Il lavoro con le nuove anime di gruppo

Del rapporto con Rudolf Steiner


 

Le nuove anime di gruppo

Nella conferenza del 1° giugno 1908 Rudolf Steiner parla del fatto che oggi nel mondo spirituale particolari anime di gruppo attendono una collaborazione sociale-spirituale con gli uomini. Queste anime di gruppo, contrariamente a quelle di una volta, considerano la piena libertà dell’uomo. In questo senso Rudolf Steiner le definisce nuove anime di gruppo.

 

Poiché sono solo le entità della terza Gerarchia a poter guidare direttamente gruppi di uomini (la seconda Gerarchia agisce principalmente attraverso la natura – la prima attraverso i processi universali), è evidente che anche queste nuove anime di gruppo fanno parte di essa. Rudolf Steiner descrive il loro essere come segue:

▸ «Tutte le precedenti anime di gruppo erano entità che rendevano l’uomo non libero. Queste nuove entità tuttavia sono in accordo con la completa libertà e con il mantenimento dell’individualità dell’uomo» (O.O. 102).

 

Da tale caratteristica emerge la domanda, dove queste nuove anime di gruppo abbiano imparato un tale rapporto con la libertà, per poter ora agire in pieno contrasto alle antiche anime di gruppo, che non erano ancora in grado di farlo. Deriva evidentemente dal fatto che nel mondo spirituale, in determinati momenti della loro propria evoluzione hanno appreso qualcosa dell’essere di una tale libertà.

Per comprendere come questo sia possibile, ci ricordiamo della differenziazione fatta da Rudolf Steiner tra la libertà terrena (umana) e la libertà cosmica.

Egli descrive la prima nel suo libro La filosofia della libertà e della seconda comunica quanto segue: ▸ «La filosofia della libertà ci prepara a conoscere intorno alla libertà quello che poi possiamo sperimentare accostandoci spiritualmente a Michele» (O.O. 26, pag. 95).

 

Soltanto mediante quest’ultimo possiamo conoscere «l’essere cosmico della libertà» (ibidem). Con ciò questa «libertà cosmica» è collegata inseparabilmente con l’essere e l’operare di Michele dalla sua sfera solare cosmica.

In questo senso Rudolf Steiner definisce Michele«eroe spirituale della libertà»

(O.O. 233a, 13.1.1924), che «vuole che l’uomo sia un essere libero» (O.O. 240, 19.7.1924).

 

E ciò che significa il menzionato accostarci a lui nel mondo spirituale, egli lo descrive soprattutto nelle conferenze sul Karma. Là viene illustrato come le vie spirituali di Michele conducono nella sua Scuola soprasensibile nella sfera solare. Della Scuola stessa Rudolf Steiner comunica che là tra l’altro i contenuti di tutti i Misteri precristiani dall’anima senziente e dall’anima razionale o affettiva degli uomini, che ne erano partecipi nella loro vita tra la morte e una nuova nascita, vennero innalzati nell’anima cosciente.90

 

Questa più alta parte costitutiva dell’essere animico umano è nel contempo quella, in cui l’essere della libertà può essere afferrato e vissuto. Ne consegue che qui, nell’ambito della libertà cosmica, nell’uomo venne predisposto il senso, ossia la nuova facoltà per afferrare più tardi sulla Terra l’essere della libertà umana, così come venne rappresentata nella Filosofia della libertà. Così questa Scuola soprasensibile di Michele era una grande Scuola alla libertà.

 

Ora Rudolf Steiner comunica anche che a questa Scuola solare, accanto alle anime umane non incarnate hanno partecipato anche numerosi Spiriti elementari e soprattutto tutti i tre tipi di esseri della terza Gerarchia, vale a dire gli Angeli, gli Arcangeli e le Arcai, appartenenti al regno cosmico di Michele e che sono al servizio di Michele:

▸ «Tutto quanto apparteneva a Michele, quali anime umane non incarnate, partecipò a quella grande Scuola, che ebbe luogo soprasensibilmente nel XIV, XV, XVI secolo. Tutte le entità della Gerarchia degli Angeli, Arcangeli e Arcai, che appartenevano alla corrente di Michele ne parteciparono. Ne parteciparono numerosi esseri elementari.»91

 

Per poter comprendere meglio il rapporto di Michele con l’essere della libertà è di particolare importanza immaginarsi il luogo cosmico della sua Scuola soprasensibile. Infatti, conforme a Rudolf Steiner il Sole spirituale nel nostro universo è la sorgente della libertà cosmica. Egli ne parla in parole quasi simili a un inno:

▸ «Così nell’insieme della nostra esistenza universale, il nostro elemento umano è legato con l’esistenza solare, e rivolti al Sole possiamo sentire: O figlio universale della libertà, ti sento affine con tutto quanto in me dà al mio essere la libertà e la capacità di decisione per il futuro!» (O.O. 240, 25.1.1924).

