06 (f) Conclusione dell’«Ultimo Discorso». (Appendice)

Il mistero di Michele


 

Introduzione alla Meditazione di Michele

(0.0. 238, 28.9.1924)

 

Solo quando quest’opera, la grande, possente compenetrazione con la forza di Michele,

con la volontà di Michele (che non è altro se non quanto precede la volontà del Cristo,

la forza del Cristo per infondere nel giusto modo nella vita terrena la forza del Cristo),

solo allora, quando la forza di Michele può veramente vincere l’elemento demoniaco del drago che ben conoscete,

e quando voi tutti, avendo accolto alla luce della saggezza antroposofica il pensiero di Michele,

avendo accolto e custodito questo pensiero di Michele

con un cuore fedele e con fervido amore,

quando cercherete di prendere l’atmosfera solenne di Michele di quest’anno

come punto di partenza per quanto il pensiero di Michele

non solo vi manifesta in tutta la sua intensità e in tutta la sua forza nell’anima,

ma riuscirete a renderlo vivo in tutte le vostre azioni,

solo allora sarete servitori fedeli del pensiero di Michele,

potrete diventare cooperatori nobili di quanto nello Spirito di Michele

vuole farsi strada per mezzo dell’Antroposofia nell’evoluzione della Terra.

 

Se in quattro volte dodici persone

il pensiero di Michele diverrà pienamente vivente almeno nel prossimo futuro,

in quattro volte dodici persone che possono essere riconosciute non da se stesse,

ma dalla direzione del Goetheanum in Dornach,

se in queste quattro volte dodici persone

sorgeranno guide per l’atmosfera della festa di Michele,

potremo guardare alla luce che mediante la corrente di Michele e le azioni micheliane

si diffonderà in futuro sull’umanità.

 

Affinché sia così ho cercato di raccogliere le mie forze per dirvi oggi queste cose almeno in brevi parole.

Per dire di più oggi non mi bastano le forze.

 

Ma lasciamo che le parole parlino oggi alla vostra anima:

accogliete il pensiero di Michele

nello Spirito di ciò che un cuore fedele a Michele può sentire quando,

rivestito dei raggi di luce del Sole,

appare Michele, indicando e additando quel che deve avvenire,

affinché la veste di Michele, questa veste di luce,

possa trasformarsi in onde di parole che sono le parole del Cristo,

le parole universali che possono trasformare Logos Universale in Logos dell’umanità.

 

Perciò le mie parole rivolte a voi siano oggi le seguenti:

Luminose potenze spirituali germogliate da potenze solari

Dispensatrici di grazia ai mondi

Predestinate siete dal pensare divino

A formare la veste raggiante di Michele.

 

Egli, il messaggero del Cristo, indica in voi

Sacra volontà universale che sostiene gli uomini.

 

Voi chiari esseri dei mondi dell’etere

Portate la parola del Cristo all’uomo.

 

Così l’annunciatore del Cristo appare

Alle anime assetate in attesa;

Ad esse giunge irradiante la Vostra parola di luce

Nel tempo universale dell’Uomo Spirito.

 

Voi, discepoli della conoscenza spirituale,

Accogliete il saggio cenno di Michele

Accogliete la parola d’amore della volontà universale

Attivamente nelle mete supreme delle anime.