Capricorno

Le 12 notti sante e le Gerarchie Spirituali


 

 

 

 

La Regione del Capricorno è legata alla Gerarchia degli Arcangeli. Nel ciclo naturale, alle influenze di questa costellazione corrisponde la stagione più scura dell’anno. Tuttavia, proprio allora nella tenebra della notte invernale avviene la nascita del nuovo Sole Spirituale e proprio gli Arcangeli hanno con questa nascita un particolare rapporto. Per comprendere la loro partecipazione a questo avvenimento, è necessario ricordare il ruolo che gli Arcangeli svolsero ancora sull’antico Sole. Poiché già allora essi stavano così in alto da poter donare qualcosa all’intero spazio universale. E ciò che essi allora gli donarono fu la luce, la sostanza della luce, «Essi (gli Arcangeli) si sono sviluppati in un certo rapporto già sul Sole fino al punto di poter dare la luce allo spazio universale» (O.O. 110, 13.4.1909) – dice Rudolf Steiner degli Arcangeli.

 

In un’altra conferenza esprime questa loro missione in modo ancora più preciso:

«gli Arcangeli sono … i creatori della Luce … Perciò dobbiamo dire: se una luce cade su di noi, dietro di essa ci sono gli Arcangeli …» (O.O. 132, 7.11.1911). Questa era l’attività degli Arcangeli sull’antico Sole.

 

Tuttavia da allora lo sviluppo è proceduto in modo tale che, all’epoca della Terra, gli Arcangeli si pongono non solo come creatori della luce esteriore, ma soprattutto come creatori della Luce Spirituale. Perciò proprio dalle forze degli Arcangeli proviene l’irraggiamento del Sole Spirituale nella tenebra della notte di Natale. E quando il chiaroveggente contempla il Sole di mezzanotte nel periodo di Natale, come prima cosa gli si disvelano nel loro ambiente i dodici Arcangeli, che formano il seguito, o, si può anche dire, una specie di Aura cosmica intorno, all’impulso del Cristo che nasce nella sfera della Terra.

 

Fin dall’antichità Zaratustra aveva portato testimonianza di questi dodici Arcangeli parlando dei dodici Amshaspands, gli inviati del grande Spirito Solare Ahura-Mazda.6

 

Nella nostra epoca questi dodici Arcangeli sono in un certo senso i portatori dei dodici aspetti dell’impulso del Cristo, sorti nel nostro Cosmo come risultato del Suo passaggio attraverso il cerchio dello Zodiaco.(1)

Essi sono i difensori celesti e gli ispiratori delle dodici Sante Notti, che ricorrono proprio in quel periodo dell’anno che si trova sotto l’azione delle forze della regione del Capricorno. In questo stesso periodo dell’anno ricorrono anche le due più importanti feste cristiane: Natale e il Battesimo, ciascuna delle quali a suo modo è legata precisamente alla sfera d’azione degli Arcangeli.

 

Così il mistero del Natale viene annunziato a Maria, nel Vangelo di Luca, dall’Arcangelo Gabriele. E durante il Battesimo nel Giordano il Cristo discende nell’involucro di Gesù di Nazareth, passando accanto alla regione degli Angeli, direttamente dalla regione degli Arcangeli (O.O. 152,1.6.1914), introducendo così nell’evoluzione terrestre una nuova possibilità di Battesimo, non più con l’acqua, ma con lo spirito e il fuoco (Matteo 3,11). Poiché, secondo Rudolf Steiner, le uniche sostanze sulla Terra dalle quali l’Essere Arcangelico può formarsi un corpo fisico sono le sostanze dell’aria e del fuoco (O.O. 110, 16.4.1909).

 

In antico ebraico vento, aria, respiro significano normalmente lo Spirito-Roùah. Nell’epoca moderna all’uomo è particolarmente indispensabile entrare in contatto con la sfera degli Arcangeli durante il sonno, e per questo egli durante la vita diurna di veglia deve raggiungere il più elevato grado di spiritualizzazione della propria parola, del proprio parlare (O.O. 222, I 1.1.1923).

 

Un aiuto in questa direzione gli può essere fornito dalle forze che affluiscono dalla regione del Capricorno, che in tutti i tempi hanno ispirato gli uomini a porre le basi per concezioni del mondo più spirituali (O.O. 151,22.1.1914).7

 

L’Arcangelo Michele ha un rapporto del tutto particolare con la preparazione della nascita annuale del Sole Spirituale – il Cristo nella sfera terrestre. Rudolf Steiner lo sottolinea nelle parole che seguono: «Durante l’espirazione estiva (si intende l’uscita dell’anima e dello spirito della Terra nel periodo estivo dal suo corpo planetario) la Terra viene arimanizzata. Guai se la nascita di Gesù avvenisse su questa Terra arimanizzata. Prima che il ciclo si compia nuovamente e che giunga Dicembre, a consentire la nascita dell’impulso del Cristo in una Terra compenetrata d’anima, la Terra deve essere purificata dal Drago, dalle forze arimaniche per mezzo della forza spirituale. E la forza di Michele si deve unire a quello che entra come respiro della Terra dall’epoca di settembre a quella di dicembre, deve unirsi ad essa la forza purificatrice di Michele che vince il drago arimanico, affinchè possa avvicinarsi nel modo giusto la festa di Natale, e nel giusto modo possa compiersi la nascita dell’impulso del Cristo» (O.O. 223, 31.3.1923).

