Luna: cosmo della saggezza – Terra: cosmo dell’amore

O.O. 102 – L’Agire di entità spirituali nell’uomo – 24.03.1908


 

Se retrocedessimo fino all’antica Luna, dove l’uomo non aveva un io così delimitato, immerso nella coscienza di gruppo, bensì non aveva affatto un io, cioè quando ancora egli consisteva di corpo fisico, corpo eterico e corpo astrale, allora troveremmo che la coscienza su quell’antica Luna non abbracciava un piccolo gruppo, ma grandi, poderosi gruppi, poiché in realtà vasti gruppi di anime stanno a base della stirpe umana della Luna.

Queste anime di gruppo della Luna, rispetto alle quali i singoli uomini lunari costituivano per così dire soltanto gli arti, erano dotate di grande saggezza.

 

Noi abbiamo descritto anche le anime di gruppo degli animali sulla Terra, e anche lì abbiamo trovato la saggezza come un segno distintivo.

Queste anime di gruppo della Luna hanno trapiantato nel nostro pianeta, durante la sua incarnazione precedente, quella saggezza che oggi noi conosciamo ed ammiriamo.

E se noi oggi ammiriamo il modo in cui ogni frammento d’ossatura, il cuore e il cervello, ogni foglia di pianta sia compenetrata e imbevuta di saggezza, allora sappiamo che quella saggezza è stillata giù dalle anime di gruppo che si trovavano nell’atmosfera dell’antica Luna – così come oggi le nubi lasciano stillare giù la pioggia — e si è incorporata in ogni essere che l’ha accolta come disposizione e che l’ha poi a sua volta manifestata quando è risorto sulla Terra, dopo il pralaya. Dunque esistevano vaste anime di gruppo, ricolme di saggezza.

 

Se noi cercassimo sulla Luna una qualità che oggi sulla nostra Terra troviamo in misura sempre maggiore col progredire dell’evoluzione terrestre, negli esseri della Luna non la troveremmo.

Questa qualità è l’amore, la spinta che conduce gli uomini gli uni verso gli altri per libera volontà.

L’amore è la missione del nostro pianeta terrestre.

Perciò nel linguaggio occulto chiamiamo la Luna anche “cosmo della saggezza” e la Terra “cosmo dell’amore”; e come noi oggi vivendo sulla Terra ammiriamo la saggezza che vi si è incorporata, così agli esseri di Giove staranno di fronte per la prima volta degli esseri dai quali emanerà l’amore.

Sentiranno e godranno l’amore che verrà effuso come un profumo dagli esseri che saranno a loro intorno.

 

Così come sulla Terra ci viene incontro, splendendo, la saggezza, egualmente agli esseri di Giove andrà incontro, come un’effusione meravigliosa, ciò che qui sulla Terra si evolve come amore, dal semplice amore sessuale fino all’amore di Dio descritto da Spinoza.

Esso si effonderà come un profumo, come oggi le piante esalano i più diversi aromi.

Così i gradi dell’amore si effonderanno come un profumo che salirà da quel cosmo che noi abbiamo chiamato Giove, che è il successore della nostra Terra. Così mutano i rapporti nel corso dell’evoluzione; e sempre, quando ha luogo un progresso nell’evoluzione, gli esseri vi prendono parte: di conseguenza gli esseri che sono congiunti col grado evolutivo planetario che li concerne, s’innalzano a gradi evolutivi sempre maggiori.

 

Oggi, gli uomini che vivono sulla Terra sono, per così dire, gli strumenti dell’evoluzione dell’amore; precedentemente il regno animale ha sviluppato svariate forme che sono state lasciate indietro dagli uomini nel loro evolversi, e per il fatto che l’amore si manifesta anche nei confronti degli animali, una semplice osservazione mostrerà che tutti questi sono gradi preparatori dell’amore umano che si spiritualizza sempre di più.

 

Come sulla Terra l’uomo è lo strumento per l’evoluzione dell’amore, così egli, quando si sarà evoluto fino a Giove, sarà capace di assumersi una qualità ancora più alta.

Ugualmente, quelle entità che dall’atmosfera della Luna stillarono già la saggezza, divennero capaci di uno sviluppo maggiore, quando la Luna diventò Terra; salirono molto più in alto. Queste entità, che a quel tempo ebbero il potere di lasciar stillare la saggezza sugli esseri lunari, erano proprio le stesse che a quel punto dell’evoluzione terrestre, quando il Sole si mosse fuori dalla Terra, erano così avanti da andarsene con il Sole e fare di esso la loro sede.

