7 gradi evolutivi di vita

O.O. 104 – L’Apocalisse – 27.06.1908


 

I sette gradini di tutta l’evoluzione terrestre ci rappresentano così sette susseguentisi stati di coscienza.

A sua volta, ogni stato di coscienza deve essere raggiunto in sette gradini.

Tali sette gradini, che ogni volta devono esser attraversati,vengono chiamati gradi di vita, in modo che distinguiamo sette stati di coscienza e per ognuno di essi sette gradi di vita.

 

È difficile trovare nel nostro linguaggio delle parole per questi sette gradi di vita.

Se prendiamo in considerazione soltanto la nostra Terra, noi possiamo indicare i gradi di vita parlando dei sette regni, perché i gradi di vita corrispondono sulla terra ai sette regni.

 

E allora indichiamo:

• il primo grado di vita come il primo regno elementare,

• il secondo come il secondo regno elementare,

• il terzo come il terzo regno elementare,

• il quarto come regno minerale,

• il quinto come regno vegetale,

• il sesto come regno animale

• e il settimo come regno umano.

 

Per ognuno degli stati di coscienza vengono attraversati sette simili gradi di vita, oppure superati sette regni.

⦁ Ma se noi volessimo indicare i sette gradi di vita di Saturno alla stessa maniera, vale a dire come primo, secondo e terzo regno elementare, e come regni minerale, vegetale, animale e umano, questo susciterebbe soltanto delle rappresentazioni false perché le espressioni per questi regni si sono formate secondo le nostre esperienze terrestri, ed inoltre in quei tempi antichissimi i regni erano conformati in modo del tutto diverso da quanto non lo siano oggi i regni terrestri.

Possiamo dire soltanto: analogamente a questi regni vi furono sette regni sull’antico Saturno e sette sul Sole.

 

Già più vicini sono i sette regni della Luna; e i sette gradi di vita della Terra sono diventati proprio i sette regni sulla Terra.

 

Sulla Terra noi possiamo già descriverli più facilmente, malgrado oggi sia straordinariamente difficile dare all’uomo una rappresentazione dei tre regni elementari. L’uomo crede poi di avere una sana rappresentazione dei regni minerale, vegetale, animale e umano, malgrado anche questo non sia vero.

Arriverete forse ad avere una specie di rappresentazione dei tre regni elementari, se vi dite quanto segue.

Pensate per esempio a pietre, metalli o altro, e immaginate che questi elementi del regno minerale diventino sempre più sottili, in modo che voi li vediate sempre meno ed essi, per così dire, si sciolgano in una sempre più sottile sostanzialità. Immaginate di farli evaporare tutti, in modo che essi non conservino che una molto sottile sostanzialità, attraverso la quale sia possibile guardare non essendo essi più visibili per voi. Se li si portasse ad una sottigliezza ancor maggiore, da quelle formazioni sorgerebbe qualcosa che in definitiva non sarebbe più il regno minerale, bensì appunto il terzo regno elementare. Si salirebbe poi al secondo ed al primo regno elementare. Per le attuali qualità di percezione è difficile farsi delle rappresentazioni di questi regni, celati e condensati nel nostro mondo. Ed è così in realtà, come se i regni elementari, condensati nel nostro mondo, fossero scomparsi. Essi vengono prima del nostro regno minerale. Abbiamo già visto quando il regno minerale stesso si sia formato.

In precedenti periodi dell’evoluzione terrestre, il regno minerale era appunto nella condizione dei regni elementari.

 

Ed ora gli altri quattro regni.

Noi vediamo attorno a noi il regno minerale, ed allo stesso modo i regni vegetale, animale e umano. Dobbiamo però renderci chiaro che queste denominazioni, nel vero senso della scienza occulta, non sono del tutto esatte. Il profano considera i minerali attuali come appartenenti al regno minerale, le piante attuali come appartenenti al regno vegetale, gli animali a quello animale e gli uomini al regno umano. Detto in modo corrente, questo è bensì esatto, è senz’altro sufficiente per tutte le cose correnti della vita, ma non lo è nel senso dell’occultismo.

