Il ritorno eterico del Cristo e le potenze occulte che lo contrastano

L’apparizione del Cristo eterico


 

Se siamo pienamente coscienti

del fatto dell’apparizione del Cristo nell’eterico quale più importante evento del nostro tempo,

allora non ci meraviglieremo del fatto che anche le forze di opposizione

cerchino di fare di tutto per impedirne la piena efficacia.

 

Ma per raggiungere le loro mete oscure esse usano soprattutto gli uomini che vivono sulla Terra.

Infatti, sull’evento stesso non possono influire né le forze di opposizione,

né gli uomini e nemmeno gli iniziati, per quanto alta sia la loro iniziazione.

 

▸ «La via del Cristo è totalmente al di fuori della volontà e delle intenzioni degli uomini.

Nessun uomo, quale che sia il suo sapere, nessun iniziato può influire sull’azione

che nel corso del ventesimo secolo il Cristo porterà a manifestazione,

di cui spesso ho parlato e di cui si possono trovare cenni nei miei Misteri Drammatici.

Questo dipende solo dal Cristo stesso, che sarà presente nella sfera terrestre come entità eterica» (O.O. 178, 18.11.1917).

 

Eppure, con l’impedimento della percezione del ritorno del Cristo nell’eterico,

dalle potenze oppositrici e dai loro servitori umani

può essere raggiunto qualcosa che può avere delle conseguenze fatali.

• Infatti, qui si tratta veramente di qualcosa di grande, e cioè della connessione dell’umanità

con l’intera futura evoluzione della Terra collegata con lo stato di Giove.

Poiché se l’umanità nel nostro tempo dovesse lasciarsi sfuggire il ritorno eterico del Cristo,

allora anche su Giove essa non avrà la possibilità di percepire nella giusta maniera

la successiva manifestazione del Cristo e di continuare l’evoluzione dell’umanità nel senso del Cristo.93

 

Per comprendere meglio questa situazione, dobbiamo ricordarci della prospettiva del ritorno eterico del Cristo, rappresentata nel primo capitolo, e cioè che

l’apparizione del Cristo nell’eterico è soltanto il primo grado della Sua triplice manifestazione.

 

Nel supporre che esse avranno una durata di rispettivamente 3000 anni

(per la prima Rudolf Steiner dà questa indicazione del tempo), allora insieme esse

comprendono la rimanenza dell’attuale quinto periodo di civiltà postatlantico,

e inoltre tutto il sesto e il settimo ed ultimo periodo di civiltà,

che introdurrà il passaggio dell’umanità alla grande sesta epoca della Terra,

la quale avrà inizio dopo la guerra di tutti contro tutti.

 

Prendendo inoltre in considerazione

che nel quinto periodo di civiltà deve essere sviluppato soprattutto l’Io dell’uomo,

per accogliere nel sesto periodo di civiltà la manifestazione del Sé Spirituale quale preparazione al prossimo Giove,

nel settimo periodo di civiltà la manifestazione dello Spirito Vitale

e dopo la grande guerra ancora le forze dell’Uomo Spirito,

allora ne consegue che la percezione dell’apparizione eterica del Cristo

deve oggi provocare il passo decisivo per tutto questo prossimo sviluppo,

e cioè il passaggio dall’Io individuale al primo risplendere del Sé Spirituale,

ossia dal pensare intellettuale al percepire il mondo spirituale e il Cristo stesso in coscienti immaginazioni.

 

La serie delle tre manifestazioni soprasensibili del Cristo, che oggi iniziano con il ritorno eterico del Cristo,

è di decisiva importanza ancora da un altro lato.

Infatti,

• se la Sua attuale manifestazione sul piano astrale

vuole condurre gli uomini nel mondo spirituale mediante la nuova chiaroveggenza immaginativa,

allora la Sua seconda manifestazione (l’apparizione nel corpo astrale sul Devachan inferiore),

preparerà l’umanità ad incontrare nella maniera giusta la congiunzione della Terra con la Luna,

che avrà luogo nell’ottavo millennio dopo Cristo.94

 

Seguendo questo ritmo del Cristo arriviamo poi, con la Sua terza manifestazione

(quale Io Universale sul Devachan superiore), nella grande sesta epoca della Terra,

nella quale la congiunzione di essa con il Sole viene preparata dal Cristo stesso.

Per ciò l’attuale esperienza del Cristo nell’eterico va compresa dall’umanità come punto di partenza

di tutta l’evoluzione descritta, alla cui fine avverrà la congiunzione della Terra con il Sole e dopodiché

il suo passaggio allo stato di Giove, che poi costituirà il fondamento anche per gli ulteriori eoni di Venere e Vulcano.

 

Osservando con più attenzione la prospettiva qui accennata brevemente, possiamo di certo supporre che da diversi lati, come già menzionato sopra, si opera attivamente contro il ritorno eterico del Cristo. Rudolf Steiner indica direttamente alcune di tali azioni oppositrici descrivendole dettagliatamente, altre invece seguono più indirettamente dalle sue diverse rappresentazioni scientifico-spirituali.

Dapprima, in tal senso egli parla delle logge occulte occidentali e orientali,

che stanno nettamente l’una contro l’altra.

• Le prime fanno soprattutto parte della popolazione del mondo di lingua inglese.

• Le ultime sono di origine indiana-tibetana.

Entrambe, anche se in modo diverso, hanno piani segreti occulti-politici che aspirano al dominio del mondo.

Le logge occidentali

– Rudolf Steiner le nomina anche le confraternite segrete dell’Occidente

o semplicemente «cattive confraternite» (O.O. 178, 18.11.1917) –

cercano di raggiungere i loro interessi di gruppo soprattutto mediante la politica e l’economia;

le confraternite orientali invece,

mediante la diffusione della loro antichissima spiritualità,

non più corrispondente al tempo, ma conservata dai tempi più remoti.

 

Con ciò entrambe, accanto a mezzi esteriori, exoterici, usano anche mezzi occulti, che Rudolf Steiner scopre e descrive esattamente.

Egli lo fa soprattutto per il motivo che soltanto la conoscenza delle loro oscure macchinazioni è in grado di rompere il potere occulto di queste oscure logge. E appare quasi ovvio che queste due fazioni nel nostro tempo dirigano i loro particolari sforzi contro il ritorno eterico del Cristo, il solo che può recare una fine ingloriosa alle loro pretese di potere.

 

Così, dalla sua indagine spirituale Rudolf Steiner comunica che

al centro dell’agire occulto delle confraternite occidentali

si trova il Mistero dell’«immortalità arimanica» (0.0.174,22.1.1917).95

 

Questo viene usato anche per rafforzare il materialismo, che si sta diffondendo sempre di più

(Rudolf Steiner dice che questo aumenterà ancora sino alla metà del quinto periodo di civiltà96), rendendolo occulto.

Qui si tratta dell’aspirazione di membri delle logge, che tendono ad estendere oltre la Soglia della morte

il loro potere e la loro Influenza sugli eventi della Terra.

 

Ne consegue che

• con determinati riti di magia cerimoniale i membri defunti della loggia, o gli uomini che durante la loro vita terrena si trovavano in qualche modo sotto l’influenza di essa, dopo la loro morte vengono trattenuti nell’ambito di questa loggia e degli Spiriti arimanici che la ispirano nel mondo spirituale. Così le forze dei defunti possono essere usate per i discutibili scopi della guida della loggia, e con ciò il potere e la sfera d’azione di una tale confraternita segreta viene straordinariamente ampliato.

 

Sin dall’inizio di quanto detto, il tutto possiede un carattere particolarmente ostile al Cristo, sì persino anticristico. Infatti, gli uomini che stanno al vertice di tali logge e che aspirano alla menzionata immortalità arimanica sono fermamente convinti che il mondo degli Spiriti arimanici, dai quali vengono ispirati e guidati e con il cui aiuto essi sperano di raggiungere le loro mete di potere politico sulla Terra, sia più forte della sfera del Cristo.

Perciò i fratelli che stanno al vertice di queste logge dicono a se stessi:

• «Non vogliamo continuare ad avere il Cristo quale guida, che è la guida in questo mondo normale, vogliamo avere un’altra guida, vogliamo proprio entrare in opposizione a questo mondo normale» (ibidem).

E poi Rudolf Steiner spiega ai suoi ascoltatori che in certo qual modo a ragione devono vivere tali intenzioni come «qualcosa di incomprensibile», come una cosa simile sia assolutamente possibile:

• «Essi [i fratelli alla guida delle logge], mediante le preparazioni alle quali sono sottoposti … effettuate con la magia cerimoniale, ottengono la rappresentazione che in verità questo mondo delle potenze arimaniche è un mondo spirituale molto più forte [del mondo del Cristo], che là possono continuare soprattutto ciò di cui qui nella vita fisica si sono appropriati, che possono rendere immortali le esperienze materiali della vita fisica» (ibidem).

 

Rudolf Steiner descrive inoltre che le qui intese «potenze arimaniche»

sono «Arcai rimaste indietro al grado di Arcangeli»,

le quali «nel senso più eminente» sono «frammischiate arimanicamente».

 

Le menzionate confraternite dell’ombra, con l’intensificazione mondiale del materialismo, per le loro mete di potere politico vogliono approfittare e abusare del ruolo guida spettante alla popolazione della Terra di lingua inglese, quale rappresentante dell’anima cosciente mediante la guida buona del mondo nel nostro quinto periodo di civiltà.97

 

Inoltre, la loro meta più importante

è di mantenere per tutta l’eternità questo quinto periodo di civiltà,

per rendere così impossibile il passaggio al sesto periodo

e a tutta l’ulteriore evoluzione dell’umanità e della Terra.98

 

▸ «Quelle confraternite delle quali ho parlato, si [pongono] come compito … di rendere il quinto periodo di civiltà postatlantico, nell’interesse egoistico di gruppo, impulso globale dell’evoluzione della Terra, e di escludere dall’evoluzione della Terra ciò che deve venire nel sesto e settimo periodo di civiltà postatlantico» (ibidem).