E in un’altra conferenza leggiamo: ▸ «In tutto ciò che in noi vive come libertà … agisce l’esistenza solare» (vedi fonte indicata, 6.2.1924).

 

Ma la grande guida del regno solare cosmico è Michele.

Tra le entità gerarchiche del suo rango che guidano l’umanità egli è il più progredito, poiché contrariamente agli altri Arcangeli non rappresenta un pianeta, bensì una stella, il Sole. E qui tale differenza è quella decisiva. Infatti, tutti i pianeti accolgono gli impulsi spirituali dall’esterno, il Sole tuttavia li emana, esso invia la sua luce nell’intero universo, mentre i pianeti la possono soltanto riflettere.

▸ «Ma il più elevato nel rango, per così dire il supremo è colui che nella nostra epoca inizia la reggenza, è Michele», – dice di lui Rudolf Steiner (O.O. 152, 18.5.1913).

 

Perciò le sue ispirazioni spirituali nei confronti di quelle degli altri Arcangeli stanno «come i pianeti nei confronti del possente Sole» (vedi fonte indicata, 2.5.1913).

▸ «Come il Sole è elevato al di sopra dei pianeti» (ibidem), così elevata è la posizione centrale di Michele tra le entità della sua Gerarchia.

 

Quale principale rappresentante del regno solare egli agisce nel mondo spirituale quale grande rappresentante e Maestro della libertà cosmica, il cui essere sta in diretto rapporto con lo Spirito centrale del Sole – il Cristo, al cui servizio lui sta e il cui volto lui è nel cosmo.

 

Perciò la sua Scuola soprasensibile

è il luogo in cui sono stati posti i fondamenti del nuovo cristianesimo cosmico,

che nel contempo deve diventare il cristianesimo della libertà.

 

E le anime degli uomini che più tardi dovevano divenire le anime degli antroposofi sulla Terra, vennero guidate dal loro Karma in modo tale, da trovarsi durante la loro vita dopo la morte, in questa Scuola di Michele nella sfera solare.

Infatti, già nelle loro incarnazioni precedenti accolsero in sé l’Impulso-Cristo in modo tale da poter predisporre nei loro cuori l’esigenza di sperimentare la sua dimensione cosmica. ▸ «Il Karma condusse quelle anime che allora, nella vita tra morte e nuova nascita, si schierarono con Michele per portare in Terra nuovamente un cristianesimo cosmico» (O.O. 240, 21.8.1924).

 

E in un’altra conferenza Rudolf Steiner si esprime come segue sul rapporto degli uomini – che qui, in modo del tutto insolito, definisce già quale Gerarchia92 – e degli esseri della terza Gerarchia con il Cristo e il suo atto di sacrificio sulla Terra: ▸ «Si vede così che il Mistero del Golgota, l’evento del Cristo, di cui possiamo parlare come uomini nella nostra evoluzione cosmica, ha il massimo significato per le entità delle quattro Gerarchie, vale a dire per gli uomini, ma anche per gli Angeli, gli Arcangeli e le Arcai» (O.O. 129, 21.8.1911).

 

E poiché Rudolf Steiner prima aveva parlato di come questi Angeli, Arcangeli e Arcai avevano già accolto in sé l’Impulso-Cristo, ne consegue che anche gli uomini, che qui entrano in un diretto rapporto, persino «gerarchico» con loro, appartengono a coloro che hanno altrettanto trovato una più profonda unione con il Cristo, anzitutto sulla Terra nelle loro precedenti incarnazioni e poi nella comune fondazione e nello sviluppo del nuovo cristianesimo cosmico nella Scuola di Michele.

 

A questo punto dobbiamo chiederci: Non aveva allora per ragioni simili un numero di Angeli, Arcangeli e persino Arcai trovato la via alla Scuola soprasensibile di Michele, e cioè per il loro particolare rapporto con il Cristo e il compito così riconosciuto, di conoscere a fondo Tessere della libertà cosmica da Lui derivante, per poter dopodiché guidare l’umanità nel senso di questa libertà? In diverse conferenze Rudolf Steiner comunica che esiste veramente una serie di tali entità della terza Gerarchia, che nel mondo spirituale avevano già accolto in sé l’lmpulso-Cristo per guidare l’umanità sulla Terra nel senso del Cristo, nel quinto (Angeli), sesto (Arcangeli) e settimo (Arcai) periodo di civiltà.93

 

Possiamo perciò supporre che furono soprattutto queste entità gerarchiche a partecipare alla Scuola di Michele, per imparare da lui sull’essere della libertà ciò che poi potrà servire loro per collegarsi, quali nuove anime di gruppo, con unioni di uomini sulla Terra nel nuovo modo descritto e del tutto libero e con ciò predisporre e iniziare anche veramente l’ascesa dell’umanità al mondo spirituale.94

Il ritorno del Cristo e la terza Gerarchia

Nel suo scritto La direzione spirituale dell’uomo e dell’umanità, Rudolf Steiner mette in rilievo che nel nostro tempo soprattutto gli Angeli, che nel quinto periodo di civiltà postatlantico guidano l’umanità nel senso del Cristo, ispirano anche l’Antroposofia sulla Terra. ▸ «E se oggi ci si occupa di Antroposofia, ciò non significa altro che il riconoscimento del fatto che le entità sovrumane che hanno guidato l’umanità proseguono ora la loro direzione, in modo da trovarsi esse stesse sotto la guida del Cristo. – Questo vale anche per altre entità» (O.O. 15, cap. III).

