Il cammino evolutivo di Rudolf Steiner

Che cos’è l’antroposofia


 

In questo senso si presenta eccezionale l’evoluzione spirituale di Rudolf Steiner stesso, il quale nella sua vita ha vissuto prima le nuove facoltà spirituali, che gli altri uomini raggiungeranno soltanto in un lontano futuro. Con questo egli ha mostrato all’umanità l’intera prospettiva e l’intero significato della coscienza del Cristo da lui conquistata.

 

Questo cammino evolutivo, la cui culminazione è la cosciente unione con le forze del corpo di resurrezione, che costituiscono il punto di partenza spirituale dell’Antroposofia, può essere compreso soltanto sulla base di ciò che Rudolf Steiner ha illustrato già nella sua Filosofia della libertà.

In questo libro è descritto, come raggiungendo il pensare intuitivo, può essere percorso un cammino nel mondo spirituale, che alla sua fine conduce all’esperienza del corpo di resurrezione, quale sorgente dell’immortalità della coscienza dell’io umano.

Infatti, il problema centrale del libro, il problema della libertà, è inseparabile dall’esperienza dell’immortalità dell’essere umano, vale a dire del suo io.

▸ «Ma non si diventa coscienti della libertà, se non si diventa coscienti dell’immortale entità dell’uomo … Mentre l’uomo mortale, innalza sempre di più in sé, a un essere cosciente, l’uomo immortale, egli diventa cosciente anche della sua libertà» (conferenza dell’1.5.1918, pubblicata nel Nachrichtenblatt/ Notiziario 1940, numeri 14- 19).

 

Per rendere pienamente cosciente in sé questo «uomo immortale», prima si deve scandagliare l’essere della coscienza dell’io fino nei suoi fondamenti originari. E questo è soltanto possibile se si incontrano le forze di morte che agiscono in essa.2

Infatti, senza sperimentare «la coscienza umana» non può «capire se stesso» fino alla fine.

Perciò questo cammino condusse Rudolf Steiner nell’ambito in cui hanno origine le forze di morte che provocano la coscienza dell’io. Con il suo Spirito egli dovette attraversare questo ambito che nel mondo spirituale adiacente al mondo terrestre è abitato dalle entità arimaniche, portatrici di morte (vedi O.O. 28, cap. XXVI).

 

Questo cosciente conflitto con le forze di morte per Rudolf Steiner significò una prova tra vita e morte.

È in assoluto la più grande crisi che si può sperimentare nel cammino della moderna iniziazione.

In modo personale esistenziale qui dinanzi a Rudolf Steiner nacque la domanda:

• Come è possibile esistere nel regno della morte, senza morire nella coscienza, vale a dire come essere dotato dell’io?

 

La risposta pratica a questa domanda che portò con sé l’unica soluzione valida a questo problema,

era stabilire un cosciente rapporto con il Mistero del Golgota, quale intimo nucleo del cristianesimo.

▸«In quel tempo di prove potevo progredire soltanto se, con la mia visione spirituale, mi ponevo dinanzi all’anima l’evoluzione del cristianesimo … E, dopo che in quel periodo di prova ero stato sottoposto ad aspre lotte dell’anima, dovetti immergermi io stesso nel cristianesimo, e precisamente nel mondo in cui lo Spirito stesso ne parla» (0.0. 28, pag. 278-279).

 

Questo cammino spirituale

che condusse Rudolf Steiner al confine della morte, come avveniva nei Misteri di tutti i tempi,

trovò poi la sua culminazione nell’irrompere all’essere del Mistero del Golgota che egli descrive nelle seguenti parole:

▸«Lo sviluppo della mia anima fu dovuto all’essere stato spiritualmente dinanzi al Mistero del Golgota,

nella più intima e più profonda solennità della conoscenza» (0.0. 28, pag. 279).

 

È significativo che qui Rudolf Steiner non menzioni il nome del Cristo, ma prima indichi il Mistero del Golgota, questa azione centrale del Cristo mediante la quale è nato il corpo di resurrezione. Con ciò egli indica anche l’aspetto essenziale di tale esperienza: la sua unione con le forze del corpo di resurrezione.

Alla fine del capitolo sull’iniziazione nel suo libro La scienza occulta (O.O. 13), Rudolf Steiner descrive questa esperienza dal lato del tutto oggettivo, quale incontro con il Cristo nel più alto grado dell’intuizione, il quale, secondo le sue parole, conduce unicamente alla vera conoscenza del Mistero del Golgota e così del corpo di resurrezione.

Infatti, la comprensione dell’azione del Golgota del Cristo nell’intuizione, significa nel contempo unirsi esistenzialmente alla sua essenza e questo significa la comunione spirituale con il corpo di resurrezione.3

 

Solo questa sostanziale unione con le forze del corpo di resurrezione

può rendere comprensibile l’enigma delle insolite facoltà spirituali del fondatore dell’Antroposofia.

Infatti, è unicamente l’unione con queste forze a permettere all’uomo

di mantenere in piena misura la sua coscienza dell’io in tutti i gradi e in tutte le sfere del mondo spirituale

(fino nelle più alte).

E solo un tale uomo può essere definito un vero ricercatore dello Spirito,

il quale può percepire coscientemente e descrivere e illustrare in concetti chiari

le entità e i fenomeni del mondo spirituale con la stessa accuratezza e precisione

come di solito lo fa il moderno scienziato riguardo i processi naturali.

 

Così può essere detto:

La fondazione dell’Antroposofia è divenuta possibile

unicamente mediante questa esperienza di iniziazione di Rudolf Steiner.

Per cui alla domanda: Che cosa è l’Antroposofia? può essere data una risposta

soltanto se si include in essa il cammino evolutivo di Rudolf Steiner che ha condotto alla sua nascita.

Infatti, il più grande Mistero manifesto dell’Antroposofia è il Mistero del suo fondatore.

 

 


 

Note:

2 – Vedi dettagli sul cammino spirituale di Rudolf Steiner da La filosofia della libertà all’esperienza del Cristo in: S. O. Prokofieff, Possano udirlo gli uomini. Il Mistero del Convegno di Natale, cap. 7, vol. III, «La filosofia della libertà e il Convegno di Natale», Widar Edizioni, Venezia – Marghera, 2005 come soprattutto la seconda parte del libro Rudolf Steiner und die Meister des esoterischen Christentums (Rudolf Steiner e i Maestri del cristianesimo esoterico), in preparazione.

3 – Vedi dettagli in merito in: S. O. Prokofieff, Possano udirlo gli uomini. Il Mistero del Convegno di Natale, cap. 9, vol. III, «La Meditazione della Pietra di Fondazione. Karma e Resurrezione», Widar Edizioni, Venezia- Marghera, 2005.