02 – L’origine del male

L’incontro con il male


 

Lo scopo di questa esposizione è osservare in modo profondo l’azione delle forze del male nel mondo, nonché le vie sulle quali è possibile resistere ad esse, e considerare il nesso di ambedue questi aspetti con il mistero centrale del nostro tempo: l’apparizione del Cristo nell’eterico.

L’opportunità di un simile proposito deriva soprattutto dal fatto che nell’anno 1998 è apparso per la terza volta nel divenire storico dell’umanità il numero apocalittico 666, il quale ogni volta ha comportato una notevole intensificazione delle forze del male nell’evoluzione terrestre.

Anche oggi si verifica una tale intensificazione delle forze del male, che continuerà senza alcun dubbio nel prossimo futuro.

 

Per comprendere l’essenza di ciò che sta accadendo, non è sufficiente osservare soltanto l’azione di questo numero nelle due precedenti epoche, ma è anche necessario comprendere quali reali forze occulte e quali esseri esso celi. In una tale ricerca può venirci in aiuto la scienza dello spirito.

 

• Secondo le ricerche scientifico-spirituali di Rudolf Steiner,

l’evoluzione cosmica della nostra Terra, che corrisponde al quarto eone nell’evoluzione del cosmo,

è stata preceduta da tre eoni.

• L’essere umano raggiunse tuttavia il grado dell’io individuale solo durante l’eone terrestre.

Nei precedenti eoni invece la sua esistenza si era manifestata

solo in forme rispettivamente simili agli odierni animali, vegetali e minerali.

 

Così, quello che doveva diventare l’uomo,

• sull’«antico Saturno», il primo eone dell’evoluzione cosmica,

disponeva soltanto di un corpo (di calore) fisico e la sua coscienza corrispondeva a quella degli odierni minerali.

• Sull’«antico Sole» egli venne dotato di un corpo eterico (vitale), e grazie a ciò si elevò all’esistenza vegetale.

• Sull’«antica Luna» egli venne dotato del corpo astrale e mediante questo divenne simile all’animale.

• Egli divenne uomo solo sulla Terra, dopo avere accolto un io individuale.

 

Mentre, nei precedenti eoni dell’evoluzione cosmica,

l’uomo a venire attraversava i gradi del minerale, del vegetale e dell’animale,

altre entità più evolute raggiunsero il grado umano.

 

• Durante l’eone lunare erano al grado ‘umano’ le entità che poi, nell’eone terrestre, divennero Angeli,

vale a dire entità puramente spirituali, che stanno un grado gerarchico sopra l’uomo;

• sull’antico Sole attraversarono il grado umano entità le quali, sull’antica Luna, avevano raggiunto il grado angelico,

e nell’eone terrestre si elevarono al grado ancor più elevato di Arcangeli;

queste sono entità che oggi si trovano due gradi sopra l’uomo.

• Infine, raggiunsero il grado umano sull’antico Saturno entità le quali nel periodo dell’eone terrestre

si trovano già tre gradi gerarchici sopra l’uomo, e che nell’esoterismo cristiano vengono denominate Archai.

 

In questa evoluzione, tuttavia, il completo raggiungimento della loro meta non è stato possibile a tutte le entità.

Alcune rimasero indietro e divennero inevitabilmente entità di opposizione,

poiché cercarono di recuperare nel successivo eone,

in condizioni completamente diverse e inadeguate, ciò che non avevano raggiunto.

 

Divennero così quelle entità di opposizione che oltrepassavano continuamente i limiti delle loro giuste azioni,

inducendo così al male quelle entità che nei diversi eoni compivano la loro evoluzione regolare.

Infatti nel loro regno esse non possono recuperare ciò che non hanno raggiunto,

e lo cercano quindi in modo parassitario a spese delle altre entità.

Così la scienza dello spirito parla di tre tipi di forze dell’opposizione,

le quali durante i passati eoni di Saturno, Sole e Luna, rimasero di volta in volta indietro.