 

Gli Spiriti della saggezza, queste entità che sulla Luna fecero stillare già la saggezza, e che sono Spiriti della saggezza diversi da quelli che sono stati nominati in collegamento con Saturno, questi Spiriti, o almeno una gran parte di essi, scelsero il Sole quale loro sede.

Soltanto l’entità che è designata come Jahve o Jehova, la quale ha infine raggiunto la piena maturità sulla Luna, divenne il Signore della forma sulla Terra, il Reggitore delle forze lunari.

 

• Ora noi abbiamo già parlato di altre entità che non avevano compiuto l’evoluzione lunare fino alla fine, che per così dire erano rimaste proprio a metà fra l’esistenza umana e quella divina. Noi le abbiamo caratterizzate nelle più svariate maniere.

E perciò abbiamo fatto notare che il Sole, ad un certo stadio della sua evoluzione, scisse da sé Venere e Mercurio per dare una sede adatta a quelle entità.

Abbiamo già anche detto che alla successiva evoluzione degli uomini hanno preso parte quelle entità che, come entità di Venere e di Mercurio, sono divenute per l’umanità i grandi Maestri nei Misteri.

Oggi vogliamo completare questo quadro da un altro punto di vista.

 

• Abbiamo già accennato al fatto che, se quelle forze ed entità che si sono allontanate dalla Terra col Sole fossero rimaste congiunte alla Terra nel modo originario, l’uomo avrebbe dovuto evolversi in un tempo troppo rapido. Egli non si sarebbe potuto evolvere nel giusto modo, se gli Spiriti della saggezza fossero rimasti uniti alla Terra così come erano uniti con la Luna. Essi dovettero allontanarsi ed agire dall’esterno, affinché l’uomo potesse evolversi col giusto ritmo di tempo; altrimenti, appena nato, l’uomo sarebbe stato subito vecchio, avrebbe dovuto evolversi troppo rapidamente. Ve lo posso evidenziare anche in un altro modo.

 

Gli spiriti che si sono evoluti fino all’esistenza solare non hanno interesse alcuno a che l’uomo sviluppi la sua spiritualità gradatamente, attraverso le varie età della vita, attraverso l’infanzia, la gioventù, l’età matura e la vecchiaia. Essi hanno interesse solo al pieno sviluppo della spiritualità. Se essi fossero rimasti uniti con la Terra, allora i corpi si sarebbero in certo qual modo avvizziti, bruciati. Lo spirito sarebbe andato incontro ad una rapida evoluzione, senza maturare i frutti dell’esistenza terrestre – e per l’uomo sarebbe andato perduto tutto quanto egli può apprendere sulla scena della Terra. Soprattutto sarebbe rimasta occultata, nell’evoluzione cosmica, l’impronta dell’amore.

 

• Perché l’amore potesse evolversi sulla Terra, il corpo dovette evolversi dapprima a un livello primitivo.

L’amore dovette essere posto nella forma più bassa come amore sessuale, affinché si elevasse attraverso i diversi gradi, e da ultimo, quando la Terra nel suo ultimo periodo giungerà al suo perfezionamento, venisse elevato e impresso negli uomini come puro amore spirituale.

Ogni amore inferiore è tirocinio per l’amore superiore.

L’uomo terrestre deve perfezionare l’amore in sé per potere, alla fine della propria evoluzione, darlo di nuovo alla Terra; poiché tutto quanto viene evoluto nel microcosmo sarà da ultimo versato nel macrocosmo.

 

La saggezza che fluì negli uomini lunari, risplende incontro agli uomini terrestri come saggezza che compenetra la loro costituzione.

L’amore che per gradi sarà trapiantato negli uomini durante il periodo terrestre, si effonderà come un profumo verso gli esseri di Giove, emanando da tutto il regno di Giove. Questa è la via che devono percorrere le singole forze cosmiche.

 

Il punto di partenza della nostra missione terrestre – la quale consiste nell’imprimere l’amore – fu dunque in certo qual modo posto innanzi a due strade: gli Spiriti della saggezza, i creatori della saggezza che sulla Luna hanno lasciato stillare la saggezza sul regno terrestre, non avevano di per sé interesse alla corporeità fisica dell’uomo sulla Terra. E poiché, in quanto Spiriti della saggezza, erano interessati soltanto alla saggezza, essi avevano affidato la speciale missione terrestre agli Spiriti dell’amore, i quali costituiscono un’altra classe e che, come Spiriti dell’amore, furono all’inizio anche capaci di evolversi per un certo tempo insieme col Sole.

