Come si svolgeva l’antica iniziazione nei misteri?

O.O. 103 – Il Vangelo di Giovanni – 22.05.1908


 

Come si svolgeva quell’antica iniziazione nei misteri?

Un uomo che fosse stato iniziato era in grado di vivere egli stesso certe esperienze nei mondi spirituali, sì da poterne diventare un testimone. Coloro che venivano trovati maturi per l’iniziazione erano accolti nei misteri; e di questi misteri ve ne furono ovunque: in Grecia, presso i Caldei, in Egitto e nell’India. I candidati all’iniziazione vi ricevevano un lungo tirocinio, all’incirca sulle cose che oggi impariamo dalla scienza dello spirito; quando erano sufficientemente istruiti si procedeva a quelle esperienze che schiudevano loro la veggenza spirituale diretta. Ma nei tempi antichi tutto ciò non poteva venire effettuato se non inducendo uno stato del tutto eccezionale nella connessione dei quattro elementi costitutivi dell’uomo, il corpo fisico, l’eterico, l’astrale e l’io.

 

L’iniziando veniva posto dall’iniziatore competente in uno stato simile alla morte,

per una durata di tre giorni e mezzo; e questo per la ragione seguente.

Quando, nell’attuale ciclo evolutivo, l’uomo dorme normalmente, il suo corpo fisico e l’eterico giacciono nel letto, mentre l’io e il corpo astrale escono dalla connessione abituale. In queste condizioni l’uomo non può percepire intorno a sé nessun evento spirituale, in quanto il corpo astrale non è ancora dotato degli organi di percezione spirituali, atti a percepire il mondo in cui l’uomo allora si trova. Solo quando il corpo astrale e l’io sono rientrati entro il fisico e l’eterico, e tornano a servirsi degli occhi e degli orecchi, l’uomo ricomincia a percepire qualcosa, e precisamente il mondo fisico.

 

Gli iniziandi divenivano capaci mediante il tirocinio ricevuto di sviluppare gli organi di senso del loro corpo astrale; e quando la formazione di questi organi sensori del corpo astrale era compiuta, si trattava di imprimere entro il corpo eterico tutto quanto il corpo astrale aveva accolto, come i caratteri d’un sigillo s’imprimono nella ceralacca.

Questo era l’essenziale; tutti i preparativi per l’iniziazione erano fondati sopra certi processi interiori dell’uomo, grazie ai quali il suo corpo astrale riceveva una nuova organizzazione. Anche riguardo al suo corpo fisico, in passato, l’uomo non possedeva organi specifici di senso, come gli occhi o gli orecchi, bensì organi indifferenziati, come certi animali che non sono mai esposti alla luce e non possiedono occhi.

 

La luce ha cioè formato l’occhio, così come il suono ha formato l’orecchio.

 

• Quelle che l’uomo coltiva sotto forma di meditazione, di concentrazione,

e le esperienze che per lui ne derivano, agiscono come la luce sull’occhio, come il suono sull’orecchio:

il corpo astrale ne risulta modificato e ne vengono tratti fuori gli organi

atti alla percezione nel mondo superiore, nel mondo astrale.

• Con ciò, essi non sono però ancora abbastanza consolidati nel corpo eterico:

lo divengono mediante l’impressione nel corpo eterico di ciò che si è formato, dapprima, nel corpo astrale.

 

• Ma fintanto che il corpo eterico si trova entro quello fisico,

non è possibile che vi s’imprima veramente ciò che si è formato per mezzo degli esercizi di meditazione.

• A questo fine, in passato, occorreva che il corpo eterico venisse tratto fuori dalla connessione col corpo fisico.

 

• Quando pertanto, in quei tre giorni e mezzo del sonno simile alla morte,

il corpo eterico veniva tratto fuori dal corpo fisico,

s’imprimeva in esso tutto quanto era stato preparato nel corpo astrale,

e l’uomo sperimentava il mondo spirituale.

• Quando poi veniva richiamato dal sacerdote iniziatore entro il corpo fisico,

egli era un testimone di ciò che avviene nei mondi spirituali, per testimonianza propria.

 

• Questa procedura è divenuta superflua in seguito alla missione del Cristo Gesù;

il sonno simile a morte della durata di tre giorni e mezzo,

può venire sostituito ormai dalla forza che promana dal Cristo.

• Vedremo infatti tra poco che proprio nel vangelo di Giovanni

stanno le forze possenti per cui oggi il corpo astrale è in grado d’imprimere quanto in esso è stato preparato,

anche se il corpo eterico si trova nel corpo fisico.

 

• Ma perché ciò divenisse possibile, era necessario che prima apparisse il Cristo Gesù.

• Prima d’allora gli uomini non erano maturi a che, senza la procedura descritta,

si potesse imprimere nel corpo eterico ciò ch’era stato preparato nell’astrale,

per mezzo della meditazione, della concentrazione.

 

• Questo procedimento si era svolto molte volte in seno ai misteri:

un candidato all’iniziazione vien posto dal sacerdote iniziatore in un sonno simile alla morte,

durante il quale viene guidato attraverso i mondi spirituali;

poi il sacerdote iniziatore lo richiama entro il corpo fisico, e da quel momento

l’uomo iniziato è un testimone, per esperienza propria, dei mondi spirituali.

• Tutto questo avveniva sempre nel più profondo segreto,

né il mondo esterno sapeva alcunché dei procedimenti degli antichi misteri.

 

Per mezzo del Cristo Gesù

l’antica iniziazione doveva venire sostituita da una nuova,

prodotta dalle forze di cui dovremo parlare.

 

• Si doveva per così dire concludere l’antica forma dell’iniziazione;

ma si doveva pure creare una transizione dal tempo antico a quello nuovo.

• Per, questa transizione occorreva che qualcuno venisse ancora una volta iniziato al modo antico,

ma iniziato all’esoterismo cristiano.

• Questo non poteva farlo che il Cristo Gesù stesso;

e l’iniziando doveva essere colui che vien chiamato Lazzaro.

 

«Questa malattia non è a morte», troviamo scritto:

si tratta del sonno simile alla morte, della durata di tre giorni e mezzo.

Questo è chiaramente indicato.