 

Infatti oggi l’uomo è compiuto solamente nel regno minerale.

Egli salirà soltanto in futuri periodi dell’evoluzione ai regni vegetale, animale e umano.

Poiché l’uomo ha una coscienza egoica, noi lo possiamo denominare senz’altro uomo, ma non possiamo ancora dire che, nel senso della scienza dello spirito, egli sia incarnato nel regno umano, perché a questo scopo è necessario qualcosa d’altro.

E di questo dobbiamo ancora parlare.

 

⦁ Oggi l’uomo che cosa può comprendere? La questione dipende infatti da questo.

Oggi egli può comprendere soltanto il regno minerale.

Appena perviene al regno vegetale egli non lo comprende più.

Egli può capire il regno minerale, e con le forze del regno minerale può costruire macchine, case e così via.

Soltanto il fatto che egli apprenda ugualmente a vedere quali siano in una pianta le forze che la fanno crescere, potrà elevarlo con la sua coscienza al regno vegetale.

E potrà appartenere al regno animale quando avrà imparato a capire come un animale abbia la possibilità di avere sensazioni: oggi ne può avere soltanto un’idea dal di fuori.

 

Quando poi egli comprenderà non soltanto il suo proprio-io, ma anche un altro io, quando egli comprenderà un uomo del tutto interiormente, allora soltanto apparterrà al regno umano.

Capirete meglio che oggi un uomo può afferrare soltanto il regno minerale, se farete la seguente considerazione. Immaginate per esempio che un gran numero di dotti dica: in realtà le piante e gli animali null’altro sono se non minerali più complicati. Gli stessi dotti si attendono quindi di poter combinare le sostanze in modo che esse diventino piante e animali. Si abbandonano all’illusione di poter comprendere i vegetali quali esseri minerali, perché non hanno il concetto che esista qualcosa d’altro oltre il regno minerale. Molti dicono infatti: voi antroposofi sognate che esista un corpo eterico, qualcosa che vada al di là della pura sostanza minerale, ma non sognerete più quando ci riuscirà di costruire in laboratorio un essere vivente con le singole sostanze, con anidride carbonica, azoto, ossigeno, idrogeno e così via, come oggi si fabbrica dell’acido solforico. Si crede di poter costruire la sostanza vivente come si può combinare per esempio l’acido solforico; si crede che la scienza puramente materialistica possa far questo una volta o l’altra.

 

Si crede che gli antroposofi siano tanto sciocchi da mettere in dubbio che arrivi anche il momento in cui davvero le piante si produrranno nella storta.

Quel momento verrà. Chi sta sul terreno dell’occultismo lo ha sempre detto.

Gli occultisti sanno che verrà il tempo in cui l’uomo accoglierà nella sua natura il mondo vegetale, allo stesso modo come oggi egli ha accolto il regno minerale.

Come oggi egli costruisce cose con i minerali, come oggi usa le forze del regno minerale, così l’uomo produrrà nell’avvenire in laboratorio piante e cose ancora superiori con le forze del regno vegetale che allora gli saranno ben note, senza aver più bisogno di semi, senza dover più chiedere aiuto all’azione incomprensibile di forze naturali.

Ma se la possibilità di produrre in laboratorio un essere vivente avvenisse prematuramente, si avrebbe quello che, per chi si trova sul vero terreno della scienza dello spirito, si chiama magia nera.

Per ogni passo dell’evoluzione gli uomini devono prima esser maturi.

 

Una massima occulta dice: soltanto quando il tavolo da laboratorio sarà diventato un altare e quando il processo chimico sarà diventato un’azione sacra, soltanto allora gli uomini produrranno esseri viventi sul tavolo da esperimenti, come oggi essi fabbricano prodotti minerali.

Questa è una massima occulta che fu sempre formulata.

Ed in realtà, finché si entra in laboratorio e si crede, con sentimenti non sacri, di poter fare le stesse cose che si possono fare con sentimenti sacri, non si potrà mai produrre in laboratorio un essere vivente in accordo con la volontà di coloro che guidano l’evoluzione nel modo giusto.

