Due diverse storie di Gesù di Nazareth

O.O. 114 – Il Vangelo di Luca – 15.09.1909


 

Ho accennato altre volte alle ragioni per cui l’indagine odierna, meramente materialistica, non può riconoscere l’altissima validità del vangelo di Giovanni; alle ragioni per cui essa non può comprendere che un iniziato più progredito veda diversamente dagli altri e più profondamente.

 

Coloro ai quali il vangelo di Giovanni non va troppo a genio, cercano di stabilire una specie di concordanza fra gli altri tre vangeli, tra i vangeli sinottici. Ma stabilire questa concordanza è un compito ben difficile, se ci si fonda soltanto sugli avvenimenti esteriori, perché la vita di Gesù di Nazaret prima del battesimo di Giovanni (e ne studieremo l’importanza particolare nella prossima conferenza) ci viene descritta, come già sappiamo, da due degli evangelisti: da Matteo e da Luca. Per l’osservazione materialistica esteriore vi sono, tra questi due, differenze molto grandi, per nulla minori di quelle che si osservano fra i tre vangeli sinottici e il vangelo di Giovanni.

 

Prendiamo la narrazione dei fatti nel vangelo di Matteo. Anzitutto viene preannunziata la nascita del Salvatore; poi la nascita avviene; giungono dall’oriente i magi, che hanno veduta la stella che li guida fino al luogo in cui il Redentore nasce; ciò desta sospetti in Erode, che ordina il massacro dei bambini di Betlemme, per sfuggire al quale i genitori del Redentore fuggono in Egitto col bambino. Dopo la morte di Erode, Giuseppe, padre di Gesù, viene avvertito che può tornare indietro; e allora, per timore del successore di Erode, egli si reca non a Betlemme, ma a Nazaret.

 

Prescindo per ora dalla predicazione del Battista.

Ma voglio accennare al fatto che, se confrontiamo i due vangeli di Matteo e di Luca,

vi troveremo la nascita di Gesù preannunziata in modo molto diverso:

• secondo Matteo viene annunziata a Giuseppe,

• secondo Luca a Maria.

 

Inoltre nel vangelo di Luca è detto

che i genitori di Gesù dimoravano originariamente a Nazaret,

e che poi occasionalmente si recarono a Betlemme per il censimento.

 

Mentre erano lì nacque Gesù. Dopo otto giorni ha luogo la circoncisione.

Non vi è cenno alcuno della fuga in Egitto;

dopo un certo tempo, non molto lungo, il bambino viene presentato al tempio.

Là vediamo compiersi il sacrificio di rito; dopodiché i genitori del bambino rientrano a Nazaret e là dimorano.

 

Poi ci viene raccontato un fatto notevole: che a Gerusalemme, dove i suoi genitori si erano recati,

Gesù dodicenne resta nel tempio; lì essi lo cercano e lo ritrovano fra i dottori;

ed egli appare loro versato nell’interpretazione delle sacre Scritture, intelligente e sapiente.

 

Dopodiché troviamo narrato che i genitori riconducono il fanciullo a casa con loro e che egli continua a crescere;

null’altro di speciale apprendiamo poi di lui fino al battesimo del Giordano.

 

• Abbiamo dunque due diverse storie di Gesù di Nazaret, prima che egli accolga in sé il Cristo.

Chi vuol riunirle deve chiedersi anzitutto come interpretare il fatto

che Giuseppe e Maria, immediatamente dopo la nascita di Gesù,

vengano indotti a fuggire col bambino in Egitto, e più tardi a ritornare.

Come può questa notizia, secondo la concezione materialistica corrente,

accordarsi con quella della presentazione al tempio, descritta invece da Luca?

 

Noi comprenderemo alla luce della scienza dello spirito questa che alla visione materialistica appare come una perfetta contraddizione. Entrambe le versioni sono vere quantunque nel mondo fisico appaiano contraddittorie. E i tre vangeli sinottici di Matteo, di Marco e di Luca dovrebbero appunto indurre gli uomini alla comprensione spirituale degli avvenimenti umani.

Gli uomini dovrebbero comprendere che non si arriva a nulla se, di fronte a questi documenti, non ci si ferma a riflettere sulle apparenti contraddizioni, e se ci si limita a parlare di fantasia, ogniqualvolta non si riesca a comprendere i fatti reali.

 

Questa volta dunque ci si offrirà l’occasione di trattare argomenti che il vangelo di Giovanni non ci diede occasione di trattare, e cioè dei fatti avvenuti prima del battesimo nel Giordano, prima che l’entità del Cristo penetrasse nei tre elementi corporei di Gesù di Nazaret.

Molti importanti segreti del cristianesimo ci verranno svelati appunto, se cercheremo di spiegare, mediante le indagini nella cronaca dell’akasha, quale fosse l’entità di Gesù di Nazaret prima che il Cristo ne assumesse i tre corpi.

 

Cominceremo ora con l’esaminare la natura e la vita di Gesù di Nazaret fondandoci sulla cronaca dell’akasha, e poi ci chiederemo: qual è il rapporto fra ciò che possiamo apprendere da questa fonte, intorno alla vera entità di Gesù di Nazaret, e la narrazione del vangelo di Luca fatta da coloro che videro essi stessi e furono ministri della parola, del Logos?