05 – La terza manifestazione del numero apocalittico alla fine del XX secolo

L’incontro con il male


 

Se ora consideriamo la terza apparizione del numero della Bestia sulla scena della storia, non dovremmo limitare l’ambito di azione di questo impulso demoniaco solo all’anno 1998. Infatti questa data ha solo il significato di una pietra miliare storica sulla via in cui le forze del male penetrano nell’evoluzione terrestre, come avvenne anche per la loro prima e seconda apparizione. Infatti né lo sviluppo dell’accademia di Gondhishapur né lo sterminio dell’ordine dei Templari avvennero con esattezza nell’anno corrispondente al ritmo del numero apocalittico.

 

Con tale riserva vogliamo osservare alcuni sintomi importanti della civiltà, come si manifestano dalla fine del secolo scorso. Innanzi tutto colpisce l’attacco all’io umano individuale in misura intensa e con acredine mai esistita prima d’ora. In un primo momento ciò avviene attraverso una metodica distruzione dei suoi involucri. Il corpo fisico viene distrutto dalle droghe,18 il corpo eterico dalla completa libertà sessuale come pure dal fatto che in questo ambito le peggiori perversioni vengono ritenute normalità, e al corpo astrale viene inoculata la tendenza a tutti i tipi di violenza, in particolare per mezzo della pubblicità, del cinema e della televisione. Nell’uomo stesso viene frequentemente sollecitata la tendenza verso forme estreme di egoismo. Uno strumento particolarmente efficace è dato dalla diffusione di ogni tipo di paura nell’umanità, dalla paura di nuove malattie, fino all’angoscia, alla paura di atti terroristici. In questo modo la moderna civiltà invece di educare un io umano che vede il suo ideale nell’individualismo etico, sviluppa solo quelle caratteristiche che Rudolf Steiner collega al cosidetto «io inferiore», vale a dire le caratteristiche che lo trasformano in un «animale pensante», che vive oscillando di continuo fra due polarità: la paura e la ricerca di divertimento. Tutto ciò ha lo scopo di indebolire l’io individuale al punto da poterlo sottomettere senza particolare sforzo alle potenze demoniache estranee al suo essere, e alla fine sostituirlo con un essere demoniaco di natura subumana.

 

Nelle cose che abbiamo descritto si manifesta la conseguente azione delle forze di Sorat (il cui numero occulto è 666) su tutte e quattro le parti costitutive dell’essere umano. Rudolf Steiner decifra così questo numero: 400 – 200 – 6 – 60, che nell’antico alfabeto ebraico corrispondono in sequenza alle lettere: Taw – Resh – Waw – Samech, le quali, lette in sequenza contraria, nel contesto in questione sono riferite al corpo fisico, al corpo eterico, al corpo astrale e all’«io inferiore» dell’uomo compenetrati dalle forze di Sorat (O.O. 104, 29.6.1908).

 

In tal modo si presentano nell’evoluzione terrestre tre piani di influenza mediante il numero 666:

• Sul piano cosmico questo numero rappresenta le tre categorie di Spiriti rimasti indietro,

attraverso i quali Sorat agisce entro l’evoluzione della Terra.

• Sul piano dell’umanità, Sorat si inserisce direttamente nell’evoluzione storica, nel ritmo del numero 666,

vale a dire nel VII e nel XIV secolo, e alla fine del XX secolo.

• Sul piano individuale, Sorat esercita il suo influsso sui tre involucri dell’uomo,

perseguendo così la meta dell’annientamento dell’io umano.

 

Le forze di Sorat agiscono inoltre ovunque nell’odierna civiltà, viene distrutto, in modo metodico e preciso, il legame tra l’io dell’uomo e il mondo spirituale (eterico) adiacente alla Terra, poiché solo in questo mondo può avvenire l’incontro dell’uomo con il Cristo eterico.

A tale scopo, esiste la diffusione di ogni tipo di occultismo atavico e sempre più apertamente demoniaco, e viene fatto tutto il possibile per estirpare per così dire i germi delle nuove facoltà soprasensibili, che conducono a una cosciente esperienza del Cristo eterico. Così, la facoltà dell’immaginazione viene eliminata fin dall’infanzia attraverso televisione, cinema, pubblicità, giochi al computer e ‘virtuali’; la facoltà dell’ispirazione attraverso la musica rock, e la facoltà dell’intuizione con il lassismo nell’ambito sessuale e la diffusione della pornografia. Per mezzo di tutto questo e di molte altre cose, l’io umano viene per così dire ‘compresso’ in modo artificiale nel corpo fisico e inizia a identificarsi con esso, ma ora non sul piano dell’ideologia, come nell’usuale materialismo, bensì sul piano delle forze di volontà subconscie.19 La conseguenza è che l’io umano viene sopraffatto da forze animalesche, subumane, che non conoscono né la morale, né la coscienza, né la compassione, e sono in effetti capaci di tutto.

