Discesa verso una nuova nascita – I

O.O. 99 – La saggezza dei rosacroce – 28.05.1907


 

Quando l’uomo ha trasformato tutte le azioni svolte nella sua ultima vita in forze spirituali,

quando ha vissuto tutte le sue esperienze nel mondo esteriorizzato del devachan,

quando queste hanno agito su di lui,

allora egli è pronto a discendere per una nuova nascita, allora la Terra lo attira di nuovo.

 

Nello scendere dal devachan, l’uomo incontra prima la regione astrale (il mondo elementare dei rosacroce)

che gli dà un nuovo corpo astrale.

 

Spargendo della limatura di ferro su un foglio di carta e movendo una calamita sotto il foglio, si formano delle figure e delle linee, secondo le forze della calamita; allo stesso modo la sostanza astrale, distribuita irregolarmente, viene attratta e ordinata dalle forze dell’anima in modo corrispondente al grado di evoluzione raggiunto nelle vite precedenti. L’uomo si costruisce il corpo astrale in questo modo.

Gli uomini in via di costituzione, dotati soltanto di corpo astrale, appaiono al chiaroveggente come campane aperte verso il basso e attraversano il mondo astrale con straordinaria velocità, ad una velocità difficile da rappresentarsi.

 

A questi esseri che attendono di diventare uomini deve essere dato un corpo eterico e un corpo fisico.

• Quel che era avvenuto sino alla formazione del corpo astrale

era dipeso soltanto da loro, dalle forze da loro sviluppate,

mentre nell’attuale fase evolutiva la formazione del corpo eterico non dipende solo dall’uomo, ma anche da altri esseri.

• Per questa ragione si hanno sempre dei corpi astrali adatti, mentre non sempre avviene

che il corpo astrale sia in armonia col corpo eterico e con quello fisico;

ne conseguono disarmonie ed insoddisfazioni nella vita.

 

I rapidi spostamenti degli uomini, in attesa di incarnazione, derivano appunto dalla necessità di cercarsi dei genitori adatti che offrano la migliore occasione di fornire un corpo fisico e uno eterico in armonia con quello astrale; ci si deve però accontentare dei genitori relativamente migliori e più adatti.

In questa ricerca sono attive altre entità, chiamate spiriti dei popoli, che collegano il corpo eterico a quello astrale.

Non si tratta dell’astrazione inconcepibile che va generalmente sotto il nome di spirito del popolo; per l’osservatore spirituale del mondo si tratta di qualcosa di altrettanto reale quanto un’anima incarnata in un corpo.

 

Un popolo non ha corpo fisico, ma ha in comune un corpo astrale e un principio di corpo eterico. Vive in una specie di nube astrale che costituisce il corpo dello spirito del popolo. Questi esseri dirigono le formazioni eteriche attorno all’uomo in modo che quest’ultimo non è più padrone di se stesso.

Giunge quindi un momento straordinariamente importante, della stessa importanza di quando, subito dopo la morte, si vede la vita passata nel quadro mnemonico.

 

Quando si entra nel proprio corpo eterico senza avere ancora il corpo fisico

— si tratta di poco tempo, ma della massima importanza —

si prevede la vita futura; non i singoli fatti, ma uno sguardo d’insieme su quanto ci attende.

 

Ci si rende allora conto, anche se poi lo si dimentica nell’incarnarsi, se ci attende una vita felice o infelice. Se qualcuno ha fatto cattive esperienze nella vita precedente, può capitare che abbia uno choc e non voglia entrare nel corpo fisico. Può così accadere che in effetti questo essere non entri bene nel corpo fisico, che i legami fra le diverse parti costitutive non siano ben stabiliti e che quindi, per quella vita, nasca idiota; anche se non sempre, questa è di frequente la causa dell’idiozia.

 

L’anima non vuole incarnarsi,

e di conseguenza quell’uomo non potrà usare giustamente del suo cervello perché non vi si è inserito bene.

• Un uomo può usare in modo giusto il suo strumento fisico, se vi nasce bene.

Mentre di norma il corpo eterico sporge di poco,

negli idioti si osservano parti del corpo eterico, in forma di luminosità eterica, sporgere di molto dalla testa.

Ecco un caso inspiegabile con sole considerazioni fisiche, chiarito dalla scienza dello spirito.