 

Rudolf Steiner descrive inoltre quanto concretamente queste confraternite operino oggi anche contro il ritorno del Cristo. Esse non possono impedire questo evento, ma cercano di renderlo impercettibile agli uomini, specialmente dirigendo la loro attenzione ad un’altra entità che compare altrettanto nell’eterico (al servizio della quale esse stesse sono).

 

▸ «Sì, le confraternite di cui ho parlato, che vogliono costringere le anime degli uomini [dopo la morte] nella sfera materialistica, hanno l’aspirazione a fare in modo che nel XX secolo il Cristo passi inosservato, che la sua venuta quale individualità eterica non venga percepita dagli uomini. Questa aspirazione si sviluppa sotto l’influsso di un’idea ben precisa, di un ben preciso impulso di volontà: le logge vogliono infatti conquistare per un’altra entità … la sfera d’influenza che deve venire mediante il Cristo nel XX secolo cd oltre. Vi sono confraternite occidentali che vogliono contendere al Cristo il Suo impulso e porre al Suo posto un’altra individualità mai incarnatasi, un’individualità puramente eterica, ma di natura fortemente arimanica» (O.O. 178, 18.11.1917).

 

E poi le decisive parole:

▸ «Tutte le manovre messe in atto con i defunti, di cui ho parlato,

servono in fondo allo scopo di allontanare dal Cristo che visse il Mistero del Golgota

la signoria della Terra, permettendo così ad un’altra individualità di conquistarla» (ibidem).

 

Ne consegue che qui si tratta nientedimeno che della signoria su tutta la Terra, conferita dagli uomini stessi al Cristo o all’essere caratterizzato da «tali aspirazioni, nel senso più eminente anticristiche» (ibidem).

 

E a quanto detto Rudolf Steiner aggiunge con grande serietà:

▸ «Questa lotta è del tutto reale, è una vera battaglia

per porre un’altra entità al posto dell’entità-Cristo nel corso dell’evoluzione umana

per quel che rimane del quinto periodo postatlantico, per il sesto e per il settimo» (ibidem).

 

Per ciò, nella battaglia che deve essere condotta su questo campo e nella quale gli antroposofi rivestono un ruolo importante, perché hanno ricevuto da Rudolf Steiner le fondamentali conoscenze, una particolare difficoltà consisterà nel fatto che i membri di tali confraternite abusano appunto del nome sacro per l’essere che vogliono porre al posto del Cristo eterico.

▸ «Infatti l’altro essere di cui quelle confraternite vorrebbero proclamare la sovranità [sulla Terra],

viene da esse designato con il nome di ‘Cristo’, proprio con il nome di ‘Cristo’» (ibidem).

 

In un poema epico russo è già rappresentata come profeticamente una situazione simile. Là, accanto all’essere arimanico della «controverità» («Kriwda») appare all’improvviso qualcuno che gli eroi russi ritengono essere il Cristo, ma che poi viene smascherato dall’Arcangelo Michele quale Anticristo.”

 

Questa situazione può diventare per noi la chiave per riconoscere dalla Scienza dello Spirito, definita in un’occasione da Rudolf Steiner quale «dono di Michele» (0.0. 152, 2.5.1913), l’essere di questa individualità eterica arimanica e per mettere in guardia gli uomini da esso. Infatti, è possibile distinguere questa individualità dal Cristo in particolare per una caratteristica, e cioè per il fatto che essa non ha mai vissuto sulla Terra in un’incarnazione terrena – come il Cristo alla svolta dei tempi (vedi O.O. 178,18.11.1917).

Nella citata conferenza non viene però svelato il segreto di questo essere «eminente arimanico» e anticristico. Ma da altre comunicazioni scientifico-spirituali di Rudolf Steiner è possibile trarre alcune conclusioni.

 

Così, un anno dopo egli descrive come intorno all’anno 666 d.C.

fu fatto il tentativo di estendere a tutto il mondo civilizzato di allora

un possente impulso arimanico contro tutta l’evoluzione, che seguirà all’anima cosciente,

da parte della bestia apocalittica dall’abisso mediante l’Accademia di Gondishapur.

Ciò doveva avvenire sviluppandosi l’anima cosciente,

che in modo giustificato poteva estendersi sulla Terra soltanto a partire dal XV secolo (1413),

già nel VII secolo, quale manifestazione puramente arimanica da quell’essere,

definito da Rudolf Steiner il demone solare o oppositore cosmico del Cristo.

 

Con ciò Sorat (poiché questo è il nome del demone solare) voleva ottenere quanto segue:

▸ «Egli [l’uomo] doveva rimanere nell’anima cosciente, doveva mantenere ciò che può dargli la Terra, ma non di più, non procedere verso l’evoluzione di Giove, Venere e Vulcano … Questo doveva essere impedito. Per cui nell’anima razionale o affettiva gli uomini dovevano ricevere ispirata, instillata, l’anima cosciente con il suo contenuto già prima [e cioè nel VII secolo]. Allora l’uomo nella sua evoluzione si sarebbe fermato all’anima cosciente; allora egli sarebbe stato un mostro di sapere lasciatogli a partire dal sesto periodo di civiltà! Allora tuttavia sarebbe stata finita per lui; egli non avrebbe continuato a evolversi, ma avrebbe incorporato ciò nella sua anima cosciente, nel suo estremo egoismo avrebbe posto tutto al servizio dell’anima cosciente» (O.O. 184, 11.10.1918).

 

Da questa descrizione vediamo che allora su un piano ancor più ampio Sorat voleva raggiungere ciò a cui oggi, in un altro modo, aspirano le menzionate confraternite del male in Occidente. Se nel VII secolo Sorat tentò di rendere impossibile l’intera futura evoluzione del mondo (Giove, Venere e Vulcano), così le confraternite occidentali oggi hanno l’intenzione di impedire l’ingresso nell’umanità dei periodi di civiltà che sono chiamati a preparare come in modo profetico questa prossima evoluzione: il sesto periodo di civiltà a preparare Giove, il settimo periodo di civiltà Venere e la grande sesta epoca a preparare Vulcano.100

 

In entrambi i casi, in cui si tratta del futuro di tutta l’evoluzione cosmica, il passaggio dal quinto al sesto periodo di civiltà assume una decisiva importanza. Per ciò in questo periodo nell’evoluzione dell’umanità sulla Terra avranno luogo i più importanti contrasti, ai quali già oggi la Scienza dello Spirito deve preparare gli uomini (vedi O.O. 159/160, 15.6.1915).

Nel VII secolo, per l’ulteriore agire dell’impulso derivante dal Mistero del Golgota nell’evoluzione della Terra, Sorat non potè ancora raggiungere la sua meta.

Oggi egli fa un nuovo tentativo, cercando di recuperare attraverso le menzionate confraternite. Ma ci riuscirà soltanto se sarà in grado di far passare inosservato il Cristo eterico all’umanità.

 

Con ciò tocchiamo un segreto che a tutta prima appare come una contraddizione. Infatti, nella citata conferenza sull’impulso di Gondishapur Rudolf Steiner definisce Sorat come un «essere di natura arimanica» (ibidem).101 Nel ciclo sull’Apocalisse dell’anno 1908 invece, egli viene definito come demone solare o più grande avversario cosmico del Cristo stesso, che secondo il suo essere non fa parte dell’evoluzione della Terra – come le potenze arimaniche -, ma ci penetra dall’al di là di essa, quale vero Anticristo.

La contraddizione tuttavia si risolve, se consideriamo che Sorat, proprio perché arriva da fuori dell’evoluzione terrestre, può agire in questa anzitutto soltanto con la mediazione di altri esseri, che appartengono ad essa. Così, il suo potere nel VII secolo si manifestò con la mediazione di un essere arimanico guida, che ispirando stava dietro la seducente saggezza di Gondishapur e – se l’esperimento fosse riuscito – «sarebbe apparso egli stesso, anche se non sul piano fisico» (ibidem). Così, già allora si trattava di una sorta di apparizione eterica di questa entità «rigorosamente arimanica» al servizio di Sorat e che per così dire lo rappresentava nell’evoluzione della Terra.

 

Appunto nel nostro tempo troviamo quest’ultima, prescelta dalle confraternite dell’Occidente ad assumere il posto del Cristo eterico nel mondo spirituale adiacente alla Terra, per contendere all’umanità il Cristo eterico. Si tratta qui di un essere che quale inviato di Sorat «giunge solo fino a un’incorporazione eterica, e che le confraternite vorrebbero collocare al posto del Cristo, mentre quest’ultimo dovrebbe passare inosservato» (O.O. 118, 18.11.1917).

Se colleghiamo inoltre quanto detto con ciò che altresì sappiamo soltanto mediante Rudolf Steiner, e cioè che la rivoluzione bolscevica in Russia nell’autunno 1917 quale «esperimento socialista» è stata messa in scena e guidata inequivocabilmente da queste confraternite dell’Occidente per mezzo dei bolscevichi,102 allora comprenderemo ancora meglio che cosa intendeva Rudolf Steiner quando di questi ultimi parlava come di «uomini di Sorat».

 

▸ «Gli uomini di Sorat si riconosceranno anche esteriormente; nel modo più orrendo essi non solo scherniranno tutto, ma vorranno combattere e trascinare nel fango tutto ciò che è di natura spirituale. Si sperimenterà per esempio in ciò che in certo qual modo è concentrato in uno spazio ristretto nei suoi germi nell’odierno bolscevismo, come ciò verrà inserito in tutta l’evoluzione dell’umanità» (O.O. 346, 12.9.1924).103

Ne consegue che quanto dalle ispirazioni di Sorat (mediante il menzionato essere arimanico) venne preparato nelle logge occidentali, trovò il suo primo compimento nel Paese che dalla direzione universale è chiamato a porre un giorno il fondamento per il sesto periodo di civiltà e con ciò per tutta l’ulteriore evoluzione della Terra. Infatti, come «popolo del Cristo»,104 il popolo russo (e nel senso più ampio tutta la popolazione slava d’Europa) non solo è chiamato a fondare il sesto periodo di civiltà, ma porta in sé, e cioè in modo particolare, anche le forze per la nuova chiaroveggenza e la percezione del Cristo eterico.105 Ma appunto ciò doveva essere completamente estirpato mediante l’«esportazione» del bolscevismo dall’Occidente. Come stiano le cose oggi, dopo la caduta del bolscevismo, ossia sino a che punto il settantenne terrore bolscevico sia riuscito a distruggere nelle anime degli esseri umani russi queste delicate facoltà soprasensibili, deve essere lasciato aperto. Infatti, un definitivo giudizio in merito potrà essere dato soltanto in futuro.

