Che cosa è il «Vangelo»?

O.O. 139 – Il Vangelo di Marco – 15.09.1912


 

Che cosa è il «Vangelo»?

È ciò che discende dalle sfere che spesso abbiamo descritte come la dimora degli angeli, degli arcangeli, ciò che discende attraversando i mondi che stanno al disopra del mondo umano. Così si acquista la prospettiva di un significato più profondo della parola vangelo.

Esso è un impulso che discende dal regno degli angeli, degli arcangeli,

e ciò che discende da quelle sfere penetra nell’umanità.

Tutte le traduzioni astratte, in fondo, non colgono nel segno. In realtà, già il termine stesso di evangelo accenna al fatto che a un certo momento ha cominciato a fluire giù sulla Terra qualcosa che prima dimorava solo nella sfera degli angeli e degli arcangeli e che ora scuote a fondo le anime umane, in particolare le anime più forti.

 

Viene annunciato questo nuovo principio  il quale naturalmente ha poi la sua prosecuzione:

ciò significa che l’evangelo continua.

In quel tempo ebbe luogo l’inizio;

e vedremo che in fondo tutta l’evoluzione umana a partire da quel momento

è la continuazione della discesa del principio che possiamo chiamare vangelo

dalla sfera degli angeli e degli arcangeli.

 

Se si vogliono caratterizzare adeguatamente i singoli vangeli non si può mai spingere abbastanza a fondo la nostra indagine; e proprio lo studio del vangelo di Marco ci mostrerà che possiamo comprenderlo veramente, solo tenendo conto nel modo giusto dell’intera evoluzione umana, con tutti gli impulsi che vi operano, con tutto ciò che vi si è compiuto.

 

Ho voluto delineare tali fatti non in modo esteriore, ma riferendomi alle anime degli uomini;

ho voluto mostrare come solo riconoscendo la realtà della reincarnazione

può illuminarsi la portata totale dell’evento del Cristo:

la realtà della reincarnazione che, se diventa oggetto di vera indagine,

ci mostra la via percorsa da anime come quelle di Ettore o di Empedocle.

Altrimenti si potranno anche dire delle cose bellissime, ma si rimane sempre alla superficie.

 

La realtà complessa dell’impulso del Cristo, al di là di tutte le apparenze esteriori,

si rivela soltanto gettando luce, grazie all’indagine scientifico-spirituale,

negli strati più profondi dell’anima umana;

non basta conoscere come si svolge una vita singola,

ma bisogna vederla nella sequenza delle sue incarnazioni.

 

Occorre prendere sul serio l’idea della reincarnazione, inserendola nella considerazione storica, in modo ch’essa ne diventi l’elemento vivificante. Allora si manifesteranno gli effetti del massimo impulso, dell’evento del Golgota. E questo impulso di cui abbiamo parlato già molte altre volte si mostrerà operante soprattutto nelle anime umane.