Appendice 2 – Rudolf Steiner sulla gioventù che verrà139
Del rapporto con Rudolf Steiner
▸ «La gioventù che verrà proverrà da tutt’altri mondi cosmici e questo si intensificherà. Porterà con sé un’immensa facoltà di pensiero, una virtuosità del pensare. Questa è tuttavia la più grande tentazione e nel contempo il più grande attacco arimanico contro l’Antroposofia.
• Ci sarà il pericolo che mediante l’enorme leggerezza nell’interpretare i concetti antroposofici, tutto rimanga impigliato nel pensare e si sviluppi un’enorme sensazione di piacere nel pensare l’Antroposofia; ma non si penetrerà nella disciplina.
• L’unica cosa che la gioventù potrà ricevere e che potrà temprarla per superare gli eventi futuri è che incontri l’Antroposofia nella disciplina.
La disciplina è il fondamento,
mediante il quale unicamente lo studio può essere condotto a una vera meta.
• Quando l’Antroposofia viene insegnata come scienza, essa diventa dannosa.
• L’Antroposofia non può mai essere soltanto teoria; essa deve diventare vita diretta.
Facendo sì che sia soltanto un insegnamento, si uccide l’Antroposofia e la si consegna ad Arimane, al Signore della morte.
Oggi tuttavia per gli uomini è molto più comodo pensare e appropriarsi di alcuni concetti antroposofici, piuttosto di eliminare anche soltanto un’abitudine.
Ciò che fa l’Antroposofia delle nostre anime
è molto più importante di tutto il sapere teorico sui concetti scientifico-spirituali.»
Note:
139 – Esposizione verbale di Rudolf Steiner alla presenza della Signora Sybell-Petersen, riportata da Adelheid Petersen in una conferenza tenuta nell’agosto del 1950.