 

• La decisione dell’umanità, in che direzione essa vuole andare in riguardo al ritorno eterico del Cristo,

deve tuttavia essere presa nel quinto periodo di civiltà dall’Io libero.

• Perciò Rudolf Steiner parla sempre di nuovo del fatto che questo periodo,

quale tempo delle grandi decisioni, significativo per tutta l’evoluzione della Terra, è di immensa importanza.106

 

In modo completamente diverso, tuttavia non meno veemente, agiscono le confraternite orientali, soprattutto quelle indiane-tibetane di sinistra contro l’apparizione eterica del Cristo. È vero che esse non operano dalla particolarità della loro spiritualità con le anime defunte (poiché le incarnazioni orientali non danno agli uomini sufficienti forze per mantenere dopo la morte la coscienza dell’Io in modo così forte come è possibile per l’uomo occidentale), ma con forze occulte del tutto diverse, tuttavia non meno gravi.

Come sappiamo dall’Antroposofia, durante i primi tre giorni dopo la morte dell’uomo, il suo corpo eterico si stacca dal corpo astrale e dall’Io. Poi questo corpo eterico normalmente viene accolto dall’etere universale e dissolto in esso. Ma queste confraternite orientali possiedono determinati metodi occulti grazie ai quali conservano dalla dissoluzione per diverso tempo i corpi eterici degli uomini che durante la loro vita appartenevano a una tale loggia o confraternita. Questi corpi eterici dei defunti, trattenuti artificialmente nel mondo spirituale adiacente alla Terra, possono poi essere attratti da un particolare tipo di demoni che sono collegati con tali logge.

Infatti,

▸ «mentre dunque le logge occidentali trattengono direttamente nella materia i morti, quelle orientali di sinistra hanno invece Spiriti demoniaci, Spiriti che non appartengono all’evoluzione terrena, ma che vi si introducono indossando corpi eterici abbandonati dagli uomini» (O.O. 178, 18.11.1917).

 

Demoni che «non appartengono all’evoluzione terrena» sono prevalentemente

quelli che nel mondo spirituale sottostanno direttamente a Sorat.

Con queste manipolazioni occulte le confraternite orientali cercano soprattutto di

▸ impedire «che il Mistero del Golgota con il suo impulso afferri l’evoluzione dell’umanità.

Questo non lo vogliono» (ibidem).

Così, in questo modo inquietante cercano di agire contro l’apparizione eterica del Cristo,

▸ affinché «il Cristo come individualità che deve manifestarsi sulla Terra

[nel corpo eterico] passi inosservato» (ibidem).

 

E come possono raggiungere questo con i corpi eterici dei defunti occupati da demoni soratici?

Rudolf Steiner risponde a questa domanda con un esempio derivante da una situazione del tutto diversa. Sulla Terra esistono Nazioni che per loro naturale caratteristica conferiscono al corpo eterico dell’uomo un’impronta nazionale così forte che dopo la morte esso ha bisogno di un tempo molto più lungo per la sua dissoluzione, che non i corpi eterici di altre Nazioni. Se avviene una cosa simile, allora un tale corpo eterico – soprattutto se il suo proprietario nella sua ultima vita terrena non ha mostrato alcuna tendenza verso il mondo spirituale – può essere usato dalle potenze oppositrici per cooperare nel nostro tempo alla deformazione dell’immaginazione del Cristo eterico, così che nasce il pericolo

▸ che il «Cristo appaia nella figura falsa, in immaginazioni false» (0.0. 158, 9.11.1914).

 

E se tale tendenza si presenta già in comuni corpi eterici di defunti, tuttavia un po’ induriti, allora ciò si intensifica quasi a dismisura quando un tale corpo eterico umano, mediante le macchinazioni delle menzionate confraternite, viene preso in possesso da un demone al servizio di Sorat, che si è annidato in questo corpo eterico. Così, i corpi eterici non dissolti dei defunti vengono usati nel mondo spirituale da demoni soratici come potente mezzo, per agire nel senso menzionato contro la purezza dell’immagine nella quale deve presentarsi il Cristo eterico.

Proprio questo segreto è conosciuto alle confraternite orientali. Perciò esse cercano di deformare l’immaginazione del Cristo eterico mediante tali demoni soratici che occupano i corpi eterici al punto tale da non volgersi gli uomini ad essa con la dovuta attenzione, ossia da considerarla qualcosa di completamente diverso.

Per confonderli in tal senso ancora di più, nelle zone asiatiche, sviluppata dalle stesse logge, viene diffusa e corrispondentemente promossa una specie dii «venerazione degli antenati» demonizzata, che deve sostituire la vera percezione del Cristo eterico.

Si parla quindi di antenati, ma in realtà vengono intesi i demoni che agiscono mediante i corpi eterici dei defunti.

 

Rudolf Steiner lo descrive così:

▸ «L’antenato è semplicemente, colui che ha lasciato il proprio corpo eterico di cui i demoni si sono appropriati attraverso le macchinazioni della loggia. Si introduce così il culto degli antenati. Ma gli antenati che vengono venerati non sono altro che entità demoniache dimoranti nel corpo eterico degli antenati» (O.O. 178, 18.11.1917).

In questo modo operano oggi le logge orientali contro il ritorno eterico del Cristo:

▸ «Si ottiene così che il Cristo come individualità [eterica], che deve manifestarsi sulla Terra passi inosservato per gli uomini d’Oriente, o addirittura per gli uomini in generale, anzi quest’ultimo è il vero scopo» (ibidem).

E poi, riassumendo Rudolf Steiner aggiunge:

▸ «In questo modo viene condotta da due lati [dalle logge occidentali e da quelle orientali] una lotta contro l’Impulso del Cristo che si manifesterà nell’eterico durante il ventesimo secolo» (ibidem).

Accanto al bolscevismo che si presentò con tutta la sua violenza del potere distruttivo nella rivoluzione russa del 1917 e nel seguente terrore di massa e che fu caratterizzato da Rudolf Steiner quale conseguenza dell’agire dei demoni di Sorat negli uomini, nello stesso secolo giunse ancora un secondo potente attacco di Sorat, questa volta sull’Europa Centrale, nella presa di potere di Adolf Hitler nel 1933.

Oggi è straordinariamente commovente leggere le parole in cui nel settembre 1924 durante il ciclo sull’Apocalisse per i sacerdoti della Christengemeinschaft (Comunità dei cristiani), come profeticamente Rudolf Steiner rileva l’intera dimensione occulta di tale evento nella storia della Germania e mette in connessione tutto l’avvenimento con Il ritorno eterico del Cristo: «Prima che il Cristo eterico possa essere afferrato dagli uomini in giusta maniera, l’umanità dovrà superare l’incontro con la bestia, che emergerà nel 1933» (O.O.346,20.9.1924).107

 

Nei successivi dodici anni questa lotta con la bestia salita dagli abissi, con il demone Sorat stesso, imperversò non solo in Germania, ma sul suolo di quasi tutta l’Europa, in un modo che dal punto di vista di terrore e crudeltà, si lasciò ampiamente dietro alle spalle tutto ciò che era accaduto prima nella storia dell’umanità. La domanda, che tuttavia dapprima rimase senza risposta, era: fino a che punto con quello venne impedito il processo di apparizione del Cristo nell’eterico? Il peso di questa domanda viene inoltre intensificato da quanto segue.

Ogni conoscitore delle esposizioni di Rudolf Steiner sul ritorno eterico del Cristo si accorgerà subito che per l’inizio di questo processo egli indica sempre di nuovo lo stesso periodo: dal 1930 al 1945,108 che corrisponde esattamente al periodo del regno del terrore del nazionalsocialismo. Qui si ebbero i più grandi ostacoli all’ingresso del Cristo eterico nell’umanità. E questi ostacoli nacquero soprattutto nel Paese al quale poco prima, come culminazione e massima fioritura del suo secolare sviluppo culturale, venne data l’Antroposofia quale nuovo linguaggio, con il quale l’uomo del presente può porre le sue più importanti domande al Cristo eterico (vedi nel capitolo 2).

 

Così possiamo approvare pienamente e del tutto il risultato al quale era giunto lo storico antroposofo Karl Heyer (1888-1964) dopo essersi occupato per tutta la vita dei fondamenti storico-esoterici del nazionalsocialismo, e cioè che il Movimento nazionalsocialista non era altro che un «Movimento anti-antroposofico».109

 

Da quanto detto risulta che a tale riguardo il destino dei Tedeschi è del tutto paragonabile al destino dei russi nel XX secolo. In base alla loro disposizione naturale, entrambi erano chiamati a rivestire un ruolo importante nell’aurora del ritorno eterico del Cristo.

I Tedeschi avevano il compito di portare nell’umanità, con l’Antroposofia donata loro, il messaggio del Cristo eterico quale più importante evento spirituale del nostro tempo;

e i Russi, definiti da Rudolf Steiner il «Popolo del Cristo», dovevano mostrare una particolare sensitività e ricettività per tale annunciazione.

Infatti, il ritorno eterico del Cristo, iniziato nel XX secolo e che perdurerà tremila anni, deve appunto raggiungere la sua culminazione nella prima metà del sesto periodo di civiltà, che deve essere fondato dagli Slavi, e quale centrale impulso spirituale compenetrare tutta l’evoluzione culturale.

 

Come già detto, nessun potere del mondo (nemmeno Sorat) può fermare il ritorno eterico del Cristo. Ma creare ad esso degli ostacoli, che consistono nel deviare gli uomini da tale evento – nel XX secolo, soprattutto con la comparsa del bolscevismo e del nazionalsocialismo sulla scena della storia mondiale -, è ampiamente riuscito.