Sarà , invece possibile solo quando si saprà che un prodotto minerale può sì venir fabbricato, anche se al tavolo del laboratorio si trova un ribaldo, ma che mai in un caso simile si potrà produrre un essere vivente. Infatti, quando si costruisce un essere vivente, in esso fluisce qualcosa che è dentro l’uomo stesso. Se l’uomo fosse un ribaldo, la ribalderia fluirebbe da lui, e l’essere così prodotto avrebbe l’impronta della medesima ribalderia.

 

Soltanto quando si capirà che cosa significhi che l’uomo, come entità complessiva, con tutta la sua interiorità, agisce in quello che egli produce, soltanto allora il mondo sarà maturo per produrre, in libera attività, esseri viventi, vegetali, animali e uomini.

 

L’uomo salirà al regno vegetale quando egli potrà vedere nel regno vegetale altrettanto bene di come oggi vede nel mondo minerale.

Egli salirà al regno animale quando potrà vedere nelle sensazioni in modo da potere produrre con la sua forza spirituale un essere senziente, così come oggi egli produce un oggetto.

Salirà poi al regno umano quando potrà formare uomini nuovi in libera attività.

 

Così l’uomo oggi è presente nel regno minerale, e questo essere, che noi siamo oggi come uomini, è in sostanza l’unico essere che si sia già formato compiutamente nel regno minerale; gli altri regni, invece, si trovano per molti aspetti ad uno stadio di molto inferiore a quello che in occultismo si, indica quale regno minerale.

Le piante ci mostrano così una specie di gradino precedente di quello che l’uomo sperimenterà quando si troverà lui stesso nel regno vegetale.

Le piante non si trovano quindi nel regno vegetale, ma al massimo sono delle prefigurazioni, non degli archetipi, ma piuttosto degli accenni ad un regno futuro nel quale l’uomo si troverà quando si compenetrerà interiormente della natura vegetale, come oggi fa della natura minerale.

 

Questo regno vegetale, nel quale l’uomo si troverà, sarà contrassegnato anche da altre cose. Prima di tutto sarà contrassegnato da una massima morale, oggi a volte ammessa col raziocinio, ma ancor lungi dall’essere capita.

Oggi l’uomo vive in maniera che si può dire: il singolo è convinto, se pur non lo ammette, della possibilità di una felicità individuale, anche se accanto ad essa domina l’infelicità di un altro.

È senz’altro possibile che oggi qualcuno si senta felice malgrado altri uomini siano infelici.

Anche se in base al raziocinio si ammette che la più alta moralità sia quella che rende felici tutti gli uomini, in pratica l’uomo è convinto che la felicità del singolo sia possibile senza che l’altro pure sia altrettanto felice.

 

Quando sarà giunto al regno vegetale, l’uomo avrà raggiunto, in campo morale, un gradino evolutivo nel quale gli sarà impossibile di sentirsi individualmente felice quando altri suoi simili saranno infelici. « La felicità del singolo è indivisibilmente legata alla felicità di tutti » è la massima che varrà quando l’uomo sarà assurto al regno vegetale. Nessun uomo potrà sentirsi comunque felice se la sua felicità non sarà parte della felicità di tutti.

 

Vedete quindi, se noi vogliamo tutto comprendere, che per concetti così sottili, quali dobbiamo avere nell’occultismo, vi è oggi una sensibilità molto scarsa.

Ma vedete pure che l’uomo ha ancora davanti a sé molti gradini evolutivi.

Egli deve raggiungere tutto questo, ma per ora ne esiste ben poco.

Si parla dunque di sette regni attraverso i quali l’uomo stesso passa.

Su Giove vi saranno ancora sette regni, in qualche modo ancora simili ai sette terrestri, anche se già ben differenziati da questi.

Su Venere ve ne saranno ancora sette, e altrettanti su Vulcano.

Su quest’ultimo non li si può nemmeno più chiamare regni, perché il concetto di regno non è più adatto.