Con il Cristo si può superare la frontiera tra il Paese delle anime e il Paese degli spiriti.

O.O. 218 – Entità Ostacolatrici – 19-11-1922


 

Vi ho mostrato l’uomo disincarnato che rivive la sua precedente vita terrestre, risalendo attraverso le sfere dei pianeti, dopo Mercurio e Venere, fino a Saturno. Il cosmo planetario va realmente dalla Luna a Saturno. Vi ho anche detto, nei giorni scorsi, che le forze della Luna sono antagoniste a quelle di Saturno. La Luna custodisce delle forze che riconducono perpetuamente l’anima alla Terra ch’essa ha lasciato e vorrebbero fissarvela. Al contrario, Saturno tende a fare salire fino all’universo delle stelle fisse, ma in maniera tale che non si percepisca più lo splendore degli astri: niente più che la loro essenza spirituale.

 

Quando abbiamo oltrepassato la sfera di Saturno, partecipiamo alla vita d’un mondo puramente spirituale. Nel mio libro “Teosofia”, ho chiamato questo il passaggio dal Paese delle anime al Paese dello spirito, ma l’uomo non può superare questo passaggio con l’aiuto delle sue sole forze. Il ricordo della vita terrestre aderisce troppo a lui. Ha bisogno d’un aiuto.

Anche di questo ho qui detto, e ho riferito di questo aiuto sublime.

 

Prima dell’epoca del Mistero del Golgota, gli iniziati dei Misteri potevano parlare come segue ai loro discepoli: – “Se avete votato al mondo spirituale molte forze di sacrificio, potrete trovarvi l’alta Entità Solare che vi accompagnerà quando uscirete dalla sfera del Sole, quando vi dirigerete verso il lato del mondo dove il Sole non brilla più che spiritualmente nello spazio universale. Quest’alta Entità Solare vi porterà fino alla sfera di Saturno, poi ancora più lontano, fino alle stelle! In un certo modo, il Sole spirituale v’illuminerà per aiutarvi a superare la frontiera tra il Paese delle anime e il Paese degli spiriti.”

 

Il Mistero del Golgota

s’è realizzato in modo che l’alta Entità Solare è discesa sulla Terra, incarnandosi in Gesù di Nazareth.

Un’anima che, nella sua vita terrestre, ha votato tutto il suo cuore al Cristo, al Mistero del Golgota,

ha ricevuto la forza necessaria per entrare, dopo la morte, nel Paese degli spiriti,

vale a dire, più lontano della sfera solare e della sfera saturnia, fin nel mondo delle stelle fisse.

L’anima è allora in uno stato sublime che non può realizzare che grazie alla forza del Cristo,

da quando il Mistero del Golgota s’è compiuto.

 

Prima di descrivervi questo stato sublime al quale l’anima umana può accedere quando ha ricevuto la forza del Mistero del Golgota, vorrei farvi presentire ciò che implica realmente trovarsi lassù, nel mondo delle stelle, e “conservare un ricordo della propria vita terrestre”.

Quando si è usciti dalla sfera di Saturno, si penetra in quello che le scienze antiche chiamavano lo Zodiaco. Questo non è che il rappresentante del cielo delle stelle fisse, dunque del Paese degli spiriti, in generale. Ma è nel considerare le innumerevoli stelle che compongono lo Zodiaco che ci si può fare un’idea del cammino che l’anima umana percorre a questo stadio. Lo scopo del suo cammino, è di costruire il germe spirituale della sua prossima incarnazione. Deve farlo a partire dal Cosmo intero e con l’aiuto delle Gerarchie spirituali.

 

Potete dire, forse: – “Qui, sulla Terra, abbiamo degli scopi interessanti; possiamo favorire la cultura, lavorare per l’umanità, etc… ma quanto compiamo lassù dev’essere estremamente monotono, se non facciamo altro che costruire il nostro corpo futuro!” Sareste nel più completo errore. Perché niente di quello che potreste compiere sulla Terra ha l’ampiezza e la diversità di scopi che sono i vostri quando, dall’alto delle sfere stellari, edificate il corpo umano, questo “tempio degli dei”. È un’opera molto più grandiosa ed estremamente varia, perché formate, come avete visto poco fa, un corpo connesso con tutta l’umanità: in effetti il Karma vi ha legato a questo o a quell’essere umano e voi introducete nel vostro nuovo corpo il bisogno di rimettervi in rapporto con questi esseri, di “saldare” fronteggiandoli i vostri debiti karmici. Così lavorate per l’umanità in ben più grande misura di quello che potreste fare quaggiù sulla Terra.

E come lavorate?

Voglio spiegarvelo in dettagli; vi domando soltanto di rendervi ben conto che sono obbligato ad esprimermi simbolicamente come vi ho già spiegato l’ultima volta: quando si vuole parlare di questi mondi sublimi, i nostri concetti attuali sono tali che non si possano esprimere altrimenti che per immagini! Avete dunque il compito di costruire il germe spirituale del vostro futuro corpo fisico, esso s’edifica a partire da numerosi dettagli cosmici. Ad esempio, quando vivete con le entità spirituali delle quali il riflesso fisico è la costellazione dell’Ariete, lavorate a quella che sarà la vostra testa, la quale è, realmente, tutto un cosmo che si condenserà più tardi.

Nella vostra testa, portate il cosmo, così come lo vedete a partire dall’Ariete.

 

Durante tutto questo lavoro, si percepiscono i pianeti dal loro lato spirituale, opposto al lato sensibile che vedono gli esseri terrestri. In seguito, passate ad esempio, dall’Ariete al Toro. Lavorate con le Gerarchie del Toro. Quello che formate, è la vostra laringe, con la parte dei polmoni che vi si ricollega. Può accadere allora che il pianeta Marte invii delle forze nella sfera del Toro. E vedete esprimersi nei movimenti di Marte tutte le azioni giuste o ingiuste che avete compiuto sulla Terra per mezzo del vostro apparecchio vocale – in breve, per mezzo del linguaggio – del Verbo.

Ogni menzogna che l’uomo ha pronunciato, Marte la rapporta spiritualmente nella sfera del Toro, quando l’uomo l’attraversa dopo la morte. Rappresentatevi, se possibile, questo ricordo che abbiamo delle nostre mancanze e delle nostre falsità: troveremo questo ricordo, iscritto nell’universo. Là, è il Logos universale che ci parla. E siamo condotti a modellare la nostra futura laringe, i nostri organi vocali, con la coscienza esatta delle verità e delle menzogne che abbiamo pronunciato nella precedente vita terrestre.

 

Quando attraversate la costellazione del Leone, vi vedete tutte le imperfezioni rischiarate dal Sole così come specificatamente, le mancanze di cui ci siamo resi colpevoli nella nostra vita affettiva, con il cuore: sia ciò ch’è rimasto troppo superficiale, sia quello che al contrario è stato troppo profondo. Si tratta in quel caso delle nostre simpatie e delle nostre antipatie, che dipendono sulla Terra dal nostro temperamento e dalla nostra circolazione sanguinea.

È così che edifichiamo tutto il nostro corpo futuro “ascoltando” il ricordo della nostra precedente vita terrestre trattenuta attraverso il cosmo, nel linguaggio dei pianeti. Ed è così, per strano che possa apparire dal punto di vista terrestre!