La vittoria spirituale di Giacobbe / La sfera luciferica

L’aurora della rivelazione


 

Comprendere una ‘sfera’ del cosmo, significa essere in grado di rispondere alla domanda: quali intenzioni morali-spirituali sono all’origine di tale sfera? La descrizione esteriore di una realtà spirituale è infatti senza valore, se non è l’immagine di una certa verità. I fatti concreti hanno importanza solo in quanto contribuiscono alla comprensione delle corrispettive verità.

 

Iniziazione non significa accrescimento quantitativo di fatti incompresi,

bensì penetrazione nel mistero da essi alluso.

 

Una conoscenza penetrante, non la mera osservazione di un panorama di fatti, è la meta dell’iniziazione. La via dell’iniziazione conduce ad un’unione con l’intelligenza cosmica, ossia ad una comprensione degli scopi delle Gerarchie spirituali. È vero che questi scopi diventano intelligibili solo con l’aiuto di fatti sintomatici di natura sensibile e sovrasensibile.

I fatti hanno però un significato sintomatico, in quanto mezzi atti ad esprimere determinate verità morali-spirituali.

 

Si confronti, ad esempio, la descrizione dei mondi sovrasensibili data da Charles Leadbeater nei suoi lavori The Astral Plan, The Mental Plan, ecc., con l’immagine che di questi mondi dà Rudolf Steiner. Mentre Leadbeater descrive i mondi sovrasensibili in modo che la memoria del lettore si arricchisca di un certo numero di fatti senza alcuno sforzo intellettuale, Rudolf Steiner presenta questi mondi in modo tale che il lettore possa percepirvi il significato morale-spirituale, ossia che la sua intelligenza si arricchisca.

 

La comprensione dei grandi misteri dell’esistenza

è il principio su cui si fonda l’iniziazione rosicruciana – rosicruciana nella sostanza, non nella forma tramandata.

L’iniziazione non si limita per altro a questo: i veri iniziati, infatti, sono uomini non solo sapienti,

ma anche capaci di amare e di offrire la propria esistenza.

Il fondamento, tuttavia, è quello del principio micheliano dell’ampliamento dell’intelligenza.

 

Porsi dunque la questione relativa all’intenzione morale-spirituale che sottende la sfera luciferica, non è una speculazione intellettuale ma un attenersi fedelmente al suddetto principio del nostro movimento spirituale.

 

Nell’esplicarsi della civiltà umana si possono osservare due tendenze significative della volontà.

Una si esprime nella ricerca di vie e mezzi atti ad eliminare la morte dal destino umano. L’autore americano Mulford, ad esempio, ha scritto un libro dal titolo The Crime ofdying [L’assurdità del morire]. In questo libro egli esprime la propria convinzione, secondo cui l’umanità, se imprimesse alla volontà un’altra direzione, potrebbe far scomparire dal mondo la morte. In questo caso l’assurdità del doversi separare dal corpo avrebbe fine. Gli uomini potrebbero vivere perpetuamente nella condizione corporea.

L’immortalità nel corpo è l’aspirazione di una tendenza della volontà.

 

• L’altra tendenza aspira invece ad ottenere un’eterna beatitudine in una condizione libera dal corpo. In Oriente, ma anche nel cristianesimo ecclesiastico, vi sono molti che guardano nostalgicamente al cielo, e adempiono con fervore i precetti delle loro confessioni religiose, nella speranza di entrare in una beatitudine eterna. La liberazione dalla terrena valle di lacrime, la prospettiva di non rinascere mai più, costituisce l’intimo anelito di questi uomini.

 

Se la prima tendenza della volontà giungesse ad esplicarsi compiutamente, l’umanità, al termine dell’evoluzione terrestre, entrerebbe nell’ottava sfera. L’ottava sfera è infatti il luogo del cosmo in cui ci si estranea dal karma umano implicante nascita e morte. Qui l’anima non ha più bisogno di lasciare il corpo, non attingendo più alcuna forza dal regno delle Gerarchie, ma solo da Arimane, del quale è divenuta membro.

• Se, al contrario, l’altra tendenza della volontà dovesse giungere a piena maturazione,

l’umanità entrerebbe, già nella sesta epoca di civiltà, nella sfera luciferica.

 

La sfera luciferica è infatti il ‘paradiso’ di tutti coloro che disprezzano la vita, o che nella vita si sono smarriti.

È la sfera dell’‘appagamento’ [Befriedigung], che fa apparire inutile la discesa verso una nuova nascita terrena.

La sfera luciferica è il falso devachan nel cosmo.

