Del primo abbozzo del corpo fisico umano

O.O. 12-16-17 – Sulla via dell’Iniziazione – (Del primo abbozzo del corpo fisico umano)


 

In questo scritto sono già stati menzionati uno stato lunare e uno stato solare che hanno preceduto l’esistenza terrestre.

Solo nell’esistenza lunare la coscienza chiaroveggente può ancora rilevare impressioni che ricordano quelle dell’esistenza terrestre.

Impressioni di questo genere non possono più aversi, quando lo sguardo chiaroveggente si volge indietro al remotissimo passato dell’esistenza solare della Terra.

 

L’esistenza solare si manifesta già interamente come un mondo di entità e di azioni di tali entità.

Per riceverne un’impressione, occorre eliminare tutte le rappresentazioni che si possono ricavare dalla vita minerale e vegetale della Terra.

Infatti tali rappresentazioni possono avere ancora importanza soltanto per la conoscenza delle condizioni passate della Terra stessa e, per quanto riguarda quelle ricavate dalla sfera della vita vegetale, per l’esistenza lunare, trascorsa da lungo tempo.

Alla remotissima esistenza solare ci riconducono certe rappresentazioni che possono venir suscitate dai regni animale e umano della natura, ma che non si limitano a raffigurare nulla di quanto degli esseri di questi regni appare ai sensi.

 

Ora, la coscienza soprasensibile dell’uomo trova delle forze attive entro il corpo eterico, le quali assumono forma di immagini: e queste immagini esprimono il fatto che il primo abbozzo del corpo eterico nel corso dell’evoluzione cosmica fu posto grazie all’attività di entità spirituali, durante l’antica epoca solare.

Si può poi seguire nella sua evoluzione quel primo abbozzo, attraverso il periodo lunare e quello terrestre.

Si scopre che esso andò trasformandosi e che per effetto della trasformazione divenne il corpo eterico attualmente operante.

 

Per comprendere il corpo fisico dell’uomo  si richiede un’altra attività ancora della coscienza umana.

In un primo momento esso appare come un’impronta esteriore del corpo eterico.

A un’osservazione attenta risulta però che l’uomo non potrebbe mai pervenire nell’esistenza sensibile a un’estrinsecazione piena della propria entità, se il corpo fisico non fosse altro che la manifestazione fisico-sensibile del corpo eterico.

Se così fosse, potrebbe sì realizzarsi nell’uomo un certo pensare, sentire e volere, ma il pensare, il sentire e il volere non potrebbero riassumersi nell’anima umana come esperienza dell’io.

 

Questo riesce particolarmente evidente quando la coscienza si evolve fino a conseguire la facoltà della visione spirituale.

Per l’uomo questa esperienza dell’io può verificarsi dapprima solo nel mondo dei sensi, quando egli è rivestito del suo corpo fisico materiale.

In seguito potrà trasferirla nel mondo elementare e in quello spirituale, compenetrandone il suo corpo eterico e quello astrale.

 

L’uomo possiede appunto un corpo eterico e un corpo astrale, nei quali l’esperienza dell’io a tutta prima non si forma.

Egli possiede un corpo fisico-sensibile in cui quella esperienza può presentarsi.

 

• Ora, se il corpo fisico umano viene osservato dal mondo spirituale,

si vede che in esso è presente un quid di essenziale

che non si manifesta pienamente nella sua verità, neppure da quel mondo spirituale.

 

Se la coscienza chiaroveggente penetra nel mondo spirituale,

l’anima si approfondisce nel mondo dell’essenzialità dei pensieri;

l’esperienza dell’io però, quale può trovarsi trasferita in quel mondo mediante il rafforzamento dell’anima,

non consiste solo di pensieri cosmici;

• nel mondo dei pensieri cosmici essa non sente ancora

ciò che in quell’ambiente si rivela identico alla sua propria entità.

 

• Per sentire ciò l’anima deve ulteriormente proseguire il suo cammino nel soprasensibile.

• Deve pervenire a certe esperienze nelle quali è abbandonata anche dai pensieri,

in modo che tutte le esperienze dei sensi, ma anche quelle del pensare, sentire e volere

siano per così dire lasciate indietro, sul suo cammino nel soprasensibile.

 

• Solo così essa si sentirà tutt’una con una essenzialità che sta a fondamento del mondo,

in quanto precede tutto ciò che l’uomo può osservare come essere materiale, eterico o astrale.

• Allora l’uomo si sente in una sfera ancora più elevata di quella del mondo spirituale che gli era fin qui noto.

• Questo mondo in cui solamente l’io può sperimentarsi, può essere chiamato il mondo sopraspirituale.

 

Vista da questo mondo

anche la sfera dell’essenzialità dei pensieri appare ancora come un mondo esteriore.

 

Se la coscienza soprasensibile si trova trasferita in questa sfera,

essa fa un’esperienza che si può caratterizzare

seguendo il cammino della coscienza soprasensibile attraverso i diversi gradini.

 

Quando l’anima sente se stessa nel suo corpo eterico,

e i processi e gli esseri elementari costituiscono l’ambiente circostante,

allora sa di trovarsi fuori del corpo fisico;

ma il corpo fisico rimane presente come entità, sebbene, veduto da fuori, appaia trasformato.

 

Dinanzi allo sguardo spirituale esso si scompone per così dire

• in una parte che risulta espressione dell’attività di entità spirituali operanti fin dall’inizio dell’esistenza terrestre,

• e in un’altra parte che è espressione di qualcosa che esisteva già durante l’antico stato lunare della Terra.

 

Le cose rimangono così finché la coscienza ha esperienza di sé solo nel mondo elementare.

In tale mondo la coscienza può dunque percepire

come fosse formato l’uomo, in quanto essere fisico, durante l’antico stato lunare.

 

• Se la coscienza penetra nel mondo spirituale, dal corpo fisico si distacca un’altra parte.

• È quella che fu formata dalle azioni di entità spirituali durante lo stato lunare.

• Rimane però indietro un’altra parte.

• È quella che era già presente durante lo stato solare della Terra, come entità fisica dell’uomo di allora.

 

• Ma anche di questa entità fisica qualcosa rimane ancora indietro,

quando si sia preso in considerazione dal punto di vista del mondo spirituale

tutto ciò che avvenne durante l’epoca solare, ad opera di entità spirituali.

• Ciò che rimane ancora indietro a quel punto si manifesta finalmente

come l’opera di entità spirituali del mondo sopraspirituale.

• Rivela di essere già presente all’inizio dello stato solare.

• Occorre risalire a uno stato della Terra precedente il suo stato solare.

 

• Nella mia Scienza occulta ho cercato di giustificare la denominazione di Saturno

attribuita a quella condizione dell’esistenza terrestre.

• In quel senso la Terra era stata «Saturno» prima di essere Sole.

• E durante lo stato di Saturno ad opera di entità spirituali si venne formando

dal processo cosmico generale il primo abbozzo del corpo fisico umano.

• Questo abbozzo si è poi trasformato durante i successivi stati solare, lunare e terrestre,

grazie al successivo intervento di altre entità spirituali, fino a diventare l’attuale corpo fisico umano.