Qui con «entità sovrumane» sono intesi gli Angeli e con «altre entità» gli Arcangeli e le Arcai che seguono il Cristo.

 

Dalle conferenze sul Karma sappiamo che l’Antroposofia nella sua forma ancora celeste venne preparata nella Scuola soprasensibile sul Sole da Michele stesso, tuttavia insieme agli Angeli, agli Arcangeli e alle Arcai al suo servizio. E quando Rudolf Steiner dice che l’Antroposofia oggi è il «dono di Michele» (O.O. 152, 2.5.1913), che nel presente, quale Spirito del tempo guida, agisce tra gli uomini sulla Terra mediante le entità della terza Gerarchia collegate ad esso, abbiamo un’ulteriore prova del fatto che si tratta delle stesse entità della terza Gerarchia, che allora sotto la guida di Michele, insieme alle anime degli uomini non incarnate, hanno partecipato alla sua Scuola soprasensibile e prima avevano accolto in sé in modo particolarmente intenso l’Impulso-Cristo.

 

Nello stesso scritto Rudolf Steiner comunica in merito, che nel nostro tempo sono gli stessi Angeli che oggi conducono gli uomini all’esperienza del ritorno eterico del Cristo. ▸ «Così saranno quegli stessi a far ascendere gli uomini nel ventesimo secolo fino ad una visione del Cristo, uguale a quella avuta da Paolo» (O.O. 15, cap. III). Questo rende anche comprensibili i retroscena esoterici del fatto che, nel nostro tempo soprattutto l’Antroposofia ha il compito mondiale di preparare l’umanità a questo incontro con il Cristo eterico. Infatti, sono le stesse entità angeliche ad ispirare oggi l’Antroposofia e a preparare il ritorno del Cristo. E la sorgente cosmica di queste loro due attività si trova nella Scuola di Michele, dalla quale portano con sé le forze per assolvere questo doppio compito.

 

Se capiamo questo, possiamo comprendere l’intero peso delle seguenti parole di Rudolf Steiner: ▸ «Così ora afferriamo la scienza dello spirito in un senso del tutto diverso. Impariamo che essa è qualcosa che ci addossa un’immensa responsabilità, poiché è la preparazione all’evento del tutto concreto del ritorno del Cristo» (O.O. 118, 25.1.1910).

 

Tuttavia il Mistero di queste entità va oltre. Infatti, così come oggi gli Angeli collegati con Michele-Cristo conducono gli uomini al ritorno del Cristo in forma eterica sul piano astrale, così nel sesto periodo gli Arcangeli collegati con Lui condurranno l’umanità alla sua prossima manifestazione ancora più elevata, nella quale il Cristo apparirà nel corpo astrale sul Devachan inferiore. E successivamente, nel settimo periodo di civiltà le Arcai prepareranno gli uomini alla sua manifestazione ancora più vasta: quale Io universale sul Devachan superiore.

 

▸ «L’individualità che fu l’individualità del Cristo era sulla Terra soltanto per tre anni, nel corpo del Gesù di Nazareth, e non ritornerà in un corpo fisico; ritornerà soltanto nel quinto periodo di civiltà nel corpo eterico, nel sesto periodo di civiltà nel corpo astrale e ancora nel settimo periodo di civiltà, in un grande Io cosmico, simile a una grande anima di gruppo dell’umanità» (O.O. 130, 21.9.1911).

 

Di questa terza manifestazione soprasensibile del Cristo, Rudolf Steiner in un’altra conferenza dice che allora gli uomini lo percepiranno ▸ «nella sua gloria, quale figura del più grande Io, quale Io-Sé spiritualizzato, quale grande Maestro dell’evoluzione umana nel Devachan superiore» (O.O. 130, 4.11.1911).

 

Ciò che significano queste manifestazioni ascendenti del Cristo dal punto di vista cosmico può esserci chiarito dall’accenno di Rudolf Steiner nel suo scritto La direzione spirituale dell’uomo e dell’umanità. Là egli scrive che gli esseri angelici, che oggi conducono gli uomini alla visione del Cristo nell’eterico, nel contempo ▸ «mostrano» loro «come il Cristo non solo agisce sulla Terra, ma spiritualizza compenetrando l’intero sistema solare» (O.O. 15, cap. III).

 

Questo significa che ciò che nel Mistero del Golgota entro la Terra venne disposto spiritualmente, quale nuovo Sole (vedi O.O. 112, 6.7.1909), oggi, nella manifestazione eterica del Cristo ha esteso la sua forza sull’intero sistema solare.

