04 – Il gruppo scultoreo nella sua prospettiva storico-universale

Il gruppo scultoreo


 

Tre aspetti

Ogni vera opera d’arte è multidimensionale. I seguenti aspetti quindi non sono né completi, né pretendono di essere del tutto all’altezza del gruppo scultoreo.

 

Il gruppo quale espressione dell’evoluzione della Terra.

 

Osservato dal punto di vista storico-spirituale, il contenuto del gruppo scultoreo comprende tutta l’evoluzione della Terra, della quale Rudolf Steiner dice, che la sua prima parte portava tratti luciferici e la seconda subisce maggiormente influssi arimanici. L’incarnazione di Lucifero nel terzo millennio avanti Cristo in Cina, come pure la prossima incarnazione di Arimane all’inizio del terzo millennio in Nord America costituiscono i punti fondamentali di questa evoluzione (vedi O.O. 193, 4.11.1919).

 

Nella loro più intensa aspirazione tuttavia di opporsi al Cristo, le due potenze oppositrici agiscono sempre di nuovo anche insieme. Così, ad ogni svolta di millennio per breve tempo esse uniscono le loro forze per agire contro l’Impulso-Cristo (vedi 0.0. 286, 7.3.1914). Ciò avviene anche oggi, perché viviamo sempre ancora nel periodo di passaggio al terzo millennio.42 Tutto ciò si trova in diretto rapporto con l’essere del gruppo ligneo e soprattutto con l’aspetto che lo collega con la svolta dei tempi. Infatti, allora il comune agire delle potenze oppositrici era molto più forte, perché non si trattava soltanto di una svolta di due millenni, ma si trattava delle due metà di tutta l’evoluzione della Terra. Nei tre motivi del gruppo scultoreo che circondano la sua figura centrale: Lucifero in alto, Arimane in basso e a sinistra Lucifero e Arimane che agiscono insieme, troviamo tutte le tre direzioni d’attacco delle potenze oppositrici, così come agivano prima del Mistero del Golgota, alla svolta dei tempi e nel periodo successivo e come agiscono sino ad oggi.

Nella parte centrale del gruppo scultoreo è rappresentato il loro superamento mediante il Rappresentante dell’umanità, che apre la via al raggiungimento della meta di tutta l’evoluzione della Terra.

 

Il gruppo e la quarta parte della Meditazione della Pietra di Fondazione

 

Nel senso della storia dei Misteri dell’umanità il gruppo ligneo è anche in stretta connessione con la quarta parte della Meditazione della Pietra di Fondazione. Là si tratta dei Pastori e dei Re, che alla svolta dei tempi avevano il compito di preparare sulla Terra l’incarnazione del Cristo. In ciò i Pastori rappresentavano maggiormente i Misteri del Sud, nei quali il discepolo cercava l’accesso al mondo spirituale approfondendosi nella propria interiorità; e i Re portavano in sé i segreti dei Misteri del Nord, nei quali il discepolo voleva raggiungere il rapporto con i mondi superiori dietro il velo delle percezioni dei sensi. Per la corrente dei Pastori Rudolf Steiner mise in rilievo il Gautama Budda quale più elevato e rappresentativo iniziato di essa, e per la corrente dei Re Zarathustra. Egli comunicò anche che il primo, sulla via della sua illuminazione doveva superare la tentazione di Lucifero (il demone Mara nella tradizione buddista), mentre Zarathustra doveva condurre una lunga battaglia contro Angra Mainyu (Arimane). Ciò che avvenne in modo esemplare in questi due grandi iniziati, si verificò anche in ogni discepolo dei corrispondenti Misteri. Infatti, per avvicinarsi al mondo spirituale mediante l’approfondimento nella propria anima è necessario superare in sé per lo meno fino ad un certo grado Lucifero; e per poter contemplare lo Spirito del cosmo dietro il tappeto delle percezioni dei sensi è necessario il relativo superamento di Arimane.

