell’uomo, nel caso del pensare, accanto alle forze cosmiche agiscono anche forze terrene, puramente umane. Questo è possibile per il fatto che nella prima zona (quella sinistra-destra) Lucifero e Arimane si avvicinano direttamente l’uno all’altro, stabiliscono in certo qual modo essi stessi un equilibrio tra di loro. Rudolf Steiner ne dà la seguente rappresentazione:

► «Al centro vi è dunque tale piano, a sinistra Lucifero, a destra Arimane. Dal momento che le due metà del capo sono strutturate in modo così simile, Lucifero e Arimane si respingono specularmente e l’uomo può sviluppare qui nel mezzo una quieta attività. Per questo motivo il suo pensare sarà ben poco disturbato dagli influssi di Arimane e Lucifero» (ibidem).

 

Con ciò essi creano il fondamento per l’emancipazione del pensare terreno dell’uomo dal mondo divino-spirituale, separando il suo pensare in un certo senso dagli originari collegamenti di esso con le gerarchie. Infatti, se l’uomo nel sentire e nel volere ha conservato ancora in sé un certo spazio tra le sfere di influenza di Lucifero e Arimane, nel quale le gerarchie possono far entrare i loro impulsi, nell’ambito del pensare invece non esiste più alcuno spazio, ma soltanto ancora un piano sul quale nel pensare umano si riflettono come su uno schermo immagini ombra degli esseri e degli eventi del mondo esteriore.

► «Ma dobbiamo essere chiari sul fatto che,

come uomini di pensiero, siamo in effetti esseri planari» (ibidem).