Cinque metamorfosi

Possano udirlo gli uomini


 

Rudolf Steiner condusse quindi la prima conoscenza dei tre sistemi dell’organismo umano da egli conseguita, attraverso la prima metamorfosi e ricevette come risultato la conoscenza del rapporto della tripartizione fisica con la tricotomia dell’uomo, quale essere costituito di spirito, anima e corpo.

 

Prima metamorfosi

CORPO

Sistema del capo Spirito

Sistema del cuore e del polmone Anima

Sistema del ricambio e delle membra Corpo

 

• Dopodiché Rudolf Steiner innalzò nuovamente al mondo spirituale la nuova conoscenza da egli conseguita, incontrò Michele, come descritto sopra, e dopo avergli consegnato i frutti della prima metamorfosi, Michele glieli restituì trasformati quale seconda metamorfosi, consistente nella conoscenza delle forze cosmiche che stanno alla base dei tre sistemi dell’organismo umano sul piano animico:

 

Seconda metamorfosi

ANIMA

Sistema del capo Pensieri universali

Sistema del cuore e del polmone Immaginazioni universali

Sistema del ricambio e della membra Amore universale

 

• Infine Rudolf Steiner innalzò la conoscenza da egli conseguita nel secondo grado per la terza volta al mondo spirituale, là dove egli incontrò di nuovo Michele e gli consegnò questa conoscenza. Michele gliela restituì, ora nella configurazione tre volte trasformata.

Questa terza metamorfosi può essere raffigurata così:

 

Terza metamorfosi

SPIRITO

Sistema del capo Forze dello Spirito delle altezze

Sistema del cuore e del polmone Forze del Cristo dai dintorni

Sistema del ricambio e delle membra Forze del Padre dalle profondità

 

Dopo avere incontrato Michele tre volte nei mondi spirituali

– nella sfera degli Angeli, degli Arcangeli e delle Arcai –

e avergli consegnato per tre volte la conoscenza da egli conseguita sulla terra,

ricevendola poi indietro in forma completamente metamorfosata,

Rudolf Steiner, grazie a questo, potè ora conseguire l’accesso

alle supreme forze spirituali operanti nel nostro cosmo, alle forze della Santa Trinità:

 

• alle forze del Padre, che opera mediante la gerarchia delle Arcai,

le quali rappresentano la prima gerarchia nell’evoluzione della terra;

• alle forze del Figlio (del Cristo), che opera mediante la gerarchia degli Arcangeli,

i quali rappresentano la seconda gerarchia nell’evoluzione della terra;

• e alle forze dello Spirito Santo, che opera mediante la gerarchia degli Angeli

o messaggeri, i quali rappresentano la terza gerarchia.

 

E con queste tre forze: dalle forze del Padre, del Figlio e dello Spirito,

quale risultato di una libera azione creativa,

Rudolf Steiner creò poi la Pietra di Fondazione del Convegno di Natale.

 

È per questo motivo che Rudolf Steiner nella prima lettura delle tre parti macrocosmiche della meditazione della Pietra di Fondazione collegò una condizione soltanto alla terza parte, la condizione di «comprendere» ciò che oggi, gli spiriti di questa gerarchia, Arcai, Arcangeli Angeli dicono all’uomo. Infatti l’accesso agli spiriti della seconda e della prima gerarchia come pure alle forze della Trinità si apre soltanto mediante la cooperazione dell’iniziato con gli spiriti della terza gerarchia:

E se rettamente viene compreso,

Come risuona da Arcai, Arcangeli, Angeli.  (O.O. 260, ed. 1985, pag. 69)

 

• Dopo il compimento di questa triplice metamorfosi, Rudolf Steiner unì i più puri impulsi del pensare, sentire e volere della sua anima alla Pietra di Fondazione provvedendo con ciò al suo risplendere («Allora la Pietra di Fondazione risplenderà»). Quale risultato del suo sacrificio nell’unirsi con la Società Antroposofica fino entro il proprio Karma, vale a dire dopo avere unito ad essa la sua «buona volontà compenetrata d’amore, volontà di portare insieme [ai soci della Società Antroposofica] il volere antroposofico attraverso il mondo», Rudolf Steiner trasformò la Pietra di Fondazione, «che oggi, dalla nostra buona volontà, abbiamo inserito nei nostri cuori» in una nuova sorgente delle forze del calore e della luce nell’anima umana.

