02 – L’essenza spirituale della pietra di fondazione

L’incontro con il male


 

Se ora consideriamo l’essenza della pietra di fondazione,75 ci si aprono notevoli prospettive e possibilità del tutto nuove per affrontare oggi le potenze del male nel mondo. Durante il Convegno di Natale Rudolf Steiner caratterizzò così i tre elementi primari della pietra di fondazione:

• la sua SOSTANZA consiste in amore umano-universale,

• la sua FORMA in immaginazione umana-universale,

• e la LUCE che la avvolge è formata di pensieri umani-universali.

 

In tal modo tutti e tre i suoi elementi fondamentali: luce, forma immaginativa e sostanza d’amore, esistono in due aspetti, uno macrocosmico e uno microcosmico, mentre l’essenza della sua azione nell’anima umana consiste nell’unione di questi aspetti (o.o. 260, 25.12.1923).

 

Ad una più attenta osservazione dell’essenza esoterica di questi tre elementi della pietra di fondazione, si può rilevare che in essi si trova la sorgente delle forze spirituali con il cui aiuto è possibile far fronte in modo più reale all’attacco di tutti e tre i tipi di potenze dell’opposizione.

 

Consideriamo ora di nuovo l’azione delle potenze luciferiche nel nostro mondo: dobbiamo portare a coscienza che esse tentano di sedurre l’uomo mediante un mondo illusorio di fantasie, sogni confusi e visioni irreali, per impedirgli di posare i piedi su un terreno reale, di cui ha bisogno per assolvere i propri compiti sulla Terra. Per poter resistere a questa seduzione, l’uomo ha soprattutto bisogno di un pensare chiaro e cosciente, ma non materialistico, morto, bensì compenetrato dall’impulso della scienza dello spirito, vale a dire un pensare che grazie alla scienza dello spirito è in grado di trovare la via che conduce al pensare universale, e perciò di diventare luce spirituale nel mondo soprasensibile adiacente alla Terra. La luce di questo pensare umano-universale, nella quale agiscono contemporaneamente forze umane e angeliche, può vincere il potere di Lucifero nell’anima umana.

 

Analogamente, Arimane teme soprattutto le vere immaginazioni, e vuole indurre l’uomo alla fredda saggezza del puro intelletto. Ma se con l’aiuto della scienza dello spirito si riesce a trovare la via che conduce dalle immaginazioni umane alle immaginazioni cosmiche, queste immaginazioni umane-universali, nelle quali agiscono contemporaneamente le forze umane e le forze arcangeliche, possono vincere il potere di Arimane nell’anima umana.

 

Infine, sviluppando in sé coscientemente le forze dell’amore, le quali grazie alla scienza dello spirito trovano a poco a poco adito alle forze dell’amore cosmico che attraverso il mistero del Golgota compenetrano tutta l’evoluzione terrestre (cf 0.0.148, 2.10.1913), l’uomo sperimenterà nella sua anima l’azione comune delle forze umane e delle forze degli Spiriti del tempo (Archai), e per mezzo di questo amore umano-universale sarà in grado di vincere anche il potere dell’oppositore asurico.

 

Tutto ciò può essere formulato nel seguente modo: attraverso il lavoro interiore con la pietra di fondazione, i pensieri umani possono trovare a poco a poco la via che conduce ai pensieri universali degli Angeli, i quali poi possono aiutare l’uomo a vincere in sé stesso le forze di Lucifero; altrettanto le immaginazioni umane, tramite il lavoro alla pietra di fondazione, trovano la via che conduce alle immaginazioni degli Arcangeli, che possono vincere le forze di Arimane; e infine, l’amore umano purificato e spiritualizzato, unendosi con le forze della pietra d’amore, può trovare la via che conduce all’amore universale delle Archai, che è in grado di vincere il potere di Asura.

 

Ma non è ancora tutto. La culminazione del Convegno di Natale non consisteva soltanto nella creazione della pietra di fondazione nei tre elementi descritti, bensì anche nell’apparizione dello Spirito nella «luce di pensiero» che la irraggiava, la quale è in grado di condurre gli uomini che posano la pietra di fondazione nella loro anima, nel loro cuore, in quel regno del Cristo, nel regno di Shamballa da lui rinnovato, dove oggi ha luogo il suo ritorno nell’eterico.

 

Ne consegue che così come i tre elementi primari della pietra di fondazione sono in grado di proteggere l’anima umana dai tre tipi di forze del male collegate con la nostra evoluzione (Lucifero, Arimane e Asura), in ugual modo lo Spirito che viene nel nostro mondo direttamente dal regno solare del Cristo è in grado di sconfiggere le forze del demone solare stesso nel nostro mondo. Infatti, nello Spirito che si rivela nell’aura luminosa della pietra di fondazione, abbiamo l’aiuto «consolatore» inviatoci nella nostra lotta contro le forze di Sorat. È l’aiuto del quale abbiamo particolarmente bisogno nel periodo della terza apparizione del numero della Bestia, nel divenire storico-spirituale dell’umanità. Così, oggi dobbiamo contrapporre al potere di questo numero la triplice essenza della pietra di fondazione, come pure lo Spirito che si rivela attraverso di essa, che può donarci le forze provenienti dal regno del Cristo eterico, del Cristo sul quale nemmeno il demone solare ha alcun potere.

