Fin nell’atomo la terra è costituita di vita, da quando il Cristo l’ha interpenetrata!

O.O. 112 – Il Vangelo di Giovanni in relazione agli altri 3 – 07.07.1909


 

Veramente, con l’evento del Golgota è stato creato un nuovo punto centrale.

• Da allora in poi lo spirito del Cristo è unito con la terra.

• Egli si è avvicinato gradatamente, e da quel tempo in poi è nella terra.

 

Si tratta ora che gli uomini imparino a conoscere che da quel tempo il Cristo è nella terra, che in ogni prodotto della terra vi è lo Spirito-Cristo; essi conoscono tutto dal punto di vista della morte se non vedono nelle cose lo spirito del Cristo, e conoscono invece dal punto di vista della vita se vi vedono lo spirito del Cristo.

 

• Siamo soltanto all’inizio dell’evoluzione cristiana.

• L’avvenire di questa evoluzione consiste nel fatto che si veda nell’intera terra il corpo del Cristo,

perché da quel tempo il Cristo è penetrato nella terra,

ha creato nella terra un nuovo punto centrale di luce e interpenetra la terra,

risplende nel mondo ed è intessuto in eterno nell’aura della terra.

 

Se oggi vediamo dunque la terra senza il Cristo, che sta a base di essa,

vediamo la decomposizione, la putrefazione della terra, il cadavere che si dissolve;

se vediamo la terra frantumata in tante particelle, qualora non si comprenda il Cristo,

ne vedremo soltanto il cadavere in decomposizione.

 

• Ovunque si vedano le sole « sostanze », si vede cosa non vera.

• Così non si trova la verità quando, per studiare l’uomo della terra,

se ne studia il cadavere in decomposizione.

• Studiando il suo cadavere, si possono anche studiare gli elementi della terra

e dire conseguentemente che essa è costituita da atomi di sostanza,

poco importa che si tratti di atomi estesi nello spazio, o di centri di forza.

 

Se vediamo gli atomi di cui la nostra terra dovrebbe essere costituita,

noi vediamo il cadavere della terra, ciò che è in continua decomposizione

e che un giorno non sarà più, quando anche la terra non sarà più.

 

La Terra si dissolve.

Riconosciamo la verità soltanto se in ogni atomo

scorgiamo una parte dello spirito del Cristo che da quel tempo in poi vi risiede.

 

Di che cosa è dunque costituita la terra dacché il Cristo l’ha interpenetrata?

Fin nell’atomo la terra è costituita di vita, da quando il Cristo l’ha interpenetrata!

Ogni atomo ha un valore, e può essere riconosciuto soltanto quando

in esso si vede un involucro che racchiude qualcosa di spirituale.

 

Questo è una parte del Cristo.

Prendiamo una cosa qualsiasi della terra: quando la si conosce giustamente?

Quando si dice che essa è una parte del corpo del Cristo!

Che poteva dire il Cristo a quelli che desideravano riconoscerlo?

 

• Spezzando per loro il pane che proviene dal grano della terra, il Cristo poteva dire:

«Questo è il mio corpo!» (Matteo, XXVI-26, e Marco XTV-22).

• Che cosa poteva dire dando loro il succo della vite, un succo di pianta?

«Questo è il mio sangue!» (Matteo, XXVI-28, e Marco XIV-24).

 

Poiché è divenuto l’anima della terra, egli poteva dire di ciò che è solido:

«Questa è la mia carne», e del succo delle piante: «Questo è il mio sangue»,

così come noi diciamo della nostra carne che questa è la nostra carne,

e del nostro sangue che questo è il nostro sangue.

 

E gli uomini che sono in condizione di concepire il giusto senso di queste parole del Cristo, si formano delle immagini di pensiero che attirano nel pane e nel succo della vite il corpo e il sangue del Cristo; vi attirano lo spirito del Cristo.

E si uniscono con lo spirito del Cristo.

Così il simbolo dell’Eucarestia diventa una realtà.

 

Senza il pensiero che si ricollega al Cristo nei cuori umani, nessuna forza di attrazione può venir sviluppata nell’Eucarestia verso lo spirito del Cristo. Ma per mezzo di questa forma di pensiero si sviluppa quella forza di attrazione. Così per tutti coloro che hanno bisogno del simbolo esteriore per compiere un atto spirituale, cioè l’unione col Cristo, l’Eucarestia sarà la via; la sarà fino al momento in cui la loro forza interiore sarà così grande, in cui saranno talmente pervasi del Cristo che, senza un mezzo fisico esteriore, essi potranno riunirsi col Cristo.

La scuola preparatoria per l’unione mistica col Cristo è l’Eucarestia.

 

Così dobbiamo comprendere queste cose. Come tutto si evolve e si eleva dal fisico allo spirituale sotto l’influsso cristiano, così, come una specie di ponte, devono prima evolversi sotto l’influenza del Cristo le cose che già prima esistevano: l’Eucarestia deve evolversi dal fisico allo spirituale, per condurre alla vera unione col Cristo. Di queste cose si può parlare solo per accenni, perché vengono comprese nel loro giusto senso soltanto quando vengano accolte nella loro piena e sacra dignità.

 

• Che da quel tempo in poi, per mezzo dell’evento del Golgota, il Cristo si trovi unito alla terra,

ecco ciò che gli uomini avevano il compito di riconoscere.

• Sempre più essi Io dovevano riconoscere e sempre più compenetrarsi di quella conoscenza.