La Sofia e i misteri terrestri del Cristo

La celeste Sofia e l’essere Antroposofia


 

Prima di osservare l’azione in epoca cristiana dell’essere soprasensibile che è l’ultima parte costitutiva della celeste Sofia, è necessario considerare seppur brevemente le leggi interiori della sua evoluzione, sulla base di quanto dice Rudolf Steiner nella conferenza del 10 gennaio 1915.

 

Secondo le indagini scientifico-spirituali di Rudolf Steiner,

la caratteristica principale di questo essere particolare sta nel fatto

che esso nell’esistenza terrestre non vive secondo le leggi terrestri,

bensì secondo le leggi dell’antico Sole.

 

Queste tuttavia si manifestano nell’azione comune di Spiriti della saggezza e arcangeli, come abbiamo già detto.

La loro comune azione durante l’epoca terrestre si presenta soprattutto nello sviluppo del pensiero filosofico.

 

• Quest’ultimo ebbe inizio nell’umanità in conseguenza del fatto che questo essere attraversò la prima epoca del proprio divenire quando «era dal corpo fisico che scaturivano gli impulsi sulla concezione del mondo» (ca. dal 2100 al 1400 a.C.).52

• Nella seconda epoca del suo sviluppo questo compito passò al corpo eterico,

• e soltanto nella terza epoca, quando questa attività passò definitivamente al corpo astrale, il pensare entrò per la prima volta nell’intera evoluzione dell’umanità, il pensare come tale, in qualità di processo autonomo:

«Il pensiero nasce nel periodo greco» come scrive Rudolf Steiner nel libro Enigmi della filosofia.53

Detto in altri termini: soltanto a partire da questa terza epoca divenne possibile osservare l’evoluzione del pensiero anche esteriormente, in senso storico-culturale.

 

Così, ciò che abitualmente in modo arido e astratto viene denominata ‘storia della filosofia’,

in realtà non è altro che «la biografia di un essere intessuto nella nostra esistenza,

che invece di evolversi secondo leggi terrestri, si evolve secondo leggi solari».54

 

Questo significa che sia nello sviluppo, sia nell’opera terrestre di questo essere soprasensibile

si manifesta costantemente l’azione comune degli Spiriti della saggezza e degli arcangeli, come avveniva sull’antico Sole.

Però il frutto di questa azione comune non è l’esistenza dell’umanità, ma la sua nuova coscienza,

che nasce e si sviluppa mostrandosi anzitutto nella storia della filosofia.

Così la stessa celeste Sofia partecipa a questo processo, facendo agire i suoi impulsi solari sulla Terra tramite l’essere soprasensibile da lei guidato.(15)

 

Come abbiamo già visto, nella conferenza del 10 gennaio 1915 Rudolf Steiner paragona i passi evolutivi dell’essere soprasensibile in questione allo sviluppo dell’individuo umano in settenni.

Da questo paragone deduce poi l’età ‘umana’ del menzionato essere. Così esso raggiunge l’importante limite del 21° anno dopo che sono trascorsi 2100 anni, vale a dire dopo le prime tre epoche del proprio divenire terrestre, che nella vita di un uomo corrispondono ai primi tre settenni.

Ma che cosa significa il raggiungimento del 21° anno nella vita del singolo uomo? È il periodo in cui il suo io individuale si desta definitivamente in lui. Nella vita del tutto ordinaria certamente l’io umano si desta notevolmente prima, ma questo risveglio prematuro viene provocato da potenze luciferiche. Se l’uomo seguisse soltanto la volontà dei suoi “Padri celesti”, gli Spiriti della forma, raggiungerebbe la coscienza del proprio io individuale soltanto verso il 20/21° anno di vita.55 Questo è ciò che accade per l’essere soprasensibile di cui trattiamo. In esso si risveglia l’io non toccato da alcun influsso luciferico. Ciò avviene nell’istante in cui il Cristo, il portatore dell’io universale, con il battesimo nel Giordano discende nell’esistenza terrestre. Ancor più, il Cristo stesso nella sua discesa sulla terra si avvale della legge solare che agisce sulla terra stessa, e che in origine era collegata all’essere del Cristo; questa legge solare si manifesta attraverso l’essere soprasensibile che in quel momento raggiunge per così dire il ventunesimo anno. Il Cristo stesso, scendendo nel regno terrestre, si congiunge per un certo tempo con questo essere nel mondo spirituale adiacente alla Terra e colma il suo io con la propria forza cosmica.

▸«Dato che si tratta di leggi solari [secondo le quali vive questo essere] anche il Cristo, l’essere solare, può intervenire in esse. Esso viene preparato durante la prima epoca, dopo di che, nella seconda epoca, interviene il Cristo, l’essere solare».56(16)

 

▸«Arriva poi il successivo settennio, quello che l’uomo sperimenta dal 21° al 28° anno: l’impulso del Cristo entra nello sviluppo filosofico». Da quel momento le conseguenze di questo «ingresso» vivono, grazie all’azione dell’essere soprasensibile, in tutto l’ulteriore sviluppo del pensiero sulla Terra.

