13 – La formula del mondo ovvero la costituzione del mondo e dell’uomo


 

 

Se si guarda questa tabella, risultante dalle considerazioni svolte sinora, viene spontaneo chiedersi: di che cosa si tratta?

In essa si ha la costituzione del mondo spaziale e temporale, della natura in senso ampio chiamata dai Greci Physis. Questo ordinamento risulta quando si indaga il mondo delle manifestazioni in base alle forze e agli elementi che sono a suo fondamento.

Questa tavola delle dieci entità abbraccia tutto quanto è fisico nel mondo. Fino al ventesimo secolo essa era incompleta, poiché mancava l’atomo e la forza nucleare, ma soprattutto mancavano gli eteri. Ora è interamente scritta ed è ben evidente il fondamento trinitario del mondo che consiste di etere, elemento e forza centrale.

La fisica moderna (Heisenberg) cerca di trovare una formula del mondo che riassuma ed esprima tutta la realtà e l’agire fisico presente in esso. Per questo scopo parte dalle forze centrali, considerate il fondamento di tutto ciò che esiste, e cerca di spiegare in base ad esse il complesso delle manifestazioni del mondo. L’attenersi della scienza alle sole forze centrali deriva dall’aver dichiarato valevoli solo quelle manifestazioni misurabili, pesabili e calcolabili. Ed effettivamente nella fisica ci sono sette unità esprimibili mediante fattori calcolabili. Il confronto tra queste unità fondamentali e le forze centrali mostra che con ciò si sono afferrate tutte le forze centrali calcolabili secondo potenziali.

 

 

(Si deve notare che le corrispondenze non significano equiparazione delle forze, poiché la suddivisione delle forze fondamentali nella scienza comune e nella scienza ampliata dall’antroposofia si basa su presupposti diversi).

Se consideriamo nel loro ordinamento le dieci entità risultanti dall’evoluzione del mondo si evidenzierà che le forze centrali sono solo una parte della realtà.

La fisica deve ampliarsi fino alla conoscenza delle forze universali (gli eteri); si devono conoscere gli elementi in modo nuovo e bisogna prendere in considerazione le quattro forze fisiche.

La tavola riportata sopra è veramente un ordinamento del mondo che comprende tutto quanto è fondamento del mondo stesso. Potrebbe essere considerata la formula universale per una scienza della natura. Essa mette in evidenza le entità primarie; quelle derivate, come colore, suono, durezza ecc., nascono dalla cooperazione delle entità primarie (cfr. seconda parte). Non c’è alcun fatto nella fisica che non abbia una collocazione in questa tavola. Essa rende inoltre possibile una genetica della fisica, cioè consente di risalire alla collocazione originaria di tutti i fenomeni fisici entro l’evoluzione del mondo.

Si accolgano queste idee e il loro ordinamento nel proprio pensare, si ravvivino interiormente confrontandole coi fenomeni della scienza, e si sperimenterà che rappresentano il fondamento del mondo.

 

Questa tavola non esprime soltanto la costituzione del mondo ma anche la costituzione dell’uomo.

Egli era presente già all’inizio dell’evoluzione.

Il suo corpo è l’immagine dell’intera evoluzione e unisce spazialmente nel presente i quattro stadi evolutivi.

Ad ognuno di essi si è aggiunto un nuovo elemento.

 

In modo corrispondente,

 

Ad ogni gradino si aggiunge una nuova facoltà:

esistenza, respirazione, circolazione, posizione eretta.

• Ogni volta il corpo umano «cresce» nelle sue parti entro nuove regioni:

 

 

Queste quattro regioni non sono separate bensì costituiscono un’unità

in seno alla quale esse cooperano e si compenetrano.

In una tale unità sono chiaramente riconoscibili le leggi originarie,

un fatto confermato da quanto rilevano l’anatomia e la fisiologia umana.

Per rappresentare la costituzione dell’uomo la tavola dev’essere orientata in senso verticale:

 

                                       Fig. 16 – Le dieci entità nella costituzione dell’uomo.

 

• Come sull’antico Saturno si ha l’origine dell’evoluzione, così il capo umano è anch’esso all’origine dell’uomo. Il capo, con la sua organizzazione dei sensi, deve essere fatto risalire nella sua predisposizione all’antico Saturno.

Nel periodo embrionale infatti si forma per primo il capo. L’impulso alla sua formazione proviene dall’attività dell’etere di calore localizzato nel capo. Anche la comparsa di febbre dipende dall’etere di calore (centro del calore).

L’elemento del fuoco nel capo è fondamento dell’attività volitiva del pensare e del pensiero entusiastico e infuocato. Tuttavia il capo non genera calore proprio, anzi disperde incessantemente il calore che gli viene inviato, soprattutto attraverso il viso scoperto. La testa deve rimanere fresca.

 

Sull’antico Sole hanno origine luce, aria e tenebra.

Ora l’uomo viene dotato di una superficie, quindi si ha un interno e un esterno, e con ciò la possibilità di dilatazione e contrazione nella respirazione.

Ogni attività sensoria, come pure la formazione dei nervi e del cervello,

dipendono, secondo Rudolf Steiner, dall’etere di luce.

Nel sistema neuro-sensoriale si può riconoscere in modo archetipico l’agire di luce e tenebra.

 

Dalla periferia fino all’organo di senso agisce l’etere di luce in modo unidimensionale e irraggiando; dalla superficie degli organi di senso i nervi proseguono ben distinti uno dall’altro e in modo unidimensionale fino alle cellule cerebrali racchiuse nell’oscura capsula cranica.