 

Qui si manifesta in misura sempre più forte l’azione delle forze asuriche, che sono le principali avversarie dell’io umano all’interno dell’evoluzione terrestre. Così ne parla Rudolf Steiner: ► «Gli Spiriti asurici faranno sì che ciò che viene da essi afferrato (e si tratta dell’interiorità più profonda dell’uomo, dell’anima cosciente con l’io), faranno dunque sì che l’io si unisca con la sensualità della Terra. L’io verrà strappato pezzo a pezzo; nella misura in cui gli Spiriti asurici si ancoreranno all’anima cosciente, l’uomo deve lasciare sulla Terra pezzi della sua esistenza. Ciò che è divenuto preda delle potenze asuriche sarà irreparabilmente perduto [per l’uomo]».

E continua: ►«Queste potenze asuriche nella nostra epoca si annunciano attraverso lo Spirito che in essa domina, e che potremmo chiamare lo Spirito della pura vita dei sensi e dell’oblio di tutte le vere entità spirituali e dei mondi spirituali» (O.O. 107, 22.3.1909).

In seguito a questo l’uomo non solo è convinto di discendere dall’animale, come lo fu sotto l’influenza degli spiriti arimanici, ispiratori del materialismo ‘scientifico’ del XIX secolo, bensì, sotto l’azione di Asura e delle sue schiere «prenderà tale concezione assolutamente sul serio e vivrà come tale». Detto altrimenti: «gli uomini con tale concezione vivranno anche come animali, … sprofonderanno nei puri istinti animaleschi e nelle passioni animalesche» (ibidem).

 

Così, oggi Sorat conduce la lotta su due fronti, avversando l’io umano con l’aiuto delle potenze demoniache che sono al suo servizio entro l’evoluzione terrestre. Da un lato cerca di sostituire l’io umano con un essere demoniaco a lui sottomesso, dall’altro cerca di sottomettere l’io al proprio influsso mediante le forze dell’istinto, mosso solo da una volontà animalesca, per poi strapparlo pezzo per pezzo e rafforzare così il proprio regno demoniaco mediante la stessa sostanza dell’io depredata. In tutto questo, entrambe le tendenze non mostrano altro che le ripetizioni modificate degli sforzi di Sorat durante i primi due attacchi. Infatti dapprima, attraverso l’accademia di Gondhishapur, Sorat cercò già di legare l’io umano al puro intelletto animalesco del corpo fisico, utilizzando il collegamento fra l’anima cosciente e l’io umano; in seguito, mediante una tortura disumana, cercò di indurre l’io del templare ad abbandonare il suo corpo, per fare poi parlare i demoni suoi servitori, attraverso la bocca dell’uomo che per qualche tempo aveva lasciato i suoi involucri fisici. A partire dalla fine del secolo scorso, Sorat cerca di rievocare qualcosa di simile, sebbene su un piano del tutto diverso e con possibilità tecniche completamente diverse, e vuole, in entrambi i casi, privare l’io umano della facoltà di avvicinarsi al mondo spirituale in cui oggi dimora il Cristo, che da quel mondo può e vuole aiutare l’uomo.

 

Oggi l’intenzione di Sorat e degli Spiriti asurici al suo servizio non consiste solo nel recidere il legame tra l’uomo e il vero mondo spirituale, tra l’io e il suo archetipo, l’io universale del Cristo, bensì anche nel risvegliare un odio feroce verso lo stesso mondo spirituale, e infine verso il principio dell’io in quanto tale. Infatti l’allontanamento dell’uomo dal proprio io conduce a quella «seconda morte» di cui parla Giovanni nella sua Apocalisse (20, 15; vedi anche O.O. 104, 30.6.1908).