Con ciò tuttavia, la grande lotta per l’apparizione del Cristo eterico non è assolutamente finita o già vinta dalle potenze oppositrici. Essa continua e agli antroposofi, che oggi possiedono il più grande sapere in merito, per ciò spetta un importante compito in riguardo al possibile esito di tale lotta durante i prossimi tremila anni. Questo compito rimane, anche se ci si trova ancora lontani dal poter valutare giustamente le conseguenze interiori dell’attacco di Sorat sull’Europa Centrale e Orientale nel XX secolo.

 

Nel contesto di questo capitolo è tuttavia importante constatare che esiste una specie di collaborazione delle confraternite segrete dell’Occidente e dell’Oriente sopra descritte. Nel frattempo è già generalmente noto quale aiuto dall’Occidente abbiano ricevuto il sorgente nazionalsocialismo e il successivo regime di Hitler.110

Sono conosciuti anche sufficientemente i bramati rapporti esaltati con l’Himalaja e il sapere segreto dell’Oriente là mantenutosi.111 Davanti a tale sfondo diventano comprensibili anche le valutazioni positive di Hitler e del suo regime che emergono sempre di nuovo in Oriente.112 Alla fin fine si trattava di questo: eliminare il cristianesimo in un ambito di potere dei nazionalsocialisti di estensione più grande possibile (ciò era inteso con la guerra mondiale) e installare ovunque nuovi culti pagani di origine ariana, con una sorta di culto degli antenati al centro, come praticato dalle confraternite orientali di sinistra.113

 

Nello stesso modo e non meno radicalmente era prevista l’eliminazione del cristianesimo da parte dei detentori del potere bolscevichi.

Soprattutto doveva essere distrutto ogni fondamento animico per l’ulteriore agire del «Popolo del Cristo» nell’Europa dell’Est con la creazione del «nuovo uomo» nel senso dell’ideologia bolscevica. Il modello dell’«esperimento socialista» importato dall’Occidente in Russia venne collegato con l’eredità asiatica ancora sempre molto forte,114 e doveva essere diffuso in tutto il mondo come potenziale di distruzione di eccezionale efficacia.

Storicamente il rapporto del governo bolscevico con le confraternite orientali è dimostrato nella famosa lettera del Mahatma, portata «dalle altezze del Himalaja» alla fine degli anni venti da Nikolai e Helena Roerich al governo, allora già guidato da Stalin. In questa lettera il regime bolscevico in Russia venne approvato pienamente e sostenuto senza riserve dai Mahatma orientali.115

 

Tutti questi fatti testimoniano

che le aspirazioni delle confraternite occidentali e orientali di sinistra

vanno nella stessa direzione di quelle dei demoni di Sorat e di Sorat stesso.

Insieme agiscono contro l’apparizione del Cristo nell’eterico,

e questo poteva essere osservato nel regno del terrore del bolscevismo e del nazionalsocialismo nel XX secolo.

 

Per un motivo del tutto particolare, durante i suoi dieci anni di attività nella Società Teosofica (1902-1912) Rudolf Steiner potè seguire da vicinissimo l’efficacia e i metodi occulti delle logge orientali di sinistra. Ancor più, dall’impulso dell’occultismo cristiano-rosicruciano da lui rappresentato senza compromessi, per proteggere la prossima apparizione del Cristo nell’eterico, egli dovette condurre una dura lotta.

Per questo motivo è necessario affrontare il tema nuovamente entrando di più nei dettagli. In questo capitolo è già stato detto come i corpi eterici induriti degli uomini dopo la loro morte si dissolvono difficilmente e possono così essere usati contro il ritorno eterico del Cristo. Anche in un simile caso Michele, con le anime degli uomini a lui appartenenti, deve lottare per l’apparizione non deformata del Cristo eterico (vedi O.0.158,9.11.1914). Tuttavia egli deve condurre una lotta ancor più dura contro i corpi eterici occupati dai demoni di Sorat, con i quali lavorano le logge orientali e che tendono a contrapporsi al ritorno eterico del Cristo in modo simile, ma con molta più violenza.

 

Infatti, tra i due tipi di corpi eterici esiste una decisiva differenza.

• I corpi eterici induriti116 che si sono formati sulla normale via dell’evoluzione causano soltanto la deformazione dell’immaginazione del Cristo – che tuttavia può essere corretta dagli Spiriti del bene -,

• i corpi eterici occupati dai demoni di Sorat, tuttavia, hanno già il potere di cancellare questa immaginazione al punto tale che gli uomini sulla Terra non si accorgeranno più di essa.

 

L’onda dell’occultismo indiano-tibetano, che oggi si sta estendendo in tutto il mondo, deve altrettanto essere osservata per una volta dal punto di vista qui accennato. Anche se non dietro a tutte, certamente dietro a molte tendenze simili stanno le aspirazioni delle menzionate logge orientali di sinistra, anche se gli uomini che in primo piano propagano tale occultismo orientale a tutta prima non hanno la minima idea delle mete segrete di esso.

Che qui si tratti di uno stato delle cose molto serio, che alla fin fine può danneggiare gravemente anche il generale agire dell’Impulso-Cristo nell’umanità, risulta dalle seguenti parole di Rudolf Steiner:

▸ «Infatti, le iniziazioni orientali devono lasciare necessariamente intatto il principio del Cristo, quale centrale fattore cosmico dell’evoluzione. … Esse potrebbero avere una speranza di successo nell’evoluzione5 soltanto estirpando il principio del Cristo dalla cultura occidentale.! Ma questo sarebbe identico alla cancellazione del vero e proprio significato della Terra, che sta nella conoscenza e realizzazione delle intenzioni del Cristo vivente» (O.O. 262, Manuskript von Barr, Teil III / Manoscritto di Barr, Parte III; corsivi di Rudolf Steiner).

 

Insieme alle anime degli uomini appartenenti a lui, Michele oggi lotta anche contro i corpi eterici che in seguito alle manipolazioni delle logge orientali sono occupati dai demoni di Sorat. E in questa lotta gli stanno accanto anche l’entelechia dell’anima sorella di Adamo, menzionata nel capitolo 1, e l’Arcangelo Widar. Soprattutto quest’ultimo riveste un ruolo decisivo in questa lotta, poiché egli è chiamato ad agire a partire dal nostro tempo contro qualsiasi chiaroveggenza atavica,117 nella quale l’immaginazione del ritorno del Cristo può manifestarsi soltanto deformata.

 

Un ulteriore pericolo, che Rudolf Steiner accenna soltanto, ha la sua origine in tali e simili manipolazioni delle logge orientali. Queste non agiscono soltanto contro il ritorno eterico del Cristo, ma altrettanto assiduamente contro le conseguenze di ciò che mediante il Mistero del Golgota alla svolta dei tempi è entrato nell’umanità.

Con la loro antichissima spiritualità queste confraternite orientali di sinistra lottano contro l’Impulso-Cristo in generale.

Fanno di tutto per «sviare» negli uomini «l’interesse dal Cristo; le confraternite orientali, soprattutto indiane, non intendono permettere che il cristianesimo si diffonda, che si diffonda l’interesse per il Cristo reale, passato attraverso il Mistero del Golgota, che nella sua unica incarnazione rimase tre anni sulla Terra e che non può più tornare ad incarnarsi sulla Terra» (0.0. 178, 18.11.1917).

 

Queste parole di Rudolf Steiner indicano con chiarezza che le confraternite orientali non vogliono accettare l’unicità dell’incarnazione del Cristo, e con ciò il significato centrale del Mistero del Golgota per l’intera evoluzione della Terra. E appunto questo le induce a credere che il Cristo – anche dopo la svolta dei tempi – apparirà sempre di nuovo sulla Terra in un corpo fìsico come uno dei molti Bodhisattva conosciuti dalla storia.

Con questa convinzione, dal lato orientale viene preparato il secondo potente mezzo per la lotta contro il Mistero del Golgota e nel contempo contro l’apparizione del Cristo eterico. Infatti, le confraternite orientali sanno che se dopo la svolta dei tempi il Cristo apparisse ancora soltanto un’unica volta sulla Terra in un corpo fisico, Egli stesso avrebbe cancellato la Sua azione sul Golgota.

Per cui oggi il mezzo efficace per lottare contro il Mistero del Golgota e deviare gli uomini dall’apparizione del Cristo nell’eterico è quello di proclamare in tutto il mondo il Suo ritorno nel corpo fisico.

 

Nella storia della Società Teosofica queste intenzioni delle confraternite orientali di sinistra si presentarono già poco dopo la sua fondazione. Soprattutto nell’anno 1915, durante la prima guerra mondiale, Rudolf Steiner mise in rilievo tale aspetto in una serie di conferenze. Che in riguardo egli non si sia abbandonato a delle illusioni, è dimostrato dalle parole tratte dal Manoscritto di Barr, citate sopra in questo capitolo, da lui redatte già nel 1907.

Così, Rudolf Steiner riassume la storia occulta della fondatrice della Società Teosofica, H. P. Blavatsky, nel seguente modo:

• Dopo essersi ritirati gli originari iniziati orientali che la avevano ispirata e guidata come primi,118 al loro posto si presentarono Pseudo-Mahatma, che erano in rapporto con le descritte confraternite di sinistra, o, ciò che è ancor più probabile, erano loro stessi membri di tali confraternite. Con questa fatale influenza, l’anima della Blavatsky, preparata in modo occulto dalle sue nuove guide, divenne a poco a poco colma di odio verso il Cristo. Ma questo potè accadere soltanto ispirandole spiritualmente che il più grande benefattore dell’umanità non era Jahve, ma unicamente Lucifero.

