Attraverso l’azione della Luna abbiamo nel corpo materno la configurazione del capo umano prodotto dal cosmo

O.O. 202 – Il Ponte tra la spiritualità cosmica – 26.11.1920


 

Ho detto spesso come già nella figura umana si esprima il complessivo processo vitale umano.

• Chi può comprendere in modo giusto il capo, la testa dell’uomo,

può anche sapere come la speciale formazione, la speciale struttura del capo

sia un risultato di precedenti condizioni di vita attraversate dall’individualità,

prima della sua discesa nella presente esistenza terrena.

 

• Se poi si considera l’organizzazione delle membra umane,

anche proseguita spazialmente verso l’interno negli organi con i quali le membra stesse sono collegate,

in tale organizzazione si ha ciò che, con le dovute metamorfosi e trasformazioni,

sarà alla base della formazione del capo in un futuro che è al di là della morte.

 

Così ci si riferisce in pari tempo a un nesso cosmico dell’uomo.

Possiamo dire senz’altro che la speciale struttura del capo di un uomo, quale lo vediamo dinanzi a noi,

è la metamorfosi della sua precedente struttura corporea delle membra;

però che l’uomo abbia in genere quella struttura del capo, quale appunto ha,

dipende da quel che egli ha attraversato cosmicamente prima di entrare nel mondo terrestre.

 

La struttura del capo è in sostanza il risultato delle evoluzioni di Saturno, Sole e Luna,

• mentre l’uomo delle membra è a sua volta

il punto di partenza per le evoluzioni di Giove, Venere e Vulcano,

• è in sostanza uomo terrestre solo l’uomo del petto, vale a dire l’essenza dell’attuale sistema ritmico.

 

Possiamo quindi anche dire:

• ciò che abbiamo dinanzi nel capo umano  si è formato nelle tre precedenti incarnazioni planetarie della Terra;

• ciò che è alla base delle membra attuali è il punto di partenza per le successive incarnazioni planetarie della Terra;

attraversando la vita fra morte e nuova nascita, l’uomo in un certo senso

riattraversa in modo spirituale quel che aveva sperimentato durante le evoluzioni di Saturno, Sole e Luna;

egli riallaccia il suo organismo terrestre all’organismo di Saturno, Sole e Luna;

allo stesso modo l’organismo delle membra formato sulla Terra

sarà fisicamente organizzato e trasformato

durante le incarnazioni della Terra chiamate Giove, Venere e Vulcano.

 

Queste cose hanno dunque un aspetto umano-terrestre e un aspetto cosmico.

Di conseguenza possiamo considerare la formazione del capo umano badando anche ai nessi fra l’entità umana e il cosmo. Per altro quel che è avvenuto durante le evoluzioni di Saturno e del Sole è in un primo tempo un po’ lontano dalle possibilità umane di osservazione: quel che allora avvenne è ancor meno possibile giudicare in una prospettiva terrestre. Si può invece meglio giudicare quel che avvenne durante l’evoluzione dell’antica Luna, poiché in un certo senso questo si ripete nei fatti che avvengono oggi fra la Terra e la Luna, la Luna attuale.

 

Di conseguenza

si può anche studiare la relazione del capo umano con ciò che avviene fra Terra e Luna.

Si arriva anzi a certi segreti della formazione dell’uomo considerando questi fatti.

 

Pensiamo una volta schematicamente un uomo che si trovi sulla Terra; egli non è posto al centro della Terra, ma sull’estremo del raggio terrestre. Se ora consideriamo la cosa schematicamente (vedi disegno seguente) con il capo umano, dobbiamo dire che la Luna si muove attorno alla Terra e anche attorno al capo umano. Naturalmente disegnandolo in modo schematico e non nei giusti rapporti di grandezza, perché in tal Caso si vedrebbe male.

Immaginiamo ora che la Luna sia nella posizione della Luna piena e che essa riverberi all’uomo la luce del Sole, come si dice. La luce del Sole agisce dunque sull’uomo.

Faccio notare che quando parlo dell’uomo, intendo ora sempre il suo capo.

 

Nella posizione opposta vi è la Luna nuova: nessuna luce raggiunge l’uomo e da questa parte egli è in certo senso lasciato a se stesso, è meno preso da sollecitazioni esterne di luce che siano esercitate su di lui, e di conseguenza egli è più lasciato alla sua evoluzione interiore.

