Il lavoro exoterico ed esoterico dei corpi eterici dei grandi iniziati nel XX secolo

Il corso dell’anno come via di iniziazione – Pasqua, Ascensione, Pentecoste.


 

Con la fine del Kali-Yuga, già dall’inizio del XX secolo

il Cristo ha rafforzato talmente l’azione dello Spirito Santo,

da divenire percepibile in forma nuova, eterica.

 

Vogliamo ora esaminare questo processo da una diversa angolatura, vale a dire considerando il ruolo avuto in esso da alcune individualità che nella loro vita hanno saputo compenetrarsi a tal punto dell’impulso del Cristo, che il loro corpo eterico non si è dissolto dopo la morte ma, nel vero senso del termine, è trapassato «da morte a nuova vita»,20 unendosi a quell’anello eterico di cui abbiamo detto nel capitolo precedente.

Nel riverbero della luce del Cristo accesa dal mistero del Golgota nell’ambiente circostante la Terra tramite questo «anello eterico», vive e fluisce, come abbiamo visto, lo Spirito Santo, che oggi può risvegliare in ciascun uomo la visione eterica del Cristo stesso.21

 

I corpi eterici dei grandi maestri dell’umanità si stagliano su questo anello come diamanti tra cristalli di roccia, e su tutti quello di colui che secondo la tradizione esoterica occidentale porta il nome di Christian Rosenkreutz. La sua particolarissima iniziazione, che si compì in un luogo segreto dell’Europa intorno all’anno 1250, tramite un concilio dei dodici massimi iniziati ai misteri del cristianesimo esoterico, è stata descritta in molte occasioni da Rudolf Steiner.

A seguito di questa iniziazione, che Christian Rosenkreutz ricevette allora come tredicesimo tra i dodici, sorse il suo «imperituro» corpo eterico, che in virtù del fatto di essere straordinariamente colmo dell’impulso del Cristo, dopo la morte non si dissolse nell’etere universale, ma fu accolto direttamente nell’anello eterico circostante la Terra, e là venne conservato.

 

Dice Rudolf Steiner nella conferenza del 27.12.1911:

▸ «Il processo occulto si deve immaginare così che il frutto dell’iniziazione del tredicesimo si è conservato nell’atmosfera spirituale della Terra come il resto del suo corpo eterico. Questo resto agì sui dodici e sui loro discepoli ispirandoli, così che da esso potè nascere la corrente occulta rosicruciana.»

 

Così possiamo dire: tutte le forze del meraviglioso corpo eterico dell’individualità del XIII secolo

si conservarono intatte, e nulla passò dopo la morte nell’etere universale.

Questo era un corpo eterico permanente, che da allora restò intatto nelle sfere eteriche.

Questo corpo eterico opera in seno all’umanità del presente,

rinforzato dal lavoro di diverse generazioni di discepoli per tutto il medio evo e nei tempi moderni.

 

Nella stessa conferenza Rudolf Steiner dice:

▸ «In seguito al lavoro dei Rosacroce, il corpo eterico di Christian Rosenkreutz si fece di secolo in secolo sempre più forte e potente. Esso agì non solo attraverso Christian Rosenkreutz ma anche attraverso tutti coloro che divennero suoi discepoli. Tutta quella che viene annunciata come teosofia è corroborata dal corpo eterico di Christian Rosenkreutz e coloro che coltivano la teosofia sono adombrati da quel corpo eterico che può agire su di loro, sia che Christian Rosenkreutz operi in un’incarnazione fisica, sia che no (…) L’ormai potente dedizione al corpo eterico di Christian Rosenkreutz, potrà portare agli uomini la nuova chiaroveggenza e favorirà la comparsa di elevate forze spirituali. Ma ciò sarà possibile solo a chi osserverà nella maniera giusta l’insegnamento di Christian Rosenkreutz.(1)

Fino ad allora a questo scopo era stata necessaria una preparazione rosicruciana esoterica, ma il secolo ventesimo ha la missione di potenziare quel corpo eterico, al punto che esso possa operare anche exotericamente. Chi ne sarà afferrato potrà sperimentare l’evento che Paolo sperimentò sulla via di Damasco. Finora quel corpo eterico ha operato solo entro la scuola rosicruciana; nel secolo XX saranno sempre più numerosi gli uomini che ne potranno sperimentare l’effetto e quindi avere la visione del Cristo nell’eterico. È il lavoro dei Rosacroce che rende possibile l’apparizione eterica del Cristo, e diverrà sempre più grande il numero di coloro che saranno capaci di percepirlo. Dobbiamo riferire questa riapparizione alla grandiosa opera dei dodici e del tredicesimo nei secoli XIII e XIV».22

 

• Possiamo comprendere queste parole di Rudolf Steiner nel seguente modo: il corpo eterico di Christian Rosenkreutz, apparso quale risultato della sua iniziazione del XIII secolo e compenetrato come nessuno prima dell’impulso del Cristo,23 venne ulteriormente fortificato nei secoli successivi grazie al lavoro dello stesso Christian Rosenkreutz, ma in particolare di diverse generazioni di suoi discepoli nelle scuole occulte d’Europa nel periodo dal XIV al XIX secolo, cosicché all’epoca nostra esso può agire in seno all’umanità anche in maniera exoterica, vale a dire può gradatamente cominciare ad operare al di fuori delle scuole rosicruciane.