 

Rudolf Steiner dice in merito:

▸ «Per creare qualcosa, che andasse oltre il sinnetismo,119 ella [la Blavatsky] accettò le proposte degli occultisti indiani che la ispiravano.120 Questi miravano soltanto ai loro speciali interessi indiani, essendo seguaci del sentiero sinistro. Miravano a fondare su tutta la Terra un sistema di saggezza dal quale era escluso il Cristo e anche Jahve, Jehova. Doveva dunque essere inserito misteriosamente nella teoria qualcosa che a poco a poco eliminasse il Cristo e Jahve. Allora [tra gli occultisti orientali di sinistra] venne deciso quanto segue. Si diceva [alla Blavatsky e ai suoi seguaci]: Guardate Lucifero. – Non si parlava di Arimane, lo si riconosceva tanto poco da usare il primo nome per entrambi. – Questo Lucifero [e anche Arimane] è in verità il grande benefattore dell’umanità. Egli porta agli uomini tutto ciò che gli uomini possiedono mediante il loro capo, la loro testa: la scienza, l’arte, in breve ogni progresso. Egli è il vero Spirito della luce, colui al quale bisogna attenersi. E Jahve, che cosa ha fatto in verità? Egli ha riversato sugli uomini l’ereditarietà dei sensi! È un Dio lunare, che ha portato l’elemento lunare negli uomini… Tutta ‘La dottrina segreta’ [della Blavatsky] è composta in modo tale da far emergere questo, e viene anche espresso con chiarezza. Per ciò, per motivi occulti H. P. Blavatsky doveva essere preparata a odiare il Cristo e Jahve» (O.O. 254, 18.10.1915).

 

Ma poiché la Blavatsky verso l’esterno doveva tener conto del cristianesimo – poiché intendeva diffondere la sua dottrina soprattutto nel mondo occidentale -, doveva anche integrare in qualche modo il fondatore di esso nel suo sistema occulto, che ora in modo crescente venne ispirato dalle confraternite orientali di sinistra. Compì ciò, mettendo alla pari il Cristo Gesù con Jeshu ben Pandira, che visse – pure in Palestina – all’incirca cento anni prima, e accogliendolo nella cerchia dei Maestri teosofici come uno dei Bodhisattva.

 

Quanto dalla Blavatsky stessa fu soltanto accennato, venne dopodiché pienamente sviluppato dalla sua seguace Annie Besant.121 Ma l’errore fondamentale di tutta la dottrina teosofica – l’aver scambiato Gesù di Nazareth con Jeshu ben Pandira – risale alla Blavatsky, ossia ai suoi ispiratori occulti.122 Su tale fondamento deformato era soltanto una questione di tempo, quando A. Besant, sotto le stesse ispirazioni dei fratelli di sinistra rimasti nello sfondo, avrebbe proclamato in tutto il mondo il Cristo quale Bodhisattva che si incarna sempre di nuovo e quindi come il Maestro Universale che doveva arrivare.

Mediante il suo collaboratore C. W. Leadbeater, poco dopo fu trovato il corrispondente portatore umano per il Maestro Universale che doveva arrivare quale Maitreya-Cristo incarnato. Dopo un tentativo fallito con il fanciullo olandese Hubert van Hook, nel 1909 egli scoprì infine il fanciullo indiano Krishnamurti.123

 

In questa esposizione è significativo soprattutto l’anno in cui ebbe inizio lo scandalo di Krishnamurti quale Maestro Universale e «Cristo» incarnato. Leadbeater, che mise in scena tutto l’inganno – nonostante la sua chiaroveggenza -, probabilmente sapeva molto meno del Mistero dell’anno 1909 rispetto agli occultisti orientali di sinistra che lo ispiravano. Infatti, un iniziato cristiano – in questo caso Rudolf Steiner -, come già menzionato in questo libro, esattamente nell’anno 1909 poteva percepire per la prima volta il Cristo eterico entro la sfera astrale della Terra. La Sua apparizione eterica quindi coincide con il tentativo di renderLo impercettibile, ponendo il falso Cristo quale Maestro Universale da parte della Società Teosofica.

 

Dall’ulteriore storia sappiamo che la principale posizione di Rudolf Steiner contro tale inganno occulto nel 1912 condusse alla sua espulsione e a quella di tutti i suoi amici dalla Società Teosofica, dopo di che già a Natale del 1912 a Colonia potè essere fondata una Società Antroposofica indipendente dalla Società Teosofica. Il tutto può essere riassunto nelle seguenti parole di Rudolf Steiner, che si riferiscono non solo al periodo di allora, ma anche a tutti i tremila anni del ritorno del Cristo eterico:

▸ «In quest’epoca, in cui l’umanità deve contemplare il vero Cristo nel corpo eterico, appariranno dei falsi Cristi. Ma gli antroposofi sono chiamati a poter distinguere tra spirituale e materiale e ad essere ben preparati a contrastare ogni affermazione – da qualsiasi parte venga – che Cristo appaia nella carne. Gli antroposofi hanno il compito di avvedersi che questo sarebbe materialismo, il peggior tentatore in uno degli eventi più importanti dell’evoluzione umana, nell’evento che noi nominiamo il ritorno del Cristo» (O.O. 118, 30.1.1910).124

 

Anche nella cosiddetta piccola Apocalisse del Monte degli Ulivi, in modo del tutto appropriato al nostro tempo, il Cristo stesso rileva: «Allora se qualcuno vi dirà: Ecco qui il Cristo! Eccolo là!, non credetegli. Infatti, sorgeranno falsi Cristi e falsi profeti, i quali vi daranno a vedere segni e prodigi per sedurre, se possibile, gli stessi eletti» (Me 13, 21-22). 125

 

La gravità di tale contrasto con le potenze che agiscono contro il ritorno eterico emerge soprattutto da due ulteriori esposizioni di Rudolf Steiner che dovrebbero essere afferrate nella loro piena importanza dagli uomini odierni. La definizione Shamballa usata in esse nella terminologia orientale, nel contesto della conferenza citata significa la sfera spirituale nella quale oggi agisce il Cristo eterico e dove Egli vorrebbe condurre gli uomini mediante lo sviluppo delle nuove facoltà chiaroveggenti (vedi dettagli nel capitolo 5).

▸ «Giunti al bivio, il punto è questo: Verso il basso, o verso l’alto; verso ciò che come un Kamaloka Universale si trova ancor più in basso del Kali Yuga, o verso ciò che permette all’uomo di entrare in quel luogo, che in verità è inteso con la definizione Shamballa» (O.O. 116, 9.3.1910).

 

Se ora ci ricordiamo che, in seguito alle sue cattive azioni nella vita terrena trascorsa, nel periodo del Kamaloka l’uomo sarà esposto in modo del tutto particolare alla potenza dei demoni, allora possiamo presumere che cosa in verità è inteso con queste parole sul Kamaloka Universale che ha già luogo sulla Terra. Nell’Apocalisse di Giovanni questa condizione viene descritta in modo profetico con le parole:

 

«In quei giorni gli uomini cercheranno la morte e non la troveranno.

Brameranno morire, ma la morte fuggirà da loro» (9,6).

Allora il ritorno eterico apparirà agli uomini così spaventevole,

che diranno «alle montagne e alle rupi: ‘Cadete sopra di noi e nascondeteci

dalla presenza di Colui che siede sul trono e dall’ira dell’Agnello’» (6,16).

Anche Rudolf Steiner mette in rilievo che, se il Cristo nella Sua apparizione eterica e quale Signore del Karma non potrà essere compreso dagli uomini che hanno respinto la preparazione mediante la Scienza dello Spirito, la rivelazione eterica apparirà loro come una terribile punizione.

 

▸ «Infatti, l’uomo che la veda quando le sue forze [chiaroveggenti] sono destate, ma senza essere preparato, non la potrà comprendere [l’apparizione del Cristo nell’eterico]. Il Signore del Karma gli apparirà allora come un tremendo castigo» (0.0. 131, 14.10.1911).

E una seconda esposizione di Rudolf Steiner indica ulteriori conseguenze di un tale non accogliere il Cristo eterico da parte degli uomini, questa volta più in una prospettiva temporale:

▸ «Così ci è dunque concesso di parlare del ritorno del Cristo e del fatto che ci innalzeremo al Cristo nel mondo spirituale appropriandoci della veggenza eterica … Se così non fosse, l’umanità dovrebbe attendere poi a lungo, molto a lungo, finché le possa essere data di nuovo una tale occasione; dovrebbe attendere a lungo, fino a una nuova incarnazione della Terra» (0.0. 118,25.1.1910).126

 

Poi però Rudolf Steiner precisa ancora questa terribile prospettiva, secondo la quale l’umanità deve attendere la cosciente collaborazione con il Cristo sino al futuro stato di Giove,127 e rappresenta una seconda possibilità di questo scenario negativo, connesso con il fatto che senza la percezione del Cristo eterico l’umanità sprofonderà definitivamente nel materialismo, vale a dire «al di sotto del Kali Yuga», per poi essere confrontata con una gigantesca catastrofe che coinvolgerà tutta la Terra. –

▸ «Se ciò non riuscisse, la Terra sprofonderebbe nel materialismo e l’umanità dovrebbe ricominciare daccapo – dopo una grande catastrofe – sulla Terra stessa o su uno dei prossimi pianeti [Giove]» (O.O. 118, 27.2.1910).

 

E dopo queste parole Rudolf Steiner conclude la sua conferenza con la grande esclamazione:

«La Terra ha bisogno dell’Antroposofia! È un antroposofo chi prende coscienza di ciò.»

 

• Anche oggi l’Antroposofia rimane l’unica corrente spirituale che rivela queste verità agli uomini,

indicando loro le vie per poter evitare questo terribile futuro.

 

Riassumendo, possiamo dire che le due direzioni di sinistra descritte,

agenti rispettivamente da Occidente e Oriente hanno tuttavia una meta comune:

impedire il ritorno eterico del Cristo con tutti i mezzi a loro disposizione.

• Per ciò gli occultisti orientali cercano di raggiungere la loro meta

soprattutto mediante l’apparizione di un Maestro Universale fisico, che un giorno sarà il vero Anticristo.128

• Gli occultisti occidentali invece, per raggiungere la stessa meta

usano un’entità arimanica-soratica che rimane nel mondo spirituale adiacente alla Terra.

 

Entrambe le intenzioni tuttavia si incontrano nell’incarnazione di Arimane all’inizio del terzo millennio cristiano.

Certamente egli si incarnerà, secondo le indicazioni di Rudolf Steiner, nel Nordamerica129

e godrà di sicuro del massimo sostegno delle confraternite occidentali,

nel contempo tuttavia egli incorporerà in sé «l’ideale» che coltivano anche gli occultisti orientali di sinistra.

 

In altre parole Arimane, che sta arrivando, unirà definitivamente

le confraternite occidentali e orientali nella loro lotta contro il Cristo eterico,

e con ciò metterà tutta l’umanità in Oriente e Occidente

alla più dura prova nel suo rapporto con il vero Cristo che agisce nell’eterico.

