Giove, il pensatore del cosmo

O.O. 228 – Le individualità spirituali del sistema solare – 27.07.1923


 

Giove è il pensatore del nostro sistema planetario;

quello del pensare è l’elemento coltivato per eccellenza dagli esseri collegati alla sua sfera cosmica.

Pensieri creativi e accolti dal cosmo irraggiano verso di noi da Giove

che racchiude in forma di pensiero tutte le forze formative per i diversi esseri dell’universo.

 

• Mentre Saturno racconta il passato,

• Giove mostra in viventi raffigurazioni, in un’interpretazione vivente

quel che gli corrisponde nel presente dell’universo.

 

È però necessario intervenire nel modo opportuno in ciò che esso offre allo sguardo spirituale.

Se ad esempio non sviluppiamo il nostro pensare non ci avviciniamo ai segreti di Giove neppure come chiaroveggenti,

se vogliamo usare questo termine, perché tali segreti si manifestano unicamente in forma di pensieri:

solo se noi stessi pensiamo ci saranno accessibili, poiché Giove è il pensatore dell’universo.

 

Se cerchiamo di comprendere in un pensare limpido ogni importante questione riguardante l’enigma dell’essere

e non risolviamo nulla a causa di ostacoli provenienti dall’elemento umano-fisico, eterico e soprattutto astrale,

allora intervengono gli esseri di Giove offrendo il loro aiuto.

Proprio loro aiutano l’elemento umano a sviluppare la saggezza.

 

Chi si sforza di sviluppare in chiari pensieri

gli interrogativi su qualche enigma dell’esistenza e non riesce a venirne a capo,

se ha pazienza e se li elabora ulteriormente nel suo intimo,

scoprirà che le forze di Giove gli portano aiuto persino durante la notte.

 

Chi, riguardo a un enigma, è giunto a una soluzione migliore del giorno precedente, sorta come da un sogno notturno, se comprendesse la verità dovrebbe dirsi: sono le forze di Giove che portano nel pensare umano, se così si può dire, l’energia, lo slancio, l’entusiasmo. Se dunque Saturno è il custode della memoria dell’universo, Giove è il pensatore dell’universo.

 

• Siamo debitori a Giove di quanto abbiamo del presente spirituale dell’universo,

• a Saturno del passato animico-spirituale.

Nasceva quindi da una certa intuizione la particolare venerazione nei confronti di Giove dei Greci antichi

che vivevano il loro presente immersi nello spirito.

 

Anche in quel che Giove conferisce al corso dell’anno, risiede uno stimolo per l’uomo verso la sua completa evoluzione. Se si osserva il suo moto apparente, Saturno gira lentamente, molto lentamente: gli occorrono quasi trent’anni. Giove ruota più velocemente: gli occorrono circa dodici anni. Grazie al proprio movimento più rapido risponde all’umana necessità di sapienza. Quando, secondo il quadrante che in un certo senso segna il destino dell’uomo nell’universo, si instaura una particolare relazione fra Giove e Saturno, allora nel destino umano giungono i meravigliosi, luminosi istanti in cui con il pensare del presente si svelano tante cose del passato.

 

Se nella storia dell’umanità si ricercano le epoche di rinascita in cui siano riemersi antichi impulsi,

scopriamo che ad esempio nel Rinascimento un rinnovamento di antichi impulsi

coincise con una certa costellazione fra Giove e Saturno.

 

Come si è detto, Giove è silente, le sue manifestazioni rimangono nell’inconscio

se l’uomo non gli va incontro con un pensare attivo, in sé forte, luminosamente limpido.

 

Per questo in epoche antiche, quando il pensare attivo era poco sviluppato, il modo in cui l’umanità procedeva era sempre subordinato a come Giove stava rispetto a Saturno. Quando vi era una certa costellazione fra Giove e Saturno si manifestavano molte cose, specialmente agli uomini di un tempo. L’uomo nuovo è maggiormente indotto a fare delle distinzioni, a percepire cioè separatamente nella loro evoluzione animico-spirituale la memoria di Saturno e la sapienza di Giove.