Il lavoro dei seguaci di Christian Rosenkreutz consistè nello sforzo di compenetrarsi nel corpo eterico dell’impulso del Cristo, in virtù del metodo alchemico della scienza spirituale. Ciò aveva lo scopo di ottenere che esso, nel post-mortem, potesse penetrare nell’anello eterico e unirsi al corpo di Christian Rosenkreutz. In virtù di ciò quest’ultimo potè conseguire una potenza inconsueta che si manifestò nella facoltà di riflettere la luce astrale del Cristo presente nell’atmosfera della Terra dopo il Golgota. Ne è risultato che l’azione dello Spirito Santo in questa luce riflessa si è rafforzata al punto che gli uomini da essa «adombrati», a partire da XX secolo possono fare l’esperienza del Cristo eterico.

 

Di conseguenza possiamo parlare di

tre momenti costitutivi del corpo eterico di Christian Rosenkreutz:

1 – la sua iniziazione quale tredicesimo nella cerchia dei dodici nel XIII secolo;

2 – la sua attività esoterica nei secoli presso le scuole rosicruciane, assolutamente chiuse al mondo esterno, tra coloro che «seguono correttamente l’insegnamento di Christian Rosenkreutz»;24

3 – la sua azione exoterica iniziata nel XX secolo in virtù della quale il suo corpo eterico può non solo «adombrare» i discepoli dei Rosacroce ma anche altri uomini, per condurli all’esperienza di Damasco.

 

Questo processo non si limita peraltro al corpo eterico di Christian Rosenkreutz. Qualcosa di analogo si compie all’epoca nostra anche per un altro corpo eterico che, a partire dal secondo quarto del nostro secolo, fa parte dell’anello eterico, dove occupa un posto eminente. Anche questo corpo eterico ha percorso le tappe descritte più sopra, e durante il XX secolo trapasserà dal primo al secondo grado di quella via. Ciò significa che comincerà ad agire sempre più in maniera esoterica tra i discepoli di colui che nella sua ultima vita terrestre fu il creatore di tale eminente corpo eterico, in mezzo a coloro che continuano a «seguire correttamente il suo insegnamento». È il corpo eterico del fondatore dell’antroposofia, di Rudolf Steiner,26 che ha raggiunto alla nostra epoca il massimo grado di esperienza del Cristo possibile a un uomo incarnato in un corpo fisico.

 

Rudolf Steiner è il massimo araldo del Cristo eterico nel XX secolo;

allievo personale di Christian Rosenkreutz25

ha raggiunto al termine del proprio cammino iniziatico il grado del suo maestro

e con il Convegno di Natale 1923

ha posto nel mondo l’evento spirituale centrale svoltosi sul piano fisico nel XX secolo.

 

Il corpo eterico di Rudolf Steiner, compenetrato in massimo grado dall’impulso del Cristo, è perfettamente preservato nell’«anello eterico»27 circostante la Terra, e viene rafforzato nel tempo dai suoi discepoli, i componenti della società antroposofica con il suo centro nella Liberà Università dello Spirito.

Questo corpo eterico deve acquisire nel corso del XX secolo la possibilità di agire sempre più intensamente in modo esoterico tra le anime desiderose di seguire davvero Rudolf Steiner, cioè tra coloro che restano fedeli all’impulso fondamentale che egli ha portato nel mondo: vale a dire l’impulso del Convegno di Natale,28 l’impulso dei nuovi misteri di Michele-Cristo.29

Così possiamo dire: dipenderà completamente dal nostro lavoro di antroposofi se alla fine del secolo, il corpo eterico di Rudolf Steiner sarà in grado di agire in mezzo a noi, indipendentemente dal fatto che a quell’epoca egli sia o meno presente tra noi in forma visibile.

Difatti uno dei compiti più importanti che si presenta agli antroposofi alla fine del XX secolo, consiste nel lavorare con fedeltà all’impulso antroposofico di base per permettere al corpo eterico di Rudolf Steiner di raggiungere una forza tale da consentire ai discepoli adombrati da esso, di sperimentare il Cristo.

 

In altri termini: lavorare affinché lo stesso Cristo alla fine del XX possa agire in seno ai suoi discepoli attraverso il corpo eterico di Rudolf Steiner. Tutto ciò sarà però possibile se lo Spirito Santo, dopo essersi unito alla luce del Cristo riflessa da tale corpo eterico, potrà penetrare nella coscienza dei discepoli per risvegliare in loro la visione diretta del Cristo.

 

Se parliamo, in relazione alla fine del secolo, della prossima culminazione del movimento antroposofico, sulla base della rinnovata esperienza della Pentecoste quale festa universale della conoscenza,30 dobbiamo però aggiungere: il tutto è indissolubilmente legato all’inizio dell’azione in seno agli antroposofi del corpo eterico di colui che fu e il principale portatore e il fondatore nel mondo contemporaneo della «saggezza umana dello Spirito Santo», ovvero dell’Anthropos-Sophia.