 

Gli elementi della pietra di fondazione che abbiamo elencato sono contenuti anche nella meditazione della pietra di fondazione. Essa diventa così l’arma più potente nella lotta contro le forze dell’ostacolo.

Entro la terza gerarchia, quella più vicina all’uomo (Angeli, Arcangeli e Archai),

• gli ANGELI nel rapporto con gli uomini della Terra rappresentano anche le altre due categorie di Spiriti della terza gerarchia (appunto gli Arcangeli e le Archai), vale a dire rappresentano l’intera terza gerarchia;

• gli ARCANGELI rappresentano la seconda gerarchia (Potestà, Virtù, Dominazioni)

• e le ARCHAI rappresentano la prima gerarchia (Troni, Cherubini e Serafini). Considerando quanto appena detto, la meditazione sulla pietra di fondazione diventa espressione della più profonda essenza spirituale della pietra di fondazione.

 

Infatti la prima e più elevata gerarchia, viene guidata dai Serafini o Spiriti dell’amore universale; la seconda dalle Dominazioni o Spiriti della saggezza vale a dire dai veri e propri Spiriti della Sofia, i quali inviano all’uomo le forze di cui ha bisogno per entrare nel mondo delle immaginazioni; e la terza gerarchia viene guidata dagli Spiriti del tempo (Archai), di cui il più importante nel nostro tempo è Michele, il grande reggente dell’intelligenza cosmica, della luce spirituale dei pensieri creativi di tutte le gerarchie divino spirituali.

 

Così tutte e tre le gerarchie, che vengono invocate in successione nelle prime tre parti della meditazione della pietra di fondazione, rappresentano rispettivamente le forze dell’amore, dell’immaginazione (saggezza immaginativa) e della luce del pensiero (spirituale), vale a dire gli elementi con i quali Rudolf Steiner formò la pietra di fondazione nel Convegno di Natale della Società Antroposofica Universale.

 

Così le prime tre parti della meditazione possono aiutarci nella loro doppia struttura, microcosmica e macrocosmica:76

• la prima parte, che invoca le entità della prima, più elevata gerarchia,

nella lotta con le forze di Asura e delle sue schiere,

• la seconda parte, che invoca le entità della seconda gerarchia,

nella lotta contro le forze di Arimane e degli Spiriti al suo servizio,

• e la terza parte, che si rivolge alle entità della terza gerarchia, nella lotta contro Lucifero e il suo seguito.

 

• Infatti solo le entità della prima gerarchia possono sbarrare ad Asura il cammino nel nostro corpo fisico, e gli esseri che rappresentano nella terza gerarchia le Archai (Spiriti della personalità) possono proteggerci dalla penetrazione di Asura nell’anima cosciente.

• Analogamente, le entità della seconda gerarchia possono sbarrare ad Arimane il cammino nel nostro corpo eterico, e gli Arcangeli, che le rappresentano nella terza gerarchia, possono aiutarci a vincere il suo potere nella nostra anima razionale o affettiva. • Gli Spiriti della terza gerarchia infine, insieme, possono aiutarci a non far penetrare Lucifero nel nostro corpo astrale, e i loro rappresentanti, gli Angeli, ci aiutano a vincere il suo influsso nell’anima senziente.77

 

• Nella quarta e ultima parte della meditazione infine, ci viene indicato direttamente lo Spirito che può rivelarsi a noi nella sua realtà dall’aura della luce che irraggia la pietra di fondazione nel mondo spirituale. La quarta parte inizia con le parole:

«Alla svolta dei tempi

la luce dello Spirito Universale

entrò nella corrente dell’essere terreno…»

 

Queste parole ci parlano dello Spirito Universale che grazie alla venuta del Cristo sulla Terra, e grazie alla sua unione con la Terra nel mistero del Golgota, si riversò in tutto «l’essere terreno».

Da allora, questo Spirito agisce incessantemente nell’evoluzione terrestre. Solo nell’attuale epoca dell’anima cosciente tuttavia esso può entrare nella coscienza pienamente desta dell’uomo, vale a dire può compenetrare il suo io. È dunque lo Spirito che si rivela nella luce del pensiero della «pietra d’amore dodecaedrica», lo Spirito che risveglia e intensifica nell’uomo le forze dell’io individuale e che si manifestò al mondo con la Pentecoste.

