Scorpione

Le 12 notti sante e le Gerarchie Spirituali


 

 

 

 

La regione dello Scorpione-Aquila è legata alla Gerarchia degli Exusiai, o Spiriti della Forma.

Già sull’antico Saturno questi Spiriti si prepararono alla loro attività, consistente nel dare ordine e nel dare forma, in quanto custodivano nell’ambito di Saturno tutto ciò che su esso era stato compiuto dalle Gerarchie Superiori (O.O. 110,14.4.1909).

All’epoca della Terra gli Spiriti della Forma (Elohim secondo la denominazione biblica) sono propriamente i creatori e le guide di tutta l’evoluzione terrestre. Essi danno una forma chiusa a tutto ciò che esiste sulla terra (O.O. 105, 7.8.1908) ottenendo ciò come risultato di una specie di indurimento e di messa in forma delle azioni dei Troni sulla superficie della Terra, delle azioni che si diffondono a partire dal centro e dalle Dynameis, che agiscono dalla periferia (O.O. 121, 11.6.1910).

Essi ricevono le forze per il loro lavoro proprio dalla regione zodiacale dello Scorpione-Aquila, le cui emanazioni determinano torpore e la cessazione di qualsiasi movimento (nella natura esteriore queste forze si manifestano particolarmente proprio in novembre). Verso l’epoca lemurica l’uomo si era spinto già così avanti nella sua evoluzione, che gli Spiriti della Forma poterono riversare in lui una parte della loro propria sostanza, che divenne nell’uomo sostanza dell’Io.

 

La doppia immagine dello Scorpione-Aquila cela in sè questo segreto dell’Io umano. Poiché nel corso dell’evoluzione successiva l’Io umano, come risultato della tentazione luciferica, insieme con la libertà assunse in sè anche una certa propensione al male. Da qui il duplice carattere dell’Io, che per questo motivo nell’Apocalisse appare sotto forma di una spada a doppio taglio (O.O.104, 25.6.1908).

Questa doppia immagine viene resa con straordinaria precisione nel Cenacolo di Leonardo da Vinci. In esso l’aspirazione sacrificale dell’Io umano, verso il suo Ideale superiore, l’Io divino, è impresso nell’immagine di Giovanni-Aquila, che siede alla destra del Cristo-Gesù. L’aspetto opposto dell’Io, che desidera servire soltanto i suoi scopi egoistici, è Giuda-Scorpione.

Fra i due si colloca Pietro, capace contemporaneamente e del massimo sacrificio: «Tu sei pietra», – Gli dice il Cristo Gesù (Matt. 16,18) – e del tradimento. Tuttavia, con tutte le forze del suo spirito egli tende al primo. Sull’affresco ciò è evidenziato dal fatto che egli si china verso Giovanni.

 

Sulla Terra attuale gli Spiriti della Forma agiscono dal Sole. Perciò l’elemento principale attraverso il quale trasmettono la loro influenza è l’elemento della luce. In esso hanno una specie di veste esteriore (O.O. 105, 7.8.1908).

La loro vera essenza non appartiene alla luce esteriore, ma è affine alla luce spirituale.12 L’Io umano che attraversa una corretta evoluzione aspira pur’esso alla luce spirituale. L’immagine di questa aspirazione si manifesta nell’Aquila in volo, che aspira a sollevarsi sempre più in alto per assorbire pienamente in sè i raggi della luce del Sole che saturano l’atmosfera.

Il rapporto con la Luce Spirituale dell’Io strutturato in modo egoistico è opposto. Esteriormente questo rapporto si riflette nell’immagine dello Scorpione, che teme e sfugge sempre la luce. Se lo si espone alla luce del sole e lo si priva della possibilità di nascondersi da essa, lo scorpione si suicida pungendosi.

 

Da un altro punto di vista ancora l’azione delle forze dello Scorpione-Aquila indica il loro legame con gli Spiriti della Forma. Nella metà dell’epoca Atlantica, all’epoca dello Scorpione, l’uomo, proveniente dall’ambiente circostante la Terra, per la prima volta mise piede sulla Terra ferma. Contemporaneamente egli accolse le prime sostanze minerali nel suo corpo fisico, ciò che a poco a poco gli diede una forma permanente e compiuta (O.O. 105, 10.8.1908).

D’altro canto l’immagine dell’Aquila è maggiormente connessa all’ulteriore spiritualizzazione di ogni forma creata, a partire dalle forze dell’Io umano completamente evoluto.

 

Nella personalità di Giovanni Evangelista troviamo un alto Iniziato il cui compito è il conseguimento di questo determinato scopo. Perciò, fra i quattro Evangelisti, il suo simbolo è l’Aquila. Un rapporto particolarmente profondo con gli Spiriti della Forma è quello di Christian Rosenkreutz, la cui iniziazione, poco dopo il 1250, avviene proprio nel momento evolutivo dell’umanità in cui l’influenza spirituale degli Spiriti della Forma, all’opposto di quella fisica – sui fatti della Terra era particolarmente forte (O.O. 126, 31.12.1910), ad un punto tale da poter agire, nel senso dell’impulso dell’Aquila, in modo spiritualizzante fino alla stessa forma fisica dell’iniziato (O.O. 130, 27.9.1911).

Questa iniziazione permette in seguito a Christian Rosenkreutz di assumere su di sè la nuova missione di trasformare lo Scorpione in Aquila, che per lui stesso sarà legato al martirio più grande al quale l’uomo possa sottoporsi (O.O. 133, 20.6.1912).

 

Va rilevato per concludere, un aspetto ancora dell’influenza delle forze dello Scorpione in relazione all’attività degli Spiriti della Forma. Poco dopo che essi ebbero donato all’uomo il principio dell’Io, avvenne la separazione dell’umanità in due sessi.

 

Questa divisione si compì sotto l’influenza cosmica diretta proveniente dalla regione dello Scorpione (O.O. 105, 7.8.1908), ed ebbe come risultato la possibilità per l’uomo di trattenere dentro di sè una parte delle forze che egli prima utilizzava per la riproduzione dei suoi simili. Da queste forze trattenute si formò col tempo il cervello umano (O.O. 11, cap. 4), come base fisica per l’evoluzione successiva dell’autocoscienza individuale.

Tuttavia la conseguenza di ciò fu che da allora, alla sostanza puramente spirituale dell’Amore, di cui sono portatori per la Terra gli Spiriti della Forma, e che essi gradatamente imprimono nell’umanità dal primissimo inizio della sua evoluzione (O.O. 121, 11.6.1910), si mescolò la possibilità della sua alterazione, che si manifesta nella nostra epoca con la confusione dell’amore spirituale e dell’amore sensuale.

Questa confusione diviene particolarmente pericolosa in una evoluzione occulta non corretta, come risultato della quale l’uomo, penetrando prematuramente nel mondo astrale, si espone al pericolo di soccombere all’influenza di determinati esseri demoniaci, che formano il seguito degli Spiriti della Forma rimasti indietro legati al processo di proliferazione delle diverse razze sulla Terra (O.O. 121, 11.6.1910).

Una conseguenza di ciò e la mescolanza di occultismo ed erotismo, che rischia di oscurare completamente l’autocoscienza nell’uomo.

 

 


 

Note:

12. Il rapporto degli Spiriti della Forma con la luce è molto diverso da quello degli Arcangeli. Questi ultimi vivono e creano nella luce. Gli Spiriti della Forma non hanno in essa che la loro rivelazione inferiore.