 

Possiamo altresì supporre che durante la sua incarnazione egli rimarrà costantemente collegato spiritualmente con quell’entità arimanica-soratica che agisce in modo soprasensibile nelle logge occidentali. È possibile che Arimane si riferisca persino direttamente a tale entità come «Cristo» che lo ispira. Egli sarà inoltre avvolto e rafforzato spiritualmente dai demoni di Sorat che agiscono dalle logge orientali, mediante i corpi eterici dei defunti.

Anche se Arimane incarnato non si presenterà necessariamente nel senso di Vladimir Soloviev come il benefattore dell’umanità che stupirà tutto il mondo,130 la sua influenza magica sull’umanità e su tutta la civiltà del presente sarà di una straordinaria dimensione. Infatti, qualche volta agendo nel retroscena può essere raggiunto molto di più che non mediante tutte le azioni esteriori visibili.

 

Dai diversi sintomi che Rudolf Steiner descrive come appartenenti all’agire di Arimane incarnato,131

uno ne deve essere messo particolarmente in rilievo.

• Tra l’altro egli istituirà grandi Scuole di magia pratica e di occultismo,

nelle quali gli uomini giungeranno velocemente alla chiaroveggenza

senza dover intraprendere loro stessi nessuno sforzo spirituale o morale.

 

Come un tempo nell’Accademia di Gondishapur tutto il sapere doveva essere riversato sugli allievi solo come dall’alto e inoltre in una forma non corrispondente al grado evolutivo dell’umanità di allora, così agli allievi della prossima Scuola di Arimane verrà detto che possono rimanere semplicemente così quali appunto sono, che non hanno assolutamente bisogno di alcuno sviluppo spirituale e morale per giungere ad esperienze spirituali, che non è più necessario un vero sviluppo interiore nel senso del libro L’iniziazione per raggiungere facoltà superiori, perché qui gli verrebbero offerti metodi molto più «progrediti».

 

• La conseguenza tuttavia sarà che tali uomini, dopo il loro arrivo al di là della Soglia,

saranno completamente in balìa dell’entità arimanica-soratica

e dei demoni nei corpi eterici dei defunti che costituiscono il suo esercito.

Una specie di ossessione di esseri demoniaci di massa

si estenderà nell’umanità da tali Scuole arimaniche, come un’epidemia spirituale.

 

In aggiunta si presenterà il fatto che queste attività magiche-occulte di Arimane senza alcun dubbio verranno pienamente sostenute dalle due confraternite dell’Occidente e dell’Oriente descritte in questo capitolo. Infatti, già da molto tempo in entrambe si opera con forze chiaroveggenti per aprire le vie all’essere eterico di natura soratica verso l’umanità in un caso, e nell’altro caso sedurre l’umanità con l’aiuto dei demoni che agiscono mediante i corpi eterici deposti dai defunti, e così impedendo la giusta percezione del ritorno del Cristo. Le Scuole magiche che Arimane aprirà ovunque nel mondo saranno quindi più che benvenute alle due confraternite al fine di conseguire le loro mete anticristiche.

 

In riguardo Rudolf Steiner indica una significativa qualità di tale chiaroveggenza arimanica, la quale poi agirà diretta alla meta contro la nuova chiaroveggenza che conduce all’esperienza del Cristo eterico. Ancor più, un’ulteriore conseguenza di tale divenire chiaroveggente arimanico per gli uomini sarà proprio quella di deformare, di oscurare quest’ultima, e alla fin fine di sostituirla con se stessa, in modo che gli allievi di tali Scuole arimaniche nel mondo spirituale percepiscano non il Cristo eterico ma l’entità arimanica-soratica, ritenendola, attraverso il loro tipo di chiaroveggenza deformata, necessariamente il Cristo.

 

• Se la nuova chiaroveggenza cristiana sarà tale che tutti gli uomini dotati di essa prima o poi vedranno la stessa cosa, il Cristo nell’eterico, e per ciò percorreranno il cammino per formare una grande fratellanza umana oltre tutte le separazioni in Nazioni, concezioni del mondo e religioni oggi ancora esistenti, per formare per così dire un corpo universale umano per il Cristo, nelle Scuole arimaniche invece gli uomini entreranno sì nel mondo spirituale, ma in modo tale da vedere ognuno qualcosa di completamente diverso.

 

• Attraverso tale frantumazione dell’umanità, che eserciterà su di essa un pressoché inimmaginabile potere coercitivo,

perché proveniente dal mondo soprasensibile, viene posto nell’umanità il fondamento spirituale per la futura guerra di

tutti contro tutti. Infatti, allora ogni uomo verrà sedotto da un diverso demone e indotto a esperienze

spirituali che sono fondamentalmente in contrasto con quelle degli altri.132

 

Per ciò ognuno si isola dal punto di vista animico-spirituale per sé e in sé, sì, si chiude in sé, e se non si rivolgerà al Cristo mediante il proprio sforzo morale, sarà obbligato a cercare la soluzione dei suoi crescenti problemi presso Arimane incarnato quale più grande benefattore dell’umanità. Ma questo condurrà tali uomini, quali suoi allievi già divenuti chiaroveggenti, all’essere arimanico-soratico con lui collegato nel mondo spirituale, e così intensificherà all’infinito il potere di questo demone sulle anime degli uomini. Questo allora sarà un ulteriore aspetto di ciò che Rudolf Steiner intende con il Kamaloka Universale che nasce già sulla Terra.

 

Vogliamo riportare qui nelle parole di Rudolf Steiner alcuni aspetti di tali avvenimenti del prossimo futuro.

Egli dice:

▸ «Arimane [nella sua incarnazione] mediante le arti più grandiose porterà agli uomini tutto ciò che sino ad allora potrà essere acquistato di sapere chiaroveggente [nella regolare disciplina occulta] soltanto con grande impegno e sforzo, come inteso qui [nell’Antroposofia]. Pensate come questo sarebbe infinitamente comodo! Gli uomini non dovrebbero fare nulla. Potrebbero vivacchiare in modo materialistico, … e non dovrebbero occuparsi di alcuna aspirazione allo Spirito» (O.O. 191, 15.11.1919).

 

Rudolf Steiner descrive nel seguente modo come Arimane raggiungerà questo concretamente:

▸ «Quando nel momento giusto Arimane sarà incarnato nel mondo occidentale, egli fonderà una grande Scuola occulta; in questa Scuola occulta verranno praticate grandiose arti magiche e sull’umanità verrà riversato tutto ciò che altrimenti può essere acquistato soltanto con fatica. … Infatti, in modo grandioso mediante arti magiche egli potrà rendere una moltitudine di uomini chiaroveggenti» (ibidem).

▸Ma in questa situazione sarebbe «il peggior consiglio che si potrebbe dare agli uomini, se si dicesse loro: Rimanete pure come siete! Arimane vi renderà di certo tutti chiaroveggenti, se lo vorrete. E lo vorrete, poiché Arimane avrà un grande potere!» (ibidem).

 

Ma la conseguenza di quest’onda di chiaroveggenza riversata sull’umanità sarà tutt’altro che favorevole per l’evoluzione dell’umanità. Infatti, in questa Scuola di magia coopereranno i demoni arimanici che ossessionano gli uomini.

E questo condurrà poi a quanto segue:

▸ «Di certo egli [Arimane] renderà gli uomini chiaroveggenti, farà sì che il singolo divenga spaventosamente chiaroveggente, ma in modo del tutto differenziato dagli altri: Ciò che vedrà l’uno, l’altro non lo vedrà, e un terzo nemmeno. Gli uomini saranno confusi e, nonostante essi riceveranno un fondamento di saggezza chiaroveggente, potranno arrivare soltanto a litigi e discordie, poiché le visioni delle diverse persone saranno le più differenti. Ma in definitiva gli uomini saranno molto contenti delle loro visioni, poiché ciascuno di loro potrà vedere nel mondo spirituale. Tuttavia la conseguenza sarebbe di nuovo che tutto ciò che è cultura terrena precipiterebbe ad Arimane!» (ibidem).

 

Con ciò, come già detto, Arimane provocherà la completa frantumazione dell’umanità, che quale più potente baluardo poi verrà eretto contro ciò che nella prospettiva del sesto periodo di civiltà deve raggiungere l’umanità. Infatti, di questo sesto periodo di civiltà – contro il quale, poiché costituisce la chiave per tutta l’ulteriore evoluzione della Terra, si scaglieranno in modo particolarmente assiduo i demoni soratici – Rudolf Steiner dice:

 

▸ «Sarà quello un tempo in cui gli uomini possiederanno assai più di oggi una saggezza in comune nella quale saranno per così dire immersi. Si comincerà a rendersi conto, che quanto v’è di più individualmente proprio dell’uomo è al tempo stesso dotato di valore più universale. … Questo è il pegno della vera pace e della vera fraternità [tra gli uomini], perché esiste una sola verità e questa verità ha realmente un certo nesso con il Sole spirituale» (0.0. 103, 30.5.1908-1; corsivo di Rudolf Steiner).

 

Quale «Sole spirituale» in mezzo all’umanità agirà poi sulla Terra133 il Cristo percepibile etericamente

e trasformerà l’umanità in una grande comunità di uomini, la quale, compenetrata dalla pace e dalla fratellanza,

a poco a poco diverrà il Suo corpo soprasensibile.

Soprattutto a questo futuro, già nel nostro tempo Arimane, mediante le sue «arti magiche»,

vuole contrapporre la completa frantumazione dell’umanità.

Se ciò avvenisse, si verificherebbe quanto Rudolf Steiner descrive nelle seguenti parole:

▸ «La conseguenza tuttavia sarebbe l’istituzione del regno di Arimane sulla Terra,

che tutta la Terra venisse arimanizzata,

che in certo qual modo venisse distrutto ciò che finora è stato elaborato dalla cultura umana» (0.0. 191, 15.11.1919).