 

La lotta annuale di Michele col drago qui descritta raggiunge il suo culmine proprio nell’ultima settimana dell’avvento, quando la Terra entra nella regione dell’influenza delle forze del Capricorno. Poiché ogni volta, nella più cupa e fredda stagione dell’anno, Arimane spera di impedire l’irraggiamento del Sole Spirituale nella sfera terrestre. E ogni volta, anno dopo anno, egli viene vinto dall’Arcangelo Michele, affinchè, sotto il segno del Capricorno, il Sole del Cristo possa liberamente sorgere per la Terra.8

 

Sul piano della evoluzione storica dell’umanità questo contrasto fra le tenebre naturali e le forze del Sole Spirituale che sorge apparirà con forza particolare nella seconda metà del sesto periodo di cultura e particolarmente nel settimo (Americano), che sarà sotto il segno delle forze del Capricorno.

 

Va qui menzionato ancora un altro legame della regione del Capricorno con la futura Gerarchia degli Arcangeli. Come è noto nell’organismo umano alla regione del Capricorno è legata l’articolazione del ginocchio, che sul davanti si chiude con la rotula. In base alle comunicazioni della Scienza dello Spirito dalla rotula, dopo sue ulteriori metamorfosi su Giove, nascerà su Venere la forma esteriore della testa umana. E da essa poi scaturiranno le forze che formeranno l’intera immagine esteriore dell’uomo di Venere, che raggiungerà allora, nel suo sviluppo, il grado di Essere Arcangelico (O.O.156, 6.10.1914).9

 

 


 

Note tra parentesi:

(1) – Vedi a questo proposito maggiori particolari nel cap. 2 della parte I.

 

Note:

6. Nella conferenza del 31 Dicembre 1910 (O.O.126) Rudolf Steiner riferisce che sotto l’influsso dei dodici Amshaspands (Arcangeli) si formarono i dodici nervi principali che collegano il cervello dell’uomo con il resto dell’organismo: «Dalle dodici regioni dello Zodiaco agirono i dodici Esseri-Arcangeli – così se lo sono rappresentato gli antichi Persiani; e per produrre gradatamente ciò che è oggi la nostra intelligenza agirono attraverso dodici raggi dentro la testa dell’uomo». Perciò il pensiero dell’uomo, l’intelligenza umana, nel corso dell’anno è più vigile e maggiormente intrisa di luce, proprio durante il periodo che è sotto l’influenza delle forze cosmiche della regione del Capricorno (dicembre-gennaio). Questi dodici Arcangeli furono anche i primi fra gli esseri delle Gerarchie arcangeliche ad accogliere in sè il Cristo durante l’epoca protopersiana. (O.O.15, cap. 3).

7. Vedi anche nota 73. A quanto detto va aggiunto che, nel corso dell’anno, l’epoca che è sotto l’influsso della regione del Capricorno è il periodo di maggiore veglia della Terra, il momento in cui la sua coscienza spirituale raggiunge la sua massima intensità. Nella vita dell’uomo ad un tale stato corrisponde la sua ascesa dopo la morte nella sfera degli Arcangeli grazie all’azione dei quali si risveglia in lui «una forte e chiara» coscienza relativa al mondo spirituale che lo circonda.

8. Si può qui rammentare che secondo le indicazioni di Rudolf Steiner, l’attività fondamentale di Arimane si dispiega nella sfera degli Arcangeli (O.O.154, 25.5.1914), dove egli agisce come loro principale avversario. Perciò nel Medioevo i suoi attributi esteriori furono tutte le caratteristiche negative della natura animale del Capricorno, e Satana è sempre stato raffigurato con la parte inferiore del corpo e con le corna del capro (anche Goethe, nella sua rappresentazione di Mefistofele, segue questa tradizione).

9. È il motivo per cui l’espressione più appropriata dello stato d’animo interiore dell’uomo quando si avvicina all’Angelo è l’attitudine, restando in piedi, a congiungere le braccia sul petto, in un gesto di preghiera, con lo sguardo rivolto verso l’alto, verso la dolcezza (Milde), che emana dagli Angeli. L’attitudine invece che meglio si addice ad un avvicinamento interiore all’Arcangelo, è la seguente: in ginocchio, con le braccia incrociate sul petto e la testa abbassata, come ad inchinarsi davanti alla forza spirituale che emana dagli Arcangeli (O.O.154, 25.5.1914 e O.O.156, 6.10.1914). Entrambe le attitudini, nelle loro innumerevoli varianti, si incontrano spesso nelle raffigurazioni medioevali di santi, eremiti, monaci.