 

Con l’apparizione del Cristo sulla Terra tuttavia, divenne possibile la congiunzione delle due correnti, che alla svolta dei tempi comparvero ancora separate come Pastori e Re. Rudolf Steiner ne parla così: • «Nel Cristo abbiamo un Dio che può essere trovato all’esterno e all’interno» (0.0. 113, 28.8.1909; corsivo di Rudolf Steiner). Così, alla fine di ogni cammino dei Misteri si trovava spiritualmente il Cristo. Tuttavia, soltanto con la Sua apparizione sulla Terra Egli potè congiungere entrambi in una unità superiore.43

 

A questo punto dobbiamo ricordarci che Rudolf Steiner con l’iniziazione in questi due tipi di Misteri, che di per sé rappresentano le due grandi correnti di migrazione postatlantiche dell’umanità (la corrente del Sud e quella del Nord), collega l’incontro con il piccolo e il grande Guardiano. Con approfondimento nella propria anima incontriamo il piccolo Guardiano, e nell’uscire dal corpo nel mondo esteriore incontriamo il grande Guardiano. Da ciò diviene comprensibile su quale fondamento nella moderna disciplina occulta si aspira al collegamento con entrambi i Guardiani.44 Infatti, così come Rudolf Steiner descrive l’incontro con loro negli ultimi due capitoli del libro L’iniziazione (O.O. 10), esso è divenuto possibile soltanto quale conseguenza del Mistero del Golgota. E questo si trova in diretta connessione con il contenuto del gruppo scultoreo.

 

L ’essere cosmico dell ’equilibrio

 

Un particolare significato lo assume in riguardo anche l’enigmatica figura dell’essere in alto, nell’angolo a sinistra del gruppo. Esso appare sulla Terra come un inviato delle ampiezze cosmiche, manifestandosi da uno sfondo roccioso. Anche qui troviamo un’indicazione ad un aspetto futuro. Rudolf Steiner parla del fatto che a partire dal nostro tempo entità spirituali (gli «Spiriti buoni») arriveranno sempre più spesso sulla Terra da altri pianeti e persino da un cosmo ancor più distante. Ma affinché la loro venuta sulla Terra possa essere favorevole per l’evoluzione dell’umanità, questi Spiriti devono essere accolti dagli uomini in modo adeguato e ciò è possibile soltanto in base ad una preparazione mediante la Scienza dello Spirito (vedi 0.0. 204, 13.5.1921). In tal senso una volta Rudolf Steiner si espresse su questo enigmatico essere. Assja Turgenieff, che era presente si ricorda: • «Nel lato roccioso a sinistra in alto arrivò come ‘spettatore’ un essere, ‘che non ha nulla a che fare con la Terra. È venuto dal cosmo e guarda nelle vicende della Terra.’»45

 

Davanti a tale sfondo questa enigmatica figura spirituale sta anche in collegamento con ciò che Rudolf Steiner comunica della possibilità di venire a conoscenza del significato dell’evoluzione della Terra dalle opere d’arte umane. In una conferenza egli descrive come un essere extraterrestre, per esempio «uno Spirito proveniente da Marte», discenda sulla Terra e vi trovi naturalmente molte cose incomprensibili. Se tuttavia venisse condotto davanti all’Ultima Cena di Leonardo da Vinci, in un istante esso riconoscerebbe l’intero significato della Terra (vedi 0.0. 132, 7.11.1911). Non meno importante sarebbe l’incontro di un tale essere extraterrestre con il gruppo scultoreo; con ciò gli si manifesterebbero i più importanti Misteri dell’esistenza umana, non solo dall’epoca del Figlio, ma soprattutto da quella dello Spirito Santo.

 

Quanto detto non esclude tuttavia un’altra interpretazione di questo essere cosmico, e cioè che sarebbe chiamato a suscitare negli uomini il vero umorismo, che Rudolf Steiner ritiene possa portare un carattere assolutamente serio. Infatti, questo è necessario non solo per liberarsi di nuovo anche interiormente dalle potenze oppositrici dopo l’incontro con esse, ma anche per non decadere a voluttà o sentimentalismi nell’osservazione dell’Altissimo (della figura centrale).

 

Nella storia della nascita del gruppo, l’aggiunta di questo essere va vista in connessione con l’osservazione di Mieta Waller (1883- 1954), che la scultura in sé non possedeva un vero equilibrio, inclinandosi a vista d’occhio verso un lato. «Dottore» – lei espresse in modo spontaneo -, «ma il gruppo cade verso sinistra, non è in equilibrio.» – «‘Lei ha ragione’, egli rispose dopo una breve riflessione.»46 E già il mattino dopo Rudolf Steiner aggiunse al modello l’enigmatica figura, che mediante il suo volto asimmetrico presenta un intenso rapporto con il cosmo eterico.

 

Da questa storia tuttavia si manifesta ancora un’ulteriore azione di tale essere: Esso è come il custode segreto del principio comprendente la principale idea di tutta la scultural’ e q u i l i b r i o . Per cui sta in un rapporto del tutto particolare con l’entità del Cristo, che nel cosmo e nell’uomo rappresenta appunto questa qualità. E così, questo essere cosmico è nel contempo il testimone dell’ininterrotta presenza e dell’agire del Cristo nella sfera spirituale della Terra nel senso della Sua parola: «Ed ecco: io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine del mondo» (Mt 28,20).