Un tale odio verso ciò che proviene dal vero Spirito sarà caratteristico soprattutto degli uomini posseduti dai demoni di Sorat. ► «Ancora prima della fine di questo secolo», descrisse Rudolf Steiner, «esso [Sorat] si mostrerà, presentandosi in numerosi uomini come quella entità dalla quale essi sono posseduti. Si vedranno emergere uomini dei quali non si potrà credere che siano veri uomini… esteriormente saranno di natura intensa, forte, con lineamenti furiosi, con ira distruttiva nelle loro emozioni. Porteranno un volto nel quale esteriormente si vedrà un sorta di volto animale. Gli uomini di Sorat saranno riconoscibili anche esteriormente, non solo scherniranno nel modo più terribile tutto ciò che ò di indole spirituale, bensì lo attaccheranno nel modo più tremendo e lo vorranno trascinare nel fango» (O.O. 346,12.9.1924).

 

Se ci guardiamo attorno possiamo già osservare la presenza di uomini dei quali veramente dobbiamo chiederci: in che misura sono «veramente uomini» e non demoni incorporati o bestie selvagge con un volto umano? (vedi anche 0.0. 346, 15.9.1924). Ciò si riferisce soprattutto a crimini che hanno iniziato ad assumere una sorta di carattere di massa specialmente nell’ultimo terzo del XX secolo. Qui è sufficiente indicare due sintomi: il terrorismo e i terribili crimini contro i bambini. Nel primo caso si tratta normalmente di una animalesca volontà fanatica guidata da istinti (spesso pseudoreligiosi), nel secondo caso un essere demoniaco ha preso il posto dell’io umano.

 

Ma qui sorge la domanda: possiamo veramente considerare questi crimini come i più terribili, se ricordiamo gli orrori di Auschwitz e di Kolyma?20 Eppure, qui abbiamo una differenza essenziale, il cui significato si rivelerà pienamente solo in un futuro non troppo lontano. Ciò che apparve nel bolscevismo e nel nazismo fu, per così dire, un ‘frutto maturo’ dell’albero universale del male. Infatti le radici di questo male hanno una profonda origine nella secolare storia dell’umanità, e la sua apparizione in forme così terribili fu preceduta da una lunga preparazione e una graduale ‘maturazione’. Oggi invece incontriamo forme del male del tutto nuove, che penetrano soltanto ora nell’evoluzione umana e si trovano solo all’inizio del loro sviluppo e attingono le loro forze da abissi che rappresentano la terza apparizione del numero apocalittico.

 

La differenza principale fra le forme attuali del male e quelle già conosciute dalla tragica storia del XX secolo è la seguente: se prima, sia nel periodo dei bolscevichi sia in quello dei nazisti, per indurre l’uomo al male e uccidere la sua coscienza e la sua percezione morale, era necessario tutto il potere del gigantesco meccanismo statale, della propaganda ben organizzata, dell’ideologia elaborata in tutti i dettagli, e fra l’altro di una globale pseudoreligione, oggi invece il male più radicale può penetrare nell’uomo direttamente, assoggettarlo senza mezzi esteriori e renderlo cieco strumento privo di coscienza, di morale, di convinzioni. Perciò il male fatto dagli uomini, ora non si manifesta per convinzioni sbagliate e per ideologie, e nemmeno per egoismo, avidità di denaro, bramosia e così via, bensì il male viene fatto semplicemente fine a se stesso, senza alcun significato, inspiegabile attraverso motivi razionali o emozionali. La normale comprensione umana non può né afferrare un simile male, né spiegarlo con raffinate teorie psicologiche, ed esso non può nemmeno essere eliminato con i mezzi a disposizione dell’attuale civiltà, poiché le sue sorgenti non si trovano in essa, bensì nel mondo subumano. Questo si dimostra già nell’esempio di inettitudine da parte dei più potenti stati tecnicamente ben equipaggiati dinanzi al terrorismo, vale a dire dinanzi alla singola personalità impossessata da demoni.

 

Il regime nazionalsocialista è caduto in seguito alla guerra, il bolscevismo in seguito alla totale bancarotta della sua economia,21 il terrorismo invece, come si può vedere oggi dalla guerra contro di esso, non può essere dominato da nessun mezzo esteriore conosciuto, ma solo attraverso mezzi spirituali, di cui più avanti parleremo. L’odierno terrorismo è tuttavia solo un primo precursore di ciò che nel prossimo futuro ci verrà incontro. Il pericolo di terroristi con ad esempio minibombe atomiche della grandezza di una valigetta, e poi di un pacchetto di sigarette, oggi in larga misura non è solo un prodotto della fantascienza, per non parlare delle possibilità delle armi chimiche, batteriologiche e, ormai a portata di mano, ‘genetiche’. In nessun altro modo sarà possibile impedire di fare del male a uomini posseduti dai demoni di Sorat e che hanno quindi perduto ciò che unicamente rende l’uomo tale, il proprio io individuale, se non attraverso un’educazione corrispondente al vero spirito, a partire dalla prima infanzia e con l’aiuto di metodi ancora da elaborare, sulla base della moderna scienza dello spirito.