Seguendo ulteriormente questo processo, il potere e la gloria del Cristo nella sua manifestazione sul Devachan inferiore si estenderà sino allo zodiaco o mondo delle stelle fisse. (Infatti, secondo le comunicazioni scientifico-spirituali di Rudolf Steiner, il mondo stellare inizia già nella regione superiore del Devachan inferiore.)”

Nella sua terza e anzitutto più alta manifestazione, dal Devachan superiore il Cristo apparirà, quale Io universale comprendente il tutto o «nel suo vero Io …, che supera ogni io umano in altezza inconcepibile» (O.O. 130, 18.11.191 1).96

 

In questo grado la forza dell’Io cosmico del Cristo, senza alcun involucro, splenderà incontro agli uomini direttamente dall’ambito che si trova al di là dello zodiaco. Allora si compieranno le parole di Rudolf Steiner: ▸ «Nei cuori degli uomini in futuro vivrà un’idea del Cristo della grandezza che non si potrà paragonare a nulla di ciò che sino allora l’umanità credeva di conoscere» (O.O. 15, cap. III).97

 

E così, come oggi sono soprattutto gli Angeli micheliani che conducono gli uomini all’esperienza del Cristo eterico, così lo saranno anche gli Arcangeli micheliani e le Arcai micheliane, che condurranno l’umanità a manifestazioni del Cristo ancora più elevate. In questo modo «l’umanità verrà condotta di grado in grado su nel mondo spirituale» (ibidem).

Che tali entità della terza Gerarchia saranno soprattutto quelle, che stanno in un particolare rapporto con Michele e in quanto unite a lui hanno frequentato la sua Scuola soprasensibile, consegue soprattutto dal fatto che lui stesso era partecipe all’essere del Mistero del Golgota e così, come nessun altro Spirito gerarchico, può trasmettere il sapere di questo agli altri Spiriti. ▸ «Michele stesso nei mondi soprasensibili ha partecipato agli eventi del Mistero del Golgota» (O.O. 194, 22.11.1919).

Ancor più, quale consegue

nza di questa partecipazione spirituale, da uno Spirito notturno egli è asceso a uno Spirito diurno, vale a dire dal volto cosmico di Jahve è divenuto il volto cosmico del Cristo.

Infatti, ▸ per Michele «il Mistero del Golgota significa la trasformazione da Spirito notturno in Spirito diurno» (ibidem).

 

Così a poco a poco per la terza Gerarchia egli divenne il grande Maestro del Mistero del Golgota e nel contempo, quale volto cosmico del Cristo, colui che, soprattutto dopo l’inizio della sua reggenza dell’umanità quale attuale Spirito del tempo, gli sta più vicino.

Perciò Rudolf Steiner scrive di «Michele-Cristo» persino come di colui che fa arrivare l’uomo «alle sue mete universali»98 e ciò avverrà soprattutto con l’aiuto dei tre tipi di esseri della terza Gerarchia. E sul rapporto di Michele con il ritorno eterico, Rudolf Steiner dice: ▸ «Questo evento dell’apparizione del Cristo … può essere provocato soltanto quando la reggenza di Michele si estenderà sempre di più» (O.O. 158, 9.11.1914).

 

A tale estensione della «reggenza di Michele» nel mondo spirituale partecipano soprattutto gli Angeli, gli Arcangeli e le Arcai, che hanno attraversato la sua Scuola soprasensibile, per riconoscere l’Impulso-Cristo nella sua forma micheliana e mettersi al suo servizio sotto la guida di Michele.

 

Ciò che in questo modo avviene già nelle regioni spirituali, deve essere continuato e ulteriormente sviluppato anche sulla Terra in piena libertà. Ma per questo è necessaria la cosciente collaborazione degli uomini con le nuove anime di gruppo delle entità della terza Gerarchia appartenenti a Michele. Nella Scuola soprasensibile di Michele queste vennero preparate a ciò in maniera uguale alle anime degli uomini e durante il Convegno di Natale venne poi fondata la Società Antroposofica, quale luogo in cui possono essere fatti i primi passi per assolvere questo compito.

 

Il Karma solare degli antroposofi

Prima della conferenza del 23 maggio 1924 a Parigi Rudolf Steiner, ritornando con lo sguardo al Convegno di Natale, parla di una specie di nuova alleanza che ha potuto essere conclusa mediante la sua azione con determinati esseri del mondo spirituale:

▸ «Ma si può assolutamente sperare, che le forze dell’alleanza, che mediante il Convegno di Natale ci è stato concesso di concludere con buone potenze spirituali, … siano in grado di eliminare dal campo, … tutte le potenze oppositrici nell’ambito spirituale» (O.O. 260a).

 

Il motivo micheliano della lotta con il drago vive così chiaramente in queste parole, da poter identificare con grande sicurezza le «buone potenze spirituali» menzionate in Michele, gli Angeli, gli Arcangeli e le Arcai al suo servizio.