Questi nessi appianano la via all’elettricità, che agisce nel sistema nervoso in svariati modi, ad esempio come si rivela nell’elettroencefalogramma, e così via.

A questo gradino non si sviluppano soltanto le funzioni neuro-sensoriali e l’intero sistema nervoso-cerebrale, ma anche la regione toracica superiore con il processo di respirazione.

Anche nella respirazione, come nell’aria, si ha un interno e un esterno, che qui diventa inspirazione e espirazione. La crescita e l’allungamento, come abbiamo già detto, sono azioni dell’etere di luce. L’uomo cresce, per così dire, dalla testa in giù.

 

• L’antico periodo lunare aggiunge al corpo umano l’organizzazione del ricambio e della circolazione sanguigna, in cui agiscono l’elemento dell’acqua, l’etere chimico e la forza di immobilità.

L’etere chimico compenetra tutti i fluidi con la forza di levità, compiendo in essi gli innumerevoli processi di mescolanza e scomposizione, di sintesi e analisi. Il nuovo fenomeno del movimento che viene ad aggiungersi è osservabile in modo archetipico nella circolazione sanguigna. Il sangue venoso confluisce, come i corsi d’acqua, verso il cuore, e da qui, dividendosi di nuovo si dirama nella periferia come la linfa nella chioma di un albero.

La chiusura delle valvole cardiache arresta per un attimo il flusso del sangue. E questo è l’attimo in cui, nello stato di immobilità del cuore, si innesta il magnetismo.

La scienza ha trovato che ogni chiusura delle valvole è accompagnata da magnetismo. Rudolf Steiner consigliò di trattare i disturbi del ritmo cardiaco sottoponendo i pazienti all’influsso di un campo magnetico all’altezza del cuore.

A questo stesso gradino evolutivo si ha anche la polarità in uomo e donna, e quindi la riproduzione tramite organi sessuali.

 

Al quarto stadio, quello terrestre, sorgono l’elemento terra, l’etere di vita e la forza di decadimento.

In senso spaziale sono rintracciabili in modo esemplare nella regione del bacino, coi rispettivi organi, e nel sistema degli arti inferiori. Solo ora si forma un apparato scheletrico, e quindi gli arti. Esso dà all’uomo la solidità, la possibilità della posizione eretta.

Con l’elemento terra subentra per la prima volta il decadimento; vita e morte fanno la loro comparsa. Per tale motivo lo scheletro fu sempre visto come il simbolo della morte. Ma all’interno delle ossa (nel midollo osseo) si forma il sangue rosso che vivifica l’uomo.

 

La produzione incessante di nuove cellule è un’azione dell’etere di vita.

Non si formano cellule solo nel midollo osseo bensì in tutta la regione inferiore dell’uomo. L’etere di vita presiede all’incessante rinnovamento delle cellule della mucosa intestinale, alla formazione di spermatozoi e ovuli che consentono il sorgere di una nuova vita.

In questa regione del corpo agisce quanto mai intensamente anche la forza di decomposizione e distruzione che annienta completamente gli alimenti. La scienza dello spirito ci dice che nell’intestino la materia viene estromessa dallo spazio e poi riformata. Si tratta di fatti ancora del tutto sconosciuti e non indagati, sui quali Rudolf Steiner richiamò l’attenzione. Egli fece rilevare in diverse connessioni che nell’uomo inferiore non avviene soltanto una rivivificazione della sostanza (degli alimenti) bensì anche il suo completo annientamento e rigenerazione (32). Anche nel momento della fecondazione, cioè con la penetrazione delle cellule seminali nell’ovulo femminile, ha origine un caos (un nulla), ovvero si ha contemporaneamente annientamento e rigenerazione di materia (33, 34). Già poche ore dopo la fecondazione, allo stadio di morula (ancora nello stadio di quattro cellule), si può constatare la presenza dell’elemento specifico del bambino; si è quindi formata nuova proteina.

 

Per loro natura queste forze distruttrici hanno un nesso con la forza nucleare, che nell’uomo non è stata ancora scoperta. Come la scienza ha già rintracciato nell’uomo le prime due forze subnaturali, l’elettricità e il magnetismo, così rileverà pure la terza forza.

Tali considerazioni sulla costituzione del mondo e dell’uomo dimostrano che uomo e mondo si appartengono come macrocosmo e microcosmo. La costituzione dell’uomo è stata data solo in abbozzo. La sua enunciazione è difficile anche a causa degli aspetti così nuovi, e lontani dalle rappresentazioni abituali. Se tuttavia si cercasse di sistematizzare, senza cadere in pregiudizi, i fatti rilevati dalla scienza, dalla fisiologia e dall’embriologia, si troverebbe una conferma a queste idee.

Considerazioni di questo tipo, ad esempio dell’uomo come microcosmo, portano a un’immagine assolutamente nuova dell’essere umano risultante dall’evoluzione stessa. Al presente l’uomo si manifesta nella sua corporeità tripartita (35): nel sistema dei nervi e dei sensi (SNS), nel sistema ritmico (SR), nel sistema del ricambio e delle membra (SRM), che possano essere strumenti della sua anima!

 

Anima umana! Tu vivi nelle membra
Anima umana! Tu vivi nel pulsare del cuore e del polmone
Anima umana! Tu vivi nella quiete del capo