Leone

Le 12 notti sante e le Gerarchie Spirituali


 

 

 

 

La regione del Leone è legata alla Gerarchia dei Troni, o Spiriti della Volontà.

Prima di passare ad esaminare questo legame reciproco è indispensabile osservare che già a partire dalla regione zodiacale della Bilancia si ha un determinato spostamento nel suo rapporto con le corrispondenti gerarchie. Ciò è legato al fatto che le forze, che in un ciclo evolutivo appaiono in modo piuttosto esteriore, nel ciclo successivo agiscono già come le forze interiori di determinati esseri. Così gli Spiriti del Movimento sono per la loro propria essenza i reggenti dell’antica Luna.

 

Tuttavia a quel tempo essi preparavano già attivamente l’evoluzione della Terra attuale, come pianeta sul quale la saggezza dell’antica Luna deve diventare «mobile», creatrice, all’interno degli esseri umani popolanti la Terra. Perciò il loro simbolo, la Bilancia, appartiene propriamente alla Terra, non alla Luna. Poiché fra tutti i segni dello Zodiaco solo la Bilancia è «un essere inanimato», creato dalla saggezza creatrice dell’uomo. Essa ci indica con ciò che, sotto l’influsso degli Spiriti del Movimento, «la Saggezza del mondo esteriore», proveniente dall’antica Luna, «diventa … saggezza interiore negli uomini (cioè saggezza mobile, creatrice)» (O.O. 13), per metamorfosarsi gradatamente dopo aver impregnato l’io dell’uomo, donatogli sulla Terra dagli Spiriti della Forma sotto il loro influsso, in forze d’Amore.

 

Ritroviamo un simile spostamento anche in relazione al segno della Vergine. Gli Spiriti della Saggezza legati alla regione della Vergine sono i reggenti dell’antico Sole. Tuttavia ciò che essi, in senso spirituale, compiono in quel periodo trova la sua espressione esteriore soltanto sulla Luna, che allora, sotto l’influsso degli Spiriti del Movimento diventa il pianeta della Saggezza (a differenza della Terra sulla quale deve nascere l’Amore). (O.O. 102, 24.3.1908)

Perciò il loro simbolo è per eccellenza lunare – la Vergine, che porta le forze solari solo in forma segreta al suo interno. Infine gli Spinti della Volontà, i Troni sono innanzitutto reggenti dell’antico Saturno, che apparve grazie ad un sacrificio cosmico Superiore, che offrirono allora i Troni ai Cherubini. Queste forze di sacrificio divennero in seguito sull’antico Sole forze interiori di stimolo a tutta l’evoluzione solare.

Per questo motivo nel cerchio dello Zodiaco ai Troni è particolarmente legato il segno solare del Leone. L’espressione più elevata di questo sacrificio solare, proveniente dall’interiorità, fu sull’antico Sole l’atto sacrificale dell’essere del Cristo, descritto da Rudolf Steiner nella sua ultima conferenza del ciclo «L’uomo alla luce dell’occultismo, Teosofia e Filosofia» (O.O. 137).

 

Tuttavia nell’immagine stessa del Leone è contenuto anche il rinvio a qualità interiori molto precise, che nel Macrocosmo sono proprie degli Spiriti della Volontà. Fin dall’antichità l’immagine del Leone è sempre stata considerata un segno di dignità regale superiore. Non a caso il trono di Re Salomone era ornato da due e dodici leoni d’oro (Re I 10,18-20).