 

Seguono tre ulteriori ‘settenni’ nell’evoluzione dell’essere soprasensibile in questione, che comprendono all’incirca le epoche dalla nascita del Cristo fino all’anno 700(17), poi dal 700 al 1400 e quindi dal 1400 al 2100.

Come nella vita del singolo uomo, anche nella vita dell’essere soprasensibile le sei epoche descritte si articolano in tre epoche ‘corporee’ e in tre ‘animiche’; queste ultime formano una dopo l’altra, l’anima senziente, l’anima razionale o affettiva e l’anima cosciente. Ciò che questo essere sviluppò durante le precedenti epoche nell’umanità soltanto come abbozzo del pensiero (che ebbe ancora, fino all’apparizione del Cristo sulla Terra, il carattere di percezione sensoriale, dato che i pensieri venivano percepiti dall’esterno, alla stregua delle impressioni sensoriali come i colori, i suoni e così via), nel corso delle tre epoche in cui si sviluppò l’elemento animico dell’essere soprasensibile, venne da esso impresso così fortemente nell’umanità, da farle sperimentare a poco a poco il pensare in qualità di propria attività interiore. Infine, nella prospettiva di questo nuovo stadio di evoluzione, nacque nell’umanità il pensiero odierno che è il solo, come indicò Rudolf Steiner nella sua «Filosofia della libertà»,51 in grado di portare l’uomo all’esperienza della vera libertà.

 

Questo essere però non era in grado di raggiungere tale méta con le proprie forze, nonostante esso appartenesse alla celeste Sofia e nella sua esistenza agisse l’elevata legge solare. Sebbene fosse in grado di mostrare all’uomo i pensieri e le idee dalla sfera della Sofia in qualità di esseri viventi (come li vide Platone), essi rimasero pur sempre soltanto ‘percezioni’ oggettive, che in origine non appartenevano all’uomo bensì al mondo spirituale, oppure più precisamente, alla sfera soprasensibile della saggezza universale (Sofia).

Per il passaggio al pensiero odierno dovette essere enormemente approfondita l’intera costituzione animica degli uomini, perché altrimenti la méta terrestre non potrà mai essere raggiunta.

Rudolf Steiner disse in proposito: ▸«Affinché il pensiero potesse in senso moderno far presa nell’anima dell’uomo moderno, dovette pervenire un impulso, che afferrò la parte più intima dell’anima dell’uomo, un impulso che non ha nulla a che fare con la sinfonia del pensiero [quale percezione] nel mondo circostante l’uomo, ma che afferra la più intima essenza dell’uomo. Questo impulso pervenne dal mistero del Golgota».58

▸«È qualcosa, si potrebbe dire, che è fluito dal Cristo stesso, qualcosa che suscita nell’uomo la prima spinta a produrre pensieri dall’interiorità».

Furono tuttavia necessarie tre intere epoche di sviluppo animico all’interno dell’umanità, epoche che durarono quasi due millenni, affinché questo essere soprasensibile fosse in grado di condurre alla massima fioritura l’impulso proveniente dal Cristo, vale a dire per la nascita del «pensiero in senso moderno».

 

 


 

Note tra parentesi:

(15) – A questa attività gerarchica partecipano anche angeli in qualità di mediatori tra la sfera d’azione della celeste Sofia originaria (l’ambito d’azione degli Spiriti della saggezza fino agli arcangeli) e il menzionato essere soprasensibile. Ma poiché la loro attività in questo caso non è Tanto creativa quanto mediatrice, è probabile che per questo motivo Rudolf Steiner nella conferenza del 10.1.1915 ne fece soltanto un accenno fugace.

(16) – Rudolf Steiner a questo punto della conferenza indica una cronologia un po’ diversa da quanto sopra, definendo quale “prima” epoca il periodo in cui emerse e si sviluppò il pensiero filosofico nell’antica Grecia, 700 anni prima della svolta dei tempi, e quale ‘seconda epoca’ il periodo dell’arrivo del Cristo sulla Terra fino al 700 d.C., vale a dire fino all’inizio del medioevo, corrispondente alla terza e quarta epoca di evoluzione dell’essere soprasensibile (la quarta epoca verrà considerata più avanti).

(17) – Naturalmente questi dati sono approssimativi e Rudolf Steiner parla nella medesima conferenza di anno 800 (900) o 1600 quale inizio della seconda e terza epoca cristiana.

 

Note:

52 – O.O. 161,10.1.1915

53 – Ibidem e O.O. 18

54 – Ibidem

55 – O.O. 121, 10.6.1910

56 – O.O. 161, 10.1.1915 e la seguente citazione

57 – O.O. 4, II parte, ‘La realtà della libertà’

58 – O.O. 161, 10.1.1915 e la seguente citazione