Durante l’anno 1924 in molti luoghi Rudolf Steiner accenna anche sempre a nuovo con profonda soddisfazione di fronte ai soci: ▸ «Con piena benevolenza ininterrottamente dalla fondazione della Società Antroposofica al Goetheanum le potenze spirituali, dalle quali riceviamo le nostre rivelazioni, guardano a noi con ancora maggiore benevolenza di quanto lo facessero prima (del Convegno di Natale]» (O.O. 260a, 12.8.1924).

 

Ne consegue, che dal Convegno di Natale il rapporto con Michele e con le Gerarchie collegate a lui, era diventato ancora più intenso. Cosicché ora, dopo avere Rudolf Steiner costruito questo nuovo ponte che conduce a loro, stava (e sta sino ad oggi) soltanto all’uomo stesso afferrare in libertà queste mani tese da Michele e dai suoi.” Infatti, questi nuovi rapporti con il mondo spirituale possono essere sviluppati soltanto in reciproca libertà, vale a dire nella libertà, il cui fondamento un tempo Michele stesso aveva posto per gli uomini e le nuove anime di gruppo della terza Gerarchia a lui collegate.

 

Con ciò è altrettanto indicato il luogo cosmico, dove alle nuove anime di gruppo insieme agli uomini è stato concesso di venire a sapere dell’essere della libertà: la Scuola soprasensibile di Michele. E da ciò risulta che fra queste nuove anime di gruppo e le anime degli antroposofi, mediante ciò che là in comune hanno sperimentato, esiste un particolare nesso karmico.

 

Da allora esse devono per così dire ricorrere le une alle altre e hanno bisogno le une delle altre per assolvere in comune il loro compito cosmico-tellurico, ricevuto da Michele stesso. Questo deve avvenire su tutti tre i piani: con gli Angeli nel grado dei gruppi dei soci (rami), con gli Arcangeli nelle Società di Paese e con le Arcai appartenenti alla Scuola di Michele e lo Spirito del tempo Michele che la guida sul piano della Società mondiale.

 

Ciò che in questo modo è stato predisposto nella sfera solare, deve essere eseguito sulla Terra in piena reciproca libertà, quale creazione di un nuovo Karma futuro fra gli uomini e questi tre tipi di entità gerarchiche. Per questo durante il Convegno di Natale Rudolf Steiner fondò la Società Antroposofica e le diede la descritta triplice composizione, che corrisponde all’essere e all’agire della terza Gerarchia.

 

Oggi tra gli antroposofi emerge sempre a nuovo l’opinione che questa struttura della Società sia superata. Secondo il punto in cui vengono vissute le proprie difficoltà, si parla che diventano superflui i gruppi dei soci, le Società di Paese o persino la Società mondiale stessa. Ma tale opinione cerca di essere motivata soltanto da un punto di vista al di qua della soglia. Dall’al di là della soglia la situazione tuttavia è del tutto diversa. Osservato da là, il lavoro con tutti i tre tipi di nuove anime di gruppo, appartiene ai compiti più importanti, che si possono assolvere in assoluto nel sociale partendo dall’Antroposofia.100

Infatti, di una tale collaborazione con le nuove anime di gruppo Rudolf Steiner dice:

▸ «Quanto più verranno creati dei collegamenti [fra gli uomini], e quanto più qui verranno sviluppati sentimenti di comunità in piena libertà, tanto più discenderanno tra gli uomini sublimi entità e tanto più velocemente il pianeta Terra verrà spiritualizzato» (O.O. 102, 1.6.1908).

 

In altre parole: Quanto più grandi collegamenti di uomini verranno creati partendo dall’Antroposofia dagli uomini sulla Terra all’interno dei gruppi di soci (rami), delle Società di Paese e della Società mondiale, tanto più anime di gruppo superiori si collegheranno con loro in libera collaborazione: gli Angeli con i gruppi di soci (rami), gli Arcangeli con le Società di Paese e la forza delle Arcai con la Società mondiale.101

 

In questo modo gli uomini con il loro lavoro comune formeranno sulla Terra coppe animico-spirituali per le entità superiori, del tutto nel senso dei veri Misteri del Gral del presente. E con ciò verrà fatto il primo passo essenziale verso «il più alto ideale dell’evoluzione umana», verso «la spiritualizzazione del pianeta Terra», del quale alla fine della sua Scienza occulta Rudolf Steiner scrive: ▸ «Si vede che dalla ‘conoscenza del Gral’ [della quale viene data comunicazione in questo libro] risulta il più alto ideale dell’evoluzione umana che all’uomo sia dato di concepire: la spiritualizzazione che l’uomo conquista per opera propria» (O.O. 13, pag. 335).