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La forza cosmica-tellurica dell’equilibrio concentrata nel gruppo scultoreo, quale principio architettonico derivante da esso e formatore di tutto, doveva compenetrare la globalità del primo Goetheanum. Rudolf Steiner spiega questo tipo di configurazione soprattutto in una conferenza, nella quale approfondisce nei dettagli i differenti aspetti dell’agire di Lucifero e Arimane nell’uomo e nel cosmo. Tra il molteplice agire delle potenze oppositrici egli mette in rilievo che ovunque laddove si presenta una linea diritta agiscono le potenze arimaniche, e ovunque laddove appare una linea curva agiscono maggiormente le potenze luciferiche.

Osservando da questo punto di vista il piano architettonico del primo Goetheanum è riconoscibile una forma che si crea dal completo equilibrio tra una croce, che nasce dalle due linee rette assiali e due cerchi che si incrociano.46a

 

 

Rudolf Steiner trasferisce poi all’intero edificio questo principio di equilibrio che si crea tra le linee curve e diritte e lo descrive da tale prospettiva nelle seguenti parole: • «Osservate le forme del nostro edificio: vedrete ovunque le rette trapassare in linee curve, la ricerca dell’equilibrio, il tentativo di fluidificare di nuovo l’elemento teso a irrigidirsi, la creazione di stasi nel movimento, ma poi di nuovo l’infusione del movimento nella stasi, questa è la piena spiritualità del nostro edificio…. Il nostro edificio è divenuto così uno stato di equilibrio nell’universo che è stato conquistato con la lotta, che è tratto fuori dal regno di Arimane e da quello di Lucifero. Tutto culmina nella figura centrale della nostra scultura, nel Rappresentante dell’umanità, in cui l’elemento luciferico e quello arimanico verranno estinti integralmente» (O.O. 184, 21.9.1918).

 

E osservato più attentamente, nel primo Goetheanum troviamo veramente ovunque questo principio configurativo: nella forza d’erezione delle colonne portanti, sulle quali riposano le due gigantesche cupole; o nelle forme spesso arrotondate delle architravi, che tuttavia nella dinamica del loro movimento presentano anche un orientamento rettilineo. Anche in molti dettagli più piccoli della configurazione interiore dell’edificio è ripercorribile il principio menzionato dell’equilibrio tra l’elemento arimanico e luciferico.

 

Così, a poco a poco ci si ambienta nell’eccezionale linguaggio delle forme di questo edificio e si giunge con ciò all’esperienza dell’elemento puramente cristiano, che agisce in esso e si manifesta con sempre più chiarezza all’osservatore attento, nel contempo da tutto e da ogni particolare di questo edificio. Unicamente per questo il tipo di architettura del primo Goetheanum è puramente cristiana. Esso è del tutto compenetrato dall’Impulso-Cristo, del cui agire nell’edificio rende un’eccezionale testimonianza la figura del Rappresentante dell’umanità nel gruppo scultoreo.

 


 

Note:

42 – In un’altra conferenza questa lotta viene descritta anche senza il diretto riferimento alle svolte dei millenni, nel seguente modo: • «Verranno ancora, molti, molti terribili assalti e maggiormente questi attacchi avranno l’intenzione di proseguire la lotta luciferica-arimanica contro l’Impulso-Cristo» (O.O. 165, 9.1.1916).

43 – Nei Misteri della tarda antichità viveva già un presagio di questa congiunzione. Così i sacerdoti eleusini conoscevano il segreto che in un senso superiore attraverso Apollo e Dionisio agiva la stessa entità. In riguardo Rudolf Steiner dice: • «Facendo parte del Cristo, si trova un essere che è Apollo e Dionisio in una entità» (O.O. 113, 28.8.1909; corsivo di Rudolf Steiner).

44 – Vedi 0.0.124,19.12.1910.

45 – Assja Turgenieff, Erinnerungen an Rudolf Steiner und dìe Arbeit am ersten Goetheanum (Ricordi di Rudolf Steiner e del lavoro al primo Goetheanum), cap. «Die Grappe» («Il grappo»), Stoccarda 2 1973.

46 – Vedi nota precedente.

46a Vedi in merito anche S. O. Prokofieff, Rudolf Steiner e lafondazione dei Nuovi Misteri, cap. 4, «Il Goetheanum terreno e il Goetheanum soprasensibile», Ed. Arcobaleno, Oriago (VE) 1991.