 

 


 

Note tra parentesi:

(1) – Vedi l’iniziazione dello stesso Christian Rosenkreutz nel XIII secolo, descritta nella conferenza del 27.9.1911 e la fondazione, nella successiva incarnazione del XIV secolo, delle scuole esoteriche e della via d’iniziazione rosicruciana, così come descritto nella conferenza del 28.9.1911 (ambedue in O.0.130).

 

Note:

20 – Gv. 5,24

21 – Vedi nota 19 nonché O.O. 153, 14.4.1914

22 – O.O. 130, 27.9.1911

23 – Vedi ibidem

24 – Ibidem

25 – Cf. Rudolf Steiner e la fondazione dei nuovi misteri, capitoli. 1 e 2

26 – In connessione con questo aspetto essenziale della missione terrena di Rudolf Steiner bisogna dire quanto segue. Una delle principali direttive di Rudolf Steiner riguardo al lavoro dei suoi discepoli dopo la sua dipartita dal piano fisico consisteva in questo: che per nessun motivo la sua opera fosse scissa dal suo nome. A tal fine sono infatti indirizzati gli sforzi di Arimane (cf. in merito le testimonianze di Marie Steiner e di Ita Wegman, riferite nell’opera di Rudolf Grosse: Il convegno di Natale quale svolta dei tempi, pag. 137-8). Si può già oggi constatare l’incrementarsi delle attività delle forze arimaniche in questa direzione. Verso la fine del secolo tale tendenza diverrà più forte. Sarà dunque un compito essenziale degli antroposofi riconoscere l’intervento delle forze arimaniche in tal senso. Questo concerne particolarmente tre punti:

1. Parlare del ritorno eterico (soprasensibile) del Cristo a iniziare dal XX secolo senza citare il nome di Rudolf Steiner quale suo primo annunciatore;

2. Citare eventi relativi al Quinto vangelo senza citare il nome di Rudolf Steiner, che per primo ne svelò i misteri nell’epoca odierna

3. Diffondere l’insegnamento della reincarnazione e del karma nel senso cristiano, senza citare il nome di Rudolf Steiner, che per primo introdusse questo insegnamento nella sua formulazione cristiana.

Questi tre elementi sono contenuti in una forma destinata al vasto pubblico nel volume: La direzione spirituale dell’uomo e dell’umanità O.O. 15.

27 – Circa la possibilità della conservazione del corpo eterico di un uomo alta mente evoluto, in particolare di un iniziato, Rudolf Steiner ne parla più di una volta in riferimento all’indicazione della «legge dell’economia spirituale» (cf. O.O. 109/111 e conferenza del 24.8.1906, O.O.95).

28 – Dopo il Convegno di Natale alla domanda postagli circa il suo rapporto con Christian Rosenkreutz, Rudolf Steiner propose la seguente immaginazione: accanto a un altare stanno Cristiano Rosacroce e Rudolf Steiner. L’uno a sinistra con stola bianca, l’altro a destra con stola rossa. Essi stanno l’uno accanto all’altro. Per quanto riguarda l’azione esercitata dal corpo eterico di Cristiano Rosacroce su Rudolf Steiner abbiamo la sua testimonianza del 1911: «Tutto ciò che viene comunicato quale teosofia [antroposofia] è sostenuto dal corpo eterico di Cristiano Rosacroce, e coloro che annunciano la teosofia [antroposofia] si lasciano adombrare da quel corpo eterico che può agire su di loro sia quando Cristiano Rosacroce è incarnato sia quando non lo è» (27.9.1911, O.O.130). Inoltre qui si può porre in risalto una congiuntura spirituale affatto eccezionale negli anni 1910 c 1911, in connessione con l’annuncio del ritorno del Cristo nell’eterico:

1. Nel 1910 Rudolf Steiner entra nel suo 49° anno, vale a dire nell’ottavo settennio di vita, cioè nel periodo dello spirito vitale ovvero del corpo eterico spiritualizzato;

2. Il 12 gennaio a Stoccolma tiene la prima conferenza sulla nuova venuta

3. Redazione del primo mistero drammatico La porta dell’iniziazione: un mistero rosicruciano. In questo dramma l’annuncio del Cristo riceve la sua formulazione artistica.

4. 1911: appare l’opera La direzione spirituale del mondo e dell’umanità grazie alla quale la conoscenza della nuova venuta diviene per la prima volta accessibile a larghi strati dell’umanità. Qui si parla anche del significato dell’anno 1250 e delle fonti del ‘moderno esoterismo’ che è connesso con la fondazione della corrente rosicruciana.

In quell’anno seguirono numerose conferenze in diverse città europee sul tema del Cristo eterico, nonché le prime comunicazioni sui sostrati esoterici del rosicrucianesimo.

29 – Circa il significato del Convegno di Natale e della sua collocazione nella biografia di Rudolf Steiner; cf. in dettaglio Rudolf Steiner e la fondazione dei nuovi misteri.

30 – Vedi Rudolf Steiner e la fondazione dei nuovi misteri, capitolo 7