 

Oggi tuttavia, nei nuovi misteri cristiani esso si rivela nella forma in cui per la prima volta è accessibile ad ogni uomo di buona volontà, che in assoluta libertà, vuole accogliere la pietra di fondazione del Convegno di Natale nel proprio cuore. Ma dato che questo Spirito della rinnovata Pentecoste è al contempo lo Spirito di una rinnovata comunità sociale, per suo mezzo può nascere tra gli uomini una nuova fratellanza spirituale, alla quale si riferisce il Cristo stesso con le parole: «Poiché dove due o tre sono riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro» (Mt 18,20).

 

Allora l’esperienza interiore della pietra di fondazione, colmata dallo Spirito che ridesta l’io, e che nel contempo agisce nel sociale, conduce l’uomo al reale incontro con il Cristo eterico nella sfera soprasensibile (il nuovo Shamballa) adiacente alla Terra. Questo può avvenire perché le parti primarie sopradescritte della pietra di fondazione corrispondono al ritorno del Cristo, in cui il Cristo appare dinanzi agli uomini come il portatore dell’amore universale, la sua figura è intessuta di immaginazioni universali, ed è irraggiato dall’aura colma della luce dei pensieri universali.78

 

Tutto questo può essere compreso in modo ancora più profondo.

Come IO UNIVERSALE, il CRISTO è avvolto da tre involucri macrocosmici.

• Il suo involucro animico consiste in amore universale,

• il suo involucro eterico in saggezza universale immaginativa,

• e il suo involucro fisico79 in luce universale.

 

Infatti

• la vera sostanza dell’anima che si è liberata di tutti gli Spiriti di opposizione

è, secondo le parole di Rudolf Steiner, l’amore,

• e la vera essenza della materia libera da tutte le forze di opposizione consiste nella pura luce soprasensibile (0.0. 120, 27.5.1910).

• Tra queste però agiscono, come mediatrici, le forze della saggezza immaginativa, o forze della Sofia.

 

Questi tre elementi fondamentali, che agiscono sia nell’apparizione eterica del Cristo sia nella pietra di fondazione, corrispondono anche alla struttura interiore di quel nuovo Sole che un giorno dovrà emergere dalla Terra trasformata. I suoi semi viventi furono immersi nell’evoluzione terrestre attraverso il mistero del Golgota.

Questo viene descritto nel seguente modo da Rudolf Steiner:

► «Dobbiamo ora comprendere che, mentre osserviamo il Cristo morente, ci troviamo di fronte al punto di partenza di un nuovo Sole, che sta nascendo». Infatti «la morte sulla croce [diventa] il seme … dal quale germoglia un nuovo Sole» (0.0. 112, 6.7.1909).

 

Questo nuovo Sole, che da allora si trova in un continuo processo di divenire

è composto di un centro spirituale (l’io universale del Cristo)

e da tre involucri che si stanno formando gradualmente:

• l’amore universale, in cui viene ad espressione l’attività creatrice del Cristo entro l’esistenza terrena,

• l’immaginazione universale, che conferisce al nuovo Sole la sua forma interiore, colma di saggezza,

• e la luce dei pensieri universali che costituiscono il suo corpo splendente.

 

Così ogni essere umano, dopo avere accolto nelle profondità del proprio cuore eterico la pietra di fondazione e avere costantemente lavorato ad essa, può collaborare in modo cosciente a questo processo, sinora soprasensibile, di costituzione del nuovo Sole, per la fondazione del futuro cosmo dell’amore (0.0 13).

 

Se questo avviene, le forze del «Cristo-Sole» nell’esistenza della Terra saranno in grado di proteggerci e nel contempo di aiutarci nella lotta contro il triplice male e la sua sorgente cosmica, il demone solare. Infatti, questo avversario principale dell’io dell’uomo e di tutte le forze solari nel nostro cosmo può essere sconfitto (e un giorno lo sarà) mediante il nuovo Sole universale morale, che ha conseguito la completa forza spirituale di cui si parla nella IV parte della meditazione della pietra di fondazione:

«Luce divina,

Cristo-Sole …»

Tutto ciò si può esprimere anche nel seguente modo.

 

Nel nostro tempo il Cristo eterico appare agli uomini rivestito degli involucri soprasensibili del nuovo Sole universale morale. Ne consegue che il lavoro cosciente su questi involucri, con l’aiuto della pietra di fondazione, conduce direttamente all’esperienza del Cristo eterico.

 

Questo lavoro può essere descritto come segue.

Se oggi l’uomo, con l’aiuto della scienza dello spirito, inizia a sviluppare in sé attivamente le facoltà del puro pensare spirituale, vale a dire se inizia veramente a sforzarsi di afferrare con i propri pensieri l’elemento spirituale nel mondo, questi pensieri spiritualizzati potranno allora effondersi quale luce spirituale nel mondo spirituale, e condurre l’uomo al loro archetipo, a quei pensieri universali che oggi costituiscono l’aura luminosa del Cristo eterico.