 

Da ciò il più importante compito sociale che come antroposofi dalla Scuola di Michele abbiamo portato con noi sulla Terra, e cioè di voler servire Michele mediante il comune lavoro dal nuovo Karma solare là predisposto tra gli uomini e gli Spiriti della terza Gerarchia, viene posto in una prospettiva cosmico-tellurica ad esso dovuta. Possiamo anche dire che esiste una specie di accordo spirituale in merito con le nuove anime di gruppo. E la più importante caratteristica della Società Antroposofica, quale comunità karmica sta appunto nel fatto che in essa può essere sviluppato in piena libertà non solo il Karma tra gli uomini, ma anche il Karma tra loro e le entità gerarchiche nel senso del Cristo, quale Signore del Karma.

 

Le nuove anime di gruppo e la Pietra di Fondazione

Nella stessa conferenza del 1° giugno 1908 Rudolf Steiner mette inoltre in rilievo che la descritta collaborazione degli uomini con le nuove anime di gruppo può essere intensificata particolarmente, se ▸ «gli uomini in libera volontà fanno risplendere insieme i loro sentimenti» – non solo i pensieri -, «raggruppandosi» così «intorno a punti centrali». Infatti, «i sentimenti che così confluiscono in un punto centrale, danno nuovamente l’occasione a entità di agire come una specie di anima di gruppo». Tuttavia contrariamente alle antiche anime di gruppo è così, che «queste nuove entità … sono in accordo con la piena libertà e il mantenimento dell’individualità degli uomini» (ibidem).

 

Con ciò viene indicato un sublime ideale del futuro che oggi sulla Terra può essere raggiunto soltanto da pochissime individualità molto evolute, definite perciò da Rudolf Steiner ▸ «i Maestri della saggezza e dell’armonia dei sentimenti» e dei quali egli dice che «stanno in diretta relazione con le forze delle Gerarchie superiori» (O.O. 159/160, 15.6.1915).

 

Ciò che questi Maestri hanno già realizzato, seguendo il loro esempio devono svilupparlo a partire da oggi molti uomini insieme, affinché anche nel sociale a poco a poco possa nascere un nuovo ponte tra il mondo spirituale e l’umanità.

Se ora da questo punto di vista guardiamo con più precisione alla citata struttura esoterica della Società Antroposofica, allora l’intero significato della Pietra di Fondazione spirituale donatale durante il Convegno di Natale, ci apparirà con ancora maggiore chiarezza. Se l’uomo l’ha inserita veramente nel terreno del suo cuore, dove essa diventa il fondamento spirituale di una nuova comunità di uomini, allora egli può far fluire a questo «punto centrale» nella sua anima anche i suoi migliori sentimenti che ha sviluppato in sé dall’Antroposofia e soprattutto dal lavoro con la meditazione della Pietra di Fondazione. Là i suoi sentimenti confluiranno con simili sentimenti di altri membri della Società, che nello stesso modo hanno inserito nel terreno del loro cuore la Pietra di Fondazione, cosicché da ciò nascerà un forte comune centro di sentimenti. Questo costituisce poi la sorgente di forze per ciò che durante il Convegno di Natale Rudolf Steiner descrive nelle seguenti parole:

▸ «E il giusto terreno nel quale dobbiamo posare questa Pietra di Fondazione, il giusto terreno, sono i nostri cuori nella loro armonica cooperazione, nella loro buona volontà compenetrata d’amore, volontà di portare insieme il volere antroposofico attraverso il mondo» (O.O. 260, 25.12.1923).

 

Infatti, questa Pietra di Fondazione d’Amore può essere coltivata nel cuore dell’uomo soltanto dal sentimento dell’amore disinteressato e che agisce perciò armonizzando, che si unisce alla sostanza d’amore della quale consiste e a poco a poco colma l’intera anima.

Allora per l’uomo sarà sempre più chiaro, come questa Pietra di Fondazione può essere una mediatrice tra gli uomini e le nuove anime di gruppo. A questo contribuisce soprattutto la sua triplice costituzione. Mediante lo sviluppo nell’anima dei pensieri umani spiritualizzati, nell’essere della Pietra di Fondazione l’uomo incontrerà i pensieri universali degli Angeli; creando libere immaginazioni umane egli percepirà le immaginazioni universali degli Arcangeli; e mediante lo sviluppo sempre più grande dell’amore spirituale dell’uomo, nasce la possibilità di sperimentare l’amore universale delle Arcai e soprattutto l’amore cosmico di Michele stesso.102

 

Questo triplice rapporto dell’uomo con gli esseri della terza Gerarchia, che costituisce anche la struttura esoterica della Società Antroposofica, è veramente possibile mediante la Pietra di Fondazione, se soltanto i sentimenti spirituali dei suoi soci in piena libertà si concentrano su di essa, quale incrollabile fondamento per la loro collaborazione con le nuove anime di gruppo.103 Perciò subito dopo aver compiuto la Posa della Pietra di Fondazione Rudolf Steiner ammonisce gli antroposofi presenti in modo così energico:

▸ «Vogliamo rimanere per sempre coscienti di questa Pietra di Fondazione, oggi formata per la Società Antroposofica. Vogliamo custodire la memoria della Pietra di Fondazione, immersa oggi nel terreno dei nostri cuori; per tutto quello che vogliamo fare fuori nel mondo, e qui, per la promozione, per lo sviluppo, per la piena realizzazione della Società Antroposofica» (O.O. 260, 25.12.1923).