 

Rudolf Steiner denomina queste ENTITÀ DEL MALE (o «spiriti caduti»)

con il nome delle loro guide: entità luciferiche, arimaniche e asuriche.

• Le prime sono Angeli rimasti indietro sull’antica Luna,

• le seconde sono Arcangeli rimasti indietro sull’antico Sole,

• e le terze sono Archai rimaste indietro sull’antico Saturno (O.O. 266, 1.11.1906).

 

Poiché però l’uomo nel corso dei tre eoni fu dotato del suo corpo fisico, del suo corpo eterico e del suo corpo astrale,

le tentazioni portate dalle citate entità demoniache vengono prevalentemente indirizzate a questi tre corpi.

• Così le entità luciferiche cercano di penetrare specialmente nel corpo astrale dell’uomo,

il quale offre loro le migliori possibilità per la propria evoluzione,

poiché questo è stato donato all’uomo nel periodo dell’antica Luna,

vale a dire nell’eone in cui questi spiriti rimasero indietro nel proprio cammino evolutivo.

• Analogamente, le entità arimaniche cercano di dominare le forze del corpo eterico dell’uomo

per recuperare, usando queste stesse forze, ciò che non hanno raggiunto;

• le entità asuriche infine, a partire dal nostro tempo,

si avvicineranno sempre di più al corpo fisico dell’uomo (alle sue parti soprasensibili).

 

Nel nostro tempo l’uomo incontra coscientemente, nella propria anima, queste tre categorie di forze dell’opposizione;

secondo la scienza dello spirito, essa presenta tre parti costitutive:

l’anima senziente, l’anima razionale e l’anima cosciente.

• La prima è portatrice dei frutti dell’attività dell’io nel corpo astrale,

• la seconda porta i frutti dell’attività dell’io nel corpo eterico,

• la terza porta i frutti dell’attività dell’io sul corpo fisico.

 

Da questo deriva anche la particolare affinità delle forze di opposizione con queste parti costitutive dell’anima:

• la tentazione di Lucifero si rivela particolarmente forte nell’anima senziente,

• la tentazione di Arimane nell’anima razionale,

• e la tentazione di Asura nell’anima cosciente.

 

Poiché tuttavia è solo nell’anima cosciente che appare per la prima volta in misura completa l’azione dell’io individuale,

ne deriva che gli spiriti asurici sono particolarmente pericolosi per lo sviluppo dell’io.

Per questo motivo Rudolf Steiner caratterizzò gli spiriti asurici anche come «distruttori dell’io»

(vedi 0.0. 107,22.3.1909).

 

Queste tre categorie di spiriti rimasti indietro

non penetrano contemporaneamente nell’evoluzione generale dell’umanità,

ma lo fanno a seconda del grado di evoluzione degli uomini.

 

• Il primo a penetrare nell’evoluzione terrestre è Lucifero.

Si accosta all’uomo nell’epoca lemurica come spirito tentatore,

in quello che la Bibbia descrive come «peccato originale».

Arimane con le sue schiere entra in azione più tardi, nell’epoca dell’antica Atlantide,

• e gli spiriti asurici iniziano la loro opera nella storia dell’umanità

nell’epoca dell’anima cosciente, ovvero a partire dal nostro tempo.

Come vedremo in seguito, proprio la storia del XX secolo ne porta la terribile testimonianza.

 

Si può dunque dire: se nel linguaggio occulto

• la giusta evoluzione viene ad espressione mediante il numero 7, che è al contempo il numero della perfezione,

• un’evoluzione che non raggiunge la sua meta, deve venire ad espressione mediante il numero 6,

o numero dell’imperfezione, della scissione e opposizione (3+3).

 

Ciascuna delle tre sopraccitate forze di opposizione, per essere rimaste indietro nella loro giusta evoluzione,

può anche essere portata ad espressione mediante il numero 6.