 

• Ma soprattutto: la falsa chiaroveggenza sedurrebbe gli uomini a far passare inosservato il Cristo nell’eterico. Infatti, i demoni arimanici mostreranno loro nel mondo spirituale ogni sorta di cose, ma non ciò che è la cosa più importante nel nostro tempo, che unicamente può unire tutta l’umanità al di sopra di ogni elemento di separazione quale «Sole spirituale».

 

Così, in questo periodo al cui inizio ci troviamo già oggi – poiché i primi segni di chiaroveggenza arimanica esistono già in molti luoghi134 -, dovrà essere fatta l’importante scelta tra la chiaroveggenza cristiana e quella arimanica, vale a dire tra la saggezza cristiana, che unisce tutti gli uomini, e quella arimanica, che vuole separare tutti gli uomini. Ma in questa decisione l’Antroposofia, quale forza di orientamento per gli uomini, rivestirà un crescente ruolo.

 

Rudolf Steiner lo mette in rilievo nelle seguenti commoventi parole:

▸ «Proprio quella saggezza del futuro che è di tipo chiaroveggente, quella saggezza del futuro deve essere nuovamente tolta ad Arimane. Possiamo dire: È solo un libro, non sono due saggezze – un libro. – Si tratta soltanto di questo fatto: se il libro lo possiede Arimane o il Cristo. Il Cristo non può possederlo senza che l’umanità lotti per esso. E l’umanità può lottare per esso soltanto nel dire a se stessa che, sino al momento in cui Arimane apparirà sulla Terra, attraverso il proprio sforzo essa dovrà aver conquistato questo contenuto della Scienza spirituale» (ibidem; corsivi di Rudolf Steiner).

 

Dopodiché egli conclude questa rappresentazione mettendo in rilievo l’importanza dell’Antroposofia nel presente:

▸ «Vedete, questo è il lavoro cosmico della Scienza dello Spirito.

Il lavoro cosmico della Scienza dello Spirito consiste nel fatto

che il sapere del futuro non diventi, o rimanga, arimanico» (ibidem).

 

• Soltanto mediante una vera e corrispondente allo Spirito conoscenza del male

e della sua efficacia nel mondo come la rende possibile l’Antroposofia

e mediante la cosciente dedizione alla forza di Michele-Cristo del presente,

agli uomini verrà data la necessaria forza e sicurezza interiore per resistere alle prossime tentazioni e prove.

 

Anche il riconoscimento e il superamento di tutte le arti seducenti di Arimane dipenderà esistenzialmente dal fatto che gli uomini accolgano in sé la moderna conoscenza dello Spirito, per poi poter agire su questo fondamento.

 

Ma per questo sono soprattutto gli antroposofi

a dover dare il loro contributo nell’annunciazione del ritorno del Cristo

e nel diffondere il sapere sul Cristo eterico.

Infatti, in questo consiste il compito più importante dell’Antroposofia nel mondo odierno.

 

Così, questo capitolo può essere concluso con le seguenti parole di Rudolf Steiner, che indicano direttamente il nostro periodo e il prossimo futuro:

 

▸ «Quali uomini che comprendono, che sanno annunziare i segni del tempo,

regoliamo la nostra vita nel senso di questi tre Misteri del nostro tempo:

• del Mistero di Michele,      • del Mistero del Cristo      • e del Mistero di Sorat,

allora potremo agire in modo giusto nell’ambito in cui ci ha indirizzato il nostro Karma»

(O.O. 346, 12.9.1924).

 

 


 

Note:

93 – Vedi la citazione di Rudolf Steiner alla fine di questo capitolo, pagina 100.

94 – Se all’anno 2000 aggiungiamo altri 3000 anni, quale durata del ritorno eterico del Cristo e ancora 3000 anni, quale possibile durata della seconda manifestazione soprasensibile, allora arriviamo alla fine dell’ottavo millennio, che corrisponde al periodo della congiunzione della Terra con la Luna (vedi O.O. 204,13.5.1921).

95 – Queste confraternite occidentali caratterizzate da Rudolf Steiner non devono essere subito messe alla pari delle logge massoniche diffuse nel mondo, anche se non è escluso che queste ultime vengano strumentalizzate e usate qua e là dalle confraternite segrete per i loro scopi. Inoltre la massoneria nel mondo odierno è una struttura così complicata, diramata e contraddittoria, da non potersi più parlare di essa come di qualcosa di unitario. Rudolf Steiner rileva, che in riguardo al nostro periodo, in cui tutto deve essere costruito sulla libera individualità, la massoneria, con le sue cerimonie ereditate dall’antichità e non più comprese nel modo giusto, ha fatto il suo tempo. Una dettagliata osservazione di questo tema oltrepasserebbe il limite di questo lavoro.

96 – Nella conferenza del 18 novembre 1917 (O.O. 178) Rudolf Steiner dice in merito: «La concezione materialistica si va diffondendo [oggi] e crescerà ancora per quattro o cinque secoli», vale a dire all’incirca sino alla metà dell’attuale quinto periodo di civiltà postatlantico.

97 – Dai risultati delle indagini scientifico-spirituali di Rudolf Steiner su queste logge occulte dell’Occidente, deriva in modo inequivocabile che con le loro preoccupanti mete esse agiscono altresì contro i giustificati compiti positivi dei popoli di lingua inglese e per cui non possono assolutamente essere identificate con essi.

98 – Quanto detto spiega la meta segreta del grande «esperimento socialista» in Russia nel XX secolo e più tardi in altri Paesi mediante queste confraternite occidentali, con il quale doveva essere impedito soprattutto il giusto sorgere del futuro sesto periodo di civiltà. Vedi dettagli in S. O. Prokofieff, Le sorgenti spirituali dell’Europa Orientale e i futuri Misteri del Santo Gral, Parte terza, cap. 18 «Le correnti occulte del tempo presente che contrastano l’evoluzione spirituale dell’umanità», Il Capitello del Sole, Bologna 2001, e S. O. Prokofieff, L’incontro con il male, Parte 1, IV, “Il bolscevismo quale principio di iniziazione del male”, Collana Widar Edizioni, Ed. Antroposofica 2013.

99 – Vedi S. O. Prokofieff, Die prophetische Byline. Wie die Heiligen Berge aus ihren felsigen Hohlen di màchtigen russischen Helden entliessen (La Byline profetica. Come le montagne sacre dalle loro grotte rocciose rilasciarono i possenti eroi russi). Parte VI e VII, Dornach 1992.

100 – La decisiva differenza tra i due piani evolutivi consiste nel fatto che su Giove, Venere e Vulcano l’uomo possiede come proprie le parti costitutive superiori della propria entità (Sé spirituale, Spirito vitale e Uomo Spirito). Nei corrispondenti periodi di civiltà della Terra (il sesto e il settimo) egli le vive soltanto come manifestazione dall’alto.

101 – Anche più tardi, nel ciclo sull’Apocalisse per i sacerdoti della Christengemeinschaft (Comunità dei cristiani), vengono messe in rilievo le «potenze dei demoni arimanici» e detto poi che «uno dei più grandi di questi demoni è Sorat» (O.O. 346, 12.9.1924).

102 – Vedi p. es. anche O.O. 186, 12.12.1918.

103 – Se qualcuno, come l’autore di queste righe, ha vissuto ancora gli ultimi decenni del governo bolscevico in Russia, può confermare pienamente per propria esperienza queste parole di Rudolf Steiner.

104 – Così definisce Rudolf Steiner il popolo russo nell’O.O. 185, 2.11.1918.

105 – Quanto detto risulta dal fatto che il sesto periodo di civiltà sarà già un periodo chiaroveggente, vale a dire che in esso la nuova chiaro- veggenza sarà accessibile a tutti gli uomini e agirà quale decisivo fattore culturale (vedi O.O. 186, 7.12.1918). Nel quinto periodo di civiltà invece è soltanto la facoltà di singoli individui progrediti.

106 – Perciò Rudolf Steiner parla del fatto che la vera e propria culminazione dell’evoluzione della Terra verrà raggiunta dall’umanità già nel quinto periodo di civiltà. (Infatti, questa culminazione è collegata con lo sviluppo dell’Io quale meta della Terra.) Il sesto periodo di civiltà invece – nonostante la generale diffusione delle superiori facoltà spirituali – significherà nel contempo l’inizio della decadenza della civiltà terrena (vedi O.O. 159/160, 15.6.1915).

107 – Dalle ulteriori parole nella stessa conferenza risulta con quanta serietà Rudolf Steiner prese la situazione da lui preannunciata per il 1933: «Nel 1933, miei cari amici, esisterà la possibilità che la Terra con tutto ciò che vive su di essa vada in rovina.»

108 – Nella conferenza del 25 gennaio 1910 (0.0.118) Rudolf Steiner dice in merito: «I primi segni di queste nuove facoltà dell’anima [che conducono a vedere il Cristo nell’eterico] si renderanno visibili in singole anime abbastanza presto. E saranno più evidenti verso la metà degli anni trenta del nostro secolo, nel periodo che va all’incirca dal 1930 al 1940. Gli anni 1933, 1935 e 1937 saranno particolarmente importanti.» E nella conferenza del 6 marzo 1910 egli dice che i primi uomini con queste nuove facoltà chiaroveggenti si «mostreranno già dal 1930 al 1940/1945». Nella conferenza del 23 gennaio 1910 egli nomina direttamente l’anno 1933: «Questo subentrerà all’incirca nel 1933, che Egli [il Cristo] verrà visto quale entità eterica» (O.O. 125).

109 – Citato in Johannes Tautz, Der Eingriff des Widersachers. Fragen zum okkultenAspekt des Nationalsozialismus (L’intervento dell’oppositore. Quesiti riguardanti l’aspetto occulto del nazionalsocialismo), Friburgo 1977, vedi anche Karl Heyer, Aus meinem Leben (Dalla mia vita), Basilea 1990.

110 – Vedi in merito Antony C. Sutton, Wall Street und der Aufstieg Hitlers (Wall Street e l’ascesa di Hitler), Basilea 2008.

111 – Qui basta pensare alle spedizioni delle SS nell’Himalaja organizzate da Himmler e ai rapporti altresì cercati con il Tibet. ( Vedi J. Tautz, Der Eingriff des Widersachers. Fragen zum okkultenAspekt des Nationalsozialismus (L’intervento dell’oppositore. Quesiti riguardanti l’aspetto occulto del nazionalsocialismo), cap, «Das Zeichen» («Il segno»), Friburgo 1977.

