La Resurrezione

Il figlio dell’uomo


 

La Resurrezione è così strettamente legata alla Sepoltura,

da rendere difficile una trattazione separata di questi due gradi.

Il coraggio necessario per affrontare le prove connesse con la Sepoltura,

è infatti espressione della speranza nella Resurrezione.

 

Questa speranza a sua volta si fonda sulla conoscenza del Mistero del Golgota,

sulla conoscenza che esso non solo è la verità, ma anche la via e la vita,

e precisamente la via di tutto il karma futuro dell’umanità

e la vita che si dimostra più forte del principio di irrigidimento, della morte.

 

• Le esperienze relative a questo grado supremo, riguardano i misteri della morte e i misteri del Padre.

• Si sperimenta il duplice volto della morte e del suo potere:

come potere di irrigidimento e come potere di dissoluzione.

• D’altra parte si sperimenta il mistero del Padre nell’ambito della morte,

il quale dà adito alla conoscenza della massima vita nella morte,

della massima luce nella tenebra e della massima comunione nella perfetta solitudine.

 

L’anima si immerge in quell’ambito, che nei drammi mistero di Rudolf Steiner è chiamato “mezzanotte cosmica”, e ne riemerge arricchita di una nuova esperienza. Questo riemergere dell’anima dai campi oscuri della ‘mezzanotte cosmica’ è la ‘Resurrezione’, quale è data a sperimentare sulla via dell’iniziazione.

Si tratta propriamente di un’esperienza dell’Io umano, talvolta anche del corpo astrale e, in alcuni rari casi della storia spirituale dell’umanità, anche di una resurrezione nel corpo eterico.

 

Tale processo fu vissuto integralmente solo dal Cristo, nel quale la Resurrezione si compì fin nel corpo fisico.

D’altra parte dipende dal grado di coscienza e dalla portata dell’esperienza della Resurrezione, l’importanza che assumono le individualità di iniziato, non solo riguardo al grado di iniziazione, ma anche riguardo alla loro possibilità di agire sul piano spirituale.

 

• Mentre l’esperienza della Crocifissione

conferisce all’uomo la massima certezza nel sapere relativo al mistero dell’essere umano,

insieme con la legittimazione interiore a presentare ad altri tale sapere in forma di dottrina orientatrice,

i gradi della Sepoltura e della Resurrezione generano forze spirituali attive,

che permettono l’adempimento di compiti ancor più elevati di quello di un insegnamento a scopo orientativo.

 

La possibilità di un’azione spirituale silenziosa, che promuova le forze del bene nell’umanità, fiorisce dall’esperienza dell’immersione nella sfera della mezzanotte cosmica.

In quella sfera – buia per l’occhio esteriore come per quello interiore, silenziosa per l’orecchio esteriore come per quello interiore – l’anima viene attraversata dai ‘lampi oscuri’ e dai ‘tuoni silenziosi’ del Giudizio universale.

Nessun uomo che faccia uso di un cervello fisico può descrivere, o anche solo tradurre interiormente in pensieri ciò che si sperimenta in quella situazione, se non in forma di completi paradossi. Pertanto di regola si rinuncia a una simile traduzione.

 

Dalla sfera della mezzanotte cosmica non si ritorna nel mondo terreno

con conoscenze che possano arricchire la coscienza terrena diurna, bensì con la forza suscitata nell’anima

dal suo aver sperimentato, tramite i lampi e i tuoni del Giudizio universale, le forze del Padre.

L’anima riceve un germe della forza primigenia del Fondamento creativo dell’esistenza,

e questa forza le permette di sviluppare un tipo di azione nel divenire morale-spirituale della Terra,

quivalente a quella di una ‘direzione karmico-spirituale dell’umanità’.

 

A questo punto la considerazione sui ‘gradi della Passione’ è giunta al termine. Prima però di concludere, sarebbe bene offrire un compendio dei gradi del trasporto della Croce, della Crocifissione, della Sepoltura e della Resurrezione, similmente a come è stato fatto nel capitolo precedente per i gradi della Lavanda dei piedi, della Flagellazione e dell’Incoronazione di spine.

Questa volta il compendio può presentarsi nella forma di un’immagine.

È l’immagine della Rosacroce, che riassume in sé non solo i gradi superiori della Passione, ma l’intero percorso della stessa, equivalente al percorso dell’iniziazione cristiana. Esso è infatti il simbolo della ‘via stretta’, del sacrificio e delle forze di Resurrezione che fioriscono su questa via.

 

Morte e Resurrezione

sono i due motivi fondamentali della via spirituale cristiana,

e nel simbolo della Rosacroce essi sono riuniti.

 

Possa così la croce nera con le rose rosse luminose

riassumere tutto quanto è stato detto in queste pagine sull’iniziazione cristiana.

Possa, anche solo per un istante, stare innanzi all’occhio dell’anima del lettore,

quale simbolo della serietà del mondo spirituale e anche come saluto pasquale dell’autore al lettore stesso.