Catarsi con il Vangelo di Giovanni

O.O. 103 – Il Vangelo di Giovanni – 31.05.1908


 

Che cosa avviene sul Golgota?

Avviene quanto segue.

Teniamo presente il momento veramente importante,

quello in cui il sangue sgorga dalle ferite del Crocifisso.

Per chiarire meglio la cosa, ricorrerò a un paragone.

 

Immaginate di avere un recipiente pieno d’acqua, in cui sia disciolto un sale. Se si procede a raffreddare l’acqua, il sale si deposita: si potrà vedere come il sale precipita e si deposita in basso. Questo è il processo, come si manifesta a chi osservi solo con gli occhi fisici; ma per chi guardi con occhi spirituali, avviene anche qualcos’altro. Mentre giù in basso il sale precipita, lo spirito del sale compenetra l’acqua verso l’alto e la riempie tutta.

 

Il sale può precipitare solo in quanto lo spirito del sale lo abbandona per diffondersi nell’acqua.

Chi conosce queste cose, sa che laddove ha luogo una precipitazione, oppure una condensazione,

avviene sempre allo stesso tempo anche una spiritualizzazione.

 

Quel che si condensa dunque verso il basso, ha la sua controparte spirituale verso l’alto:

proprio come in questo caso del sale che precipita in basso, mentre lo spirito del sale si effonde verso l’alto.

 

Anche nel mistero del Golgota dunque non avvenne solo un fatto fisico:

mentre il sangue fluiva, si svolgeva anche un processo spirituale.

E questo consiste nel fatto

• che lo spirito Santo, ch’era stato accolto durante il battesimo nel Giordano, si congiunse con la Terra,

• che il Cristo stesso si effuse entro l’essere della Terra.

 

Da quel momento la Terra fu trasformata; come ho già ricordato nelle conferenze precedenti, vista da un astro lontano la Terra avrebbe presentato una completa trasformazione dal momento dell’evento del Golgota.

Il Logos solare doveva congiungersi con la Terra, allearsi con lei, diventarne lo Spirito.

La via che portò a questo, consistette nel fatto che nel trentesimo anno di età di Gesù il Logos penetrò nei tre corpi di lui, vi operò per tre anni, e poi si congiunse con la Terra.

 

Ora, nel vero cristiano si deve avverare un effetto di quell’evento, si deve produrre qualcosa per cui, a grado a grado, si predisponga la purificazione del corpo astrale in senso cristiano. Per il cristiano dovette esserci qualcosa che gli consentisse di rendere a poco a poco il proprio corpo astrale simile a una vergine Sofia, per poter accogliere in sé lo Spirito Santo: quello Spirito Santo ch’è sì diffuso per tutta la Terra, ma che non potrebbe venir accolto da chi non avesse un corpo astrale già simile alla vergine Sofia.

 

Dovette esistere qualcosa che racchiudesse la forza di fare del corpo astrale umano una vergine Sofia.

E dove si trova quella forza?

Nel fatto che il Cristo abbia affidato al discepolo ch’egli amava (cioè l’autore del vangelo di Giovanni)

la missione di annotare in verità fedele, guidato dalla propria « illuminazione »,

i fatti avvenuti in Palestina, perché gli uomini potessero farli agire su di sé.

 

Se infatti si lascia agire su di sé con sufficiente intensità ciò che sta scritto nel vangelo di Giovanni,

il corpo astrale umano si avvia a diventare una vergine Sofia e a divenire recettivo per lo Spirito Santo.

Diviene gradualmente recettivo per la forza degli impulsi che partono da questo vangelo

e che portano prima a sentire e poi a conoscere ciò ch’è veramente spirituale.

 

Questo compito, questa missione

venne affidata dal Cristo Gesù all’autore del vangelo di Giovanni: basta aprire il vangelo stesso.

• «Ai piedi della croce stava la madre di Gesù (la vergine Sofia, nel senso esoterico) e dalla croce il Cristo disse al discepolo ch’egli amava: “D’ora innanzi, questa è tua madre”. E da quell’ora il discepolo la prese con sé. » (Giov. 19, 25-27).

 

Questo significa: la forza che si trovava nel mio corpo astrale e che lo rese atto ad accogliere lo Spirito Santo, questa forza io la trasmetto a te: tu descriverai ciò che questo corpo astrale potè conseguire, grazie al proprio sviluppo.

• « E il discepolo la prese con sé », cioè scrisse il vangelo di Giovanni!

In questo vangelo l’autore ha occultato le forze per sviluppare la « vergine Sofia ».

Presso la croce gli venne affidato il compito di accoglierla come sua madre,

di diventare il vero e schietto interprete del Messia.

 

In realtà, questo significa: immergetevi del tutto nello spirito del vangelo di Giovanni, riconoscetelo spiritualmente! Esso possiede la forza di guidarvi alla catarsi cristiana, possiede la forza di conferirvi la vergine Sofia; e allora lo Spirito Santo congiunto alla Terra vi renderà pure partecipi della illuminazione, del fotismòs in senso cristiano.

 

Questa esperienza, che i discepoli più vicini ebbero allora in Palestina, fu talmente forte che da quel tempo essi possedettero almeno la disposizione a vedere in ispirito.

 

I discepoli più vicini accolsero in sé quella disposizione; in senso cristiano, il vedere in ispirito consiste nel fatto che l’uomo modifichi talmente il proprio corpo astrale, mercé la forza dell’evento di Palestina, da diventare capace di scorgere anche qualcosa che non esiste fisicamente, sensibilmente.

 

In quelle condizioni, l’uomo possiede altri mezzi per percepire lo spirituale.