In tal modo nell’evoluzione della Terra abbiamo un duplice operare:

una corrente d’amore, che per così dire entrò di bel nuovo;

e una corrente di saggezza che agisce da fuori, perché gli Spiriti che di preferenza si interessano alla saggezza si sono ritirati sulla sede solare.

 

È molto importante che noi comprendiamo giustamente questa cooperazione fra gli Spiriti della saggezza e gli Spiriti dell’amore, poiché da essa si forma un contrasto infinitamente importante.

Se io ora voglio tradurre in lingua umana quanto è avvenuto, questo contrasto si manifesta nel fatto che gli Spiriti della saggezza  affidano interamente agli Spiriti dell’amore il singolo uomo come si evolve fra nascita e morte, e per sé assumono la reggenza dell’individualità umana che passa attraverso le diverse personalità nel corso delle reincarnazioni.

 

Ora, se vi rappresentate l’uomo nella sua totalità, voi avete, distinte l’una dall’altra, le due reggenze cosmiche alle quali egli è sottoposto.

Ciò che l’uomo è fra nascita e morte, ciò che egli sviluppa in sé perché vive in una corporeità, ciò che per così dire lo rende un essere che sta ritto coi suoi due piedi sulla Terra, ciò sta sotto la reggenza degli Spiriti dell’amore.

• Ciò che invece penetra come individualità permanente attraverso la personalità, ciò che viene e nasce con l’uomo, muore, rinasce e di nuovo muore e via di seguito, ciò, sotto un certo aspetto, sta sotto la reggenza degli Spiriti della saggezza.

 

Però voi non dovete dire in modo schematico: l’individualità umana sta sotto l’influsso degli Spiriti della saggezza e la personalità umana sotto quella degli Spiriti dell’amore. Se si cadesse in questo schema, ne verrebbe fuori soltanto un non senso. Poiché i concetti valgono solo se concepiti nella loro relatività, quando si sa che ogni concetto ha i suoi due lati.

Solo se voi foste dell’opinione che questa vita fra nascita e morte è senza significato per tutte le vite seguenti, solo allora potreste schematizzare.

 

Ma se tenete davanti ai vostri occhi quello che ho sempre sottolineato, e cioè che i frutti di ogni singola vita terrena, dunque i frutti di tutto ciò che si è guadagnato sotto l’influsso degli Spiriti dell’amore, concorrono in ogni evoluzione a ciò che è condotto dagli Spiriti della saggezza, e se dall’altro lato avete ben chiaro che sotto la guida degli Spiriti della saggezza procede tutto quanto c’è nel corpo umano, fin dentro al corpo astrale (abbiamo già descritto sovente come debbano essere conformate e configurate le esperienze fatte sulla Terra), così comprenderete che sull’uomo agiscono date entità – dunque di nuovo gli Spiriti della saggezza – perché egli ha un corpo fisico, un corpo eterico e un corpo astrale.

E poiché ciò che la personalità dell’uomo sviluppa come amore rimane per sempre legato alla sua individualità, così di nuovo, per la via indiretta della saggezza, gli Spiriti dell’amore agiscono in ciò che viene sviluppato nelle singole vite umane. Così cooperano le Gerarchie. Poi la reggenza di tali Spiriti viene divisa di nuovo in modo che tutto ciò che è personalità sottostà immediatamente e direttamente alla reggenza dell’amore, e tutto ciò che passa fra la nascita e la morte sottostà indirettamente all’elemento della saggezza.

 

Così vediamo come la personalità dell’uomo e l’individualità dell’uomo siano poste in diverse direzioni e correnti. Questo è importante per le ragioni seguenti.

• Se gli Spiriti della saggezza, cui abbiamo accennato ora, si fossero per così dire arrogati tutta la reggenza, allora sarebbe sopravvenuta quell’evoluzione rapida e veemente che si potrebbe anche caratterizzare così: l’uomo avrebbe vissuto in una sola incarnazione ogni possibile perfezionamento di tutte le incarnazioni concentrate insieme. Invece, quanto dovevano dare gli Spiriti della saggezza fu diviso in tutte le incarnazioni seguenti sulla Terra.

 

Questo fatto viene espresso in occultismo con un nome ben preciso. Si dice: se gli Spiriti della saggezza fossero rimasti nell’evoluzione, allora l’uomo, attraverso tutte le evoluzioni, bruciando fisicamente, si sarebbe rapidamente evoluto alla spiritualità. Ma gli Spiriti della saggezza rinunciarono a portare l’uomo ad una evoluzione così veemente. Se ne andarono dalla Terra e la circondarono, per allentare e moderare i tempi che altrimenti sarebbero scorsi troppo rapidamente. Perciò in occultismo si dice che questi Spiriti della saggezza divennero Spiriti dei periodi ciclici.

