Due aspetti dell’iniziazione

O.O. 123 – Il Vangelo di Matteo – 10.09.1910


 

Richiamiamoci ancora alla mente i due aspetti dell’iniziazione.

 

• Uno è quello per cui l’uomo discende nel corpo fisico e nel corpo eterico,

apprendendo a conoscere la propria interiorità corporea e le forze che operano creativamente in lui.

• L’altro aspetto dell’iniziazione è quello in cui l’uomo viene condotto nel mondo spirituale,

in cui si effonde nel macrocosmo.

 

È stato spiegato molte volte che questo secondo processo si rinnova ogni volta che ci si addormenta: si rinnova come realtà, ma non per quanto riguarda la coscienza. L’uomo estrae il suo corpo astrale e l’io dal corpo fisico e dall’eterico, per effonderli nel mondo stellare, sì da poterne ricevere le forze: da ciò deriva il nome «corpo astrale».

Mediante questo secondo tipo di iniziazione, quando col corpo astrale e con l’io esce dai corpi fisico ed eterico, non solo l’uomo acquista una visione generale cosciente di quanto esiste sulla nostra Terra, ma si effonde nel cosmo e accoglie le forze che provengono dal mondo degli astri.

 

Tutto questo (che l’uomo acquisterà a poco a poco, effondendosi nel macrocosmo) esisteva nel Cristo,

in virtù della sua speciale natura, dopo il battesimo nel Giordano.

E non esisteva solo in uno stato simile al sonno, bensì era presente in lui allo stato di veglia,

quando si trovava entro il suo corpo fisico e nell’eterico.

 

In queste condizioni

il Cristo era in grado di congiungersi con le forze del mondo stellare

e di trasferirle nel mondo fisico.