05 – I misteri di Michele nel presente

L’incontro con il male


 

Con quanto detto prima viene indicato il vero e proprio motivo per cui nel nostro tempo, per la prima volta,

i misteri celesti di Michele furono completamente svelati dall’antroposofia.

 

Infatti, è impossibile affrontare le potenze del male

nel modo più giusto ed efficace per il nostro quinto periodo postatlantico,

senza un legame spirituale con Michele,

e questo può avvenire solo attraverso una VERA CONOSCENZA DELLA SUA MISSIONE NELL’UMANITÀ.

 

Nei mondi spirituali Michele è il più alto garante della libertà umana,

e perciò un legame con lui può essere solo completamente cosciente,

vale a dire fondato sulla libera conoscenza dello Spirito attraverso l’io individuale.

Consideriamo ora l’immaginazione di Michele che lotta contro il drago,

come l’immaginazione centrale del nostro tempo.

 

In essa Michele, quale arcistratega di tutte le potenze celesti e volto del Cristo, sta di fronte al drago, che rappresenta la globalità di tutti gli Spiriti del male che lottano contro la corretta evoluzione.

Giovanni, il discepolo prediletto dal Cristo e primo iniziato cristiano, descrive questa lotta nel suo libro profetico nel seguente modo:

• «E vi fu guerra in Cielo: Michele con i suoi Angeli ingaggiò battaglia con il dragone; quest’ultimo combattè con tutti i suoi Angeli, ma essi non prevalsero: il loro posto non era più in Cielo. Il grande dragone fu scacciato, il serpente antico, colui che viene chiamato diavolo e Satana, colui che inganna tutta la Terra, fu precipitato sulla Terra e con lui furono precipitati anche i suoi Angeli» (Apocalisse 12,7-9; trad. di Lutero).

 

In questo passo abbiamo un riferimento a tutti e tre i tipi di forze dell’opposizione,

attraverso le quali il drago-SORAT agisce nell’evoluzione terrestre:

• il serpente antico (LUCIFERO), il quale già in paradiso ingannò l’umanità,

• il diavolo (qui ARIMANE),    •  e Satana-ASURA.83

 

• Nel nostro tempo questa lotta celeste di Michele con il drago viene proseguita sulla Terra tra gli uomini. Per condurla nell’epoca dell’anima cosciente, l’uomo necessita di una vera CONOSCENZA sia delle forze del male, sia delle forze di Michele che ad esse si contrappongono, e tale conoscenza può offrila oggi l’antroposofia. Solo in base a questa conoscenza l’uomo può collaborare e aiutare in modo cosciente Michele in questa lotta, dal cui esito dipende il futuro dell’evoluzione terrestre.

Dei vincitori di questa lotta è detto: • «Ma essi lo hanno vinto mediante il sangue dell’agnello e per la parola da loro testimoniata, disprezzando la loro vita, fino alla morte» (Ap. 12,11).

 

• Il sangue è il portatore fisico dell’io dell’uomo.

• Il «sangue dell’agnello» è l’immagine dell’«io sono» universale del Cristo,

la massima forza cosmica che, unendosi con l’io individuale dell’uomo,

ha la facoltà di superare il potere di qualsiasi forza dell’opposizione.

 

La «parola da loro testimoniata» nel nostro tempo è la venuta eterica del Cristo, quale centrale evento spirituale dell’attuale epoca, annunciata dalla scienza dello spirito. La dedizione della propria vita (della propria anima) in libera volontà, nel senso dei misteri cristiani, non è altro che la realizzazione delle parole dell’apostolo Paolo: «Non io ma il Cristo in me» (Galati 2,20), vale a dire l’ingresso cosciente nel sentiero dell’evoluzione spirituale, che diviene accessibile all’anima cosciente grazie all’antroposofia attraverso la rivelazione dei divini misteri dell’ «io sono».

 

Come abbiamo detto,

• nel nostro tempo questo cammino conduce all’esperienza del Cristo eterico.

• La sua annunciazione è il compito più importante dell’antroposofia.

 

Rudolf Steiner disse in proposito: ► «Qui sulla Terra dobbiamo prepararci correttamente a quell’evento, creando gli organi necessari. Annunciamo ora il nuovo evento del Cristo nel XX secolo … In verità il Cristo verrà dato agli uomini che, attraverso la scienza dello spirito, saranno in grado di innalzarsi alla comprensione, alla contemplazione del vero ritorno del Cristo» (o.o. 118, 20.2.1910).

 

A questa apparizione eterica del Cristo è legata direttamente l’attuale azione di Michele nel mondo soprasensibile adiacente alla Terra.

► «Questo evento dell’apparizione del Cristo», disse Rudolf Steiner, «potrà essere avvicinato solo se la reggenza di Michele si estenderà sempre di più. Esso è ancora un processo nel mondo spirituale. Sul piano adiacente al nostro mondo, Michele lotta, per così dire, per l’avvicinarsi del Cristo [eterico]. Per questo ha bisogno delle sue schiere, dei suoi combattenti» (0.0. 158, 9.11.1914).

 

• «È ancora un processo nel mondo spirituale», ma con la fine del XX secolo deve anche proseguire coscientemente sulla Terra. Perciò tutti i veri allievi di Michele oggi devono riunirsi intorno alla pietra di fondazione spirituale della Società Antroposofica Universale. Solo poggiando su di essa in modo saldo e irremovibile, potranno diffondere la reggenza di Michele nell’umanità, vale a dire non soltanto resistere al potere del male nel mondo, bensì iniziare a superarlo con la forza che fluisce dall’unione con il Cristo eterico. ► «Michele ha bisogno di schiere di aiutanti, che conducano a termine sul piano fisico, ciò che egli ha già superato sul piano astrale. Questo è il grande compito che dobbiamo assolvere» (o.o. 266/1,23.10.1907).

 


 

Note:

83 – Cf anche Apocalisse 20,2. Quanto detto non è in contraddizione con il fatto che prima dell’ingresso di Asura e delle sue schiere nell’evoluzione terrestre, nella tradizione cristiana Lucifero fosse chiamato prevalentemente «Diabolus», e Arimane «Satana». In un altro punto della Apocalisse si dice: «E vidi uscire dalle fauci del drago, dalla bocca della bestia e dalla bocca del falso profeta, tre Spiriti impuri, in forma di rane. Sono esseri spirituali demoniaci, che provocano effetti magici. Si avvicinano ai redi tutta la Terra per portarli alla guerra …» (Ap. 16,13; trad. E. Bock). Qui si tratta dell’ultima lotta decisiva, che tutti gli esseri demoniaci condurranno contro il vero Spirito con gli uomini sottomessi al loro influsso. Gli «esseri spirituali demoniaci» che escono dalle fauci del drago o demone solare sono rispettivamente esseri luciferici, arimanici e asurici. Inoltre, la sequenza delle parole: «drago», «bestia» e «falso profeta» anche se da un punto di vista leggermente diverso, indica la triplice configurazione del potere del male: il «drago» agisce da forze provenienti dall’aldilà dei confini dell’evoluzione terrestre, la «bestia» entra nell’evoluzione terrestre e il «falso profeta» appare direttamente fra gli uomini.