 

E se oggi un uomo, con l’aiuto della scienza dello spirito, a poco a poco acquisisce la facoltà di trasformare i propri pensieri in immaginazioni, se cioè riesce a diventare interiormente creativo, queste immaginazioni umane lo condurranno a loro volta al loro archetipo, a quelle immaginazioni universali con le quali è intessuta la figura spirituale del Cristo eterico. E se poi l’uomo, grazie alla scienza dello spirito, impara a percepire tutto il mondo colmo di spiritualità e nel contempo a sperimentarsi nel proprio io quale essere puramente spirituale, cogliendo la propria affinità con il mondo spirituale egli sarà in grado di amare veramente questo mondo e tutti gli esseri viventi. Questo puro amore umano disinteressato gli dischiuderà un giorno il suo più elevato archetipo nel mondo spirituale: il portatore divino dell’amore universale, il Cristo stesso, starà dinanzi all’uomo.

 

Il fondamento di questo cammino interiore che conduce dai pensieri umani, dalle immaginazioni umane e dall’amore umano, ai pensieri universali, alle immaginazioni universali e all’amore universale, i quali costituiranno i tre involucri soprasensibili del nuovo Sole universale morale, è contenuto nella duplice natura macrocosmica e microcosmica della pietra di fondazione, che oggi perciò può diventare per noi anche l’accesso all’esperienza del Cristo eterico.

Possiamo riassumere quanto detto nel seguente modo:

 

 

Le conoscenze che l’uomo deriva dall’antroposofia, le immaginazioni umane e l’amore umano, che costituiscono l’essere interiore di scienza, arte80 e religione spiritualizzata, per l’uomo che immerge la pietra di fondazione nella propria anima possono così diventare una guida al Cristo eterico, al suo amore universale, alle sue immaginazioni universali, ai suoi pensieri universali. Allora il Cristo invierà all’uomo quello «Spirito universale» con il cui aiuto sarà in grado di resistere a Sorat nel periodo della terza apparizione del suo numero nella storia terrestre.

 

In questo consiste anche il vero senso dell’incontro dell’umanità con il male nell’epoca dell’anima cosciente. Infatti, «se l’uomo non cogliesse questa tendenza al male … egli non potrebbe produrre un impulso a partire dalla propria anima cosciente, per accogliere lo Spirito che da ora in poi deve fecondare, se essi non vogliono perire, tutti i restanti aspetti culturali» (o.o. 185, 26.10.1918) in tutti e tre gli ambiti: scienza, arte e religione.

 


 

Note:

75 – Vedi precisazioni sull’essenza spirituale della pietra di fondazione in: S.O. Prokofieff, Rudolf Steiner e la fondazione dei nuovi misteri, cap. 7, Ed. Arcobaleno, Milano.

76 – La doppia struttura della pietra di fondazione ha un carattere macrocosmico-microcosmico, mentre nella meditazione della pietra di fondazione troviamo una sequenza inversa microcosmica-macrocosmica. Questa differenza è connessa al fatto che la pietra di fondazione è un essere oggettivo entro il mondo spirituale, mentre la meditazione ad essa collegata venne data all’anima dell’uomo individuale per il suo lavoro interiore, grazie al quale può essere raggiunta la completa realtà spirituale della pietra di fondazione.

77 – Qui naturalmente non si tratta del totale superamento delle forze dell’opposizione nell’anima tripartita, bensì solo del superamento del loro influsso nell’anima, distruttivo per la giusta evoluzione dell’uomo.

Per quanto poi riguarda gli involucri ‘corporei’ dell’uomo (il corpo fisico, il corpo eterico e il corpo astrale), l’influsso delle potenze oppositrici nel nostro tempo può essere superato solo in modo limitato, vale a dire solo fino a un certo grado. Il suo definitivo superamento sarà possibile solo alla fine di tutta l’evoluzione terrestre, quando l’uomo avrà raggiunto i gradi del sé spirituale, spirito vitale e uomo spirito.

78 – Sulla relazione tra l’apparizione del Cristo nell’eterico con la triplice natura della pietra di fondazione, vedi in S.O.Prokofieff: «Il corso dell’anno come via di iniziazione all’esperienza dell’entità del Cristo», cap.12: “I misteri del Cristo eterico nel presente”, Ed. Arcobaleno, Oriago (VE).

79 – Con «fisico» qui non deve essere inteso un involucro materiale, bensì un involucro fisico-soprasensibile. Al proposito, Rudolf Steiner fece spesso notare che la vera natura della luce è soprasensibile.

80 – Il fondamento di ogni vera arte è la facoltà di vivere consciamente o inconsciamente nel mondo immaginativo.