Considerare l’Antroposofia quale Essere vivente fa parte delle condizioni di vita
O.O. 258 – La storia e le condizioni del movimento antroposofico – 16.06.1923
Gli antroposofi di oggi non devono pensare che i loro obblighi siano gli stessi di quelli che avranno un giorno coloro che in futuro si riconosceranno nell’Antroposofia, quando gli antroposofi non saranno migliaia, ma milioni. Le migliaia che precorrono un movimento hanno un obbligo molto più grande, potenziato, cioè hanno l’obbligo di esercitare in ogni dettaglio un maggior coraggio, una maggiore energia, maggiore pazienza, maggiore tolleranza e soprattutto maggiore amore per la verità. E in questo terzo periodo vennero messe alla prova in particolare l’amore per la verità e la serietà. Trovò in un certo senso manifestazione quanto era stato espresso tempo prima in alcune conferenze rivolte ai teologi.
Nella schiera degli antroposofi avrebbe dovuto – o meglio deve – diventare una sensazione, un sentimento,
che l’Antroposofia, indipendentemente dal fatto che esistano gli antroposofi,
deve essere considerata un Essere autonomo,
qualcosa che ci sta accanto e per il quale siamo responsabili in ogni momento della nostra vita.
Questo è stato detto in quella conferenza dinnanzi ai teologi:
l’Antroposofia è come un invisibile essere umano che si muove tra gli uomini visibili,
e nei confronti del quale, finché si è ancora una piccola schiera,
si ha la più grande responsabilità possibile,
è qualcosa che va veramente considerata come un essere umano invisibile,
come qualcosa di esistente e che si deve interpellare in ogni singola azione della vita
per chiedergli che cosa ne pensa.
Se per esempio, fintanto che la schiera degli antroposofi è ancora piccola, si costituiscono relazioni umane, amicizie, gruppetti e cose del genere, è sempre più necessario che questo Invisibile venga interpellato, che ogni cosa possa essere giustificata dinanzi a questo Invisibile.
Man mano che l’Antroposofia si diffonderà ciò accadrà sempre più di rado; ma fintanto che essa è proprietà di una piccola schiera, sarà assolutamente necessario che tutto ciò che accade, accada, per così dire, dopo aver interpellato l’Uomo Antroposofia.
Considerare l’Antroposofia quale Essere vivente fa parte delle condizioni di vita.
Esso potrà morire solo quando i seguaci dell’Antroposofia saranno innumerevoli. Quindi ciò che è assolutamente necessario è: una assoluta serietà nel seguire questo invisibile Essere umano di cui vi ho parlato. La profonda serietà dovrebbe crescere di giorno in giorno. Quando questa serietà crescerà, allora senza dubbio tutte le cose che verranno fatte verranno inaugurate e condotte nella maniera corretta.