Le susseguentisi incarnazioni dell’uomo furono regolate sui susseguentisi ritmi cosmici, regolati a loro volta sul corso delle stelle.

Gli Spiriti della saggezza divennero Spiriti dei periodi ciclici.

 

Con la loro potenza piena di saggezza essi sarebbero stati capaci di strappare l’uomo alla Terra, ma in tal modo gli uomini avrebbero dovuto rinunciare a maturare quei frutti che solo col tempo giungono a compimento. I frutti dell’amore e dell’esperienza terrestre non si sarebbero potuti ottenere.

Quei segreti che certe entità devono avere e prendono a cuore, affinché maturino i frutti dell’amore e dell’esperienza terrestre, erano celati a questi Spiriti. Perciò è detto nella Scrittura: «Essi coprirono il loro sembiante davanti all’Agnello mistico». Giacché l’Agnello Mistico è lo Spirito del Sole, che ha il segreto non solo di elevare verso di sé gli Spiriti dalla Terra, ma anche di redimere i corpi sulla Terra, di spiritualizzarli, dopo che sono passati attraverso molte incarnazioni.

 

Il possessore del segreto dell’amore è lo Spirito Solare che noi chiamiamo il Cristo; e poiché Egli non solo è interessato all’individualità, ma è anche immediatamente interessato ad ogni singola personalità della Terra, per questo noi lo chiamiamo il Grande Olocausto della Terra, oppure l’Agnello Mistico.

Così gli uni divennero Spiriti dei periodi ciclici e regolarono le incarnazioni che si susseguono.

 

Il Cristo divenne il punto centrale, in quanto le singole personalità degli uomini si dovevano santificare e purificare.

Tutto quello che l’uomo può portare nell’individualità come frutto della singola personalità, egli lo raggiunge per il fatto che è unito con l’essere del Cristo.

Elevare lo sguardo all’essere Cristo, sentirsi unito con Lui, purifica e nobilita la personalità.

Se l’evoluzione terrestre fosse trascorsa senza l’apparizione del Cristo, allora il corpo degli uomini sarebbe rimasto – nell’accezione più ampia del termine – malvagio; avrebbe dovuto legarsi alla Terra e sarebbe caduto per sempre nella materialità.

 

Se d’altronde gli Spiriti della saggezza non avessero rinunciato a spiritualizzare gli uomini subito al principio dell’evoluzione propria della Terra, allora sarebbe potuto accadere che: o gli Spiriti della saggezza fin dal principio dell’evoluzione terrestre – e cioè al tempo della Lemuria – avrebbero strappato l’uomo dal corpo, l’avrebbero condotto incontro ad una rapida evoluzione spirituale, e il suo corpo sarebbe rapidamente bruciato – e allora la Terra non avrebbe mai potuto compiere la sua missione -, oppure, nell’altro caso, gli Spiriti della saggezza avrebbero detto: “Noi non vogliamo questo; noi vogliamo che il corpo dell’uomo si sviluppi completamente, ma noi stessi, a questo riguardo, non abbiamo interesse alcuno; dunque lasciamo ciò all’ultimo nato, a Jehova: Egli è il Signore della Forma!”, e l’uomo si sarebbe mummificato, disseccato. Il corpo dell’uomo sarebbe rimasto legato alla Terra; non sarebbe mai andato incontro ad una spiritualizzazione.

 

Nessuna delle due vie fu scelta; ma affinché si stabilisse un equilibrio fra gli Spiriti della saggezza e l’ultimo nato della Luna, il Signore della Forma, che rappresenta il punto di partenza per l’operare della Luna, fu creata una condizione di mezzo; e questa condizione di mezzo prepara l’apparizione del Cristo, il quale si eleva al di sopra della saggezza, e davanti a cui gli Spiriti della saggezza coprono il loro sembiante in umiltà, e per il cui mezzo gli uomini che si colmeranno e compenetreranno sempre più del Suo spirito saranno redenti. E quando la Terra stessa avrà raggiunto il punto nel quale l’uomo sarà completamente spiritualizzato, allora dall’evoluzione non verrà espulsa una palla disseccata, e l’uomo, attraverso ciò che avrà potuto strappare all’evoluzione, porterà incontro alla completa spiritualizzazione la propria forma umana sempre più nobilitata. E noi vediamo come gli uomini si spiritualizzino.