Coscienza di popolo o di razza.

O.O. 11 – Dalla cronaca dell’akasha – (Parentesi necessaria.)


 

Che la coscienza dell’uomo attuale operi nel mondo fisico,

dipende dal fatto che le particelle fisiche, le molecole del cervello e dei nervi,

si trovano collegate tra loro in un modo ben determinato.

Accenneremo anche qui a ciò che si trova più precisamente esposto nel mio libro L’Iniziazione.

 

Nello sviluppo superiore dell’uomo, la consueta connessione delle molecole cerebrali si scompone di fatto.

• Le molecole si separano alquanto le une dalle altre,

così che il cervello di un chiaroveggente, in certo qual modo, è davvero paragonabile a un formicaio,

sebbene la scissione non possa essere dimostrata anatomicamente.

 

Le singole molecole del formicaio, le formiche stesse, in un’epoca remotissima,

erano strettamente raggruppate, come sono oggi le molecole di un cervello umano.

• La coscienza che ad esse era propria, si trovava allora nel mondo fisico, come oggi quella dell’uomo.

• E quando, in avvenire, la coscienza umana emigrerà nei mondi superiori,

allora le particelle materiali saranno sul piano fisico così separate le une dalle altre, come sono oggi le singole formiche.

 

Ciò che un giorno avverrà fisicamente per tutti gli uomini, avviene già oggi per il cervello del chiaroveggente;

ma nessuno strumento del mondo fisico è abbastanza perfetto per poter controllare

il processo di disgregazione che avviene in tale evoluzione accelerata.

• Anzi, come tra le api esistono tre categorie (la regina, i maschi e le operaie),

così anche nel cervello del chiaroveggente si formano tre categorie di molecole o, meglio, di singoli esseri viventi

che la coscienza del chiaroveggente, trasportata nei mondi superiori, fa agire insieme coscientemente.

 

Un altro grado di coscienza ci vien mostrato da ciò che generalmente si chiama lo «spirito di popolo o di razza»,

senza pensare con ciò a qualcosa di ben definito.

• Per l’occultista esiste una coscienza anche alla base delle sagge manifestazioni collettive

che risultano dalla convivenza dei membri di un popolo o di una razza.

 

Mediante l’indagine occulta si trova anche questa coscienza in un altro mondo,

come vi si trova la coscienza dell’alveare o del formicaio.

• Ma la coscienza di popolo o di razza non ha organi nel mondo fisico;

essi si trovano soltanto nel cosiddetto mondo astrale.

• Come la coscienza dell’alveare agisce per mezzo delle api fisiche,

così la coscienza di un popolo agisce per mezzo dei corpi astrali dei singoli individui che gli appartengono.

• Negli «spiriti di popolo o di razza» abbiamo dunque davanti a noi

una tutt’altra specie di esseri che non nell’uomo o nell’alveare.

 

Bisognerebbe addurre molti altri esempi per rendere del tutto evidente

che esistono esseri superiori o inferiori in rapporto all’uomo.

• Ma ciò che abbiamo esposto può bastare come introduzione

alle comunicazioni che seguono sull’evoluzione dell’uomo,

poiché il divenire dell’uomo è comprensibile soltanto quando si consideri

che egli si evolve insieme ad altri esseri la cui coscienza si trova in mondi differenti dal suo.

• Quel che avviene nel mondo umano è in relazione con esseri che hanno un altro grado di coscienza,

e può essere compreso soltanto in rapporto ad essi.