Gli esseri luciferici e arimanici si oppongono all’ordine stabilito

O.O. 26 – Massime antroposofiche – Lettera del 04.01.1925


 

Gli esseri luciferici e arimanici

si oppongono all’ordine stabilito fra incalcolabile e calcolabile dagli esseri divino-spirituali,

collegati con l’uomo sin dai suoi primordi;

si oppongono all’armonizzazione del cosmo mediante « peso, numero e misura ».

• Con la natura che ha assunto, Lucifero non può conciliare nulla che sia calcolabile.

Il suo ideale è: incondizionata azione cosmica dell’intelligenza e della volontà.

 

Questa tendenza luciferica è conforme all’ordine dell’universo nei campi in cui deve regnare libertà d’azione. E qui Lucifero è il giustificato aiuto spirituale dello sviluppo dell’umanità. Senza il suo aiuto, nell’essere spirituale-animico dell’uomo che si erige sulla base dell’elemento corporeo calcolabile, non potrebbe entrare la libertà.

 

Ma Lucifero vorrebbe estendere questa tendenza a tutto il cosmo.

E così la sua attività diventa lotta contro l’ordine divino-spirituale a cui l’uomo appartiene in origine.

 

Qui interviene Michele.

Egli sta col proprio essere nell’incalcolabile; ma stabilisce il pareggio fra l’incalcolabile e il calcolabile

che porta in sé come pensiero cosmico che ha ricevuto dai suoi dèi.

 

Diversamente sono situate nel mondo le potenze arimaniche.

Esse sono la perfetta antitesi degli esseri divino-spirituali con i quali l’uomo è collegato dalla sua origine.

 

• Questi ultimi sono attualmente potenze puramente spirituali che portano in sé perfetta intelligenza libera e perfetta libera volontà, ma che tuttavia, in questa intelligenza e in questa volontà, creano la saggia comprensione per la necessità di ciò che è calcolabile e non libero, quale pensiero cosmico dal cui grembo l’uomo deve svilupparsi come essere libero. E con tutto il calcolabile, col pensiero dell’universo, essi sono uniti nel cosmo con amore. Questo amore irradia da loro e pervade l’universo.

 

In piena antitesi con questo, nell’avida cupidigia delle potenze arimaniche

vive il gelido odio contro tutto ciò che si evolve in libertà.

L’intento di Arimane è di fare una macchina cosmica

di quanto egli emana dalla terra negli spazi universali.

Il suo ideale è unicamente: « Misura, numero, peso ».

Egli fu chiamato ad inserirsi nel cosmo che serve all’evoluzione dell’umanità,

perché occorreva svilupparvi il suo campo d’azione, e cioè « misura, numero e peso ».

 

Solo chi, dovunque, comprende l’universo quale spirito e corpo, lo comprende realmente.

• Di questo va tenuto conto fin dentro alla natura,

sia in relazione alle potenze divino-spirituali operanti per amore,

sia in relazione a quelle arimaniche operanti per odio.

• Dobbiamo scorgere nel calore universale naturale, che inizia a primavera e agisce verso l’estate,

l’amore naturale degli esseri divino-spirituali;

dobbiamo invece scorgere l’azione di Arimane nel gelido soffio invernale.

 

• Nel culmine dell’estate la forza di Lucifero s’intesse nell’amore naturale, nel calore.

• Nell’epoca natalizia la forza degli esseri divino-spirituali con cui l’uomo è collegato sin dai primordi

si rivolge contro il gelido odio di Arimane.

• E verso la primavera l’amore naturale divino mitiga continuamente l’odio naturale di Arimane.

L’apparire di questo amore divino che sorge annualmente è il momento che ricorda

come col Cristo entrò, nel calcolabile elemento terrestre, il libero elemento divino.

 

Cristo opera in piena libertà nel calcolabile,

e rende così innocuo l’elemento arimanico che solo brama il calcolabile.

L’evento del Golgota è la libera azione cosmica dell’amore nella storia della terra;

può essere compreso soltanto dall’amore che l’uomo è capace di sviluppare in sé al fine di comprenderlo.