 

A partire da questo momento la Pietra di Fondazione potè diventare il fondamento

di una sintesi superiore del principio individuale e sociale

all’interno della neofondata Società Antroposofica: la sintesi

• fra la conoscenza conseguita individualmente – la luce

• e la formazione di comunità sociale – il calore.

 

• Rudolf Steiner portò ancora una volta la Pietra di Fondazione in questa nuova qualità nel mondo spirituale, incontro alle gerarchie e come dono ricevette da loro la quarta parte della meditazione.

Questo «calore dell’anima e questa luce dell’anima» MICROCOSMICA della Pietra di Fondazione portata nel mondo spirituale suscitarono qui la manifestazione del suo archetipo spirituale. Divennero nel mondo spirituale, secondo la sua legge, conforme alla quale ciò che è affine tende sempre verso ciò che è affine, la via al calore macrocosmico e alla luce MACROCOSMICA, che un tempo, alla svolta dei tempi, compenetrarono l’intera evoluzione della terra.

• Per il fatto che il calore e la luce della Pietra di Fondazione furono portati nel mondo spirituale, il mondo delle gerarchie superiori rispose in triplice maniera mediante il suo inviato Michele, il «volto del Cristo».

 

Cosicché anche la quarta parte della meditazione è composta di tre parti,

e in ogni parte di essa si parla del calore e della luce.

 

La prima parte, che inizia con le parole «alla svolta dei tempi…»

e si rivolge al passato dell’evoluzione terrestre,

è collegata al sistema del capo (dal punto di vista scientifico-spirituale

il capo è un risultato dell’evoluzione passata dell’uomo,

una metamorfosi del suo sistema osseo delle precedenti vite terrene);

la seconda parte, che inizia con le parole «luce divina…»,

si rivolge al presente ed è collegata al sistema ritmico,

nel quale può essere vissuta l’immagine microcosmica del «Cristo-Sole» (O.O. 194, 28.11.1919).

 

La terza parte infine, che inizia con le parole «affinché diventi buono…»

e termina (n.d.t. nella versione originale) con la parola «vogliamo» («wollen»)

si riferisce con chiarezza al sistema del ricambio e delle membra

collegato al nostro futuro (dal punto di vista scientifico- spirituale

questo sistema è un germe del nostro sistema del capo nella prossima vita terrena).

 

• E così Rudolf Steiner potè accogliere una nuova risposta del mondo spirituale,

quale riversarsi del calore macrocosmico e della luce macrocosmica

su ciascuno dei tre elementi della Pietra di Fondazione, rivolgendo il suo «sentire del cuore…

indietro alla primigenia Notte Santa nell’antica Palestina»,

il sentire colmato dal calore e dalla luce della «dodecaedrica Pietra di Fondazione dell’amore,

plasmata a immagine del mondo [del cosmo], trasferita entro quanto [il cuore] è umano».

 

Con ciò Rudolf Steiner compì la consacrazione della Pietra di Fondazione

mediante la forza del «calore e della luce…,

che alla svolta dei tempi irradiò nella tenebra del mondo [della terra] quale luce di Cristo».

È in questo che consiste infatti la legge principale dei Nuovi Misteri:

in essi tutte le azioni dell’uomo devono essere consacrate mediante l’impulso del Cristo

e così unite con ciò che per mezzo del Mistero del Golgota è venuto sulla terra.

 

Poiché l’intera prossima evoluzione della terra mostrerà con tutta chiarezza,

che soltanto ciò che potrà essere condotto

a un cosciente rapporto con il Mistero del Golgota, avrà un futuro.

Ed è per questo che Rudolf Steiner più tardi (1924) in un dialogo con Ita Wegman sul Convegno di Natale potè dire:

«Adesso con la forza del Cristo queste cose sono possibili» (Zeylmans, vol. II, pag. 377).

 

Quarta metamorfosi

La consacrazione della Pietra di Fondazione

Sistema del capo                                          – «Alla svolta dei tempi…»

Sistema del cuore e del polmone                 – «Luce divina…»

Sistema del ricambio e delle membra         – «Affinché diventi buono…»

 

Ora Rudolf Steiner potè portare per la quinta volta nel mondo spirituale incontro a Michele

questa Pietra di Fondazione consacrata dal Cristo-Sole stesso e mostrarla alle gerarchie

come prima creazione dell’umanità, quale decima gerarchia.