 

Se ora poniamo sopra e sotto il primo e l’ultimo quarto, con la Luna crescente e la Luna calante, abbiamo nelle due posizioni meno sollecitazioni di luce esercitate sull’uomo che non nella posizione della Luna piena, e più sollecitazioni che non in quella della Luna nuova.

Inoltre la Luna, nella sua orbita attorno alla Terra, percorre anche lo zodiaco.

 

 

 

 

Così la luce viene ancora determinata in un modo speciale, vorrei dire differenziato, perché la luce lunare è diversa se proviene da un punto dietro il quale vi sia per esempio l’ariete, oppure da un punto dietro il quale vi sia la vergine. La luce lunare viene come tale differenziata secondo che la Luna passi davanti all’uno o all’altro dei segni zodiacali.

 

Pensiamo ora quello che ho qui disegnato schematicamente nella giusta relazione di tempo dell’evoluzione umana, vale a dire

• pensiamo attraverso quali processi si impianti in un corpo materno il germe spirituale umano

che proviene dall’evoluzione passata fra la morte e una nuova nascita.

• Durante questo tempo la Luna agisce sul germe.

Attraverso l’azione della Luna, e naturalmente in relazione con gli altri corpi celesti,

abbiamo poi nel corpo materno la configurazione del capo umano prodotto dal cosmo.

• La configurazione del capo umano avviene in ogni modo movendo dalla Luna.

 

Si potrà ora dire a buon diritto che non è sempre da presumere che proprio la Luna piena invii la sua luce sugli occhi o sul naso, e che in questa posizione la Luna nuova stia di fronte proprio alla nuca, all’occipite, la cui interiore evoluzione debba essergli lasciata e non guidata dal mondo esterno.

 

Certo, non è necessariamente così, ma in sostanza accade che in qualche modo

la Luna piena è attiva rispetto al viso,

• e la Luna nuova rispetto alla nuca.

 

Il bambino ha anche una particolare posizione nel corpo materno, ed essa è senz’altro orientata verso il cosmo. Poiché però più o meno la Luna irradia di sbieco, direi quasi, verso la parte del germe che diventerà viso, l’uomo sarà conseguentemente dotato di determinate facoltà, in quanto esse dipendono dal capo. Sarà per esempio dotato fisicamente in modo diverso se la chiara luce lunare irradierà verso la sua bocca invece che verso i suoi occhi. Questo dipende dalle disposizioni umane, in quanto esse sono dipendenti dal cosmo.

 

L’essenziale che oggi vogliamo considerare è che durante lo sviluppo embrionale gli influssi che in sostanza provengono dalla Luna sono quelli che formano il germe umano, partendo dalla formazione del capo, perché la prima cosa che prende forma nell’embrione è appunto il capo. Tutto ciò proviene dalla Luna, vale a dire da quanto è rimasto del movimento e dell’attività dell’antica Luna, e in generale delle precedenti incarnazioni della nostra Terra.

 

Vediamo qui i nessi cosmici del capo umano con il mondo esterno. Vediamo come l’uomo, durante lo sviluppo embrionale, sia inserito nei nessi cosmici per i quali in sostanza il tono viene dato dalla Luna con la sua attività. Il fenomeno avviene appunto poiché la Luna fa il movimento, ruota cioè intorno al capo. Vi ruota intorno dieci volte mentre il bambino attraversa lo sviluppo embrionale. Avviene che la Luna passi davanti al viso una prima volta formandolo, poi lo lascia tranquillo e lo lascia crescere.

 

Durante questo tempo si muove dietro; dopo che per un certo periodo la formazione del viso è rimasta ferma, la Luna riappare e riprende l’opera. Così per dieci volte. Durante quei dieci mesi lunari il capo umano viene ritmicamente formato movendo dal cosmo.

Abbiamo così una permanenza della durata di dieci volte ventotto giorni dell’embrione umano nel corpo materno, sotto l’influsso delle forze cosmiche filtrate attraverso la Luna.

Che cosa avviene in realtà?

 

L’essere umano giunge come essere spirituale-animico alla persona che, movendo dall’universo, si è scelta per madre, e ora la Luna assume il compito di formare il suo capo. Se egli rimanesse dodici mesi nel corpo materno, dodici mesi lunari, ne risulterebbe una formazione circolare del tutto chiusa. Egli però non vi rimane dodici mesi, ma solo dieci mesi lunari. Di conseguenza rimane ancora qualcosa aperto alla sua evoluzione, e quindi dopo la nascita rimane attivo tutto ciò che agisce dal cosmo.

