Cristo come spirito solare, come Agnello Mistico, come Grande Olocausto della Terra

O.O. 102 – L’Agire di entità spirituali nell’uomo – 24.03.1908


 

Gli Spiriti della saggezza divennero Spiriti dei periodi ciclici.

 

Con la loro potenza piena di saggezza essi sarebbero stati capaci di strappare l’uomo alla Terra,

ma in tal modo gli uomini avrebbero dovuto rinunciare a maturare quei frutti

che solo col tempo giungono a compimento.

I frutti dell’amore e dell’esperienza terrestre non si sarebbero potuti ottenere.

 

Quei segreti che certe entità devono avere e prendono a cuore,

affinché maturino i frutti dell’amore e dell’esperienza terrestre, erano celati a questi Spiriti.

Perciò è detto nella Scrittura: «Essi coprirono il loro sembiante davanti all’Agnello mistico».

Giacché l’Agnello Mistico è lo Spirito del Sole, che ha il segreto non solo di elevare verso di sé gli Spiriti dalla Terra,

ma anche di redimere i corpi sulla Terra, di spiritualizzarli, dopo che sono passati attraverso molte incarnazioni.

 

Il possessore del segreto dell’amore è lo Spirito Solare che noi chiamiamo il Cristo;

e poiché Egli non solo è interessato all’individualità,

ma è anche immediatamente interessato ad ogni singola personalità della Terra,

per questo noi lo chiamiamo il Grande Olocausto della Terra, oppure l’Agnello Mistico.

 

Così gli uni divennero Spiriti dei periodi ciclici e regolarono le incarnazioni che si susseguono.

Il Cristo divenne il punto centrale,

in quanto le singole personalità degli uomini si dovevano santificare e purificare.

 

Tutto quello che l’uomo può portare nell’individualità come frutto della singola personalità,

egli lo raggiunge per il fatto che è unito con l’essere del Cristo.

Elevare lo sguardo all’essere Cristo, sentirsi unito con Lui, purifica e nobilita la personalità.

• Se l’evoluzione terrestre fosse trascorsa senza l’apparizione del Cristo,

allora il corpo degli uomini sarebbe rimasto – nell’accezione più ampia del termine – malvagio;

avrebbe dovuto legarsi alla Terra e sarebbe caduto per sempre nella materialità.

 

Se d’altronde gli Spiriti della saggezza non avessero rinunciato a spiritualizzare gli uomini subito al principio dell’evoluzione propria della Terra, allora sarebbe potuto accadere che: o gli Spiriti della saggezza fin dal principio dell’evoluzione terrestre – e cioè al tempo della Lemuria – avrebbero strappato l’uomo dal corpo, l’avrebbero condotto incontro ad una rapida evoluzione spirituale, e il suo corpo sarebbe rapidamente bruciato – e allora la Terra non avrebbe mai potuto compiere la sua missione -, oppure, nell’altro caso, gli Spiriti della saggezza avrebbero detto:

• “Noi non vogliamo questo; noi vogliamo che il corpo dell’uomo si sviluppi completamente, ma noi stessi, a questo riguardo, non abbiamo interesse alcuno; dunque lasciamo ciò all’ultimo nato, a Jehova: Egli è il Signore della Forma!”, e l’uomo si sarebbe mummificato, disseccato.

Il corpo dell’uomo sarebbe rimasto legato alla Terra; non sarebbe mai andato incontro ad una spiritualizzazione.

 

Nessuna delle due vie fu scelta; ma affinché si stabilisse un equilibrio fra gli Spiriti della saggezza e l’ultimo nato della Luna, il Signore della Forma, che rappresenta il punto di partenza per l’operare della Luna, fu creata una condizione di mezzo; e questa condizione di mezzo prepara l’apparizione del Cristo, il quale si eleva al di sopra della saggezza, e davanti a cui gli Spiriti della saggezza coprono il loro sembiante in umiltà, e per il cui mezzo gli uomini che si colmeranno e compenetreranno sempre più del Suo spirito saranno redenti.

E quando la Terra stessa avrà raggiunto il punto nel quale l’uomo sarà completamente spiritualizzato, allora dall’evoluzione non verrà espulsa una palla disseccata, e l’uomo, attraverso ciò che avrà potuto strappare all’evoluzione, porterà incontro alla completa spiritualizzazione la propria forma umana sempre più nobilitata.

E noi vediamo come gli uomini si spiritualizzino.