Con l’euritmia nasce una nuova arte

O.O. 156 – Euritmia – 07.10.1914


 

L’euritmia non deve essere confusa con una delle tante forme di attività ginnastica derivate dalla vita spirituale materialistica; essa è tratta dal movimento spirituale antroposofico affìnchè gli uomini, anche in questo campo, possano apprendere per esperienza diretta come agisca lo spirito. Ho già mostrato da diversi lati come si sia arrivati all’euritmia. Si è voluto dare all’umanità qualcosa che – in certo modo – mostrasse anche esteriormente il senso e lo spirito dell’evoluzione. Questo lo si è potuto fare soltanto riconoscendo che, sulla terra, noi viviamo direttamente anche nel mondo delle forme e che il passo ulteriore sta nel penetrare nel mondo del movimento. Il mondo delle forme domina il corpo fisico, il mondo del movimento domina il corpo eterico. Si devono scoprire i movimenti innati al corpo eterico. L’uomo deve essere guidato ad esprimere in gesti e in movimenti del corpo fisico, ciò che è naturale al mondo eterico.

 

Nell’universo, nel divenire universale, è insito un certo ritmo. Questo si trasmette al corpo eterico. La cultura materialistica non comprende più che l’uomo può muoversi in forme esteriori in modo giusto soltanto quando, anzichè compiere movimenti propri allo sport e al calcio o anche in certo modo alla ginnastica moderna, segue i movimenti del corpo eterico, quando comincia a introdurre nei movimenti del corpo fisico quelli del corpo eterico, quando il suo corpo eterico continua a vivere nei movimenti del corpo fisico. Questo lo si tenta nell’euritmia. Risulta allora che l’uomo è veramente un intermediario fra i caratteri dell’alfabeto cosmico, fra i suoni cosmici e i suoni alfabetici umani, usati nelle nostre poesie. Con l’euritmia nasce una nuova arte: Quest’arte è per ogni uomo. E si vorrebbe che l’umanità comprendesse quest’arte; si vorrebbe che quest’arte fosse coltivata in ogni età, nell’infanzia, nella maturità e nella vecchiaia. È sempre un bene quando l’uomo impara a trasferire nei movimenti fisici ciò che è naturale ed innato al corpo eterico.

 

Nella vita spirituale è quasi un fatto intuitivo che l’espressione poetica possa essere interpretata con i movimenti della nostra euritmia. Nell’euritmia si esprimono insieme un principio pedagogico, un principio artistico e un principio igienico. Un principio pedagogico in quanto, in un uomo che sia cresciuto coltivando l’euritmia, il corpo ha eseguito movimenti che, per così dire, gli Dei vorrebbero vedere qui, se volessero che la terra rimanesse congiunta a loro in modo retto; perciò l’euritmia è un mezzo diretto per stabilire un collegamento fra le gerarchie divino-spirituali e il bambino che cresce. Per riparare ai danni spesso prodotti nel bambino dall’insegnamento scolastico moderno, soltanto una cosa possiamo tentare: di far compiere al deperito corpo eterico quei significativi movimenti e ritmi voluti dagli Dei. Questa è l’offerta dell’euritmia, nel campo pedagogico.

 

Nel campo dell’igiene, oggi l’uomo non cerca più come gli antichi greci, di stabilire un’armonia fra i movimenti fisici esteriori ed il corpo eterico; e se lo fa, lo fa in modo ben comico… Trasportare nell’epoca nostra, semplicemente, un’usanza greca, è cosa quanto mai ridicola, è un peccato contro l’idea dell’evoluzione dell’umanità. Se oggi si vuol tentare di raggiungere quello che i greci – a modo loro – cercavano nei giochi olimpici, lo si deve fare cercando di coltivare nell’umanità l’euritmia; per ottenere la salute del corpo e dell’anima, non si dovrebbe lasciar deperire il corpo fisico, ma si dovrebbero fargli eseguire movimenti salutari. Questo è il lato igienico dell’euritmia.

 

E l’elemento artistico affiorerà, se si riconoscerà che l’uomo deve immergersi nell’arte con l’intero suo essere, che l’uomo deve non soltanto diventare creatore di una cosa o dell’altra, ma che deve diventare egli stesso un mezzo d’espressione. Lo diventa, esercitando l’arte sul proprio corpo. E questo lo fa nell’euritmia. L’euritmia non è affatto arbitraria, come tante altre attività fisiche contemporanee. Essa si pone il quesito: quali sono oggi i movimenti migliori, riguardo al corpo eterico? Quali sono i movimenti che meglio inseriscono l’uomo, nel senso della pedagogia, dell’igiene e dell’arte, nella vita piena, nella vita vera?

 

Possiamo definire l’euritmia come l’assorbimento di quanto il corpo eterico, per le sue naturali leggi, esige che l’uomo gli dia. Perciò nell’euritmia è dato qualcosa che appartiene necessariamente alla vita spirituale, e che è stato concepito come parte organica di essa.