 

Questo, come già mostrato da quanto illustrato, dal punto di vista esoterico è possibile soltanto con l’aiuto e la collaborazione delle nuove anime di gruppo della terza Gerarchia.

Se tuttavia l’essere unificatore spirituale della Pietra di Fondazione viene trascurato dai membri della Società e di conseguenza tra di loro si verificano sempre più litigi e scissioni, allora avverrà ciò che Rudolf Steiner mette in rilievo ammonendo: ▸ «Quanto più gli uomini si disperderanno, tanto meno anime sublimi discenderanno nell’ambito degli uomini» (O.O. 102, 1.6.1908).

 

Questo significò che se le querele e le scissioni tra gli antroposofi hanno luogo sul piano dei gruppi di soci (rami), si interrompe il collegamento con gli Angeli; se le discordie tra di loro afferrano anche le Società di Paese, si allontanano gli Arcangeli; e se i litigi e le scissioni riempiono la vita della Società mondiale, allora le Arcai e soprattutto Michele stesso non si possono più avvicinare ad essa. E poiché il rapporto con questi esseri della terza Gerarchia fu predisposto karmicamente già nella Scuola di Michele, attraverso un simile fallimento, riguardo un tale centrale compito sociale-occulto della Società Antroposofica, gli antroposofi diventano infedeli anche al loro proprio Karma micheliano, con tutte le conseguenze che ne risultano per loro stessi e per l’intera evoluzione dell’umanità.

Così oggi ci troviamo all’inizio di un periodo in cui ▸ «starà alle anime degli uomini stessi, dare l’occasione possibilmente a molte di queste anime superiori di discendere tra gli uomini, oppure di non farlo» (ibidem).

 

Possiamo anche dire: Le nuove anime di gruppo ci sono e attendono la risposta degli uomini, che possono dargliela soltanto quale loro comune azione dalla realizzazione sociale dell’Antroposofia. Nell’epoca della libertà tuttavia, le Gerarchie stesse sono sempre più dipendenti dagli uomini. Infatti, possono agire tra di loro soltanto se questi lo vogliono veramente e ne danno quindi anche la possibilità agli Spiriti superiori.

Perciò già nella Scuola di Michele sul Sole le anime dei futuri antroposofi vennero messe in collegamento con questi Spiriti della terza Gerarchia da Michele stesso, per formare con ciò il fondamento karmico per l’inizio della futura collaborazione degli Dei con gli uomini sulla Terra.

 

 

In conclusione vorrei ancora entrare in merito ad una domanda separata. Negli ultimi tempi mi è stata posta la domanda, se Rudolf Steiner durante il Convegno di Natale ha veramente compiuto la fondazione dei Nuovi Misteri o se non si trattò piuttosto di un «rinnovamento» dell’essere dei Misteri in generale.

 

La particolarità della risposta consiste nel fatto che è vero che Rudolf Steiner ha fondato i Nuovi Misteri durante il Convegno di Natale, tuttavia non si espresse in merito nelle conferenze e nei discorsi che egli tenne per i membri della Società Antroposofica, ma inaspettatamente nel cerchio dei fondatori della Christengemeinschaft (Comunità dei cristiani). Così durante la terza conferenza del ciclo sull’Apocalisse egli disse ai sacerdoti: ▸ «Abbiamo caratterizzato ciò che può fare della Christengemeinschaft il portatore di una parte essenziale dei Nuovi Misteri» (O.O. 346, 7.9.1924).

 

Con queste parole è documentato in modo inequivocabile che per Rudolf Steiner nel Convegno di Natale e quindi anche nell’istituzione della Libera Università di Scienza dello Spirito si trattò dei Nuovi Misteri cristiani. Questi devono essere coltivati soprattutto nella Società Antroposofica e nella sua «anima», la Libera Università104, e cioè in modo così intenso, affinché anche i sacerdoti della Christengemeinschaft ne possano comprendere meglio e afferrare il loro compito esoterico. Infatti, per poter realizzare una «parte» dei Nuovi Misteri bisogna anzitutto imparare a comprendere «il tutto». Affinché questo possa avvenire, allora Rudolf Steiner accolse nella Prima Classe della Scuola Esoterica tutti i sacerdoti fondatori. Con ciò voleva dare loro la possibilità di compiere la loro «parte essenziale» all’interno dei Nuovi Misteri dalla coscienza del tutto.

 

Ma prima questo deve vivere nella Società Antroposofica in modo così intenso, che le diverse «parti» dei Nuovi Misteri ricevino da questa centrale sorgente spirituale veramente il loro nutrimento e sostegno interiore.105 Da ciò i membri della Società Antroposofica possono apprendere che responsabilità portano per il futuro dei Nuovi Misteri cristiani-micheliani sulla Terra.

 

 


 

Note:

90 – O.O. 240, 20.7.1924.