 

Adesso toccava al mondo spirituale, e la risposta definitiva di esso

seguì nella forma citata da Rudolf Steiner nella conferenza del 13 gennaio:

• «Questo va bene, questo è giusto agli occhi della guida del cosmo».

Così fu la risposta che egli potè leggere nello «sguardo che approva« di Michele.

 

In seguito risuonò dalla «guida» stessa del «cosmo»

«ciò che il mondo all’essere umano, alla vita umana e all’agire umano ha da dire»,

e questo è quanto il cosmo spirituale stesso vuole dire all’uomo

mediante l’unione delle tre parti microcosmiche

(che parlano dell’essere umano, della vita umana e dell’agire umano)

con le tre parti macrocosmiche della meditazione.

 

Questa fu la quinta e ultima metamorfosi della Pietra di Fondazione.

Ora l’intero contenuto della meditazione della Pietra di Fondazione potè essere dato agli uomini.

 

Quinta metamorfosi

La risposta del macrocosmo

Sistema del capo «Poiché i pensieri universali dello spirito dominano…»

Sistema del cuore e del polmone «Poiché la volontà del Cristo domina all’intorno…»

Sistema del ricambio e delle membra «Poiché il Padre-Spirito delle altezze domina…»

 

Va posta particolare attenzione al fatto, che

in tutte e tre le parti macrocosmiche della meditazione collegate al «dodecaedro universale»

le forze del Padre agiscono dall’alto, dalle altezze e le forze dello Spirito invece dalle profondità della terra,

• mentre nella creazione della Pietra di Fondazione quale «dodecaedro umano»

le forze del Padre agiscono dalle profondità della terra e le forze dello Spirito dalle altezze celesti.

• Soltanto le forze del Cristo agiscono nello stesso modo in entrambi i dodecaedri

e uniscono l’uomo e il cosmo in una nuova unità inseparabile.

 

Possiamo riassumere come segue tutti i cinque gradi di questa metamorfosi della Pietra di Fondazione:58a

 

 

Come il processo qui descritto corrisponda esattamente al contenuto della conferenza del 13 gennaio, possiamo rilevarlo dall’illustrazione di come l’iniziato usufruisce delle conoscenze accolte mediante la lettura nella luce astrale:

• «Quando però l’uomo, mosso unicamente dalla sua libertà, stimolato dalla lettura della luce astrale, compie coscientemente… questo o quello, Michele trasferisce nel cosmo l’azione umana terrena, affinché divenga azione cosmica».

 

• Qui viene osservata la differenza fondamentale del nostro tempo nei confronti di tutte le epoche passate dell’evoluzione della terra. Infatti nel passato, il compito di tutti i veri iniziati fu iscrivere nella luce astrale la conoscenza soprasensibile da loro accolta.

A partire dall’epoca dell’anima cosciente tuttavia, il compito del moderno iniziato non è l’iscrizione nella luce astrale, bensì il leggere in essa, per poi usare come impulso per le proprie azioni la lettura fatta.

 


 

Note:

58a – Quanto qui è stato detto delle cinque metamorfosi, compiute da Rudolf Steiner durante l’atto di Posa della Pietra di Fondazione, non è in contraddizione con il dato di fatto, che egli prelevò dal mondo spirituale il testo vero e proprio della meditazione della Pietra di Fondazione prima del Convegno di Natale. Durante l’atto, egli ne diede lettura da una stesura già esistente. – Si può giungere alla comprensione nel confronto con il processo, che si compie ogni volta durante la Consacrazione dell’uomo sull’altare. Anche qui, il testo dell’atto cultico venne prelevato da Rudolf Steiner nel mondo spirituale e consegnato in forma scritta ai sacerdoti della Christengemeinschaft (Comunità dei cristiani). La sua azione trasformatrice di sostanza sulla terra, alla quale partecipano direttamente spiriti della più alta gerarchia (vedi cap. 9 e «La comunione spirituale e la comunione sacramentale», vol. III), può tuttavia avvenire soltanto, se l’atto sacramentale sull’altare viene eseguito in maniera giusta. Altrettanto rappresenta la pronuncia delle parole della meditazione della Pietra di Fondazione (e dei suoi ritmi) durante il Convegno di Natale, un riflesso terreno del processo creativo spirituale, compiuto realmente da Rudolf Steiner insieme alle gerarchie nel mondo spirituale adiacente alla terra.