 

L’ottava sfera può essere invece considerata un ‘anti-kamaloka’. L’aspirazione a non morire è in realtà un rifuggire dal giudizio che si compie nella condizione del kamaloka, il desiderio di evitare l’incontro con la coscienza cosmica. L’ottava sfera è appunto il luogo, in cui la coscienza cosmica non ha accesso.1

 

Al contrario, la sfera luciferica è un ‘devachan’, dal quale non si opera per l’evoluzione ulteriore della Terra

e per la preparazione di future incarnazioni, ma in cui si gode la beatitudine della liberazione.

È propriamente il rovescio morale del vero devachan.

Mentre infatti nel vero devachan gli esseri rivolgono il proprio sguardo alla Terra,

nella sfera luciferica ne vengono distolti.

 

• Nel vero devachan viene svolto un immenso lavoro per il bene dell’evoluzione terrestre:

qui vige la beatitudine del servizio attivo.

• Nella sfera luciferica si ha invece la beatitudine di una quiete nell’appagamento: la beatitudine di un sogno.

 

La fuga dalla coscienza cosmica è l’aspirazione della tendenza verso l’ottava sfera;

l’esperienza trasognata della coscienza cosmica, è invece la via verso la sfera luciferica.

 

Dal punto di vista della realtà cosmica, la sfera luciferica è quella della fantasticheria cosmica:

è il regno della menzogna – la fantasticheria è infatti una menzogna – nel cosmo.

Spettro e menzogna: tali sono le nature rispettivamente dell’ottava sfera e della sfera luciferica.

 

Ogni menzogna, nel corso del tempo, diventa uno spettro. Arimane persegue infatti i propri scopi all’ombra di Lucifero. Il destino ultimo della sfera luciferica – se non vi è un intervento delle Gerarchie – è dunque quello di diventare preda di Arimane. Così avverrà nel macrocosmo, così avviene nel microcosmo, nell’uomo.

Una delle osservazioni più sconvolgenti che si possa fare nella vita, è quella del processo per cui personalità che abbiano a lungo accondisceso alle proprie tendenze luciferiche, vengono afferrate dall’elemento arimanico. In questo caso la vita luciferica dell’anima si trasforma misteriosamente in una tecnica interiore, la quale persegue fini, che nulla hanno a che fare con le intenzioni originarie della personalità in questione.

 

La sfera luciferica confina direttamente con la sfera dello Spirito Santo,

di cui costituisce un riflesso inverso.

Per raggiungere la sfera dello Spirito Santo,

la coscienza deve dunque passare prima attraverso la sfera luciferica che la cela.

Per giungere alla verità deve superare la menzogna che la avvolge.

 

Il superamento consiste in questo: che l’anima, con la forza della propria coscienza morale, riconosca la natura rispecchiante della sfera luciferica e, grazie a questo riconoscimento, proceda verso la verità, incontrata dapprima nel suo riflesso inverso. La rettificazione della sfera di Lucifero mediante la forza della coscienza morale, dischiude il varco alla sfera dello Spirito.

 

Così, ad esempio, l’uomo è posto di fronte alla scelta di tendere verso l’alto o di discendere verso la terra.

Se sceglie di elevarsi alle ‘regioni immortali dello spirito, egli penetra nella sfera luciferica. In realtà, non si eleva alle altezze da lui ambite, ma si muove in cerchio intorno alla Terra. L’ascesa, in questo caso, è solo un’illusione.

Se sceglie invece la discesa sacrificale, volgendo lo sguardo premuroso ai propri fratelli sulla Terra, proprio in virtù di questo suo movimento, egli ascende alla sfera dello Spirito Santo. In questa sfera, l’ascesa spirituale è conseguenza di una discesa.

 

La sfera luciferica non è solo un anello che cinge la Terra, ma è anche un insieme di forze che possono interferire nel suo divenire. Esse sono all’opera ogni volta che nel destino di un uomo avviene qualcosa di non vero. Nel suo karma regolare subentra allora la possibilità di una deviazione. Ciò avviene in conseguenza del karma dell’influsso luciferico.

Quanto più forte è stato tale influsso nelle vite precedenti, tanto più denso sarà l’anello della menzogna che circonda tutto ciò che di vero vi è nel destino dell’uomo in questione.2

L’uomo fu educato alla libertà proprio affinché scegliesse tra la sfera di Lucifero, che interferisce nel sul destino, e la sfera dello Spirito Santo. A confrontarsi radicalmente con questa scelta nel corso della propria vita, fu Giacobbe. Per questo egli fu prescelto ad essere il rappresentante dell’impulso della libertà nella storia di Israele.

 

 

 


 

Note:

1 – Almeno in una certa fase dell’evoluzione.

2 – Come l’ottava sfera opera tramite determinate sfere all’interno della terra così la sfera luciferica non opera direttamente nel destino dell’umanità terrena, ma anch’essa per il tramite di determinate sfere dell’interno della Terra. [N.d.A.]