Dell’acquisizione di conoscenze soprasensibili

O.O. 13 – La scienza occulta nelle sue linee generali – (VI – acquisizione conoscenze…)


 

La via descritta in questo libro per conseguire la conoscenza dei mondi soprasensibili

può essere anche chiamata la « via della conoscenza diretta »,

a lato della quale ve ne è un’altra, che si può chiamare la « via del sentimento ».

 

Sarebbe però un errore credere che la prima nulla abbia a che fare con lo sviluppo del sentimento;

essa conduce piuttosto al maggior possibile approfondimento della vita del sentimento.

 

La « via del sentimento » si rivolge invece direttamente al solo sentimento,

e da questo cerca di salire alla conoscenza.

Questa via poggia sulla premessa che un sentimento,

quando l’anima gli si abbandona completamente per un determinato tempo,

si trasforma in conoscenza, in visione d’immagini.

 

Se per esempio l’anima si riempie completamente per settimane e mesi, o anche più a lungo, del sentimento di umiltà, il contenuto di esso si trasforma in visione.

Con l’esercizio a grado a grado di questi sentimenti si può dunque anche trovare una via che conduca alle regioni soprasensibili; per gli uomini attuali però, nelle condizioni ordinarie della vita, non è agevole battere una tal via per la quale la solitudine, l’allontanamento dal mondo sono quasi indispensabili, perché le impressioni della vita quotidiana disturbano, specie all’inizio dello sviluppo, ciò che l’anima ha acquistato per mezzo della concentrazione su determinati sentimenti. Invece la via della conoscenza, descritta in questo libro, può essere seguita in qualsiasi condizione della vita attuale.