Così otteniamo tre volte il 6, e questo è il numero apocalittico, il quale nell’Apocalisse («Rivelazione») di Giovanni

viene definito il «numero della Bestia» che è anche il «numero dell’uomo» (13,18).

 

Con ciò tuttavia il mistero del male non è esaurito. In realtà dietro il numero apocalittico si nasconde il mistero di un’entità demoniaca ancora più potente, che si serve delle tre citate categorie di forze di opposizione, per penetrare essa stessa nell’evoluzione terrestre. Essa infatti, a differenza di queste tre categorie, non appartiene all’evoluzione terrestre. L’evoluzione collegata all’uomo attraversa i tre eoni di Saturno, Sole e Luna, e anche le entità che nel corso delle tre epoche cosmiche rimasero indietro nella loro evoluzione, appartengono ciononostante ad essa. Sono forze di opposizione formatesi da questa evoluzione. Le cose stanno diversamente per quanto riguarda la Bestia: dietro la sua figura si nasconde una potente entità demoniaca la quale non appartiene all’evoluzione umana, un’entità uscita dal cammino della corretta evoluzione in epoche cosmiche precedenti l’antico Saturno.

Avvalendosi della corrispondenza tra cifre e lettere nell’alfabeto ebraico antico, Rudolf Steiner svelò il significato letterale del numero apocalittico, ottenendo così il nome della Bestia: Sorat (O.O. 104, 29.6.1908). Esso è il «demone solare», il principale avversario del Cristo nell’evoluzione universale nel nostro cosmo.

 

Se nell’esoterismo cristiano

• il Cristo è la più alta divinità dell’io umano, il suo archetipo celeste e la sua meta,

Sorat compare nel cosmo quale avversario di qualsiasi io,

vale a dire egli non si pone solo contro l’io umano bensì contro il principio dell’io come tale,

ovunque si possa manifestare nel nostro cosmo (entro l’evoluzione da Saturno a Vulcano).

 

• Poiché non ha la possibilità di intervenire esso stesso nell’evoluzione dell’uomo terrestre (il suo ingresso diretto avverrà solo nel futuro apocalittico), Sorat tenta di esercitare la sua azione sull’umanità soprattutto tramite le tre potenze oppositrici operanti al suo servizio, le quali appartengono a questa evoluzione. Il potere di Sorat nell’evoluzione terrestre cresce continuamente, nella misura in cui queste potenze oppositrici entrano nell’evoluzione. Così, quando agivano solo le entità luciferiche nell’evoluzione terrestre, la sua influenza su di essa era minima.

 

• Quando nell’antica Atlantide penetrarono nella storia gli spiriti arimanici, i quali insegnarono all’umanità di allora la magia nera, il potere di Sorat si intensificò notevolmente.

 

• A partire dal nostro tempo, avendo inizio anche il manifestarsi dell’influsso di entità asuriche nell’evoluzione terrestre, il potere di Sorat può raggiungere a poco a poco il proprio culmine.2 Così oggi ci troviamo all’inizio di un’epoca in cui l’influsso di Sorat si intensifica notevolmente nell’evoluzione terrestre. Il suo ingresso è contrassegnato nel ritmo della storia mediante la terza apparizione del numero apocalittico, nell’anno 1998.

 


 

Note:

2 – La parola «culmine» non è da intendere in senso assoluto, ma soltanto in riferimento all’odierna epoca di evoluzione terrestre, vale a dire sotto l’aspetto della cosidetta «piccola Apocalisse». Secondo l’aspetto della «grande Apocalisse», della quale parla Giovanni nella sua «Rivelazione», la culminazione delle forze di Sorat nell’evoluzione terrestre e il loro definitivo superamento avverrà solo in un lontano futuro. Ciononostante, secondo una legge spirituale, questi futuri avvenimenti possono rispecchiarsi in modo profetico anche in un’epoca precedente. In tal senso possono essere utilizzate molte immagini dell’Apocalisse di Giovanni anche per la comprensione del nostro tempo.