Forze volte allo sviluppo della coscienza chiaroveggente nel mondo degli archetipi

O.O. 119 – Macrocosmo e microcosmo – 27.03.1910


 

Già ieri abbiamo fatto notare

che vi è un mondo ancora superiore che si trova oltre il mondo della ragione,

dal quale provengono quelle forze che ci rendono capaci di passare

dalla coscienza normale ordinaria alla coscienza chiaroveggente,

quella coscienza che è dotata di occhi e orecchi spirituali.

 

Raggiungiamo quindi un mondo ancor più elevato di quello a cui dobbiamo guardare

se vogliamo spiegarci il nostro proprio mondo fisico.

 

E quanto più meraviglioso sarebbe il fatto di dover spiegare queste qualità dell’uomo

da mondi che sono più elevati del mondo spirituale e anche del mondo della ragione,

poiché le capacità grazie a cui l’essere umano si abitua ai mondi superiori

sono impercettibili per il mondo fisico esteriore!

 

L’uomo diviene partecipe del mondo spirituale

quando si desta in lui la coscienza chiaroveggente.

 

Che meraviglia dunque che le forze per il risveglio di questa coscienza chiaroveggente

debbano venir fuori da un mondo dal quale entità superiori stesse attingono le loro forze!

 

Noi traiamo le nostre forze dell’intelletto dal mondo della ragione.

Se vogliamo oltrepassarlo dobbiamo attingere le forze a tal fine da mondi ancora più elevati.

Arriviamo allora al mondo immaginativo.

 

Il nostro compito sarà di caratterizzare questo mondo immaginativo che si apre come primo all’uomo quando si desta la coscienza chiaroveggente.

Avremo da mostrare che tipo di organi sono necessari all’uomo per guardare in quel mondo e come dal mondo degli archetipi eterni provengano quelle forze che formano gli organi per la coscienza immaginativa, così come dal mondo della ragione giungono le forze che rendono l’uomo un essere dotato di discernimento spirituale.

Il nostro prossimo compito sarà di riconoscere il nesso dei primi gradini della conoscenza superiore con il mondo spirituale degli archetipi e poi dovremo procedere ulteriormente alla descrizione del mondo ispirativo e di quello intuitivo.

Mostreremo come l’uomo, nel senso della cultura odierna della nostra epoca, possa cimentarsi coi mondi superiori, possa diventare un cittadino di quei mondi in cui egli è l’essere infimo, dove alza lo sguardo verso esseri superiori che stanno al di sopra di lui, così come nel mondo fisico egli guarda giù ai regni dei minerali, dei vegetali e degli animali che lo circondano.

Questo ci risulterà quando parleremo del conseguimento di capacità superiori grazie a cui l’uomo impara a conoscere nuove entità e nuovi fatti quando progredisce sulla via del macrocosmo.