Facoltà di rappresentazione, organizzazione della volontà, sistema ritmico

O.O. 202 – Il Ponte tra la spiritualità cosmica – 14.12.1920


 

Strettamente connesso con quello che in noi cresce per opera del cosmo

è il nostro intelletto, la nostra facoltà di rappresentazione.

• Questa facoltà di rappresentazione, in realtà, ci riporta alla nostra precedente vita sulla Terra.

 

Il nostro rappresentare ci proviene dal fatto

che ciò che abbiamo intessuto nel nostro corpo astrale nella precedente vita terrena,

si è dilatato nel cosmo e ne è ritornato,

ed ora elegge come organo principale la nostra testa,

che in sostanza è formata dall’esterno come un organo del sistema dei sensi.

 

Il rimanente sistema dei sensi (ivi compresa la pelle) è in certo modo soltanto un’appendice della testa.

Invece, in quel che è apparentato con le forze terrestri

– dato che l’io, quando va verso una nuova nascita, si sente attratto verso un punto della Terra –

si esprime piuttosto la nostra organizzazione di volontà.

 

Cosicché possiamo dire: quando torniamo a nascere,

• il Cielo ci dà il nostro intelletto,     • la Terra la nostra volontà.

• Fra i due sta poi il sentimento, che non ci è dato né dalla Terra né dal Cielo,

ma si basa su una continua oscillazione fra Terra e Cielo,

ed ha, in sostanza, il suo organo esteriore nel sistema ritmico dell’uomo,

nel sistema respiratorio, nel sistema circolatorio, e così via.

 

Questo sta a metà fra l’organismo proprio della testa,

che in sostanza è appunto il risultato dell’azione del macrocosmo

per l’intermediario del corpo astrale dell’incarnazione precedente,

e quel che ci viene dalla Terra, la nostra organizzazione di volontà.

 

• È assolutamente vero che un’osservazione effettiva, totale dell’uomo

non può essere né soltanto animica, né soltanto fisica,

ma che ambedue gli elementi, il fisico e l’animico, s’interpenetrano in questa totale osservazione.

 

• D’altro lato, però, siccome siamo in rapporto con l’intero macrocosmo

e nell’organizzazione della nostra testa portiamo qualcosa che il macrocosmo stesso ha formato,

possiamo vedere come il nostro intelletto ci riporti verso il nostro passato.

 

Per tutto questo, ed anche considerando che non possiamo conquistare tale conoscenza soltanto con la nostra coscienza ordinaria, ci possiamo render conto che in questo campo siamo ricondotti a nostre precedenti vite sulla Terra.