112 – Vedi dettagli in S. O. Prokofieff, «Der Osten im Lichte des Westens», Band II («L’Oriente alla luce dell’Occidente», volume II), Die Lehre von Alice Bailey aus der Sicht der christlichen Esoterik (La dottrina di Alice Bailey dal punto di vista dell’esoterismo cristiano), Dornach 1997.

113 – In tal senso è sintomatico che nell’anno 1933 in Germania sia nata un’organizzazione «eredità degli antenati», che già nel 1937 venne integrata nelle SS. Essa doveva indagare soprattutto le radici della «Nazione germanica», e cioè la sua eredità degli antenati. (Più tardi ne fecero parte anche le crudeli, atroci ricerche «antropologiche» nei campi di concentramento.) Le già menzionate spedizioni delle SS in Asia e particolarmente in Tibet vennero altrettanto organizzate da questo lato. Nel Terzo Reich venne anche praticato uno strano culto dei morti, che rappresentava una sorta di perversa venerazione degli antenati. – Probabilmente qui si trattava dei retroscena occulti accennati da Rudolf Steiner, e cioè di un rapporto o persino di ispirazioni dirette dei descritti demoni di Sorat, che venivano cercati in questo modo nell’Ordine delle SS e che erano collegati con la venerazione degli antenati.

114 – È intesa l’eredità dei 200 anni di dominio mongolo in Russia. ( Vedi S. O. Prokofieff, Le sorgenti spirituali dell’Europa Orientale e i futuri Misteri del Santo Gral, cap. 16-11, «Sintomatologia della storia di formazione dello Stato di Mosca», Il Capitello del Sole, Bologna 2001.) Per ciò Rudolf Steiner confronta la tirannia bolscevica in Russia con le tirannie orientali e dice che essa è peggiore di queste ultime (vedi 0.0. 197, 13.6.1920).

115 – Vedi la storia e il testo della «Lettera del Mahatma» in S. O. Prokofieff, «Der Osten im Lichte des Westens», Band I (L’Oriente alla luce dell’Occidente», volume I), Die Lehre vonAgni Yoga aus der Sicht der christlichen Esoterik (La dottrina di Agni Yoga dal punto di vista dell’esoterismo cristiano), cap. 4, «Die Mission von H. und N. Roerich im bolschewistischen Russland» («La missione di H. e N. Roerich nella Russia bolscevica»), Dornach 1997. -Rudolf Steiner descrive così i motivi più profondi del perché questi «Mahatma» orientali accettarono pienamente il Leninismo in Russia: «Per questi iniziati d’Oriente i risultati del Leninismo non avranno nulla di spaventoso, poiché questi iniziati d’Oriente dicono a se stessi: Se tali istituzioni del Leninismo si diffondono sempre di più sulla Terra, allora questa è la via più sicura per distruggere la civiltà terrena. Ma questo sarà l’aspetto più favorevole per quegli uomini che mediante la loro incarnazione sino ad ora si sono creati la possibilità di continuare a vivere senza la Terra» (O.O. 196, 9.1.1920; corsivo di Rudolf Steiner).

116 – Naturalmente tali corpi eterici non hanno più nulla a che fare con i loro proprietari umani di ima volta.

117 – Alla chiaroveggenza atavica, accanto a molte altre forme appartiene anche qualsiasi tipo di venerazione degli antenati.

118 – Vedi dettagli in S. O. Prokofieff, La nascita dell’esoterismo cristiano nel XX secolo e le forze occulte di opposizione, cap. 12 «Veri e falsi Maestri occulti», Widar Edizioni 2002.

119 – Per rendere predominante questa tendenza anticristica nella Società Teosofica – e ciò avvenne già nel periodo in cui viveva la Blavatsky, quando stava scrivendo la sua seconda grande opera «Secret doctrine» («La dottrina segreta») -, in un primo momento, mediante il suo più stretto collaboratore, Sinnet, venne lanciata nel mondo la verità deformata sul rapporto della Luna con l’ottava sfera, e cioè, che la Luna stessa sarebbe l’ottava sfera. La verità tuttavia era esattamente l’opposto: Mediante lo Spirito di Jahve gli Dei buoni trasferirono la Luna con la sua materia solida nel cosmo per paralizzare l’ottava sfera e la sua cattiva influenza sull’evoluzione della Terra. Per il fatto che Sinnet, sotto T influsso degli occultisti orientali del sentiero sinistro deformò la verità, il materialismo venne straordinariamente intensificato nell’ambito dell’esoterismo. Infatti, quando si collocano nel mondo simili non-verità, «allora si supera ogni materialismo terreno pensabile … Allora il materialismo viene portato nell’ambito occulto, allora l’occultismo diventa materialismo» (O.0.254,18.10.1915).

120 – In un’altra occasione Rudolf Steiner a tale riguardo parla dell‘«odierna iniziazione tibetana, indiana, anche egizia», i cui rappresentanti hanno influenzato in modo unilaterale la Blavatsky, con un «patrimonio di saggezza», che oggi «appartiene» definitivamente «a un passato» (0.0. 158, 11.4.1912).

121 – A. Besant scrive di questo nel suo libro Il cristianesimo esoterico o i piccoli Misteri, cap. IV, «Il Cristo storico» (Edizione russa, Mosca 1991).

122 – Vedi l’Articolo di H. P. Blavatsky, «L’esoterismo dei Vangeli», pubblicato nella rivista «Luzifer» novembre 1887 (Edizione russa, Riga 1991).

123 – Vedi dettagli in T. Meyer, Die Bodhisattvafrage (La questione dei Bodhisattva), Basilea 1989.

124 – Per questo motivo l’Autore di queste esposizioni si sentì obbligato a contrapporre la verità agli ulteriori tentativi delle confraternite di sinistra – mediante Alice Bailey in Occidente e Helena e Nikolai Roerich in Oriente – di proclamare l’apparizione del Cristo alias Bodhisattva Maitreya nel corpo fisico, con la sua opera in tre volumi «Der Osten im Lichte des Western» («L’Oriente alla luce dell’Occidente»), Dornach 1997, (in italiano è pubblicato il vol. III: La nascita dell’esoterismo cristiano nel XX secolo e le forze occulte di opposizione, Widar Edizioni 2002). – Soprattutto nei Roerich si può vedere come in certi casi le confraternite orientali e occidentali di sinistra agiscono anche insieme. I Roerich vissero un grande progresso della loro celebrità a New York e là praticavano molte cerchie occulte. Poi portarono al governo russo la lettera dei Mahatma orientali, la quale sosteneva pienamente e incondizionatamente «l’esperimento socialista» iniziato dalle confraternite occidentali. Allora, è possibile che si trattasse già della futura «socializzazione» (nel senso comunista) della Mongolia, della Cina e dell’India, che poi potè essere effettuata soltanto in Mongolia, in Cina e oggi anche nel Tibet.

125 – In tale contesto non è di certo necessario dire, che in riguardo al ritorno eterico a questi «eletti» appartengono soprattutto gli antroposofi. Infatti, come nessuno nel presente, mediante Rudolf Steiner essi sono stati messi al corrente dell’evento più importante del nostro tempo e delle potenze che si contrappongono a questo. Ma per ciò essi portano anche la piena responsabilità che gli uomini non vengano deviati da falsi messia, bensì preparati in giusta maniera all’incontro con il Cristo eterico.

126 – Questo significa che se gli uomini non percepiranno l’attuale prima manifestazione soprasensibile del Cristo, allora perderanno anche le due ulteriori manifestazioni, che giungeranno globalmente sino alla congiunzione della Terra con il Sole (vedi il capitolo 1). In tal caso queste manifestazioni rimarranno accessibili soltanto agli iniziati.

127 – Nella stessa conferenza Rudolf Steiner dice che, nel caso che l’umanità dovesse passare senza accorgersi davanti a questo evento, la contemplazione del Cristo nel corpo eterico, e con ciò la cosciente collaborazione con Lui entro l’evoluzione della Terra, rimarrebbe riservata soltanto ai pochi uomini innalzatisi alla Sua percezione mediante ima regolare disciplina esoterica.

128 – La corrente occulta di Alice Bailey, dopo il tentativo fallito con Krishnamurti, è sicuramente il più importante ulteriore passo derivante dagli occultisti orientali di sinistra nel XX secolo soprattutto per l’Occidente. Vedi S. O. Prokofieff «Der Osten im Lichte des Western» («L’Oriente alla luce dell’Occidente»), Parte II, Die Lehre von Alice Bailey aus der Sicht der christlichen Esoterik (La dottrina di Alice Bailey dal punto di vista dell’esoterismo cristiano), Dornach 1997.

129 – Sicuramente non solo in senso umoristico Rudolf Steiner dà ad Arimane incarnato un nome tipicamente nordamericano, «John William Smith» (vedi O.O. 195,28.12.1919).

130 – Vedi Vladimir Soloviev, Die kurze Erzàhlung vom Antichrist (Il breve racconto dell’Anticristo), Monaco *1994.

131 – Vedi dettagli in S. O. Prokofieff, L’incontro con il male. La Pietra di Fondazione del bene, Parte I, cap. 7, «L’incarnazione di Arimane nel XXI secolo e i suoi sintomi», nuova edizione ampliata, Collana Widar Edizioni, Editrice Antroposofica 2013.

132 – È sorprendente che già a metà del XIX secolo F. M. Dostojevskij abbia avuto una simile visione del futuro, che egli rappresenta alla fine del suo romanzo Delitto e castigo quale sogno profetico dell’eroe principale Raskolnikov {vedi il supplemento a questo capitolo).

133 – Il ritorno eterico, all’inizio del sesto periodo di civiltà si troverà al centro del suo agire. (Il sesto periodo di civiltà avrà inizio intorno all’anno 3500.)

134 – Tale chiaroveggenza è particolarmente caratterizzata dal fatto che non conduce l’anima umana in modo cosciente fuori dal corpo nella sfera eterna del ritorno del Cristo (Shamballa), ma la lega ancor più fortemente al corpo e ai suoi processi fisiologici.