Al principio della nostra èra avvennero molte cose strane e importanti, affinché il più grande evento dell’evoluzione potesse attuarsi.

O.O. 114 – Il Vangelo di Luca – 18.09.1909


 

Al principio della nostra èra avvennero molte cose strane e importanti,

ffinché il più grande evento dell’evoluzione potesse attuarsi.

Per poter comprendere come gradatamente si svolse questo massimo fra gli avvenimenti,

dovremo ancora considerare quanto segue.

 

In seno all’antico popolo ebraico esisteva la stirpe di Davide.

Quelle che noi chiamiamo le generazioni davidiche, provenivano tutte dal loro capostipite Davide.

Ora troviamo nella Bibbia che Davide aveva due figli: Salomone e Natan (II libro di Samuele, 5,14).

 

Da Davide discendono perciò due serie di generazioni, la salomonica e la natanica.

 

Dunque, trascurando gli anelli intermedi della catena, possiamo dire:

all’inizio della nostra èra i discendenti della stirpe di Davide

si distinguevano nella linea salomonica e nella linea natanica.

 

Viveva a Nazaret, come discendente

della linea che abbiamo chiamato la linea natanica della stirpe di Davide,

un uomo di nome Giuseppe.

• Egli aveva per moglie una donna chiamata Maria.

 

E viveva inoltre a Betlemme

un discendente della linea salomonica della stirpe di Davide, il quale pure si chiamava Giuseppe.

 

• Non vi è nulla di specialmente strano nel fatto

che vi fossero due uomini della stirpe di Davide chiamati entrambi Giuseppe ed entrambi sposati ad una Maria.

 

Abbiamo dunque in Palestina, all’inizio della nostra èra, lue coppie di genitori;

entrambe portano i nomi di Giuseppe e li Maria.

• L’una coppia trae origine dalla linea salomonica Iella stirpe di Davide, e cioè dalla linea regale;

• l’altra, quella di Nazaret, trae origine dalla linea natanica, cioè dalla linea sacerdotale.

 

La coppia della linea natanica è quella che ha il bambino di cui è già stato parlato.

Fu questo bambino a fornire a matrice astrale che potè essere accolta dal nirmanakaya del Budda.

La coppia discendente dalla linea natanica, quando il bambino nacque, si trovava a Betlemme per il censimento,

come racconta Luca.

Questa è la coppia di cui parla la genealogia del vangelo di Luca.

 

L’altra coppia in origine non viveva a Nazaret (i Vangeli vanno sempre presi alla lettera) ma dimorava a Betlemme;

di questa coppia ci narra lo scrittore del vangelo di Matteo.

(I Vangeli narrano sempre la verità; non occorre affatto sofisticarci sopra,

e l’antroposofia ricondurrà gli uomini a prendere i Vangeli alla lettera).

 

Alla coppia della linea salomonica nacque pure un bambino, chiamato anch’esso Gesù.

E anche questo Gesù cela nella sua corporeità un’entità possente.

Ma questo bambino aveva in altro compito (com’è profonda la saggezza del mondo!);

egli non era chiamato a cedere alla sua matrice astrale fresche orze giovanili,

ma era chiamato a offrire all’umanità ciò che si può offrire soltanto quando si è un’anima matura.

 

In virtù di tutte le forze che parteciparono ai fatti di Palestina,

il bambino della linea salomonica potè diventare l’incarnazione dell’entità che aveva vissuto un tempo in Persia

e vi aveva rivelato Ahura Mazdao;

dell’entità che più tardi cedette ad Ermete il suo corpo astrale e il suo corpo eterico a Mosè,

e che ricomparve poi nel grande maestro di Pitagora, in Zaratas o Nazaratos dell’antica Caldea.

• Quell’entità non era altro che l’individualità di Zaratustra.

 

L’io di Zaratustra s’incarnò nuovamente nel bambino

del quale l’evangelista Matteo ci narra che nacque da una coppia, Giuseppe e Maria, discendente dalla linea regale,

dalla linea salomonica della stirpe di Davide, e dimorante fin dapprincipio a Betlemme.

 

Troviamo così una parte della verità in Matteo, e l’altra parte in Luca.

Dobbiamo prenderli entrambi alla lettera, perché la verità del mondo è complessa.

 

Ora sappiamo chi fosse colui che nacque dalla linea sacerdotale della casa di Davide.

Ma sappiamo pure che, dalla linea regale, nacque l’individualità che, col nome di Zaratustra,

aveva insegnato anticamente in Persia e aveva fondato in quell’antico regno la magia, la magia regale.

 

Vissero dunque l’una accanto all’altra le due individualità:

• la giovane individualità di Adamo nel bambino della linea sacerdotale della casa di Davide

• e l’antica individualità di Zaratustra nel bambino della linea regale della stirpe di Davide.

 

Diremo in seguito come e perché tutto ciò sia avvenuto, e come l’evoluzione poi abbia proseguito il suo corso.