Spiriti luciferici – origine della libertà e del male dell’uomo

O.O. 112 – Il Vangelo di Giovanni in relazione agli altri 3 – 28.06.1909


 

Durante il periodo della crisi lunare l’uomo si era evoluto fino al punto

da avere corpo fisico, corpo eterico, corpo astrale ed io.

 

Egli andava debitore

• del suo io all’influenza degli spiriti della forma,

• del suo corpo astrale a quella degli spiriti del movimento,

• del corpo eterico a quella degli spiriti della saggezza,

• e del corpo fisico all’influenza dei troni.

 

Gli spiriti della forma, exusiai, o potestà nell’esoterismo cristiano,

diedero la possibilità che il germe dell’io si aggiungesse alle altre tre parti costitutive.

 

Se dunque l’uomo fosse rimasto soltanto nell’evoluzione normale, e tutte le entità intorno a lui avessero compiuto i loro rispettivi compiti, allora determinate entità spirituali avrebbero operato sul suo corpo fisico, altre sul suo corpo eterico, altre sul suo corpo astrale ed altre ancora sul suo io; possiamo dire: ogni categoria avrebbe agito come era opportuno sulla parte ad essa corrispondente.

 

Ma vi erano le entità rimaste indietro sulla Luna, le entità luciferiche.

Se avessero potuto seguitare il loro lavoro in maniera giusta, esse avrebbero avuto il compito di agire sull’io.

Ma sulla Luna esse avevano imparato solamente ad agire sul corpo astrale,

e questo ebbe conseguenze importanti.

 

  Se quegli spiriti luciferici non vi fossero stati, l’uomo avrebbe accolto in sé il germe dell’io, e si sarebbe evoluto, fino all’ultimo terzo del periodo atlantico, in modo da passare dalla coscienza chiaroveggente crepuscolare alla coscienza oggettiva esteriore. Invece accadde che le influenze emanate dagli spiriti luciferici penetrarono come raggi di forza del suo corpo astrale. In che cosa consistevano quelle influenze?

 

Il corpo astrale è il portatore di impulsi, desideri, passioni, istinti e così via.

L’uomo avrebbe avuto una struttura del corpo astrale ben diversa,

se gli spiriti luciferici non si fossero avvicinati a lui.

Egli avrebbe sviluppato soltanto impulsi che lo avrebbero guidato con sicurezza,

che lo avrebbero fatto soltanto progredire.

 

Gli spiriti lo avrebbero condotto a vedere il mondo con i suoi oggetti,

dietro ai quali le entità spirituali sarebbero state visibili.

Ma gli sarebbero mancate la libertà, l’entusiasmo il senso dell’indipendenza

e la passione verso tutte le cose superiori.

 

L’uomo avrebbe perso l’antica coscienza chiaroveggente.

Avrebbe guardato le meraviglie del mondo come una specie di Dio,

perché egli sarebbe divenuto una parte della divinità.

Tale visione del mondo si sarebbe rispecchiata nel suo intelletto con la massima perfezione.

Ma l’uomo appunto, nella sua perfezione,

sarebbe stato soltanto come un grande specchio dell’universo.

 

Orbene, prima di quel momento gli spiriti luciferici versarono nel corpo astrale passioni, impulsi e desideri che si unirono a tutto ciò che l’uomo aveva accolto in sé sulla via della sua evoluzione.

Di conseguenza egli potè non soltanto percepire le stelle, ma contemporaneamente infiammarsi per loro, ardere di entusiasmo e di passione, e seguire non soltanto gli impulsi divinizzati del corpo astrale, ma sviluppare impulsi propri per sua libera volontà.

 

Questo gli spiriti luciferici avevano fatto fluire nel suo corpo astrale;

essi però gli avevano dato al contempo anche qualcos’altro: la possibilità del male, del peccato.

L’uomo non avrebbe avuto questa possibilità se gli spiriti divini avessero seguitato a guidarlo ad ogni passo.

Gli spiriti luciferici diedero la libertà all’uomo, gli inocularono l’entusiasmo,

ma allo stesso tempo anche la possibilità di basse passioni.

 

Nel corso di un’evoluzione normale l’uomo, per così dire, avrebbe ricollegato dei sentimenti normali a tutte le cose; ora invece le cose del mondo sensibile poterono piacergli di più di quanto avrebbero dovuto; egli potè interessarsi alle cose del mondo sensibile, e come conseguenza arrivò più presto all’indurimento fisico di quanto altrimenti sarebbe accaduto.

 

L’uomo è dunque giunto ad avere una figura solida prima del tempo

per cui le entità divino-spirituali lo avessero per così dire deciso.

In realtà egli avrebbe dovuto passare da una forma di aria ad una forma solida

solo durante l’ultimo terzo del periodo atlantico. Invece discese prima e diventò un essere solido.

• È quello che la Bibbia descrive come la caduta nel peccato: è l’influsso luciferico