 

Prima della nascita agiscono dieci dodicesimi delle forze cosmiche per la formazione del capo umano,

e i rimanenti due dodicesimi vengono lasciati alla formazione che avviene fuori della madre.

Però tale formazione inizia già durante il periodo embrionale.

Oltre alle forze cosmiche agiscono sull’uomo anche altre forze, ed esse provengono ora in sostanza dalla Terra stessa;

non agiscono però sul capo, ma sull’uomo delle membra.

 

 

Disegnando schematicamente e immaginando qui la Terra (vedi disegno seguente) e sopra l’uomo delle membra, sono in sostanza terrestri le forze che agiscono sulle membra con la loro continuazione verso l’interno. Nelle braccia e nelle mani, nelle gambe e nei piedi agiscono le forze della Terra. Questo lavoro continua verso l’interno in modo che diventa il ricambio. Ciò che però è ricambio nell’interno, all’esterno è ricambio di forze.

 

Quando moviamo le braccia, quando moviamo le gambe, il movimento non è tanto semplice, ma è legato con le forze della Terra. Quando moviamo le gambe nel camminare, noi dobbiamo sempre superare la forza di gravità della Terra, e quel che nasce è una risultante fra le forze agenti all’interno e le forze della gravità.

 

Mentre nel ricambio ciò che lavora all’interno dell’uomo fa appunto uno scambio con le proprietà chimiche della sostanza terrestre, la forza che è nelle braccia e nelle gambe opera uno scambio di forze con le forze della Terra.

Quel che ora vien formato è legato con condizioni temporali diverse da quelle che si verificano nel corpo materno. In questo abbiamo dieci volte ventotto giorni, dieci Lune.

 

Qui alla base abbiamo il giorno, un certo numero di giorni, 280 giorni.

Siamo in sostanza legati allo scorrere dei giorni.

Nella formazione dell’uomo delle membra abbiamo a che fare con quello che possiamo chiamare il corso degli anni.

 

Vediamo quindi anche che nei primi tempi dello sviluppo le membra umane vengono formate con una maggiore velocità e poi sempre più lentamente. In sostanza l’uomo impiega ventotto anni a formare le membra al di fuori del corpo materno, e di questi gli ultimi sette sono senz’altro meno evidenti dei primi ventuno; vediamo anche che la formazione comincia già nel corpo materno.

 

• Come l’uomo del capo è legato con il passato,

e ora l’evoluzione può aver luogo perché il rapporto fra Luna e Terra

ripete il passato delle evoluzioni di Saturno, Sole e Luna,

• così l’uomo delle membra è legato con la Terra,

in sostanza con ciò che nella formazione della Terra è preparazione

degli stati di Giove, Venere e Vulcano.

 

Di conseguenza l’uomo non può in realtà formare direttamente il suo capo sulla Terra.

• La Terra è impotente per la formazione del capo umano.

Il capo può formarsi quale superiore metamorfosi dell’uomo delle membra della precedente incarnazione

solo per il fatto che l’uomo porta seco le forze di prima della nascita, di prima della concezione,

e poi nel corpo materno viene protetto da quanto lo circonda esteriormente,

mentre il cosmo agisce su di lui attraverso la Luna.

 

• D’altra parte l’uomo delle membra, che si forma sotto l’influsso della Terra,

non può risultare finito dalla formazione terrestre; non può portarla a divenire capo.

Durante l’evoluzione terrestre l’uomo non può diventare

quello che potrà invece diventare durante l’evoluzione di Venere.

• Come il cervo perde le sue corna, così l’uomo perderà il suo capo;

dal rimanente del suo organismo svilupperà un altro capo.

Sarà davvero uno stato invidiabile quello dell’uomo di Venere!

 

È certo qualcosa che nella visione spirituale ci appare come stato futuro. Le cose reali appaiono spesso grottesche di fronte a quelle terrestri limitate, ma la realtà va ben al di là di quel che è accessibile al limitato intelletto terrestre. Occorre prendere sul serio il fatto che nell’ambito della semplice osservazione terrestre si può appunto raggiungere soltanto una parte della realtà, che in sostanza nulla si sa dell’uomo osservando solo le condizioni terrestri.

 

Nell’uomo abbiamo così un essere cosmico che per altro in un primo momento, come cosa principale, cresce esteriormente nel corpo materno, e un essere terrestre che viene formato, configurato, differenziato sotto l’influsso delle condizioni terrestri, mentre in apparenza il Sole ruota intorno alla Terra, passando per le immagini stellari dello zodiaco.