91 – Vedi fonte indicata, 27.8.1924 – Sono anche gli esseri elementari che nella meditazione della Pietra di Fondazione sono nominati Spiriti elementari, i quali di continuo, rivolgendosi alle anime degli antroposofi, acclamano: «Possano udirlo gli uomini!», vale a dire, vorrebbero ricordare loro ciò che è stato insegnato un tempo nella Scuola di Michele. Nell’«Immaginazione di Michele» gli Spiriti elementari vengono definiti «esseri del mondo dell’etere», dei quali viene detto:

«Voi, chiari esseri del mondo dell’etere, Portate la Parola del Cristo all’uomo» – (O.O. 238, 28.9.1924).

Nella meditazione della Pietra di Fondazione questa «Parola del Cristo» è il triplice motto rosicruciano.

92 – Si può comprendere nel senso che aspetta agli uomini collaborare con gli esseri della terza Gerarchia, in base alle nuove conoscenze dell’Impulso-Cristo nell’Antroposofia.

93 – O.O. 15, cap. III e O.O. 129,21.8.1911.

94 – Da quanto detto consegue anche, che la struttura esoterica della Società Antroposofica è disposta da Rudolf Steiner in modo tale che sul piano dei singoli gruppi (rami) possono agire gli impulsi del quinto periodo di civiltà postatlantico, sul piano delle Società di Paese, gli impulsi del sesto e sul piano della Società mondiale, quelli del settimo periodo di civiltà postatlantico. Infatti, nel nostro quinto periodo di civiltà in generale l’umanità deve imparare a collaborare con gli Angeli; nel sesto con gli Arcangeli e nel settimo con le Arcai; un compito spirituale per il cui adempimento deve essere posto il primo fondamento nella Società Antroposofica già nel nostro tempo.

95 – O.O. 141, 1.4.1913.

96 – Sul rapporto dell’Io superiore con il vero Io vedi S. O. Prokofieff, Possano udirlo gli uomini. Il Mistero del Convegno di Natale, cap. 4 «La Meditazione della Pietra di Fondazione in Euritmia. Una osservazione esoterica», vol. II 2004, come pure S. O. Prokofieff, Antroposofia e «La filosofia della libertà». Antroposofia e il suo metodo di conoscenza. La dimensione cristolagica e cosmico-umanitaria della «Filosofia della libertà», Appendice I «L’essere dell’Io umano», Widar Edizioni, Venezia-Marghera 2007.

97 – Quanto detto corrisponde ad un appunto dalla risposta alle domande dopo la conferenza del 23 marzo 1913: «Il corpo fisico del Cristo è il Sole; il corpo eterico del Cristo sono i sette pianeti; il corpo astrale del Cristo sono i dodici segni dello zodiaco; l’Io del Cristo è ancora del tutto fuori» (pubblicato nei riferimenti all’O.O. 150).

98 – Vedi l’articolo «Come l’uomo sperimenta Michele-Cristo» (O.O. 26).

99 – Rudolf Steiner usa questa immagine nella conferenza del 17 dicembre 1922 (O.O. 219).

100 – Che la Società Antroposofica abbia veramente questo compito consegue anche dal fatto che nella conferenza, nella quale Rudolf Steiner parla di queste nuove anime di gruppo, in tale contesto egli menziona la Società Teosofica, nella quale deve «essere fatto il tentativo di creare un tale collegamento» (O.O. 102, 1.6.1908).

101 – E’ importante anche il fatto che Rudolf Steiner nella stessa conferenza mette inoltre in relazione all’agire delle nuove anime di gruppo «le connessioni estetiche-morali-intellettuali» dell’uomo. Infatti, secondo sue ulteriori illustrazioni, gli impulsi intellettuali si formano sul piano astrale, gli impulsi estetici nel Devachan inferiore e gli impulsi morali nel Devachan superiore (vedi O.O. 130, 4.1 1.1911) e ciò corrisponde anche ai campi d’azione spirituali degli Angeli, degli Arcangeli e delle Arcai.

102 – Di questo amore di Michele Rudolf Steiner parla nell’articolo «1 pensieri universali nell’azione di Michele ed in quella di Arimane» (O.O. 26).

103 – Vedi in merito S. O. Prokofieff, Possano udirlo gli uomini. Il Mistero del Convegno di Natale, cap. 6 «La Società Antroposofica quale tempio dei Nuovi Misteri», Vol. II, Widar Edizioni, Venezia-Marghera 2004.

104 – Durante il Convegno di Natale, il 28 dicembre 1923 (O.O. 260) Rudolf Steiner nomina la Scuola Esoterica «l’anima» della Società Antroposofica.

105 – Vedi dettagli in merito in S. O. Prokofieff, Possano udirlo gli uomini. Il Mistero del Convegno di Natale, cap. 9 «La Meditazione della Pietra di Fondazione. Karma e Resurrezione» e particolarmente «La comunione spirituale e la comunione sacramentale», voi. Ili, Widar Edizioni, Venezia-Marghera 2005.