 

Nel ciclo di conferenze sull’Apocalisse di Giovanni, tenuto per i sacerdoti della Christengemeinschaft, Rudolf Steiner si riferì a un punto dove si parla di uno stormo di cavallette con il volto simile agli uomini che un giorno si alzeranno dalla nebbia dell’abisso e si precipiteranno sull’umanità, sotto la guida di un essere demoniaco di nome Abbadon, che tradotto significa «il depravatore», il quale distrugge tutto ciò che trova nei dintorni (cap. 9). Spiegando il significato occulto di tale quadro immaginativo, Rudolf Steiner rilevò poi che questo stormo non è altro che un gruppo di uomini, del tutto depredati dell’io umano (O.O. 346, 17.9.1924). Con questi uomini, nei cui involucri collocherà Spiriti al suo servizio, Sorat costituirà il suo esercito infernale sulla Terra, l’esercito dell’Anticristo, esponendo gli uomini a prove gigantesche, davanti alle quali gli orrori del XX secolo saranno insignificanti.22 Allora si adempiranno le parole del l’Apocalisse: «In quei giorni gli uomini cercheranno la morte e non la troveranno; brameranno morire, ma la morte fuggirà da loro» (9,6).

 


 

Note:

18 – Il consumo di droghe nel nostro tempo, diffuso su larga scala in particolare fra i giovani, è collegato a un malinteso fatale, al quale vanno soggetti soprattutto i giovani nati nell’ultimo terzo del XX secolo. Tale malinteso consiste in quanto segue: molte persone giovani, prima della loro incarnazione hanno subito uno shock profondo in seguito alla visione profetica della prossima vita terrena (nell’O.O. 13 Rudolf Steiner parla di una simile previsione che precede l’imminente incarnazione fisica). Un tale shock è dovuto al fatto che, dal mondo spirituale, dinanzi a loro appare l’odierna civiltà nella sua spaventosa realtà demoniaca. Perciò queste anime, dopo essere arrivate sulla Terra, cercano ogni possibilità per superare il limite che le lega al corpo fisico, rifugiandosi spesso nell’uso di droghe. Queste tuttavia, agiscono proprio nella direzione opposta. Invece di liberare l’anima dal corpo la legano ancora più intensamente ad esso. Quando la persona dipendente da droghe finalmente comprende questo malinteso, non può più cambiare la sua condizione, e per sfuggire a questo circolo vizioso compie il suicidio, molto diffuso fra i tossicodipendenti. Ma questo mezzo rappresenta un’illusione ancora più profonda. Infatti, togliendosi la vita, l’essere umano trasferisce tutte le proprie sofferenze terrene nel kamaloka e, invece di liberarsi da esse, le sperimenta sempre di nuovo, ma ora in forma di intensità potenziata (non sono più attutite dal limite corporeo).

19 – Molti tipi di sport moderni agiscono anche in questa direzione. I sintomi sono palesi. Appaiono con sempre maggiore frequenza nei momenti di isterismo di massa e di aggressione priva di senso nei grandi eventi sportivi.

20 – Kolyma è il vasto territorio a nord-est della Siberia dove nei numerosi lager stalinisti, a causa delle condizioni climatiche insopportabili, la maggior parte degli uomini sono morti.

21 – Qui non trattiamo le ragioni occulte riguardanti la caduta dei due regimi. L’esistenza di motivi più profondi è indicata già dal fatto che il nazionalsocialismo persistette circa per 12 anni in Germania e il bolscevismo per 72 anni in Russia. Entrambi i numeri hanno un significato mistico.

22 – Gli esperimenti scientifici moderni nell’ambito della clonazione e della tecnologia genetica, dei quali è stata resa nota solo una parte relativamente esigua (probabilmente la maggior parte sino a oggi viene tenuta segreta), testimoniano che si è già arrivati vicini alla possibilità di ‘produzione’ artificiale di corpi fisici per l’incarnazione di demoni.