Ciò che oggi viene offerto in libri o conferenze, nel campo della scienza occulta, può senz’altro costituire una tale base per l’ispirazione

O.O. 12-16-17 – Sulla via dell’Iniziazione – (L’ispirazione)


 

Ciò che oggi viene offerto in libri o conferenze, nel campo della scienza occulta, può senz’altro costituire una tale base per l’ispirazione: per esempio, gli insegnamenti sulle diverse parti costitutive della natura umana (corpo fisico, eterico, astrale, ecc.); così pure le conoscenze sulla vita dopo la morte fino a una nuova incarnazione, e poi tutto ciò che è stato pubblicato sotto il titolo Cronaca dell’akasha.

 

Occorre infatti tener presente che l’ispirazione è necessaria per scoprire e sperimentare da sé le verità superiori, ma non per comprenderle. Senza ispirazione non si può scoprire originariamente ciò ch’è stato comunicato sotto il titolo Cronaca dell’ akasha; ma se qualcuno ce lo comunica, possiamo riconoscerlo per mezzo del comune giudizio logico. Nessuno dovrebbe dire che in quel libro siano dette cose che senza l’ispirazione non si possano comprendere.

Se appaiono incomprensibili, non è perché ci manchi l’ispirazione, ma perché non si vuole dedicarvi sufficiente riflessione.

 

Tali verità, una volta comunicate, suscitano nell’anima, per forza propria, l’ispirazione.

Per divenir partecipi di questa ispirazione,

basta cercar di ricevere tali conoscenze non aridamente e cerebralmente,

ma lasciandoci prendere per intero dall’entusiasmo per quelle idee

e trasportare a ogni specie di esperienze del sentimento.

 

E come non sarebbe possibile? Può il sentimento rimanere freddo quando passano dinanzi al nostro spirito i meravigliosi processi per cui la Terra si è sviluppata dalla Luna, dal Sole e da Saturno, oppure se si penetra nelle infinite profondità della natura umana, attraverso la conoscenza del proprio corpo eterico, dell’astrale, ecc.? Si vorrebbe proprio dire: tanto peggio per chi è capace di sperimentare a mente fredda tali meravigliosi edifici di pensieri! Poiché se non li sperimentasse freddamente, ma provasse in sé tutte le tensioni e liberazioni del sentimento ch’essi rendono possibili, tutti gli accrescimenti e le crisi, i progressi e i regressi, le catastrofi e le rivelazioni, allora verrebbe realmente preparato in lui il terreno per l’ispirazione.

 

È però certo che si potrà svolgere la necessaria vita di sentimento

di fronte a tali comunicazioni desunte da mondi superiori,

solo se veramente si eseguiranno gli esercizi di cui si è parlato più sopra.

 

A chi rivolge tutte le sue forze di sentimento al mondo della percezione esterna dei sensi, le narrazioni del mondo superiore appariranno «aridi concetti» e «teoria astratta». Non riuscirà mai a capire perché ad altri le comunicazioni della scienza occulta scaldino il cuore, mentre egli rimane freddo fino in fondo all’anima, e dirà forse: questa è tutta roba per l’intelletto, mentre io vorrei qualcosa per il sentimento. Ma non attribuirà a se stesso la colpa del fatto che il suo cuore rimanga freddo.

 

Molti sottovalutano ancora la potenza

di quanto è già contenuto nelle semplici comunicazioni su un mondo superiore;

mentre, a questo riguardo, sopravvalutano ogni sorta d’altri esercizi e procedure.

 

Essi dicono: a che mi giova che altri mi raccontino quello che avviene nei mondi superiori? Vorrei poterlo vedere io stesso. A costoro manca per lo più la pazienza per approfondirsi sempre di nuovo nelle descrizioni dei mondi superiori. Se lo facessero, vedrebbero quale forza di stimolo hanno tali «semplici narrazioni», e come la propria ispirazione venga davvero stimolata dall’apprendere le ispirazioni altrui.

 

Certo, se il discepolo vuol far rapidi progressi nello sperimentare i mondi superiori, deve aggiungere allo «studio» altri esercizi; ma nessuno dovrebbe sottovalutare l’infinita importanza che ha appunto lo «studio». In nessun caso si può far sperare a qualcuno di poter far rapide conquiste nei mondi superiori, se non trova la forza d’immergersi incessantemente nelle comunicazioni puramente narrative che persone competenti fanno dei processi e degli esseri dei mondi superiori.

 

Per il fatto che oggi tali comunicazioni vengano esposte in libri e conferenze, e che siano stati pure accennati i primi esercizi che conducono alla conoscenza di mondi superiori (per esempio nel mio libro L’iniziazione), si può oggi apprendere apertamente una parte di ciò che in passato si comunicava solo in scuole occulte rigorosamente riservate. Come è stato detto già molte volte, tale pubblicazione è voluta dalle condizioni del nostro tempo e deve essere fatta. Al tempo stesso va però ripetuto che, nonostante certe facilitazioni all’apprendimento del sapere occulto, la guida sicura di un maestro non è ancora totalmente sostituibile.