Poiché nell’immagine del Leone abbiamo il passaggio dalla volontà sacrificale alle forze cordiali del coraggio, alla disposizione a realizzare all’esterno le prestazioni della Volontà superiore, a partire dalla propria interiorità. Troviamo in seguito questa combinazione di sacrificio (della Volontà) e di coraggio nelle parole con cui Rudolf Steiner caratterizza l’immaginazione dei doni sacrificali dei Troni ai cherubini sull’antico Saturno:

▸ «I Troni nella loro disposizione al sacrificio, alla cui base stanno la forza, il coraggio,

come inginocchiati davanti ai Cherubini e innalzanti verso di loro l’offerta …» (O.O. 132, 31.10.1911).16

 

Più sopra in relazione alla descrizione della regione della Bilancia nel suo rapporto con lo Spirito del Movimento, è stata menzionata la loro attività equilibratrice in rapporto con le irradiazioni degli Spiriti della Volontà dal centro della Terra. Queste irradiazioni, che Rudolf Steiner definisce come «le azioni dei Troni» (O.O. 121, 11.6.1910), si possono presentire nell’immagine del possente Leone, che esce da una grotta montana, armato della sua forza attiva e della sua dignità regale. Le forze di coraggio interiore, che derivano dalla regione zodiacale del Leone possono aiutare particolarmente l’uomo ad acquisire un giusto rapporto con tutte le prove che gli invia il suo destino, a mettersi nel giusto rapporto col suo proprio karma, ad imparare a portarlo e a lavorare coscientemente su di esso.17

 

Un lavoro del genere può portare a sua volta l’uomo ad un rapporto più cosciente con la Gerarchia dei Troni. Poiché ciò che questa Gerarchia compì un tempo sull’antico Saturno, queste «leggi dell’antico Saturno» in forma completamente trasformata continuano a vivere ancora nell’epoca attuale, esprimendosi nelle leggi karmiche del destino individuale dell’uomo (O.O. 161, 10.1.1915).

 

Nel ciclo dell’anno, il periodo che sta sotto il segno del Leone va dalla fine di luglio all’inizio di agosto. In agosto la forza della luce solare inizia gradatamente a diminuire, mentre più forte diventa la sua azione di calore. Questo periodo dell’anno particolarmente caldo conserva in sè l’ultima debole eco del ricordo naturale dello stato dell’antico Saturno, dell’effusione sacrificale della sostanza di calore da parte degli Spiriti della Volontà ( Troni ).

 

 


 

Note:

16. Descrivendo il primissimo periodo di Saturno e gli Spiriti della Volontà che vi operavano, Rudolf Steiner li caratterizza nel modo seguente: «Impariamo a conoscere giustamente questi Spiriti della Volontà, – se essi diventano per noi qualcosa di oggettivo, si potrebbe dire: un mare fluttuante di coraggio … Non è semplicemente un mare indifferente, indifferenziato; ma tutte le possibilità e differenziazioni di ciò che si può definire come sentimento del coraggio ci vengono incontro quando incontriamo degli esseri che sono altrettanto reali di un uomo in carne ed ossa, e che pure non sono fatti di carne, bensì di coraggio … Come tali entità noi incontriamo gli Spiriti della Volontà; e in primo tempo noi denominiamo come «Esistenza di Saturno» soltanto ciò che sono gli Spiriti della Volontà, che consistono di coraggio e di null’altro … Su Saturno dappertutto troviamo sempre gli Spiriti del Coraggio o della Volontà» (O.O. 132, 31.10.1911). Così l’antico Saturno si formò da una specie di mare di coraggio (il coraggio è l’attributo principale del leone). Nel seguito della sua evoluzione, dal sacrificio igneo dei Troni si formarono delle uova di calore – prima forma del corpo fisico dell’uomo – la cui origine è legata, secondo le parole di Rudolf Steiner, all’attività dei Troni, proveniente dal segno del Leone. Infine il confluire di tutte le uova di calore in un tutto unico alla fine dell’evoluzione dell’antico Saturno avviene pure ad opera delle forze del Leone (O.O.110, 17.4.1909). Così durante l’epoca di Saturno i Troni agiscono tre volte dalla costellazione del Leone: all’inizio, nel mezzo e alla fine, abbracciando e determinando in tal modo tutta la sua esistenza.

17. Cfr. K. L. Althoff, «Das Vaterunser», cap. «Die Zwòlf in der Zwòlf», parte 7, Stuttgart 1978.